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marco iezzi

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Re:divieto di navigazione a Venezia (Canal Grande ed altri rii...)
* Risposta #30 il: Febbraio 17, 2015, 01:56:09 pm *
Ok per manifestazioni prima e dopo la vogalonga....ci mancherebbe altro
Vista la nutrita presenza di stranieri,in maggioranza rispetto agli italiani,potrebbe essere l'unica occasione per il mondo della pagaia, ritrovarsi tutti insieme ad una manifestazione nel post vogalonga
Se per il 28 febbraio dovesse essere confermata una manifestazione,farò in modo di esserci e se c'è qualcuno di Roma che vuol partecipare si faccia sentire per organizzare un viaggio collettivo

Marco

marco ferrario (eko)

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Re:divieto di navigazione a Venezia (Canal Grande ed altri rii...)
* Risposta #31 il: Febbraio 17, 2015, 03:18:38 pm *
Uno slogan di Venezia per l'EXPO è "VENEZIA CAPITALE DELL'ACQUA",
Il nuovo regolamento comunale della navigazione ci fa ben comprendere come e cosa dobbiamo intendere per Venezia capitale dell'acqua.
BOICOTTARE LA VOGALUNGA del prossimo 24 maggio è un atto necessario, anzi dovuto, per sostenere la libertà di pagaia.Sul sito della Vogalunga non dicono una parola riguardo ai nuovi divieti. La scorsa settimana ho scritto al comitato organizzatore (http://www.vogalonga.com/?page_id=347) chiedendo di conoscere la loro posizione a riguardo, ma non si sono degnati neanche di rispondere.
Ritengo che vadano sostenuti i punti del piano di azione proposto da Andrea e rilanciati dal Canoa Club Novara (Stefano), mi sembra che il sostegno ci sia da parte di tutti gli intervenuti al di la di steccati e orticelli, come giustamente si auspicava Gengis.

Ricordo che le iniziative potrebbero coinvolgere anche il boicottaggio, accompagnato da un intervento da studiare al Festival del Mare a Forte Marghera (Venezia-Mestre) dal 10 al 12 aprile.
Il Festival del Mare viene proposto come una grande fiera nautica per celebrare la piccola nautica e nel suo ambito, al Polo Nautico di Punta San Giuliano, è programmata anche una sezione in cui alcuni istruttori illustreranno ad adulti e bambini i fondamenti degli sport del remo (kayak, canoa e dragon boat), lo stesso remo che di fatto dal 1 marzo è vietato dal Comune di Venezia.
Per curiosità, queste le dichiarazioni di Lorenzo Pollicardo, curatore del Festival del Mare.
"Il Festival del Mare è promosso da Expo Venice S.p.a., e di fatto si propone come sezione del Salone Nautico dedicata agli eventi sportivi e culturali, con l’obiettivo di rappresentare la cultura della navigazione a 360° mantenendo una vocazione fieristica grazie all’ampia sezione di mercato dedicata alla piccola nautica, alle imbarcazioni di legno e alle imbarcazioni tipiche della Laguna.... il programma è ricchissimo.... Andare per mare con una piccola barca, a vela o motore, canoa, kayak o fare una delle tante attività sportive dell’acqua, significa sviluppare  e comunicare valori culturali, ambientali e sociali – sottolinea Pollicardo -  Grazie alla nautica, le giovani generazioni possono apprendere il rispetto della natura, la valorizzazione del lavoro in comune, la responsabilità; possono socializzare, fare una attività sportiva divertente e a costi contenuti. Questi sono i principi del Festival del Mare, un evento di festa del mare e del diportismo, un modo per passare una piacevole giornata a contatto con la nautica ed in un contesto incantevole che saprà coniugare tradizione, storia e sport. Un’opportunità per conoscere la nautica di oggi, fatta di barche piccole e funzionali, a misura del proprio uso ed economiche, un modo per far tornare la voglia di nautica e dare una mano ai tanti operatori del settore aiutandoli a ripartire dopo gli anni bui della crisi”.
Che coraggio!!!
Perciò si potrebbe individuare nel Festival del Mare una utile cassa di risonanza per annunciare il GRANDE BOICOTTAGGIO della VOGALUNGA e per dare rilievo pubblico alle nostre motivazioni.

