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maurizio bernasconi

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Iter nuove centraline idroelettriche il Liguria
* il: Gennaio 24, 2014, 08:05:38 pm *
Invio alcuni dati sui progetti idroelettrici in Liguria. Forse qualche local potrebbe interessarsene. Noterete che solo il torrente Arroscia conta 5 progetti in comuni diversi. In alcuni casi si tratta effettivamente di impianti di piccola dimensione, ma non sempre. Considerando il clamoroso dissesto di tutto il territorio ligure, dovrebbe sorprendere questo slancio a cementificarne i corsi d'acqua.

Progetti idroelettrici in corso di approvazione o approvati in Liguria
Dati estratti dalla bozza di piano energetico della Regione Liguria.

Allegato “A” Elenco dei progetti attinenti alla tematica del PEAR assoggettati
a screening di VIA

TIPO PROCEDURA DATA AVVIO OGGETTO COMUNE NOTE

SCREENING 29/05/2012 IMPIANTO MINI-IDROELETTRICO DI NUOVA REALIZZAZIONE IN
LOC. ISOLA DII ROVEGNO (GE)
ROVEGNO ATTIVAZIONE SOSPESA IN ATTESA DI RELAZIONE
PAESAGGISTICA EX L.R. 9/2012

SCREENING 26/07/2012 ISTANZA DI INCREMENTO DELLA CONCESSIONE DI
DERIVAZIONE PER L'IMPIANTO MINI IDROELETTRICO
ESISTENTE DENOMINATO REZZOAGLIO SUL T. REZZOAGLIO E
SUI RII CROSA SCURA E DUGAIA COMPORTANTE UN
AUMENTO DELLA POTENZA DA 285 A 457 KW (GE).
REZZOAGLIO A SEGUITO DELL'AVVENUTA TRASMISSIONE DELLA
DOCUMENTAZIONE INTEGRATIVA RICHIESTA SI
RIATTIVANO I TERMINI DELLA PROCEDURA IN DATA
13/06/13


SCREENING 20/02/2013 PROGETTO DI IMPIANTO MINI-IDROELETTRICO SUL T. STURA
IN LOC. ISOLA DI GIUGNO, COMUNE DI CAMPOMORONE
(GE)
CAMPOMORONE SOSPESO PER RICHIESTA INTEGRAZIONI IN DATA 12
APRILE 2013, CON NOTA PG/2013/0060143

SCREENING 27/03/2013 PROGETTO DI IMPIANTO MINI-IDROELETTRICO SUL FIUME
BORMIDA DI MILLESIMO IN COMUNE DI MURIALDO
MURIALDO

SCREENING 05/06/2013 IMPIANTO IDROELETTRICO CON DERIVAZIONE DAL T. CERUSA
IN LOCALITÀ FABBRICHE
GENOVA

SCREENING 20/06/2013 ATTIVAZIONE DI IMPIANTO MINI-IDROELETTRICO A SALTO
CONCENTRATO SUL T. SCRIVIA IN COMUNE DI SAVIGNONE
(GE)
SAVIGNONE

VIA REGIONALE 28/11/2012 PROGETTO DI IMPIANTO MINI-IDROELETTRICO SUL T.
GAVANO, IN COMUNE DI MOLINI DI TRIORA (IM)
MOLINI DI
TRIORA
LA DOCUMENTAZIONE PROGETTUALE NON È
INTEGRALMENTE CONSULTABILE SU WEB PER IL
MANCATO CONSENSO DEL PROPONENTE. LA COPIA
CARTACEA INTEGRALE È CONSULTABILE PRESSO IL
SETTORE VIA DELLA REGIONE, LA PROVINCIA DI
IMPERIA E IL COMUNE DI MOLINI DI TRIORA. LA SEDUTA
PUBBLICA SI È TENUTA IL GIORNO 11 DICEMBRE 2012
P.V. ALLE ORE 14.30 PRESSO LA SALA RIUNIONI DELL'OTTAVO
PIANO DI VIA D'ANNUNZIO 111. A RETTIFICA
DI QUANTO ERRONEAMENTE PUBBLICATO SUL BURL DEL
GIORNO 12-12-12, SI PRECISA CHE LA DATA DI AVVIO
DELLA PROCEDURA È IL 28-11-12, DATA DA CUI
DECORRONO I 45 GG PER LE OSSERVAZIONI

GENOVA
VIA REGIONALE 09/02/2013 REALIZZAZIONE IMPIANTO IDROELETTRICO EX COTONIFICIO
ISOVERDE
RIPRESO A SEGUITO DI CONSEGNA INTEGRAZIONI IN
DATA 3 GIUGNO 2013 TRATTAZIONE DEFINITIVA -
SEDUTA DI COMITATO VIA DEL 18/6/2013

Tabella 19- Procedimenti di Screening/VIA in corso al 21/06/2013.
TIPO PROCEDIMENTO OGGETTO COMUNE ESITO
SCREENING IMPIANTO MINI-IDROELETTRICO IN LOC. PERINETTI, COMUNE DI PIEVE DI
TECO (IM)
PIEVE DI TECO, VESSALICO NO VIA CON PRESCRIZIONI
TIPO PROCEDIMENTO OGGETTO COMUNE ESITO
SCREENING IMPIANTO MINIIDRO SUL TORRENTE PENNAVAIRE A NASINO (SV) NASINO NO VIA CON PRESCRIZIONI


SCREENING PROGETTO DERIVAZIONE IDROELETTRICA DEL TORRENTE SCRIVIA IN
COMUNE DI MONTOGGIO
MONTOGGIO VIA

SCREENING PROGETTO DI IMPIANTO MINI-IDROELETTRICO A SALTO CONCENTRATO
SUL T. ARROSCIA IN LOC. VESSALISO, COMUNE DI VESSALICO (IM)
VESSALICO NO VIA CON PRESCRIZIONI

