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Navigazione natanti a propulsione umana

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francesca gastaldi:
Marco,
mi consola sapere che coloro che ascoltano, e magari non intervengono su cki o intervengono poco, sono molto di più dei sordi. Mi consola anche vedere che quelli che chiami sordi in realtà non sono sordi, semplicemente non sanno come stanno le cose e, tra loro, la maggior parte, una volta che spieghi come stanno, capiscono. E' più facile per te, Vittorio ed altri che sono dentro la questione (non immagini quanti siamo, la mia mail privata lavora anche senza cki) comprendermi perchè avete collaborato e mi avete seguito passo passo nel lavoro fatto.  Inoltre non è semplice spiegare come stanno le cose perchè i passaggi per arrivarci sono tanti ed è impossibile riportarli tutti. Ogni passo che faccio/facciamo, ogni informazione che raccolgo/raccogliamo o che solo percepisco parlando con soggetti ed enti, apre nuove conoscenze che non sono per niente intuitive ed è impossibile riportare in poche righe tutte le evoluzioni. Io ho tantissimi tasselli per poter affermare certe cose, ma chi non li ha è lecito che abbia dubbi. I dubbi sono essenziali per capire se il lavoro che faccio non presenta falle. I dubbi consentono di fare approfondimenti su argomenti già trattati e aprono porte verso argomenti nuovi. Ciò garantisce un lavoro più equo e,  perchè no, conferme sul lavoro fatto.
Paradossalmente le persone che hanno espresso dubbi sono quelle che mi hanno aiutato di più nella mia/nostra ricerca. Molto più di chi mi hanno sostenuto senza obiettare mai niente. Il fatto che io ribatta alcune osservazioni, anche con veemenza non è un lavoro inutile. Mi serve per rendermi cosciente del fatto che mi stia muovendo bene oppure no.
A questo proposito devo fare anche io i miei ringraziamenti a tutti quelli che stanno intervenendo, a tutti quelli che mi hanno detto vai avanti ci credo, a tutti quelli che mi hanno detto io non lo farei ma decidi tu, e infine a tutti quelli che sono a capo delle federazioni e che mi stanno seguendo e stanno cercando, in questi ambiti, di darmi voce. Vado avanti e devo constatare con piacere che da quando siamo partiti non siamo più soli. Quello che uscirà fuori molto probabilmente non sarà un risultato perfetto ma sarà sempre di più la gente che si coinvolgerà nel tempo e magari, per questi il nostro lavoro servirà a fornire una situazione migliore da cui partire almeno lo spero ;-)
francesca gastaldi


--- Citazione da: marco ferrario - Novembre 28, 2013, 04:59:49 am ---Cara Francy,
È vero, stai facendo un lavoro enorme e più che mai apprezzabile.

Le tue considerazioni sono fatte con i piedi per terra, anzi con la pagaia in acqua, contrariamente a qualche altro interlocutore che fa voli pindarici.

Sei stata chiarissima nei tuoi interventi e ineccepibile nelle tue pazienti e ripetute spiegazioni.
Stai facendo un sovraumano e paziente sforzo per cercare di ridare udito aache ai sordi, ma credo che dovrai (dovremo) avere ancora un poco di pazienza, del resto i peggiori sordi sono quei pochi che si rifiutano proprio di sentire.

Grazie di tutto.