La stessa Expo Venice S.p.a. durante l'EXPO, da maggio a ottobre, ha in programma sei mesi di Aquae Venezia 2015, la grande esposizione internazionale dedicata all’acqua.
Il nostro boicottaggio costruttivo di Venezia deve continuare durante tutta la stagione dell'Expo

Andrea Ricci

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Re:divieto di navigazione a Venezia (Canal Grande ed altri rii...)
* Risposta #32 il: Febbraio 17, 2015, 06:11:45 pm *
Gestisco 2 liste di pagaia, in lingua inglese e tedesca, e ho preparato i rispettivi testi. Chi è interessato ad averli per scrivere ai propri contatti all'estero mi contatti.
Ho preparato un documento di lavoro come file google di cui fornisco il link agli interessati, con privilegio di editing, così ci possiamo lavorare insieme.
In esso ho aggiunto l'evento suggerito da Marco Ferrario, mentre come Vogalenta una città in cui potrebbe avere una buona risonanza è Chioggia! Immaginate una Vogalonga a Venezia senza pagaie che sono invece tutte a Chioggia per la Vogalenta tra i canali ...
Andrea Ricci
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fredgil

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Re:divieto di navigazione a Venezia (Canal Grande ed altri rii...)
* Risposta #33 il: Febbraio 17, 2015, 07:45:17 pm *
BOICOTTARE LA VOGALUNGA… anche a me era piaciuta questa idea (vedi post precedente…).

Sono riuscito a parlare questo pomeriggio con il Presidente della Vogalonga Toni ROSA SALVA per avere il suo parere in merito all’Ordinanza. Si è mostrato molto disponibile per quasi mezz’ora di conversazione.
Toni Rosa Salva è ex campione di Canottaggio, Fondatore della Vogalonga, ovviamente è perfettamente al corrente  della situazione e ne è profondamente dispiaciuto. 
Mi spiega che, in un periodo in cui a seguito dello scandalo MOSE non c’è più un Sindaco, ne una squadra di Assessori competenti, ma un Commissario alla testa del Comune, è stato un po’ più facile per i Sindacati di Gondolieri, Trasportatori, Associazioni Remieri e ovviamente dei Tassisti fare pressione per fare votare questa Ordinanza. Fondata sulla sacrosanta SICUREZZA ! E appoggiandosi come punto di riferimento sul recente incidente tra gondola e vaporetto (un morto) non per prendersela con le gondole… ma con tutte le altre imbarcazioni a remi.
Aggiunge che da qualche anno tanti turisti arrivano a Venezia con barcacce, canoe gonfiabili o noleggiate sul posto (ad uno che si è fatto ricco…) ed invadono canali e Rii… Come non capire, almeno un pochino, chi ci lavora giorno e notte, tutto l’anno ?...
Non piace per niente questa Ordinanza a Toni Rosa Salva… ma quale è la ragione per prendersela con la “Sua” Vogalonga , che lui organizza con la stessa passione dal 1974 ? Anche Toni se la prende con il Comune, diventato sordo, arrogante ed onnipotente: “Ogni anno ci fanno più problemi”…
Mi sembra poco a poco di capire che andare a boicottare la Vogalonga, che assolutamente NON C’ENTRA CON IL COMUNE DI VENEZIA, sarebbe come buttare un sasso nel Gran Canale …
Invito il Presidente a prendere contatti con la FICT di Gengis (che non conosce), la UISP di Gianni Russo, e non solo con la FICK con la quale discute già… Forse la via più giusta sarebbe quella di manifestare all’occasione della Vogalonga, ma non contro. E per fare passare idee e soluzioni concrete, perché Venezia non può comunque accettare l’invasione, quotidiana nella bella stagione, di imbarcazioni guidate senza controllo da turisti-pagaiatori di un giorno.
Fred 
Fred

Andrea Ricci

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Re:divieto di navigazione a Venezia (Canal Grande ed altri rii...)
* Risposta #34 il: Febbraio 17, 2015, 08:44:07 pm *
grazie Fred, è giusto e proficuo oscillare nel dibattito tra falchi e colombe, e tu ora hai portato la colomba, cercando la comprensione delle ragioni del nemico (l'ordinanza) e della vittima (la Vogalonga). Serve a riportare il dibattito verso una pausa di riflessione ...
Leggo e rileggo le tue parole e ogni volta mi convincono meno.