SCREENING PROGETTO DI IMPIANTO MINI-ELETTRICO A SALTO CONCENTRATO SUL T.
ARROSCIA, IN LO. POGLI, COMUNE DI ORTOVERO (SV)
ORTOVERO NO VIA CON PRESCRIZIONI

SCREENING PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO MINIIDROELETTRICO
LUNGO IL TORRENTE TEIRO A VARAZZE (SV)
VARAZZE VIA

VIA REGIONALE PROGETTO DI MINI-IDROELETTRICO SUL T. TANARELLO IN COMUNE DI
MENDATICA
MENDATICA PARERE POSITIVO


Tabella 21- Procedimenti di Screening/VIA conclusi nel 2012.
TIPO PROCEDIMENTO OGGETTO COMUNE ESITO
SCREENING PROGETTO DI REALIZZAZIONE DI IMPIANTO MINI-IDROELETTRICO SUL
RIO SIONDO, NEI COMUNI DI CALIZZANO E MURIALDO
CALIZZANO, MURIALDO VIA

SCREENING IMPIANTO MINI-IDROELETTRICO SUL TORRENTE NERVIA A ISOLABONA
IM
ISOLABONA NO VIA CON PRESCRIZIONI

SCREENING REALIZZAZIONE IMPIANTO MINI IDROELETTRICO SUL T. ARROSCIA IN
COMUNE DI RANZO (IM), LOC.CANATA
RANZO NO VIA CON PRESCRIZIONI

SCREENING IMPIANTO MINI-IDROELETTRICO AD ASTA FLUVIALE SOTTESA INLOC.
PONTE DI SAVIGNONE IN COMUNE DI SAVIGNONE GE
SAVIGNONE VIA

SCREENING IMPIANTO MINI-IDROELETTRICO IN LOC. BORGATA CALABRIA IN
COMUNE DI RANZO
RANZO NO VIA CON PRESCRIZIONI

SCREENING IMPIANTO MINI-IDROELETTRICO IN LOC. S. PANTALEO IN COMUNE DI
RANZO
RANZO VIA

SCREENING PROGETTO IMPIANTO MINI-IDROELETTRICO SUL T. ARROSCIA IN LOC.
PIANI DI S. PIETRO, COMUNE DI PIEVE DI TECO
PIEVE DI TECO NO VIA CON PRESCRIZIONI

SCREENING RIATTIVAZIONE IMPIANTO MINI-IDROELETTRICO SUL T. ARROSCIA IN
LOC. PERINETTI, COMUNE DI PIEVE DI TECO (IM)
PIEVE DI TECO VIA

SCREENING PROGETTO DI CENTRALE MINI-IDROELETTRICA SUL TORRENTE
OSIGLIETTA, A VALLE DEL LAGO DI OSIGLIA, IN COMUNE DI OSIGLIA
(SV)
OSIGLIA NO VIA CON PRESCRIZIONI

Tabella 22- Procedimenti di Screening/VIA conclusi nel 2011.
TIPO PROCEDIMENTO OGGETTO COMUNE ESITO
SCREENING PROGETTO DI IMPIANTO MINI-IDROELETTRICO A SALTO
CONCENTRATO, IN LOC. PONTE DI SAVIGNONE (GE)
SAVIGNONE NO VIA CON PRESCRIZIONI

SCREENING PROGETTO DI IMPIANTO MINI-IDROELETTRICO SUL T.ARROSCIA
IN LOC. BORGO DI RANZO IN COMUNE DI IMPERIA
RANZO NO VIA CON PRESCRIZIONI

VIA REGIONALE RIATTIVAZIONE IMPIANTO IDROELETTRICO CON DERIVAZIONE
DEL FIUME TANARO IN LOC. PONTE DI NAVA A PORNASSIO
(IM)
PORNASSIO PARERE POSITIVO CON PRESCRIZIONI

Tabella 23- Procedimenti di Screening/VIA conclusi nel 2010.
TIPO PROCEDIMENTO OGGETTO COMUNE ESITO
SCREENING PROGETTO DI IMPIANTO MINIIDROELETTRICO
SUL T. ARROSCIA IN
COMUNE DI ORTOVERO (SV)
ORTOVERO NO VIA CON PRESCRIZIONI

SCREENING ATTIVAZIONE IMPIANTO MINIIDROELETTRICO
"FILANDA" SUL T.
LAVAGNA NEI COMUNI DI CICAGNA,
MOCONESI E TRIBOGNA (GE)
CICAGNA, TRIBOGNA


SCREENING PROGETTO DI RIATTIVAZIONE DI IMPIANTO
MINI-IDROELETTRICO IN LOC. AGAGGIO,
COMUNE MOLINI DI TRIORA IM
MOLINI DI TRIORA NO VIA CON PRESCRIZIONI

SCREENING MINI-IDRO SUL T- GIARA IN COMUNE DI
REZZO (IM). ESITO: NO VIA CON
PRESCRIZIONI
REZZO NO VIA CON PRESCRIZIONI

Tabella 24- Procedimenti di Screening/VIA conclusi nel 2009.
TIPO PROCEDIMENTO OGGETTO COMUNE ESITO
SCREENING PROGETTO DI IMPIANTO MINI-IDROELETTRICO
IN COMUNE DI MELE (GE)
MELE NO VIA CON PRESCRIZIONI

VIA REGIONALE RIATTIVAZIONE CENTRALE MINIIDROELETTRICA
IN LOC. LORETO, COMUNE DI
TRIORA (IM)
TRIORA PARERE POSITIVO CON PRESCRIZIONI


Luciano Bovo

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Re:Iter nuove centraline idroelettriche il Liguria
* Risposta #1 il: Gennaio 25, 2014, 03:28:58 pm *
Grazie Bernasconi del tuo rapporto dettagliato, che fa capire cosa si muove dietro a tante tragedie annunciate, si è mosso contro anche Tozzi , denunciando la tremenda situazione dei fiumi Italiani, Nominando il Vara e la Liguria, frutto da anni di enormi speculazioni, come L'Emilia-Romagna, intanto mentre si denuncia gli appalti vengono tristemente Assegnati  in tutta la Penisola, come nulla fosse, anche se tutto scompare, case, cose, Persone....già Persone...... 

