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L'IPOTERMIA UCCIDE
marco iezzi:
Ok l'abbigliamento come è ovvio che sia , in inverno è sempre consigliabile pagaiare RIGOROSAMENTE sotto costa,
Marco
marco ferrario (eko):
Drammatico e coinvolgente è il racconto di Ridgeway
che era sul kayak con Tompkins.
National Geografic ha raccolto la testimonianza:
http://news.nationalgeographic.com/2015/12/151213-doug-tompkins-chile-north-face-rick-ridgeway-patagonia-yvon-chouinard-death-general-carrera-lake/
Fa pensare!
Frederik Beccaro:
--- Citazione da: marco iezzi - Dicembre 16, 2015, 11:15:33 am ---Ok l'abbigliamento come è ovvio che sia , in inverno è sempre consigliabile pagaiare RIGOROSAMENTE sotto costa,
Marco
--- Termina citazione ---
Infatti.... talvolta esco con mare calmo al buio ed indosso pantaloni corti e solo felpa in pile in quanto pagaiando ci si scalda. Che senso ha pagaiare lontani da riva? E' così bello costeggiare
nolby:
Il racconto sembra la trama di un film.
Lago con pareti di roccia a strapiombo sull'acqua senza posstibilità di "sbarcare" o uscire dall'acqua (cosa che ho visto anche sul Lario), il kayak che viene spinto via dal proprietario da un vento ad oltre 50 nodi, difficoltà delle comunicazioni.
Vorrei aggiungere una cosa: oltre alle difficoltà legate all'ambiente il tasso di pericolosità sale anche in ambienti un pò meno "selvaggi" come i nostri se si è soli.
In una situazione simile se si dovesse perdere il kayak e si dovesse optare per raggiungere la riva a nuoto c'è da sperare di trovarsi nelle immediate vicinanze di un luogo antropizzato, altrimenti senza un cambio asciutto e la possibilità dui chiamare soccorsi l'uscire dall'acqua sarebbe il minore dei problemi. Essere bagnati fradici fuori dall'acqua con temperature basse è peggio di stare in acqua.
La mia esperienza è nulla, Marco (EKO) mi sta dando parecchi consigli. Per ora ho tutto nel kayak perchè è comodo così ma forse (senza diventare come quei catastrofisti americani che si vedono alla TV che girano sempre con materiale da survivor alla Rambo) è meglio tenersi quantomeno il cellulare sempre addosso e non in un gavone.
Ho pensato a questo perchè ho notato che nelle poche uscite che ho fatto sul lario capita di trovarsi in luoghi irraggiungibili da terra dove si ha la possibilità di uscire su piccolissime spiaggette ma senza via di uscita. Trovarsi al freddo li soli e bagnati senza nulla vuol dire che l'unica speranza è quella di attirare l'attenzione di qualche barca che per caso passa li vicino.
Ma anche qui per quanto ho visto il Lario è peggio di un'autostrada nei weekend estivi ma un bel deserto in settimana l'inverno.
marco ferrario (eko):
--- Citazione da: nolby - Dicembre 16, 2015, 04:20:28 pm --- Essere bagnati fradici fuori dall'acqua con temperature basse è peggio di stare in acqua.
--- Termina citazione ---
Non è così!!!
A parità di temperatura la velocità di raffreddamento in acqua a 10°C è di almeno 25 volte superiore dell'esposizione in aria alla stessa temperatura, se la temperatura scende a 5° la velocità di raffreddamento del corpo in acqua è anche di 35 volte superiore; ma i magri si raffreddano in tempi più brevi mentre chi è in sovrappeso si raffredda un poco più lentamente. Tompkins, essendo magro, si è raffreddato piuttosto velocemente.
Per quanto concerne la navigazione sotto costa raccomandata come un metodo per navigare con sicurezza, l'esperienza insegna che con vento forte e sopratutto con onde, non è possibile navigare in sicurezza stando sotto costa. Il sotto costa in queste circostanze è decisamente più complicato e più rischioso, e lo è ancor più se la costa è rocciosa senza possibilità di approdo, come nel caso in questione.
Perciò Tompkins e i suoi amici, ovviamente, hanno pensato di navigare nella zona più navigabile, che, in quelle condizioni, non è certo quella ai piedi della scogliera dove frangevano alte le onde, ma è un poco più al largo, non molto, e cioè tra i 150 e i 200 metri dalla riva.
Leggendo dal racconto di Ridgeway, il loro progetto di trekking in kayak, era quello di costeggiare la riva settentrionale del lago, come si può ben vedere dalla mappa dell'itinerario pubblicata in questo articolo: http://news.nationalgeographic.com/2015/12/151213-doug-tompkins-chile-north-face-rick-ridgeway-patagonia-yvon-chouinard-death-general-carrera-lake/
Ridgeway afferma che il kayak si è ribaltato a 600 piedi (183 metri) dalla costa rocciosa.
Riformulo la mia domanda aggiungendo sul fondo, una ultima precisazione:
ci sono altri importanti suggerimenti utili a prevenire o ridurre le conseguenze dell'ipotermia e, in caso di incidente, salvarsi più facilmente? visto che i più esperti esploratori ed abili kayakers sono anch'essi drammaticamente coinvolti e nonostante la pagaiata sotto costa.
Ciao e un grazie a tutti per come si sta alimentando questo dibattito.
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