Parto dall'aspetto della sicurezza e diamo pure la massima benevolenza alla buona fede dell'ordinanza.
- Se continuiamo ad accettare il luogo comune del legislatore che il pagaiatore medio è inesperto, maleducato, incivile, irrispettoso delle leggi, allora continuiamo a farci cacciare dai porti, dalle falesie, dalle spiagge, dai canali, e poi dal mare mosso, dai fiumi difficili, dai laghi col vento ... insomma cambiamo sport
- Il traffico nei maggiori canali a Venezia è caotico e pericoloso, così come quello delle grandi città, italiane ed europee. La reazione è dire ai pedoni e ai ciclisti di prendere l'auto o di stare a casa?
- Le folle di turisti con canoe a Venezia nella bella stagione? Magari ci può aiutare qualche statistica a naso di locali, ma a me non sembra di averne viste quelle poche volte che sono venuto. Certo, soprattutto qualche straniero, magari a coronamento di un tour della laguna veneta, quindi gente esperta. Ma francamente il turista che affitta la barcaccia o la gonfiabile per infilarsi in quell'acqua putrida con la pagaia mossa a gran volta e gli schizzi, lo vedo poco verosimile: il primo gondoliere lo metterebbe in riga.
- Le statistiche (io vengo da quegli studi) sono l'unica scienza che taglia la testa al toro in politica: quanti incidenti hanno coinvolto canoisti a Venezia negli ultimi anni? e allora di che parliamo?
- Se vogliamo che Venezia divenga una città navigabile e ammirabile dall'acqua con mezzi a pagaia propri (questo è l'aspetto sovversivo: se il natante è tuo non paghi dazio alla città ...), la pagaia va incentivata, non vietata; e i taxi stiano più attenti, proprio come le auto nei centri storici ai ciclisti.
Qui nell'ordinanza c'è un banale interesse di bottega, Fred, e lo hai già ben scritto tu per cui non lo ripeto.

Finisco con l'aspetto Vogalonga, e con rispetto per il signor Toni Rosa Salva, ex campione di Canottaggio, che non conosco (ma che non mi sembra un pagaiatore).
- Prendersela con l'ordinanza, ma poi venire a piangere di non boicottare la sua manifestazione perché anche lui " ha da campa' ", non è una posizione che mi richiama pena, ma mi sembra la classica posizione di chi antepone il proprio interesse a quello generale (e certamente non essendo canoista non ha il nostro sentire sul tema: certamente non può pretendere di girare con un 8+ per i canali!)

In conclusione, Fred, ribadisco la Vision che avevo scritto stamattina: vie d'acqua sempre più a misura di remo e pagaia.
Dobbiamo acquisire visibilità a livello nazionale perché il popolo dei pagaiatori in Italia rispetto a Francia, Germania, UK, ma anche Svizzera, è ridicolo. E la manifestazione nello "scantinato" della Vogalonga, ci farebbe solo deridere. Affidarsi alla FICK non ci porta avanti.
Dobbiamo lottare noi e il campo di battaglia ora è Venezia, la vittima è la Vogalonga, con pazienza per il signor Toni Rosa Salva e con occhio ai colpi bassi di gondolieri e taxi. Forse perderemo ancora, ma chi non combatte, ha già perso.
Andrea Ricci
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Otakar81

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Re:divieto di navigazione a Venezia (Canal Grande ed altri rii...)
* Risposta #35 il: Febbraio 19, 2015, 01:13:54 pm *
Ho letto di questa petizione sulla newsletter, e volevo qualche chiarimento prima di firmare :)

Purtroppo non conosco venezia (l'ultima volta ci sono stato che ero ragazzino e l'ho vissuta da "bipede"), ma a leggere l'ordinanza mi sembra che vogliano vietare "solo" i canali principali, quelli ad alto scorrimento per intenderci.

Spostandomi sul cemento, mi sembra come se vietassero le biciclette sul GRA o comunque sulle vie ad alto scorrimento di roma... sbaglio?

In linea generale mi sembra possa avere anche il suo senso... d'altra parte è anche vero il tuo discorso sul fatto che si debba valutare quanto effettivamente a livello statistico la presenza dei mezzi a pagaia abbia contribuito a creare incidenti in passato... o quanto magari una soluzione più sensata sia quella di limitare la velocità dei mezzi a motore o regolamentarne meglio la circolazione.