Filippo D'Angelo

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    • Canoa Club Alessandria
Re:Iter nuove centraline idroelettriche il Liguria
* Risposta #2 il: Gennaio 30, 2014, 12:23:51 pm *
ciao, volevo aggiungerne un altro:
PROGETTO: derivazione d’acqua ad uso idroelettrico dal torrente orba, in località Olbicella nel Comune di Molare (AL).
PROPONENTE: IDROGEA VALPE Srl –sede legale Via Montebello ,17-Pinerolo (TO)
PUBBLICITA’: ai fini della consultazione da parte del pubblico, per la presentazione di eventuali osservazioni, informazioni o contributi tecnico-scientifici ai sensi della L.R. 40/98 e s.m.i.,e del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. il termine di gg.45 decorre dal 12/12/2013.
Oltre che su questo sito,gli elaborati progettuali sono visionabili presso l’Ufficio Deposito Progetti, 3°piano,via Galimberti , 2/a – Alessandria
Si informa che è stata convocata la Conferenza di Servizi per il giorno 4 FEBBRAIO 2014

Documenti
Avviso Pubblico, pubblicato su B.U. Regione Piemonte n. 50 del 12/12/2013 (file pdf 8.87 kb) www.provincia.alessandria.gov.it/scripts/download.php?download_file=BUR50del12-12-2013.pdf&percorsofile=files/progetti/2804

Documentazione progettuale in deposito (file zip 81.9 Mb) www.provincia.alessandria.gov.it/scripts/download.php?download_file=IDROGEA_VALPE.zip&percorsofile=files/progetti/2804

dobbiamo ringraziare il decreto Bersani (almeno 2% di energia di ciascun impianto deve provenire da fonti rinnovabili anche non in loco)
e l'invenzione dei certificati verdi (pura speculazione). Il risultato e` che una mini-centrale da 5 GWh all'anno produce un valore di circa 500.000 euro all'anno di elettricità, e oltre 1.000.000 di euro/anno (il doppio) di valore dei certificati verdi. Ossia rende di sola burocrazia il doppio di quanto rende come effettiva produzione. Con questi certificati verdi l'ENEL riuscirà a far passare per ecologica anche l'inquinante centrale a carbone di Vado Ligure.

Filippo D'Angelo

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    • Canoa Club Alessandria
Re:Iter nuove centraline idroelettriche il Liguria
* Risposta #3 il: Gennaio 30, 2014, 12:33:42 pm *
Informazioni piu dettagliate si possono trovare  sul forum del canoa club Alessandria
http://www.canoaclubalessandria.it/forum/topic.php?forum=1&topic=174

e nella chat CCAL su whatsapp.

per la cronaca stiamo cercando di fondare il Comitato Valle Orba insieme al Comune di Molare, l'associazione VivereMolare (www.viveremolare.com), LegAmbiente, l'associazione dei pescatori e tutta la comunità dei residenti di Olbicella, in modo da poter partecipare alla confernza dei servizi del 4 febbraio.

Saluti.
Filo -  www.canoaclubalessandria.it

Francesco Balducci

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Re:Iter nuove centraline idroelettriche il Liguria
* Risposta #4 il: Gennaio 30, 2014, 06:50:06 pm *
Un lurido balletto di appalti e connivenze politiche! Mi dispiace dirlo ma solo denunciando e attivandosi possiamo debellare questo fetido marciume. E' per questo che ho aderito a un Movimento ( non dico il nome per evitare in questo Forum propaganda politica , ma si capisce quale è... diciamo che è stellare! )che ha a cuore la salute dei nostri corsi d'acqua e dell'ambiente in senso lato. Altrimenti il Potere farà sempre ciò che vuole e a noi non resterà che lamentarci...
 

fredgil

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Re:Iter nuove centraline idroelettriche il Liguria
* Risposta #5 il: Gennaio 31, 2014, 10:59:38 am *
Due precisazioni:
- con il DM 6luglio 2012, dal 1 gennaio 2013 sono scomparsi i Certificati Verdi, sostituiti dalla tariffa omnicomprensiva per l'energia immessa in rete... 257€/MWh (-il 2% /anno).
- per Francesco: non sono tanti i politici, ma le imprese a rovinarci (poi, ovviamente, i legami ci sono visto le somme in gioco...). Tra l'altro quale imprenditore non cerca il profitto facile? Nascono ogni giorno nuove "SPV" (Società progetto, 10k€ di capitale sociale) , proprio per sfruttare questa opportunità - che in Italia per ora rimane economicamente interessante solo per l'idroelettrico.

Avevo avvertito di questo pericolo già un anno fà ("ALLARME - Il mini-idroelettrico ci lascerà tutti a piedi !"). Ci siamo...

Senza una concentrazione a livello nazionale per cercare di organizzarci e di raggruppare le forze, vedremo sempre più spesso 1 o 2 poveri cristi chiedere localmente aiuto contro "il" progetto idraulico pronto a distruggere il "loro" fiume. Mentre il problema è su scala nazionale, e necessita l'impegno di tutti, per qualsiasi torrente o fiume "nostro".
Potrebbe essere gestito da un partito, "stellare" o no; ma il problema riguarda tutti i canoisti, qualsiasi sia il loro orientamento politico. Molto meglio creare un movimento, una struttura "nostra", poi ognuno sarà libero di chiamare in rinforzo altre forze contingenti "alla riscossa".

