Spazio Kayak Marino e lacustre > Chat - Kmare

Il fantasma delle Ordinanze entro i 300 metri

<< < (4/6) > >>

francesca gastaldi:
Stiamo lavorando anche per questo confronto e  anche nell'ipotesi dei soli 6 miglia senza modificare la legge. Tieni presente però che i prodotti di tutti i paesi SEE prima o poi saranno tutti omologati. sono omologate anche le buste che usiamo per buttare i rifiuti!! UNI italiano ha già ratificato nel 2013 EN ISO per imbarcazioni a propulsione umana inferiori a 6 metri. Ora sono applicabili solo volontariamente ma prima o poi le direttive europee ci imporranno di applicarli e allora la legge dovrà essere modificata comunque (e non perché lo chiediamo noi). In Francia questo è accade già. Tieni presente poi che se vuoi andare a pagaiare con il tuo kayak fuori dall'Italia, per esempio, proprio in Francia, sei passibile di multa se vai oltre due miglia con un kayak non omologato. Le cose sono molto più complicate di come si crede. Sono mesi che stò studiando le normative nazionali, internazionali e europee. E' tutto in continua evoluzione e penso che la nostra legge di navigazione da diporto cambierà non una ma più volte.
francesca gastaldi


--- Citazione da: alelele84 - Novembre 17, 2013, 03:34:30 pm ---Quello che voglio dire è che si può ottenere il risultato della libera navigazione senza bisogno di fare una legge nuova. Nel caso del lago il divieto è espresso ma per il mare basta dire che kayak, surfski etc non sono nè canoe nè sandolini per risolvere tutto. Prendiamo anulare razzetti etc e andiamo fino a 6 miglia e già è tanto. Poi magari ci sono delle zattere mini o anulari gonfiabili.

Poi in certe zone non si naviga a prescindere (porti) o con regole particolari ma lì siamo nell'ambito delle eccezioni.

Capisco che nel dubbio uno evita ma con un confronto tra federazioni e capitanerie si potrebbe pervenire ad un accordo su un'interpretazione prokayak e il discorso sarebbe chiuso. Lo stesso si potrebbe ottenere tramite una legge di interpretazione autentica che dica semplicemente: ai sensi del codice della naihazione il kayak da mare nom è compreso nel significato di canoa.

--- Termina citazione ---

Andrea Ricci:
Non ti inalberare Francesca: anche se sono in disaccordo con te (come sai secondo me in Italia e' meglio lasciare le cose come stanno) apprezzo la tua tenacia e rigore su questo argomento.
La mia intenzione era proprio di dare una mano concreta alla discussione, facendomi portavoce di tutto il popolo dei pagaiatori e rematori in mare e non solamente del ristretto gruppo dei k-mare.
Fino a 20 anni fa in Italia, correggimi se sbaglio, in mare si andava solo con i kayak da lago/fiume e con i kayak da mare. Tu stessa hai esperienza che i tipi di imbarcazioni a remi e a pagaia anche nei nostri mari in questi venti anni sono diventati tantissimi, e altri se ne aggiungeranno in futuro.
Il legislatore non puo' stare dietro a ogni evoluzione del nostro sport, e alle sollecitazioni una volta dei k-mare, poi dei polinesiani, poi dei sup, etc. Deve stabilire dei criteri generali, magari tagliati con l'accetta, facilmente controllabili dagli agenti di polizia.
La mia osservazione era quindi volta a sapere perche', mi sembra, vi limitate ai k-mare e qual e' il criterio distintivo (inaffondabilita', sicurezza, soccorso, etc.) che volete perorare presso il legislatore, perche' i criteri che citavo non sono solo tipici del k-mare, anzi.



--- Citazione da: francesca gastaldi - Novembre 17, 2013, 07:59:35 pm ---Nella relazione che stiamo presentando non parliamo solo di kayak. Non è vero che sono inaffondabili solo i natanti che elenchi tu. Ci sono omologazioni ISO che prevedono test di galleggiabilità e stabilità, pozzetti e gavoni stagni anche per i kayak. Cmq un kayak può navigare in autonomia per miglia perché ha i gavoni per portare il necessario, il surfski e il sit on top no. Il nostro lavoro non mira a creare discordanze e differenze ma ad affrontarle e a superarle. Certo che se te e quelli come come te ci dessero una mano concreta invece di stare sempre a criticare e a inveire andremmo avanti meglio e più veloci e forse anche la tua barchetta a remi, la tua polinesiana e qualunque altra cosa tua potrebbe andare oltre i 300 metri.
Ti faccio domande io ora. 1) hai seguito i topic precedenti? 2) Secondo te come mai nel resto del mondo sono quasi tutti liberi di navigare? 3) Che cosa è che ti dà veramente fastidio del lavoro che stiamo facendo visto che sei convinto che resteremo a navigare entro i 300 metri?
francesca gastaldi