Però non conoscendo la città non so bene quanto questa ordinanza possa aver senso (a livello di sicurezza) o quanto non sia piuttosto una becera marchetta alle lobby dei barchettari a pagamento del posto.
O quantomeno se non si possano trovare vie alternative di applicazione: magari non vietare tutti quei canali (cosa che, a quanto ho capito, spezza la città in aree non comunicanti tra loro... impedendo di fatto di visitare la città in canoa) ma garantire in qualche modo il passaggio da un'area all'altra.
G.Claudio dalla Ciociaria

marco ferrario (eko)

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Re:divieto di navigazione a Venezia (Canal Grande ed altri rii...)
* Risposta #36 il: Febbraio 19, 2015, 09:57:35 pm *
* Ultima modifica: Febbraio 19, 2015, 10:32:57 pm da marco ferrario (eko) *
Info copia/incollato da Veneziatoday di oggi 19 febbraio (http://www.veneziatoday.it/cronaca/raccolta-firme-contro-divieto-kayak-venezia.html).
"E' stata vietata di fatto tutta la città a chi la amava e chi la rispettava senza mai aver creato incidenti e senza mai inquinare", dichiara Stefano Barzizza, un appassionato della disciplina.

"Propongo un ricorso al Tar - scrive invece in un appello l'avvocato Rachele Favero - visto che l'ordinanza presenta diversi profili di illegittimità. L’obiettivo è di ottenere l’annullamento dell’ordinanza e, in via cautelare, la sua immediata sospensione. Il ricorso dovrà essere presentato entro il 13 aprile".
Insomma, il mondo del remo è in subbuglio. O almeno una parte di esso. Tant'è vero che oltre alle polemiche "cartacee", è partita anche una raccolta firme sul portale Change.org che alle 17 di giovedì aveva già raggiunto i 1.163 sostenitori con cui chiedere al Comune di revocare l'ordinanza.
Raccolta firme:
revoca-del-divieto-di-navigazione-per-barche-a-remi-canoe-kayak-in-venezia

Andrea Ricci

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Re:divieto di navigazione a Venezia (Canal Grande ed altri rii...)
* Risposta #37 il: Febbraio 20, 2015, 09:44:13 am *
Anche l'associazione Discesa Internazionale del Tevere ha scritto al comitato organizzatore della Vogalonga per annunciare il boicottaggio di Vogalonga2015 per protesta contro l'ordinanza.
Andrea Ricci
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Mauro

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Re:divieto di navigazione a Venezia (Canal Grande ed altri rii...)
* Risposta #38 il: Febbraio 21, 2015, 08:41:21 am *
Ciao a tutti.
Ho letto con sommo dispiacere la deriva che ha preso la situazione a Venezia dopo la nota vicenda giudiziaria.
Mi pare di capire che nonostante una notevole presenza di associazioni remiere (mi sbaglio forse ?) che svolgono attività a Venezia e anche fuori Venezia (base a Campalto) ma a portata di pagaia, al di fuori di sandali e gondole, nessuna o nessun rappresentante è stato chiamato alla conferenza dei servizi come se canoe e kayak, trimarani non esistessero. [Oppure come se i canali principali fossero improvvisamente AUTOSTRADE dell'acqua, da cui escludere pedoni e ciclisti, eccetto quelli paganti per pubblico servizio] Nessuno si è stupito di questo o ha reclamato uno spazio, una voce (ehi ci siamo anche noi !) dando per scontato che se non si è portatori di pecunia non si esiste nella società e nel consorzio umano.  E quindi forti di tale assenza e di tale ignoranza, le categorie mercificate e a motore abbiano avuto BUON GIOCO a escludere le pagaie, da sempre in sopita (ma non sempre tanto) competizione per la condivisione dello stesso spazio acqueo.
Pagaie unitevi ! Non dategliela vinta.
Mi sento di dire forse una cosa impossibile. Forti di questa dimenticanza e ignoranza chiamate a vostra volta una conferenza di servizi, riunitevi, eleggete un rappresentante, se non anche un consiglio che vi tuteli e vi rappresenti in quel di Venezia se già non c'è qualcuno che può fare tanto e fare la voce grossa. Quindi studiate delle soluzioni, presentatevi e fate una controproposta o delle contromosse.
Mi pare di capire che con la navigazione VIETATA nei canali maggiori, sia impossibile navigare e attraversare Venezia se la topologia non è un'opinione. Dico questo perchè magari nei canali minori il divieto non c'è e si può pensare di arrivarci lo stesso, circumnavigando quelli maggiori.