Le persone, per non dire i "personaggi" pronti ad impegnarsi ci sono in Italia. Basta leggere i topics relativi alla salvaguardia dei fiumi. I nomi sono sempre gli stessi, ma non sono cosi pochi e lasciano apparire gente molto preparata, con volontà e rabbia, rabbia di agire per cercare  di salvare il salvabile.

Ma come spesso temo di buttare parole in aria, con la facilità e l'inconsistenza concessa dalla comunicazione on-line e virtuale. Con la difficoltà di mettere attorno ad un tavolo i summenzionati personaggi, uniti dalla stessa rabbia contro l'idroelettrico devastante, ma divisi sulle modalità da adottare e spesso dal  loro stesso carattere che li rendi incompatibili tra di loro.

Chi si riconosce mi puo contattare "in privato" (fredgil@libero.it) e dirmi come la pensa, e se è pronto a riflettere, studiare e creare un Comitato o un'Associazione a livello nazionale, mettendo da parte le animosità interpersonali per concentrarli sullo stesso scopo: difendere i nostri fiumi.

Fred
Fred

Giuseppe Coduri

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Re:Iter nuove centraline idroelettriche il Liguria
* Risposta #6 il: Febbraio 01, 2014, 10:26:25 am *
Non è mai stato, Filippo, come dici tu (i Certificati verdi al massimo storico valevano la metà) e non è esattamente come dici tu Fred (le tariffe decrescono notevolmente con la potenza dell’impianto) ma il punto non è il fatto che questi impianti generino utili e a quanto ammontino.
Esistono sovvenzioni, certo, perché lo stato ritiene utile incentivare lo sviluppo delle fonti rinnovabili, su questo principio, in generale, credo concordino tutti, al limite si possono discutere le modalità.
E tu, Francesco, spiegami cosa c’entrano gli appalti e le connivenze politiche. Sono iniziative private, al netto di episodi di corruzione che però bisognerebbe denunciare se si hanno elementi concreti, non buttando la merda nel ventilatore, come va di moda adesso. Quello che trovo veramente infantile è il vostro atteggiamento, per cui chiunque fa qualcosa che non ci piace, automaticamente è un losco individuo, nasconde secondi fini, intrallazzi e via discorrendo.
Dobbiamo capire che ciò che per noi è un abominio, per altri può essere qualcosa di tranquillamente accettabile. Per noi canoisti se si sottraggono alcuni metri cubi alla portata di un fiume o torrente, è un disastro, per il turista che al massimo si bagna i piedi o pesca nelle pozze cambia poco o nulla.
Ho già detto altre volte come la penso, attirandomi insulti da quasi tutti. I canoisti dovrebbero dare battaglia contro i progetti che davvero stravolgono gli ambienti fluviali (ma occorre dunque studiarsi le carte, leggere, ecc. non basta sbraitare su un forum dicendo che sono tutti ladri). Negli altri casi sarebbe meglio concordare interventi compensativi, rilasci programmati, ecc.
L’ho già detto altre volte, non tutti gli impianti idroelettrici sono, a mio avviso, dannosi per i fiumi; il progetto del Trebbia (che io difendevo) avrebbe migliorato la fruibilità di un tratto facile e suggestivo del Trebbia, oggi penalizzato dalla presenza della famosa galleria + diga rotta. Chi ha avuto la fortuna di scendere l’Enza con un po’ d’acqua, difficilmente avrà notato che tra Vetto e il ponte stradale a valle, si sviluppa un piccolo impianto idroelettrico, praticamente invisibile. Non ci sono manufatti in cemento lungo il fiume, né ostacoli alla navigazione. Semplicemente per un breve tratto si riduce la portata del torrente. È così terribile?
Il progetto alla diga rotta del Trebbia pare sia stato bloccato (Evviva!) ma quando su questo forum sono comparsi avvisi riguardanti altri progetti, a mio avviso molto peggiori (mi pare di ricordare un progetto dalla parti di Lucca) nessuno o quasi ha commentato e non è seguito nulla, come la mettiamo?
In nome di quale rispetto per l’ambiente ci opponiamo a queste iniziative, quando molti di noi percorrono, ogni fine settimana, centinaia di chilometri (inquinando) per andare a discendere remoti fossi inesplorati? Per carità, non voglio invitare nessuno a rintanarsi in casa, ma cerchiamo di essere obiettivi.

maurizio bernasconi

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Re:Iter nuove centraline idroelettriche il Liguria
* Risposta #7 il: Febbraio 01, 2014, 05:18:51 pm *
Provo a inserire la bozza di un documento nel quale si commenta il piano regionale energetico ligure 2014/2020. Attenzione alle parti fra virgolette che fanno parte del documento di programmazione e ci servono per capire un punto di vista diverso dal nostro. I miei commenti contengono alcune riflessioni che potrebbero tornare utili a quanti localmente volessero scrivere delle opposizioni. 
Chi vuole leggere il piano regionale sulle rinnovabili, per meglio capire tutto il discorso, lo può cercare in internet. Caro Fred, non capisco a chi ti riferisci quando parli di incompatibilità personali eccetera, ma se in passato mi fossi reso colpevole proprio io di atteggiamenti poco costruttivi, ti prego di farmi presente tali episodi in modo da rendermene conto e eventualmente correggere il tiro. Il tessuto e le relazioni che legano amministratori, proponenti e tecnici (che è la politica) sono sempre torbidi e rendono molto difficile avere informazioni vere per poter valutare serenamente e opporsi ai progetti peggiori. Purtroppo è così, basta avvicinrsi alle vicende per rendersi conto... poi se uno non lo vuole ammettere... 

