La vita a volte è strana. Càpita anche che i sogni si avverino senza che la realizzazione degli stessi fosse stata ricercata con insistenza.
Sono infatti appena tornato da un meraviglioso viaggio in KdM in Nuova Zelanda in compagnia di mio figlio 22enne Oscar e di altri colleghi di pagaia tedeschi (Erich Pasch, ex vicecampione del mondo K1 1000 m, 1975, battuto solo da Oreste Perri) e neozelandesi, dove ho percorso, in K2 marino, in cinque giorni di pagaia, poco meno di 100 km di costa nell'Abel Tasman National Park.
Un'esperienza indimenticabile per le visioni di mammiferi marini (otarie a centinaia!) di uccelli marini (Oyster Catcher, Cormorans, Gulls, Gannet [Sula Australe], etc...), di pinguini blu (la specie più piccola), di uccelli terrestri (Weka, Pukeko, etc...) , di (fottute!) Sandflies, di felci arboree, di pohutukawa, di palme, più in generale di foresta neozelandese, a picco sul mare o degradante verso lo stesso, nella sua incontaminata espressione di rigoglìo vegetativo.
In alcune zone dell'A.T.N.P si pagaiava assolutamente in solitudine, in altre ci si incrociava con altre decine di kayaker - anche bellissime creature bionde, sole in K2! - che avanzavano in gruppo, come se il kayak fosse l'unico mezzo di trasporto marino.
Ma poi, il sogno di mettere la pagaia in quello che una anno e mezzo fa io stesso ho definito "..il piu bel posto del mondo per pagaiare" si è avverato e Milford Sound si è rivelato da noi due in due kayak singoli da breve distanza, gli unici rimasti, trovati a noleggio. Cascate che cadono per oltre cinquecento metri direttamente nel fiordo, ghiacciai perenni illuminati dal sole che irragiava lo Fiordland e lo spettacolo di Mitre Peak che sovrastava ogni altra cosa del fiordo, dall'alto dei suoi 1690 metri.
Ma molte altre immagini sono state catturate dalla mia "Olimpus Tough" impermeabile, fino ad arrivare a circa settecento foto fatte, alcune bellissime, altre belle, ma tutte rimarranno a suggello di ricordi indimenticabili in quel paradiso naturale dell'emisfero australe chiamato dai Maori "Aotearoa", la "Terra dalle Lunghe Nuvole Bianche".
(Sono obbligato a inserire in questa sede solo due foto, ma preparerò un audiovisivo...)