quote author=Andrea Ricci link=topic=4599.msg17286#msg17286 date=1384689731]
Perche' considerate solo il kayak da mare e non parlate di canoe? anzi di imbarcazioni a pagaia? anzi di imbarcazioni a remi o a pagaia?
Se il criterio e' l'inaffondabilita', allora sono veramente inaffondabili solo le imbarcazioni intrinsecamente inaffondabili, cioe' quelle in cui la riserva di aria e' sigillata o riempita di espanso: sit on top, surfsky, surf, polinesiane, qualunque imbarcazione preformata con una riserva di aria o di espanso e quindi intrinsecamente inaffondabile. L'inaffondabilita' di un kayak non e' intrinseca: si ha finche' non si apre o non si perde un tappo in navigazione, ovvero non si sgonfia un sacco di punta, eventi non infrequenti.
Se il criterio e' la velocita', allora (a parita' di manico!) molte imbarcazioni a remi o a pagaia sono piu' veloci di un classico kayak da mare da escursionismo.
Se il criterio e' la capacita' di carico, allora una barca a remi, una polinesiana o un sit on top da carico possono essere molto piu' capienti.
Se il criterio e' la capacita' di soccorso, allora un pattino o una barca a remi sono molto piu' capaci.
Insomma, perche' nella vostra visione con il mio surf o con la mia polinesiana o con la mia barchetta a remi dovrei restare entro i 300 metri, mentre voi con il vostro kayak da mare potreste andare oltre?

--- Termina citazione ---

reel:
segnalo che anche i surfski possono avere ed alcuni già sono dotati di pozzetto http://www.point65.com/kategori/5278/xp18-spyder.html
quanto alla lunghezza invece alcuni singoli superano i 6 metri, i biposto i 7

più che dividere la imbarcazioni per categorie che oltretutto sono in continua evoluzione ed ibridazione sarebbe utile anche per i kayaker stessi che fossero i produttori a dover sottostare a determinati test per potere dichiarare i loro mezzi adeguati ad un loro uso lontano dalla costa, un po' come per immatricolare un'autoveicolo ci sono svariate prove da effettuare che fanno (in parte) anche da garanzia per chi acquista un'autoveicolo per esempio accertando come si è comportato nei crash test Euro Encap

francesca gastaldi:
E' quello che stiamo cercando di fare. ragazzi non la decidiamo noi la lunghezza di una barca ne tante altre cose. E' tutto stabilito da normative ISO. Queste non parlano di kayak ma di imbarcazioni a propulsione umana sopra e sotto i 6 metri. In base a questo esse sono tenute a fare dei test stabiliti che garantiscano stabilità galleggiabilità e stagnabilità. Ma davvero credete che io o tre persone possiamo stabilire chi e cosa deve navigare? se vi foste letti il topic in cui parlavi degli ISO e ve li foste andati a vedere su internet sapreste che è così. Invece stà battaglia della raccolta informazioni io me la stò sorbendo da sola. Noi stiamo intercedendo perchè vengano prese in considerazione certe cose e lo stiamo facendo collaborando al momento con la UISP che ci ha dato il sostegno più concreto. Mi pare giusto anche dirlo. Abbiamo chiesto anche l'intervento della FICT e della FICK. La FOCT sembra essere sinceramente sensibilizzata alla questione. La FICK invece ancora stenta a fare suo il problema. Siccome però stiamo andando avanti con criterio e anche velocemente penso che prima o poi anche la Fick se ne occuperà. Non posso scrivere qui tutto quello che abbiamo inparato in questi mesi studiando e tutto quello che abbiamo fatto perchè non può essere espresso in dieci righe, ma stimamo cercando di tenere presente tutto. Poi non spetta a noi fare la legge. In parlamento c'è un ufficio competente, costituito dal gente di mare che dovrà occuparsi della cosa e che chiamerà a collaborare immagiono guardia costiera  e federazioni e spero anche noi. Siamo ancora in fase di approccio con queste collaborazioni, abbiate pazienza e lasciate l'ansia da parte. Le cose vanno fatte capendole e capendo come ci si deve muovere. Errori possono sempre essere fatti ma l'importante e capirli e correggerli. Perciò pagaiamo mantenendo la rotta, godendoci il panorama quando c'è e tirando fuori la grinta e la interiore e di gruppo quando la cosa diventerà impegnetiva per i venti e le mareggiate, perchè oò mare ci insegna che questi arrivano anche improvvisi. A proposito di gruppo l'unica associazione che ha dichiarato apertamente di riconoscere lo sforzo che stiamo facendo è il Gruppo Canoe Roma. Noi ci auguriamo che queste dichiarazioni aumentino, soprattutto da parte di associazioni e club che sono affilati alle federazioni.
francesca gastaldi