IDROELETTRICO E PIANO ENERGETICO DELLA LIGURIA 2014/2020

L’idroelettrico è ancora la fonte rinnovabile elettrica più sfruttata a livello ligure. Gli impianti più significativi risalgono per lo più alla prima metà del secolo scorso e riguardano tutti i corsi d’acqua sui due versanti nord e sud: Trebbia, Aveto, Vara, Magra, Entella, Roya, Scrivia, Bormida e molti altri. Se alcuni tratti di torrente sono rimasti indenni da questo tipo di sfruttamento energetico dipende solo dalle pesanti criticità idrogeologiche e al carattere torrentizio e irregolare della portata, fenomeni questi che sono andati evidenziandosi in tempi recenti.
Il Piano Energetico Regionale della Liguria mostra delle incongruenze, manca infatti coerenza tra le premesse abbastanza condivisibili che scoraggerebbero un’aspettativa di sviluppo del settore e la dichiarato orientamento verso scenari futuri di aumento della produzione.
Nello Scenario di Piano si prospetta un aumento della produzione da 84 MW a 100 MW, ma nello Scenario Alternativo che completa la trattazione si arriva a indicare la possibilità di raggiungere addirittura 150 MW, cioè quasi il raddoppio della produzione attuale, ipotesi semplicemente inconcepibile e decisamente irrealizzabile. Anche l’aumento da 84 MW a 100 MW, che parrebbe un incremento di piccola entità, non tiene conto dell’andamento attuale negativo nella produzione e del reale contesto idrogeologico.     

Il paragrafo a pag.141 dello SCHEMA DI PIANO dice:

“5.2.1.3. L’idroelettrico
L’idroelettrico, pur rimanendo ancora la fonte rinnovabile elettrica più sfruttata a livello ligure grazie alla
presenza di impianti dotati di serbatoi di compenso per far fronte ai periodi di magra, non presenta
potenziali di sviluppo significativi a causa delle caratteristiche geo-morfologiche del territorio (carattere
torrentizio dei corsi d’acqua e sviluppo ridotto dei bacini idrografici). Si può ipotizzare che nei prossimi anni
lo sfruttamento di questa fonte sarà legato alla riattivazione di centraline esistenti e alla realizzazione di
impianti di piccola taglia, prevalentemente in ambito acquedottistico, la cui crescita sarà comunque più
contenuta rispetto a quella prevista per le altre fonti rinnovabili, anche in considerazione della progressiva
riduzione della disponibilità di risorsa idrica legata ai cambiamenti climatici. Si ipotizza pertanto un
obiettivo di crescita del settore tale da portare la potenza installata dell’idroelettrico dagli attuali 84 MW a
100 MW. L’ipotesi di una crescita del settore è comunque sostenuta dal riscontro che l’ufficio VIA regionale
abbia continuato a ricevere negli ultimi anni richieste di autorizzazione per impianti mini-idroelettrici (per il
dettaglio delle richieste di autorizzazione ambientale si veda Allegato A al Rapporto Ambientale
Preliminare)”.

Infatti nella documentazione allegata si trovano non meno di 25 progetti in diverse fasi dell’iter autorizzativo o in fase di realizzazione. 

Il Rapporto Ambientale Preliminare analizza più avanti il problema in questo modo:

“IDROELETTRICO
Punti di forza
Storicamente sul territorio l’idroelettrico è stata una fonte rinnovabile che ha avuto una
significativa diffusione: esiste ancora la possibilità di riattivare vecchie centrali
attualmente in disuso.
Punti di debolezza
Molti dei siti più interessanti dal punto di vista produttivo sono già stati sfruttati. Rimane
disponibile un numero contenuto di siti sfruttabili per la produzione di energia
idroelettrica, spesso collocati in aree soggette a vincoli ambientali.
Opportunità
Vi sono opportunità legate ad opzioni tecnologiche per lo sfruttamento a fini energetici
dei salti esistenti in corrispondenza di condotte acquedottistiche.
Minacce
Occorre tenere conto dei cambiamenti climatici globali che possono determinare ricadute
sulle precipitazioni e sui regimi idrici (a tale proposito si evidenzia nel corso degli ultimi
anni una diminuzione della produttività degli impianti installati)”.

E si valuta pertanto a  pag. 51 come occasione di sviluppo di:
“Sostenere l'installazione di impianti di piccola taglia
nel settore idroelettrico e la riattivazione di centraline
esistenti.”

Criticità non prese in considerazione dal Piano:
1)   Non ci si chiede perché molti vecchi impianti non siano più attivi e si offra dunque l’opportunità di riattivarli. Il fatto è che la fragilità delle rocce e l’andamento orografico nella maggior parte del territorio ligure (con poche eccezioni nelle Alpi) generano un fortissimo trasporto solido che riempie ben presto i bacini, mette a rischio i manufatti e rende antieconomico l’esercizio per la difficoltà di collocare gli inerti.
2)   Si indicano favorevolmente quegli impianti definiti molto genericamente “di piccola taglia” senza esaminare il rischio di una loro possibile proliferazione. Soltanto sul torrente Arroscia sono per esempio in progetto 5 impianti e l’esame della loro fattibilità viene condotto separatamente senza indagare gli effetti complessivi . Una tabella descrittiva delle dimensioni degli impianti esiste, ma  ricorrono definizioni generiche: piccola taglia, modeste proporzioni et similia, ingenerando confusione tra i microimpianti (fino a 100 kW), gli unici che si potrebbero facilmente incoraggiare e quelli più grandi.
microimpianti: potenza < 100 kW;
mini-impianti: 100 kW – 1 MW;
piccoli impianti: 1 – 10 MW;
grandi impianti: potenza > 10 MW.
3)   Non si trovano cenni al problema del risparmio della risorsa e della tutela qualitativa degli acquiferi e nemmeno alla possibilità  (necessità) di accompagnare il rispristino di un impianto con la realizzazione di sostanziali riqualificazioni del territorio quando già ora tutti i corsi d’acqua superficiali presentano prolungati periodi estivi di siccità e gravi condizioni di eutrofizzazione.
4)   Vengono ignorati nel paragrafo “minacce” gli effetti negativi sulla qualità delle acque e sull’uso plurimo della risorsa: irriguo, potabile, ricreativo. Si ammette che la conoscenza della qualità delle acque nel territorio è incompleta con un mancato monitoraggio nel 40 per cento di stazioni. Si ammette che in larga parte la qualità di quelli monitorati è cattiva, ma da questi elementi non si traggono le dovute conseguenze.  Eppure a pag. 52 leggiamo i 10 criteri fondamentali indicati dalla U.E. (lo studio largheggia di copia/incolla):
“Criterio 5. Mantenere e migliorare il suolo e le risorse idriche. Il suolo e le risorse idriche sono fonti naturali rinnovabili essenziali per la salute e il benessere umani, ma che possono subire perdite dovute all’estrazione o all’erosione o, ancora, all’inquinamento. Il principio fondamentale cui attenersi è pertanto la tutela delle risorse esistenti sotto il profilo qualitativo e quantitativo e la riqualificazione”.

