...ecco Maurizio, questa è esattamente la risposta che mi aspettavo arrivasse da Francy - ne ero quasi certo che la inoltrasse al forum e t'assicuro che non ci siamo proprio sentiti prima - e che i contenuti quasi li conoscevo, seppure non così ben esposti e chiari. Ma, d'altra parte Francy, di Roma, Marco Ferrario, Marco Lipizer ed io abbiamo lavorato per mesi su qs. argomento e Francy è stata colei che ha assemblato tutti gli "input" legali, nazionali ed esteri, pervenuti e ricercati dal nostro "gruppo autonomo di kayaker per la modifica della legge di navigazione del KdM" . Ha inoltre fisicamente "messo la faccia" tra i meandri di palazzo, andando anche a riferire presso Onorevoli e ricercando le possibilità di intervento. Marco Ferrario, di Lurago d'Erba, è stato l'avvocato del diavolo, colui cioè che "metteva la pagaia tra gli scafi" ma che ha confrontato le varie legislazioni nazionali, marine e lacustri, e le ha portate in dote al gruppo di lavoro. Marco Lipizer di Trieste ha contribuito con discussioni relative alla realtà legale dell'alto Adriatico - sono tra i più ostacolati dalla loro G.C. di tutt'Italia - ed ha anch'egli commentato e discusso con noi. Io ho innescato la discussione ed ho trovato in loro i migliori interlocutori che potessi avere - merito di CKItalia -, e siamo tutta gente motivata . Ho contribuito alle discussioni e mi sono dato da fare sia all'estero che qui, nei palazzi sportivi.
Poi, a lavoro di stesura quasi ultimato, abbiamo trovato finalmente l'approvazione di diverse Federazioni, Unioni ed Associazioni (FICK in primis col Presidente Luciano Buonfiglio ma poco, invero, dallo Sport per Tutti della FICK, e poi FICT per prima con Arcangelo Pirovano, temporalmente parlando, e poi UISP con Gianni Russo e Sottocosta con Piero Di Stefano) e siamo arrivati all'attualità, con ciò che ti ha riferito Francy, insostituibile e volitiva coordinatrice del gruppo di lavoro, eletta "capo" per meriti legali e... sul mare (leggi metaforicamente"sul campo").
Devo dirti che ho ravveduto anch'io da parte tua una malcelata soddisfazione nelle limitazioni alla libertà di navigazione dei kayakers possessori di KdM. Mi ha dato molto, molto fastidio, in primis perchè non ho mai fatto il nome di Renzi e non ce l'ho con Bruxelles e nemmeno con la Guardia Costiera, che si sbatte non poco per far rispettare le leggi del mare imposte dalle leggi su cui stiamo intervenendo. Sembra quasi che solo tu abbia trovato la panacea per la libertà di navigazione del KdM con il tuo Hobie Island, marcato CE, in Italia, in Europa e ovunque. Ho visto un immagine di quello che non mi sembra proprio un Kayak da Mare ma un mix tra un Hobie Cat, una canoa hawaiana con bilanceri, una barchetta a vela e un Sit-on-top. E, soprattutto, non c'è nessuna pagaia in mano in nessuna immagine, e la pagaia è ciò che accomuna tutti i visitatori di questo forum. Beh, detto questo non trovo nulla in comune con i KdM e con le canoe kayak! E' carino e deve anche essere divertente.. ma non è una canoa kayak e men che meno un KdM! E quindi ci credo che puoi andare oltre le 1,3,6 M. Non si tratta di un KdM, quello per cui ci stiamo sbattendo, e forse hai sbagliato sede. E allora giustifico in parte la malcelata soddisfazione ma non capisco dove vuoi arrivare. Io non dico "cicca cicca, tu non puoi e io sì" se mi trovo su uno yacht e vedo un kayaker che, pagaia in mano, arriva all'Isola del Giglio dal'Argentario con una legge che lo autorizzerà a percorrere quel braccio di mare. Adotto un sistema di discussione cònsono all'argomento. Altrimenti, alzo le vele e vado altrove, o accendo il motore e inquino aria e acqua e mi sposto per discutere con altri interlocutori su leggi inerenti alla mia barca e non di normative vietate alle quali non ci interessa approdare perchè non inerenti al nostro meraviglioso, agile mezzo di spostamento a pagaia sul mare e sul lago.