--- Termina citazione ---

Vittorio Pongolini:
Cara Francy, caro Marco,

siamo ad un punto di non ritorno! Come quando potremo trovarci giusto a 6 miglia tra una isola e la terraferma e non è più possibile decidere di tornare indietro perché siamo a metà della traversata. Oppure, chissà, addirittura a 12 NM con la stessa dinamica decisionale! Chissà quale delle due o magari tutt'e due le condizioni (ma, beninteso, con attrezzature nautiche diverse) ci aspettano.
O la va, o la spacca! Abbiamo messo, stiamo mettendo in atto e mosso, sullo scacchiere delle persone, enti, associazioni, federazioni ed unioni tutto quanto era ed è nelle nostre possibilità. Più di così non sappiamo, se non arrivare all'Unione Europea, che magari è più semplice, a livello comunitario. 
Abbiamo, stiamo e stai tu, Francy, (che sei "il capo") raccogliendo sempre più assertori e questo ti/ci fa un grande onore per tutto il movimento italiano del KdM. E mi fa piacere anche la risposta di Gaudenzio, che rappresenta, forse inconsapevolmente, Sottocosta.
Non abbiamo mai mollato e siamo andati avanti per la nostra direzione di navigazione, pur con venti forti e onde alte.
A questo punto dico che dobbiamo solo sperare che chi sappiamo concluda legislativamente, e favorevolmente per tutti noi kayaker, la faccenda. Non me la sento di dire che ce l' abbiamo fatta (mai vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso! povera bestia...), ma siamo senz'altro oltre metà della traversata.
Aspettiamo fiduciosi.
E io in particolare aspetto di potermi togliere quei fastidiosi sassolini che entrano nelle scarpe quando ci si imbarca su spiagge miste di sabbia e ghiaia e che diventano insopportabili sul puntapiedi quando si pagaia forte, col mare che urla...

 

Andrea Ricci:
ciao Francesca, tra i tanti interventi non leggo alcuna risposta alle mie domande in uno dei primi post:
- perche' ritieni di dare delle misure minime?
- perche' ritieni di obbligare a dichiarazioni e attestazioni?
- perche' hai scelto quella lista di dotazioni come obbligatorie?
Se stai lavorando esclusivamente al kayak da mare, nulla quaestio, ma ci permetterai, a noi utilizzatori di altri mezzi, di dissentire dal tuo lavoro perche' non ci sentiamo rappresentati.
Se invece stai lavorando per tutti i mezzi acquatici a propulsione umana (pagaia, remi, braccia), allora dovresti ascoltare con umilta' tutte le campane, perche' io leggo molta acritica autocelebrazione e autoreferenzialita' dei tuoi sodali e disprezzo per chi non elogia il tuo lavoro; ma nessuna considerazione per chi ti sta formulando, umilmente ma con osservazioni puntuali, degli interrogativi.
Andrea

francesca gastaldi:
Ciao Andrea,
la risposta alle tue domande l'ho già data. Forse non leggi tutte le mail?
Comunque ti rispondo di nuovo per chiarezza. Dopo di chè non saprei più che dirti. Vuol dire che o che non mi sò spiegare o che non vuoi capire.

Tutto ciò che ho scritto non è frutto di quello che ritengo io ma quello che è stabilito dalle norme e dalle associazioni e federazioni dei paesi dove si pratica la navigazione del kayak e della canoa. Ho inviato sulla mail list tutti gli url dove si potevano leggere ed apprendere queste cose.

"- perche' ritieni di dare delle misure minime?"
Perchè il deputato che mi ha convocato per analizzare la questione della navigazione me lo ha chiesto. All'inizio non avevo posto alcuna misura minima. Mi ha detto che senza misure idonee e minime per distinguere del natante con caratteristiche minime di garanzia alla stabilità, galleggiabilità e stagnabilità non avrebbe potuto fare a meno di introdurre la normativa ISO anche entro le sei miglia. questa normativa prevede dei test di stabilià, galleggiabilità e stagnabilità molto più restrittivi rispetto alle misure minime che ho inserito. Le misure minime non le ho stabilite io. Sono misure che garantiscono una minima stabilità del mezzo e una minima tenuta del mare mosso riconosciute universalmente.  Ho inviato più di una volta gli url da consultare in porposito.  C'è stata anche una conversazione sulla mail list che ne ha dibattuto ampiamente. Veditela.

"- perche' ritieni di obbligare a dichiarazioni e attestazioni?"

le dichiarazioni e le attestazioni sono previste dalla L.171/2005. Se ti rileggi i topic precendenti e consulti le leggi puoi costatarlo.

"- perche' hai scelto quella lista di dotazioni come obbligatorie?"

questa lista non l'ho scelta io è quanto previsto dalle associazioni e federazioni di kayak e canoa europee e americane per la navigazione del kayak. Alcuni degli accessori, come ad esempio i razzi sono previsti dai codici di navigazione. Tutti quelli elencati sono universalmente riconosciuti nel mondo come accessori necessari e obbligatori da portare se si naviga lontano dalla costa.

"Se stai lavorando esclusivamente al kayak da mare, nulla quaestio, ma ci permetterai, a noi utilizzatori di altri mezzi, di dissentire dal tuo lavoro perche' non ci sentiamo rappresentati."