5)   Viene ignorata la diminuzione drastica delle capacità autodepurative dei corsi d’acqua che l’idroelettrico comporta anche in relazione alla necessaria diluizione e al trattamento dei reflui.
6)   E soprattutto, incredibilmente, non si esamina il rischio in innescare ulteriori fenomeni di instabilità idrogeologica se non con qualche cenno assai vago.

D’accordo, questi aspetti sono soprattutto di competenza degli Enti preposti alle concessioni attraverso VIA o altro iter, ma una previsione di incremento delle captazioni, piccole o grandi che sia, fornirà un indirizzo agli Enti Locali e ai tecnici e andrà a sostenere le ragioni dei proponenti. 

Ancora troviamo osservazioni largamente discutibili quando si dice:

“…Normalmente il mini-idroelettrico ha un ridotto impatto ambientale, poiché consente di utilizzare anche
sistemi idrici artificiali o semi-artificiali, come ad esempio gli acquedotti e i canali irrigui.
Per contro gli impianti mini-idroelettrici su corso d’acqua in molti casi, con la sistemazione idraulica che
viene eseguita per la loro realizzazione, portano invece notevoli benefici al corso d'acqua: in particolare la
regolazione e regimentazione delle piene sui corpi idrici a regime torrentizio, specie in aree montane ove
esista degrado e dissesto del suolo e, quindi, possono contribuire efficacemente alla difesa e salvaguardia
del territorio.
La valutazione dell’impatto puntuale per singola realizzazione è quindi rimandata alla VIA di ciascun
impianto, che consentirà ad esempio l’applicazione di adeguati indici di valutazione biologica e funzionale
dell’ecosistema fluviale e l’applicazione dei limiti di legge (Dlgs n. 152/2006) per quel che attiene al rilascio
di un adeguato quantitativo di acqua (DMV). Se tale tecnologia di sfruttamento verrà applicata agli impianti
acquedottistici esistenti l’impatto potrà considerarsi minimo o non variare l’attuale stato...
…Ugualmente da considerare, pur se il PEAR privilegia l’efficientamento energetico degli attuali impianti
idroelettrici, come dall’eventuale nuova installazione di condotte e bacini idrici artificiali si rilevano possibili
impatti specifici sul comparto ambientale Assetto Idrogeologico quali, principalmente le alterazioni della
morfologia del paesaggio, l’erosione delle sponde fluviali, l’interruzione del trasporto solido e l’instabilità
geologica.
In linea di principio si possono individuare delle prescrizioni di massima da attuarsi in fase di cantiere e di
esercizio, quali:
uso di mezzi d’opera atti a minimizzare l’estensione delle piste di lavoro;
inerbimento finale delle scarpate;
realizzazione, per quanto possibile, di opere di ingegneria naturalistica volte a ridare stabilità al
territorio interessato dall’opera;
adeguato drenaggio e regimazione delle acque superficiali.”
Si tratta in questo caso di vere sciocchezze perché un effetto constatabile di laminazione dei picchi di piena si ha solo quando l’impianto dispone di un bacino di idoneo volume e superficie in rapporto alla portata reale, dunque solo nel caso di impianti di medie o grandi proporzioni. Oppure dovremmo immaginare una successione di numerosi impianti sullo stesso corso d’acqua, prospettiva inaccettabile se vogliamo garantire un minimo di naturalità e comunque, purtroppo, tale casistica è già presente su gran parte dei torrenti. 
Il cosiddetto “miniidroelettrico” (cosa diversa dal micro-idroelettrico), al contrario di quanto sopra affermato, ha una grandissimo impatto ambientale, si presta a una indiscriminata proliferazione e, anche per questo, è molto difficile esercitare un controllo puntuale sia dei cantieri sia della gestione e soprattutto dei rilasci del flusso minimo vitale”.
I palliativi prospettati come l’inerbimento finale delle scarpate ecc. non rispondono alle criticità e riguardano il piuttosto l’aspetto ornamentale della questione.

Conclusione.

Nel 1950 l'ing. Omodeo, massimo artefice dell'idroelettrico nazionale italiano, avvertiva che in questo settore le opere di valenza industriale erano state tutte realizzate, dalle Alpi alla Sardegna, ai bacini silani. Tutto quello che avremmo costruito in seguito avrebbe avuto un costo
ambientale crescente e sproporzionato. Per altri sessant'anni abbiamo ulteriormente edificato dighe grandi e piccole su ogni corso d'acqua, possiamo dire che la captazione sistematica di tutti i fiumi e torrenti è quasi completata, i fiumi oggi sono asciutti… o esondano.
In un contesto di desertificazione sensibile (soprattutto nella Pianura Padana) e di grande concorrenza fra gli usi plurimi dell'acqua dolce: potabili, irrigui, connessi alla depurazione e diluizione degli scarichi civili e industriali, si forza il concetto di “rinnovabile”, si raschia il fondo e compromettono gli ultimi angoli che conservano elementi di naturalità. L’idroelettrico è solo in parte “rinnovabile” perché modifica negativamente l’ambiente e l’ambiente non è rinnovabile.
Potrebbero avere utilità: il miglioramento dell'efficienza degli impianti e il ripristino di centraline storiche dismesse, ma si osserva che in occasione di tali ripristini si tende a incrementare il prelievo per massimizzare la redditività. Vedi per esempio il caso di Rezzoaglio:
ISTANZA DI INCREMENTO DELLA CONCESSIONE DI
DERIVAZIONE PER L'IMPIANTO MINI IDROELETTRICO
ESISTENTE DENOMINATO REZZOAGLIO SUL T. REZZOAGLIO E
SUI RII CROSA SCURA E DUGAIA COMPORTANTE UN
AUMENTO DELLA POTENZA DA 285 A 457 KW (GE).

