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Marco Panebianco

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La corda
* il: Dicembre 12, 2011, 11:38:34 pm *
Carissimi,
per caso mi sono imbattuto in questa lettera in memoria di Brennan Guth deceduto il 15 marzo 2001 sulla parte bassa del Rio Palguin, Pucon, Chile.

http://oregonkayaking.net/passages/brennan.html

Non posso dimenticare di quella volta che il mio lancio tempestivo e preciso ha salvato la vita del mio amico Peruviano sull'Apurimac nella rapida "You First" durante il difficile passaggo di taglio di un cataraft.
Meno male che allora avevo un ottima corda, pronta e tanta fortuna qualche metro prima di un pauroso sifone.

Un saluto,
Marco Panebianco

pigo

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Re: La corda
* Risposta #1 il: Dicembre 13, 2011, 09:52:19 am *
carissimo apri un argomento di discussione sul quale credo sia doveroso soffermarsi, da tempo oramai sono convinto che sia quasi d'obbligo come dotazione di sicurezza avere la corda da lacio nell'apposito alloggio allacciato in vita affinchè questa sia sempre a portata di mano quando, per motivi vari, si cammina lungo la spodna del fiume o che comunque sia possibile il suo rapido utilizzo scendendo velocemente dalla canoa(troppo tempo doverla sfilare dalla coda della canoa)! anche io ricordo un brutto bagno di un canoista nelle gole dell'aterno che se uno di noi non avessse avuto(per puro caso in quel momento) la corda in mano non oso pensare come sarebbe andata a finire....purtroppo però portare in vita una corda da 18 mt nel kayak è assai ingombrante, io ne uso una molto + corta che mi permette di averla sempre indosso senza ostacolami i movimenti quando sono seduto dentro la canoa, però a qusto punte ce ne vorrebbe una seconda + lunga nella coda....sto pensando ad una soluzione alternativa ???

Frederik Beccaro

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Re: La corda
* Risposta #2 il: Dicembre 13, 2011, 10:48:53 am *
Qui il problema è che non avevano una corda da lancio.  ???
Scendere in gruppo senza corda o con una sola può essere molto rischioso.  
Portarsi due corde forse è esagerato, prendere l'abitudine di andare ad ispezionare rapide e passaggi con corda al seguito sarebbe già
una gran bella cosa. Se la corda in canoa è attaccata con un moschettone semplice la si sfila in un attimo.



carissimo apri un argomento di discussione sul quale credo sia doveroso soffermarsi, da tempo oramai sono convinto che sia quasi d'obbligo come dotazione di sicurezza avere la corda da lacio nell'apposito alloggio allacciato in vita affinchè questa sia sempre a portata di mano quando, per motivi vari, si cammina lungo la spodna del fiume o che comunque sia possibile il suo rapido utilizzo scendendo velocemente dalla canoa(troppo tempo doverla sfilare dalla coda della canoa)! anche io ricordo un brutto bagno di un canoista nelle gole dell'aterno che se uno di noi non avessse avuto(per puro caso in quel momento) la corda in mano non oso pensare come sarebbe andata a finire....purtroppo però portare in vita una corda da 18 mt nel kayak è assai ingombrante, io ne uso una molto + corta che mi permette di averla sempre indosso senza ostacolami i movimenti quando sono seduto dentro la canoa, però a qusto punte ce ne vorrebbe una seconda + lunga nella coda....sto pensando ad una soluzione alternativa ???

Patrik Consalvo

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Re: La corda
* Risposta #3 il: Dicembre 15, 2011, 10:14:31 am *
Utilizzo due corde.
La prima,nel marsupio "legato" in vita, virgoletto il legato
perchè la cinta ha un dissipatore essenziale in caso d'incastro.
Portare la corda "addosso" è fondamentale, anche perchè
se siamo noi a finire a bagno potrebbe tornarci utile per calarci etc etc.
La seconda,tra le gambe dove si tiene la borraccia per capirci,
la si sfila in pochi secondi,perchè dopo aver aperto il paraspruzzi
te la trovi lì.Dietro il poggiaschiena non è così veloce da sfilare.
Nella storia di ogni canoista,c'è qualche ricordo "legato alla corda"
a volte siamo stati noi a lanciarla, altre a chiamarla....
....coooooooooooooooorrrrrrda!
Patrik
HSK