--- Citazione da: reel - Novembre 17, 2013, 11:52:21 pm ---segnalo che anche i surfski possono avere ed alcuni già sono dotati di pozzetto http://www.point65.com/kategori/5278/xp18-spyder.html
quanto alla lunghezza invece alcuni singoli superano i 6 metri, i biposto i 7

più che dividere la imbarcazioni per categorie che oltretutto sono in continua evoluzione ed ibridazione sarebbe utile anche per i kayaker stessi che fossero i produttori a dover sottostare a determinati test per potere dichiarare i loro mezzi adeguati ad un loro uso lontano dalla costa, un po' come per immatricolare un'autoveicolo ci sono svariate prove da effettuare che fanno (in parte) anche da garanzia per chi acquista un'autoveicolo per esempio accertando come si è comportato nei crash test Euro Encap

--- Termina citazione ---

francesca gastaldi:
Sono stati contattati anche i produttori CS canoe e resinvetro.
Questi sono al corrente delle normative in vigore già in altri paesi e per questi producono già natanti rispondenti. Sono molto sfiduciati su come vanno le cose in Italia e hanno remore a lavorare allo stesso modo per il mercato italiano soprattutto per i costi che potrebbe comportare. Io sono convinta che se si fà in altri paesi si può fare anche qua basta cominciare a capire la materia e a non farsi infinocchiare dalle solite storie di furbizia. Se tutti stiamo all'erta nessuno può fare il furbo. Io spero che trovino il coraggio di affrontare la cosa e di muoversi in prima persona coordinandosi tra loro e con noi. Non posso farlo io per loro. Io l'invito a collaborare l'ho fatto.
Per quanto riguarda la produzione, lo ripeto, è tutto stabilito da norme europee (tra l'altro già ratificate dall'Ente Nazionale Italiano che si occupa di omologazioni, cioè l'UNI). C'è da dire che i paesi membri del SEE non sono obbligati a ratificare queste norme. Cmq le normative prevedono che proprio per questo i produttori stessi possono decidere una propria strategia a riguardo. Cioè possono scegliere modi alternativi per dimostrare la sicurezza di un prodotto e di conseguenza omologarlo tramite una "dichiarazione di conformità". Anche questa dichiarazione deve essere fatta secondo i canoni stabiliti da una normativa ISO.
La cosa è interessante e per niente controversa. Il problema è che deve essere compresa bene. Se conoscete produttori di canoe e kayak interessati a capire o che già sanno come funziona vi prego di segnalarmeli.
grazie
francesca gastaldi


--- Citazione da: reel - Novembre 17, 2013, 11:52:21 pm ---segnalo che anche i surfski possono avere ed alcuni già sono dotati di pozzetto http://www.point65.com/kategori/5278/xp18-spyder.html
quanto alla lunghezza invece alcuni singoli superano i 6 metri, i biposto i 7

più che dividere la imbarcazioni per categorie che oltretutto sono in continua evoluzione ed ibridazione sarebbe utile anche per i kayaker stessi che fossero i produttori a dover sottostare a determinati test per potere dichiarare i loro mezzi adeguati ad un loro uso lontano dalla costa, un po' come per immatricolare un'autoveicolo ci sono svariate prove da effettuare che fanno (in parte) anche da garanzia per chi acquista un'autoveicolo per esempio accertando come si è comportato nei crash test Euro Encap

--- Termina citazione ---

Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

[*] Pagina precedente

Vai alla versione completa