Accade oggi che molti Enti locali, piccoli Comuni rivieraschi, sempre in difficoltà economiche, siano fortemente invogliati ad approvare e promuovere impianti idroelettrici di scarsa efficacia e dignità industriale.
Questi impianti incidono proprio sui segmenti di asta fluviale residuali, su torrenti e rii spesso piccolissimi, con portata fortemente irregolare o temporanea, esclusi fino ad oggi dallo sfruttamento
proprio per lo scarso interesse produttivo o per la pericolosità potenziale delle opere.
Manca allo studio visione d'insieme. L'acqua dolce corrente è la risorsa più preziosa che esiste sulla Terra, tutti gli indicatori economici la indicano da tempo come il vero oro bianco del futuro. La sua tutela è legata alla conservazione dell'ambiente fluviale e montano. In questo momento, centinaia di altri progetti sono sul punto di completare il loro iter autorizzativo e verranno realizzati in tutte le regioni italiane. In questo contesto, invece che di sviluppo sarebbe meglio parlare di moratoria.
In molti paesi già da qualche anno si nota un’inversione di tendenza e si demoliscono le dighe per ricostituire una rete efficiente di acque interne.

Gengis

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Re:Iter nuove centraline idroelettriche il Liguria
* Risposta #8 il: Febbraio 02, 2014, 02:59:52 pm *
Ciao a Tutti ,
seguo con apprensione  il dilagare di centraline  che inevitabilmente , danno alla natura creeranno , alterando quello che la natura
ha creato in millenni e son in milioni d'anni .
Con tutto il rispetto che si deve ad ogni essere  , vegetale , animale e principalmente del genere homo sapiens , faccio fatica a capire
in che Nazione vive  Giuseppe Coduri , sicuramente non in Italia  DOVE DA SEMPRE , e non è un discorso qualinquista , ne di dx ne di sx , DA SEMPRE  le opere pubbliche si fanno se c'è da mangiarsi sopra , SE si riesce  a far diventare PRIVATO ciò che è pubblico , regalando a PRIVATI soldi PUBBLICI , per IMPADRONIRSI  di territorio pubblico è così da sempre , la Questione Romana  non è stata inventata  dalla lega  è una questione della fine del 1800 ........
La merda non serve buttarla nel ventilatore , ci siamo dentro fino al collo , abbiamo la fortuna di essere canoisti, sappiamo navigare nell'acqua , dolce o salata , ma per la su menzionata , bisognerà incominciare a fare dei corsi .
Per finire  le fette di salame mi piacciono nel piatto , sulla polenta calda , nel pane fresco , negli occhi no .
Quel khan del Gengis

Giuseppe Coduri

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Re:Iter nuove centraline idroelettriche il Liguria
* Risposta #9 il: Febbraio 02, 2014, 06:38:39 pm *
Per Maurizio Bernasconi: apprezzo sinceramente la tua evoluzione, che dona una maggiore concretezza ai tuoi interventi. Quando avrò un attimo di tempo (notte insonne) mi leggerò per bene il tuo “fluviale” messaggio. Solo una preghiera, però: piantala con ‘sto ing. Omodeo; sarà stato un luminare, ma non possiamo ragionare di argomenti tecnici basandoci su una pubblicazione del 1950.
Gengis, io ti conosco e so che sei una brava persona, più ragionevole di così. Proverò dunque a spiegarmi meglio. Sostenere, come fate tu e Balducci, che tutti rubano e sono corrotti è sbagliato e provo a spiegarlo per punti:
•   Innanzitutto dire che “tutti rubano” è esattamente come dire che non ruba nessuno. Dovremmo forse mandare la forza pubblica ad arrestare tutti gli amministratori (locali e nazionali) e tutti gl’imprenditori? Ci pensate voi due, poi, a mandare avanti la baracca?
•   Non esiste una legge in Italia che impedisca (in assoluto) di sviluppare l’idroelettrico. Ne discende che se viene realizzato/potenziato un impianto, noi ci possiamo lamentare, ma non possiamo affermare ipso facto, che sia stato perpetrato un abuso, quindi abbiamo il diritto/dovere di far valere le nostre istanze (non necessariamente coincidenti con quelle del resto della popolazione) ma possiamo lanciare accuse solo se ravvisiamo irregolarità.
•   Esistono, cari miei, funzionari e amministratori pubblici integerrimi e imprenditori onesti; vi assicuro che non sono pochi. Con le vostre rozze generalizzazioni offendete tutte queste persone.
•   Ripeto ancora una volta. Le esigenze dei canoisti non sono necessariamente condivise dalle altre categorie. Qualcuno faceva riferimento al bisogno che i comuni hanno di non perdere gli introiti dei canoni di derivazione. Immaginatevi un sindaco che dovesse tagliare qualche servizio sociale e/o aumentare delle tasse per aver detto no allo sfruttamento idroelettrico di un torrente di cui magari i residenti ignorano addirittura l’esistenza.
Non dico che sia giusto barattare la salvaguardia dell’ambiente con “miseri” tornaconti economici, ma da qui ad accusare automaticamente di corruzione e malaffare ne corre.
Per l’ennesima volta, se la protesta dei canoisti contro l’idroelettrico selvaggio segue le direttive dei nuovi talebani, il mullah Gengis e lo sceicco Balducci, fate pure, ma io non ci sto. Se invece si volesse ragionare nel merito (di ogni singola situazione) accettando magari qualche onorevole compromesso, per ottenere poi qualcosa di più importante in cambio, allora mi interessa.
Saluti a tutti