massimo bianchi

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Re: La corda
* Risposta #4 il: Dicembre 16, 2011, 10:07:20 am *
Do il mio modesto contributo...
da tempo sono solito scendere con due corde... una in canoa ed una in vita!
Io non trovo nessun ostacolo nel portare la corda in vita che nel mio caso è lunga 20 metri (proprio come quella nel pozzetto). Bisogna solo trovare la giusta posizione affinchè non dia fastidio nelle varie manovre (io la tengo sul fianco destro).
I vantaggi nell'averla sempre con se... bhè non sto nemmeno ad elencarli poichè sono evidenti a tutti!
Comunque come principio, cerco di avere tutto il materiale di sicurezza addosso in modo da non perdere nulla di fondamentale in caso di bagno, l'importante è trovare il giusto compromesso altrimenti si rischia di essere un po goffi se ci si carica di tutto e di più!!!
Poi lo so... sono un po bucolico... ma avere sempre con se una corda non significa riuscire a fare lanci perfetti... da quanto tempo non ci capita di fare un lancio di corda  ??? sicuri che nel momento del bisogno saremo precisi ed efficaci  ??? forse ogni tanto sarebbe il caso di fare una lancetto... tanto per sgranchirsi un po  ;)
Ciaoooo

Vittorio Pongolini

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R. La corda...e i nodi.
* Risposta #5 il: Dicembre 20, 2011, 10:58:40 pm *
Straziante la lettera, come tutti i commiati alle giovani vite dei canoisti deceduti.
Se non vado errato, il 2001 fu un anno terribile per ciò che riguarda i decessi tra i canoisti. Mi sembra di ricordare che l'ACA, American Canoe Association, sulla rivista "Paddler" fece un articolo di allarme per il gran numero di giovani canoisti deceduti sui fiumi americani ed esteri. Mi sembra di ricordare 43 vittime, a tutti i livelli, su torrenti, fiumi e mare. Ma spero di ricordarmi male (potrei andare a cercare sulla rivista che devo avere...).

Cercando di cambiare argomento - è troppo triste, senza nulla togliere all'autore di partenza e a chi ha risposto -  ma mantenendo il mcm, minimo comune multiplo, la corda,  rilancio con un argomento che spesso è sottovalutato che è quello dei nodi.  Io lego i miei kayak da fiume, le mie canoe e i miei kayak da mare solo con le corde. Mi trovo benissimo e da allora non ho mai avuto alcun tipo di problema, anche legando la canadese da whitewater o il K 2 da mare da oltre sei metri che ho recentemente acquistato. I nodi che faccio sui portapacchi sono, in ordine di importanza, la gassa d'amante (per fissare la corda al' anello della culla o alla stanga perpendicolare alle barre portapacchi),  il prusik (per tirare la corda, come leva però, come "Z-drag", non come cordino da usare in coppia con una cima di diametro maggiore), i mezzi colli ( 2 o 3 o 4 per fissare la corda dopo l'azione di tensione della stessa fatta col prusik), il nodo del kiwi ( l'ho chiamato io così perchè è un nodo che ricorda il kiwi e che mi ha insegnato il mio amico neozelandese John Longden  e che è una gassa effettuata lungo la corda tesa, fatto dove voglio io però, detta Alpine Butterfly in inglese e che trovo di una comodità incredibile. Se qualcuno sa come si chiama in italiano me lo dica) e il Barcaiolo. Son 5 nodi che consentono di legare in sicurezza tutte le proprie imbarcazioni con corde di qualsiasi diametro. Io uso corde di diametro relativamente sottile. Basta ed avanza. Gli stessi nodi risolvono un gran numero di problemi anche in caso di necessità sul fiume o in mare. Sono indispensabili se usate le canadesi. 

Vi segnalo un link del BWA, Bluegrass Wildwater Association, un club del Kentucky - fanno il NPFF, il National Paddling Film Festival - che può spiegarvi bene la dinamica su come effettuare i nodi più utili tra i canoisti e i kayaker.

http://www.bluegrasswildwater.org/?f=knots

Provate a farli. Quando saprete farli ad occhi chiusii e ve li ricorderete dopo mesi in cui non li facevate, sarete dei perfetti "knots - maker" e potrete legarvi le barche in estrema tranquillità!
Vittorio Pongolini - Canoa Club Milano

"You don't beat it. You never beat the river, chubby".  Burt Reynolds (Lewis Medlock), Deliverance, 1972.