Per farci un' idea della situazione, una piccola rappresentanza ckfiumi e pagaia rossa è andata
sabato 18 alla giornata di pulizia indetta dalla proloco di Ottone.
Siamo arrivati in loco verso mezzogiorno ma la raccolta organizzata era prevista per la sola mattinata,
così nel pomeriggio siamo rimasti noi 6 canoisti a cercare di ripulire qualche zona più irraggiungibile di altre via acqua.
So che alla mattina c'erano una cinquantina di persone a dare una mano.
Resta ancora parecchio da fare. Ora la zona intorno ad Ottone è almeno guardabile.
Spero non cali l' attenzione dal resto del fiume solo perchè è parte più nascosta ahimè.
Per i tratti a valle di Ottone, la cosa migliore sarebbe di avere un' idea chiara delle zone più colpite
e di conseguenza segnare sulla cartina anche i possibili sbarchi, o punti riva,
in cui poter lasciare mano a mano i sacchi con la rumenta raccolta.
Ho notato ieri, che molto di quello che abbiamo prelevato diviene in fretta abbastanza pesante.
Molti sacchi di plastica contengono ‘qualcosa’, non ho avuto il coraggio di aprire
questi pacchi sorpresa …. spesso è solo terra … altre volte no …
in più, raccogliendo in riva al fiume si tratta pure di roba bagnata.
Impensabile andare in canoa con l' idea di portarsi appresso i sacchi.
Raft o mezzi di raccolta sono d’ obbligo.
Mi sento di suggerire che l’ iniziativa di "raccolta rumenta d' emergenza" sia un' esperienza consigliatissima a:
- giovani (dai 9 anni ai 70 .. )
- amministratori locali
- affetti da mania di "acquisti d' impulso"
Dopo una giornata a raccattar sacchetti puzzolenti avvinghiati così saldamente ai rami,
quando la cassiera chiederà:
”vuole la borsina ? “
MA ANCHE NO, ..... GRAZIE ....…