maurizio bernasconi

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Re:Iter nuove centraline idroelettriche il Liguria
* Risposta #10 il: Febbraio 02, 2014, 10:13:03 pm *
Hai mai provato a spiegare a un bambino di otto anni che non deve far esplodere le lucertole con le miccette? E' difficile! Ce la metti tutta per trovare una spiegazione convincente, cosa in sé abbastanza ardua, gli argomenti ci sarebbero, ma troppo complessi... ...mmh, tu lo sai che quella cosa proprio non si deve fare, ma da questo a dimostrarlo! Gli parli per quel che ti sembra necessario, più o meno severo o emoliente, e alla fine, il ragazzino scrolla testa per assentire, dice "ho capito" e abbassa in terra lo sguardo e tu hai improvvisamente la certezza di avergli soltanto dato lo spunto per qualche nuova atrocità.

Luciano Bovo

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Re:Iter nuove centraline idroelettriche il Liguria
* Risposta #11 il: Febbraio 03, 2014, 05:16:20 pm *
Coduri, è il Classico Don Chischiotte,poveraccio, mica è colpa sua se il vento vince sempre contro le sue teorie strampalate, Vai caro Coduri te e i tuoi Sancio," Cioè il Tuo caro assessore di turno,Ingeniere, geometra o Studio associato Etc. a Devastare il De vastabile, ma ricorda che sarai considerato non come ti atteggi,o  ti aggreghi alla teppaglia dei presunti "onesti Costruttori" di una catastrofe idrogeologica senza precedenti, senza alcun riferimento, solo a fini di Lucro, un esempio? La Diga sul MIS , Ancorata sulle dolomiti, Vuoi che venga a spiegarti come sono composte le pietre di Dolomia?Vuoi Che ti spieghi la durata di una Diga,Portanza, e le caratteristiche tecniche del Cemento, e la sua Vera Durata Effettiva?O perchè i Fiumi e torrenti diventano Canalizzati?Caro Coduri...Galoppa Vai...Altrimenti Rispetta Persone come Bernasconi, e Balducci, Esempi di CIVILTà...Solo per fare 2 Nomi...solo 2...Aspetta che ti Arrivo con una bella Petizione CAro Coduri...SAluti. 

Giuseppe Coduri

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Re:Iter nuove centraline idroelettriche il Liguria
* Risposta #12 il: Febbraio 04, 2014, 09:07:52 am *
T’amo, pio Bovo.
Mi hai trattato duramente, ma con la tua logica stringente hai smontato pezzo a pezzo le mie teorie strampalate. È bello scambiare opinioni con persone come te, in grado di argomentare in modo pacato, senza de vastare l’ortografia e la sintassi. Resto in attesa, dunque, di tue spiegazioni sulla scienza delle costruzioni. Sai, non siamo mica tutti ingenieri…
Ah, non dimenticarti la petizione.
E tu, Osho Bernasconi, sapiente maestro di vita, aiutami a capire: immagino che la storiella del fanciullo e della lucertola sia una parabola, ma fatico a capire chi si riferiscano i vari personaggi. Provo a indovinare: tu sei l’adulto che alterna severità e parole emolienti (sic.). io sarei il fanciullo o la lucertola? E le miccette?
Illuminami, maestro.

Marco Alberti

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Re:Iter nuove centraline idroelettriche il Liguria
* Risposta #13 il: Febbraio 04, 2014, 11:49:01 am *
... I canoisti dovrebbero dare battaglia contro i progetti che davvero stravolgono gli ambienti fluviali (ma occorre dunque studiarsi le carte, leggere, ecc. non basta sbraitare su un forum dicendo che sono tutti ladri). ]
Quoto pienamente, aggiungo alle cose inutili le parabole strampalate di  improbabili filosofi (le miccette al ragazzino metticele in quel posto...), le aggregazioni stellari (sic.) e i saggi ammonimenti che più qualunquisti di così...
Citazione da: Giuseppe Coduri
L’ho già detto altre volte, non tutti gli impianti idroelettrici sono, a mio avviso, dannosi per i fiumi; il progetto del Trebbia (che io difendevo) avrebbe migliorato la fruibilità di un tratto facile e suggestivo del Trebbia, oggi penalizzato dalla presenza della famosa galleria + diga rotta. 
  Quoto anche questo. 
Citazione
Chi ha avuto la fortuna di scendere l’Enza con un po’ d’acqua, difficilmente avrà notato che tra Vetto e il ponte stradale a valle, si sviluppa un piccolo impianto idroelettrico, praticamente invisibile. Non ci sono manufatti in cemento lungo il fiume, né ostacoli alla navigazione. Semplicemente per un breve tratto si riduce la portata del torrente. È così terribile?]
E' così ? Qualcun'altro ce ne può dire o far vedere qualche foto ? (Ugo ?)

Maurizio (Tric)

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Re:Iter nuove centraline idroelettriche il Liguria
* Risposta #14 il: Febbraio 04, 2014, 12:19:01 pm *
Grandiosa e calzante la Parabola di Bernasconi sui bambini con le miccette che facevano esplodere le lucertole ....
aggiungo che, se in Italia siamo conciati così, è anche perchè quei ragazzini purtroppo, sono cresciuti e sono diventati gli ...  Scaiola ... i Dell'Utri .. i Ligresti, i Paolo Romani etc ... etc ....son talmente tanti i "faccendieri" che si stenta a ricordare.
Intanto in america si cominciano a togliere i grandi sbarramenti sui fiumi  .....
Saluti
Tric