L'atto ordinanza 96 la trovo illogica per il seguente motivo: non si tutela la navigazione a remi vietando una categoria, ma si può disciplinarla meglio, tant'è che sinora anche a detta di tutti non ci sono mai stati incidenti con canoe e kayak. Lo sappiamo, siamo di coccio in mezzo a vasi di ferro e facciamo estrema attenzione e siamo di estrema mobilità. E di certo la congestione non è dovuta alle pagaie. Semmai con questa ordinanza la velocità e la congestione aumenterà, seppure regolamentata come su un'AUTOSTRADA (pur con la presenza illogica di sandali e gondole), anche perchè non ci saranno più i kayak a cui fare attenzione  :P e la cui presenza rallentava il traffico.

Come ultima cosa, e lo dico probabilmente sempre a causa di ignoranza, nella ordinanza 96, se non erro, si sono dimenticati anche dei trimarani di Daniele Scarpa. Buon per lui, felice scorazzamento, tutti in trimarano !

Saluti e buona discussione.
- Tempus Fugit -

Andrea Ricci

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Re:divieto di navigazione a Venezia (Canal Grande ed altri rii...)
* Risposta #39 il: Febbraio 26, 2015, 10:31:06 pm *
Sono in contatto con vari canoa club tedeschi e a seguito del mio appello sono cominciate ad arrivare disdette per la Vogalonga. Mi chiedono se organizziamo Vogate alternative in altre città italiane ... questo thread mi sembra ammosciato: ci siamo già arresi?
Andrea Ricci
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Andrea Gangemi

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Re:divieto di navigazione a Venezia (Canal Grande ed altri rii...)
* Risposta #40 il: Febbraio 27, 2015, 11:08:20 pm *
Per chi conosce l'Inglese qui c'è un articolo di Rene Seindal, non lo conosco di persona, è un danese
che da quello che capisco vive da anni a Venezia facendo turismo nella città.

http://rene.seindal.dk/2015/02/18/kayaking-ban-in-venice/

In soldoni nella sua analisi mette in evidenza come, nonostante solo alcuni canali siano vietati, di fatto tutto il centro è precluso alle imbarcazioni a remi e pagaia.

Le zone rimanenti sono tre e non contigue, come se non bastasse una è raggiungibile solo passando dal canale della Giudecca, che non è certo un bel posto per un canoista visto che è il canale di transito di grandi navi e motoscafi, qualche anno fa ho avuto modo di attraversarlo e mi sembrava di essere in una gara di boater cross.

Purtroppo non potrò partecipare alla manifestazione di domani, ma auguro il massimo successo a chi sarà presente.
Andrea Gangemi

Davide Sandini

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Re:divieto di navigazione a Venezia (Canal Grande ed altri rii...)
* Risposta #41 il: Marzo 01, 2015, 04:59:49 pm *
Scrivo dal telefono quindi sarò sintetico: ieri eravamo in 31 compreso il mio piccolo Marco di 27 mesi. Pagata tranquilla e familiare, molte manifestazioni di appoggio da vogatori e veneziani. Il che fa Ban sperare in un supporto allargato alla cittadinanza. Concordo pienamente con Andrea ricci, un poco meno con chi ritiene che il comitato vogalonga abbia interessi in comune con noi
.. mi disse che era l'impresa più stolta di cui mai avesse sentito parlare..
R. L. Stevenson, "Viaggio in canoa"

Andrea Ricci

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Re:divieto di navigazione a Venezia (Canal Grande ed altri rii...)
* Risposta #42 il: Marzo 01, 2015, 07:48:10 pm *
Bravi! Ma secondo me c'è una sola cosa che può avere effetto sulla ordinanza, più che il ricorso, più che la protesta, più che il boicottaggio, più che la Vogalenta, etc. ... Che il Comitato Vogalonga per protesta annulli la Vogalonga!
Andrea Ricci
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Andrea Ricci

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* Risposta #43 il: Marzo 02, 2015, 11:32:51 am *
Domani ci sara' a Roma un convegno in cui si parla di acqua a Venezia.
Alcuni soci dell'associazione Discesa Internazionale del Tevere parteciperanno per sensibilizzare sulla questione dell'ordinanza.
Ecco la locandina:

FORUM AUSTRIACO DI CULTURA ROMA
Viale Bruno Buozzi, 113 - 00197 Roma - Italia
tel.: +39-06-3608371, e-Mail: rom-kf@bmeia.gv.at
Sito web: www.austriacult.roma.it
 