Se non ti senti rappresentato cerca di rappresentarti. La confusione che stai facendo non convince le persone a rappresentarti.
Non stò lavorando solo per il kayak da mare. Rileggi attentamente tutto quello che ho scritto. 

"Se invece stai lavorando per tutti i mezzi acquatici a propulsione umana (pagaia, remi, braccia), allora dovresti ascoltare con umilta' tutte le campane, perche' io leggo molta acritica autocelebrazione e autoreferenzialita' dei tuoi sodali e disprezzo per chi non elogia il tuo lavoro; ma nessuna considerazione per chi ti sta formulando, umilmente ma con osservazioni puntuali, degli interrogativi."

Non stò lavorando du tutti i mezzi acquatici e non nè ho nessuna intenzione.  A meno che tu non voglia pagarmi uno stipendio per farlo! Non sono io che scelgo i mezzi acquatici da includere o escludere dalla proposta. Lo stabilisce la normativa vigente: legge 171/2005 e le normative ISO (che tu non hai letto). In base a queste normative esistenti ci sono dei mezzi che possono rientrare nel discorso della navigazione entro le sei miglia e dei mezzi che possono rientrare nella navigazione oltre le sei miglia. Leggitele e capirai se ci rientrano anche i mezzi che usi te. Se non ci rientrano mettiti a lavorare per capire in quali possono rientrare perchè di normative ISO ce ne sono infinite. Ti ricordo che al momento siamo tutti entro 1 miglio e spesso entro i 300 metri. adottando queste normative ISO potremmo andare oltre un miglio. Ma le normative ISO, lo ripeto riconoscono caratteristiche per andare oltre le sei miglia solo per i mezzi che rispondono ai test previsti dalle normative stesse.

Se non ti sei seguito tutto l'iter fatto e tutte le mail che ho inviato io non posso farci niente. Non posso neanche stare a riscrivere tutto perchè è un lavoro infinito. Se sei interessato cerca di dedicarci un pò di tempo e di impegno. Se non ti và non puoi pretendere che io ricominci da zero ogni volta che ti prendono le paturnie.
Perchè non fai tu una proposta di legge e la presenti alla lista di cki vediamo cosa esce fuori e vediamo chi te l'appoggia. Magari te l'appoggio anche io se mi convinci. Se te l'appoggiano e riesci a convincere gli esponenti delle federazioni e il legislatore vuol dire che sarà meglio di quanto è uscito fuori fino ad ora.
 

francesca gastaldi

alelele84:
Cara Francesca,

voglio buttarti qui un idea per il caso in cui le cose dovessere andar male e vorrei comunque la tua opinione, visto che mi pare che tu sia molto competente.

Il mio kayak ha una targhetta che mi dice omologato alla navigazione entro le due miglia. Questo significa che la Hobie che lo ha prodotto conformemente alle norme uniformi (ISO-UNI-CE) che ritengono che un natante con quelle caratteristiche possa navigare entro due miglia.

Se io supero 300 metri o un miglio arriva la CP e mi fa un verbale; dunque io l'hobie non me lo compro più ma mi compro un bel "qualunque" tanto non posso andarci a due miglia.

In altri termini la norma italiana sul limite di navigazione potrebbe creare una restrizione della concorrenza nel mercato dei kayak in quanto i produttori di kayak con caratteristiche di navigazione lontano dalla costa ne sono pregiudicati. Sostenendo un discorso di questo genere si potrebbe impugnare un verbale e poi sollevare una pregiudiziale alla Corte di Giustizia.

Pare un discorso strano ma tante novità legislative nascono così. Certo un discorso di questo genere così è un po' campato in aria ma tu che conosci la normativa puoi sapere se le norme che richiami fanno parte di direttive o altro materiale normativo della comunità europea; in quest'ultimo caso (direttiva EU che disciplina la circolazione di natanti con certe caratteristiche e tra cui i kayak) il discorso potrebbe assumere una portata più concreta.

Il canale legislativo è sicuramente preferibile però ho letto dei tuoi cenni al diritto europeo ed ho voluto buttarla lì.

L'esito di quello che dico sarebbe l'applicazione diretta delle norme europee o ISO-UNI etc. Per cui comanda l'omologazione del produttore.

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