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idroelettrico in valmastallone
Giuseppe Coduri:
Caro Davide, nel tuo intervento sei partito aggressivo (affermazioni che sfiorano il ridicolo..) poi hai chiuso in modo più pacato (..discutibile). Buon segno.
Non entro nel merito della tua affermazione. Non ho conoscenze in materia né mi interessa approfondire il tema.
Ciò che intendevo riportando quella frase (che forse, proprio perché non me ne intendo, potrei aver riportato in modo inesatto) è questo: lo sfruttamento idroelettrico dei corsi d'acqua è per noi canoisti uno scempio inaccettabile, ma altre persone, comunque dotate di sensibilità ambientale, non sono così nettamente contrarie, anzi, entro certi limiti lo considerano una cosa positiva.
Io credo che se ce la cantiamo e suoniamo tra di noi, senza cercare di capire cosa pensano gli altri, difficilmente riusciremo a coinvolgere altra gente nelle nostre iniziative.
Come già ho ripetuto altre volte, riterrei più proficuo battersi contro i progetti realmente devastanti (come paiono questi in Valmastallone) che non lanciarsi contro tutto e tutti, ottenendo magari il risultato di fermare i progetti meno impattanti e non avere la forza di impedire le realizzazioni più dannose per i fiumi.
Un'ultima parola sul Trebbia: se fosse realizzata la centralina di San Salvatore, con il previsto scivolo per canoe (evitando così il passaggio nel tunnel o il salto dalla diga) secondo voi aumenterebbe o diminuirebbe il transito dei canoisti nelle gole del Trebbia?
(rispondere sinceramente!)
buona sera a tutti.
Davide Sandini:
--- Citazione da: Giuseppe Coduri - Aprile 03, 2013, 11:38:43 pm ---secondo voi aumenterebbe o diminuirebbe il transito dei canoisti nelle gole del Trebbia?
(rispondere sinceramente!)
--- Termina citazione ---
Rispondo che non cambierebbe niente nella fequentazione, tanto per percorrere uno scivolo per canoe occorre comunque abilità ed equipaggiamento da III grado, semplicemente il possibile aumento di canoisti invogliati dalla possibilità di non dover saltare la diga sarebbe compensato da quelli che rinuncerebbero perchè la diga avrebbe spianato un km (ad occhio) di fiume a monte.
Il canoista medio in italia non è quello americano, vuole un III grado continuo o piu', sennò non si diverte.
Altro esempio è il Brenta nel tratto a valle di Bassano, che presenta tratti pregevoli ma purtroppo per nulla conosciuti ed ignorati dai piu' ( anche da me, devo fare ammenda, in vent'anni di canoa lo avro' percorso in vari tratti forse 10 volte).
Il che non gli impedirà di finire sotto una colata di cemento se andiamo a vedere i progetti in corso contro le alluvioni, sono in progetto diverse traverse in cemento in uno dei tratti ancora quasi intatti di fiume di pianura.
Purtroppo ognuno di chi puo' e riesce a farsi finanziare dei progetti vuole mettere le mani sui fiumi per digare/sbarrare/prosciugare/deviare/scavare i pochi tratti rimasti.
Se ascoltiamo loro è tutto progresso e benessere, purtroppo il benessere è loro, il costo diretto è spesso a carico nostro, i costi indiretti sono a carico di tutti.
Tra l'altro notavo che la società citata nella delibera del comune di Cervatto è una ditta di consulenza finanziaria, se si mettono a cercare siti idroelettrici produttivi è come andare dal chirurgo plastico per farsi riparare la macchina: tra l'altro nella delibera si parla di personale della ditta, secondo me si puo' anche andare a vedere il bluff, se non hanno ingegneri (dipendenti) esperti nell'idroelettrico, la delibera potrebbe anche essere, come dire, poco corretta? Spero che qualcuno del posto riesca a controllare.
Buona notte
Davide
Giuseppe Coduri:
Velocissimo: il Trebbia, nel tratto in questione, ha una pendenza di 6m/km, quindi se si alzasse la diga di due metri si otterrebbe (sempre a occhio) un tratto piatto di circa 300 m, non un chilometro. Questo cambia parecchio l'impatto.
Poi, sommessamente, consiglierei di valutare ogni progetto per come è, non in base a chi lo presenta.
Paolo Romairone:
Ciao .
Anche se sono uscito momentaneamente di scesa per la scomparsa del Parco Fluviale Scrivia di Savignone,
Extreme Kayak Salomon segue sempre attentamente questo forum.
Cari tutti, bisognerebbe imparare dalla vicina Francia, dove idroelettico e canoa sono un connubbio affermato da quanti anni non so!
Se il nemico (molto più forte) non puoi sconfiggere, ti ci devi alleare!
E trarre vantaggio, il massimo vantaggio.
EDF( Enel Francese) e Hidrostadium( società satellite di EDF) infatti studiano l'evoluzione dell'acqua nello sport.
In Italia no!!!!
Guerra a prescindere.
E abbiamo sempre ottenuto poco o nulla.
A Savignone sono imminenti i lavori di ricostruzione della briglia, con relativa derivazione per mini-idroelettrico.
C'è da dire che tutte le battaglie fatte per scongiurare tale derivazione( CHE OGGI E' ESECUTIVA) HANNO SOLO PORTATO( anno 2011) al crollo della strada, dello sbarramento esistente, alla scomparsa temporanea di una parte di riserva di pesca e dalla scomparsa totale del parco Fluviale Scrivia, teatro incontrastato per anni di gare di slalom, discesa sprint, tetrathlon, centro di avviamento sino ai campionati Italiani massima serie di Canoa Polo.
Tutto questo è scomparso perchè " si era contrari" all'idroelettrico.
E adesso??
Lo fanno!!
EKS Team Salomon Sport
Paolo Romairone
Luciano Bovo:
Altra Demenza allo Stato Puro All'Italiana, (DI questi ultimi disatrosi anni!), ma c'è chi ha il coraggio di plaudere iniziative del genere da ciò si evince che ha le mani in pasta..
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