3 marzo 2015 / martedì / ore 20.00
 
Venezia, il MoSE e le grandi navi
 
tavola rotonda
 
partecipano:
Marino Folin, Prof. Arch.
Manfred Manera, giornalista
Gian Antonio Stella, giornalista

modera:
Mathilde Schwabeneder, giornalista ORF
 
Viale Bruno Buozzi, 113 - 00197 Roma

Ingresso libero fino a esaurimento posti
 
Venezia, una città minacciata da ciò che la rende famosa in tutto il mondo: l’elegante alternanza fra architettura e acqua. Un equilibrio delicato, cui ai rischi dati dalla particolare conformazione ambientale, si aggiungono le minacce antropiche, causate dalla fruizione della zona, che, di anno in anno più intensa, rischia di sfociare in un’usura con conseguenze fatali.

118 isolette e 177 canali a formare un centro storico unico al mondo, riconosciuto dall’Unesco come patrimonio dell’umanità.
 
Una conformazione precaria che persiste attraverso i secoli grazie a un’attenta manutenzione della laguna, perché salvaguardare la particolare conformazione di Venezia significa preservare lo status quo, conservando la morfologia lagunare. Uno status quo minato negli anni dall’erosione del fondale, dal moto ondoso e dall’acqua alta, tutti fattori che stanno trasformando la laguna da zona umida ad ambiente marino.

Una situazione cui si cerca soluzione già da oltre trent’anni, elaborando misure che possano preservare laguna e centro storico senza castrare la crescita economica della città. Provvedimenti che devono tenere conto tanto del corretto equilibrio degli elementi costituenti la vita della laguna, quanto delle necessità di sviluppo delle attività lavorative, intrinsecamente legate a turismo e industria navale.

Da qui lo studio di criteri e strumenti di mitigazione che hanno portato a un’ampia gamma di proposte, dai piccoli provvedimenti elaborati per arginare i danni, alle grandi opere progettate come soluzione. Negli anni si sono scavati canali aggiuntivi spostando il passaggio delle grandi navi in zone periferiche per contenere il moto ondoso del bacino di San Marco; sono stati emessi divieti alla navigazione per prevenire incidenti e inquinamento della laguna; sono stati varati articolati progetti per difendere la città dall’acqua alta. Fra questi nel 1987 si è scelto un preciso Modulo Sperimentale Elettromagnetico, il MoSE, che prevede la realizzazione di un circuito di dighe, l’innalzamento delle banchine verso il bacino e la impermeabilizzazione della zona sensibile. Il cantiere è proceduto per decenni fra sforzi, sprechi, scandali e corruzione, per ritrovarsi nel 2014 senza i fondi necessari alla sua ultimazione e con la consapevolezza che, anche una volta in funzione, il MoSE possa non preservare Piazza San Marco dall’acqua alta.
 
Una notizia che ha fatto il giro del mondo occupando le pagine dei quotidiani e i titoli dei telegiornali nazionali e internazionali. Uno scenario che ha visto innumerevoli inchieste e reportage televisivi in Italia come all’estero. Fra i contributi della tv di stato austriaca ORF, anche quello di un giornalista italo-austriaco, Manfred Manera. Il Forum Austriaco di Cultura Roma lo ha invitato a presentare i propri video in una tavola rotonda cui parteciperanno Gian Antonio Stella, editorialista del Corriere della Sera, e il Prof. Arch. Marino Folin, già rettore dello IUAV quando nel 2004 la facoltà di architettura ha accettato l’incarico di progettazione di nuovi edifici previsti dal MoSE. A moderare la serata, fra progetti, indagini, processi e leggi speciali, l’inviata a Roma dell’ORF, la giornalista austriaca Mathilde Schwabeneder.

Organizzazione & Info:
Forum Austriaco di Cultura Roma
Tel: 06 3608371
Andrea Ricci
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Andrea Ricci

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* Risposta #44 il: Marzo 04, 2015, 12:04:51 am *
Grazie alla fortunata segnalazione di Fiammetta Curcio, c'eravamo.
E siamo intervenuti, in un convegno in cui si parlava solo di grandi navi, per segnalare lo scandalo dell'ordinanza, notizia che ha colto l'uditorio di sorpresa e suscitato interesse.
Gian Antonio Stella, una delle prestigiose firme del Corriere della Sera, relatore della tavola rotonda, ci ha chiesto dettagli e ci ha promesso un articolo sul Corriere (gli sto inviando materiale).
Andrea Ricci
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