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armando mattioli

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Riprendiamoci i nostri fiumi in Valnerina
* il: Settembre 06, 2011, 04:58:37 pm *
Torno oggi dalle ferie.
Dalla Provincia di Perugia era arrivato un messaggio sibillino all'apertura della diga di Nortosce; sembrava un sì, ma poteva essere anche un no.
Una telefonata al Responsabile E.ON. ha chiarito che per lui era un no, come le ultime volte, e quindi non aprirà. Quindi niente gare il 10 e l'11 settembre.
Come si spiega il sibillino parere della provincia? Semplice!
I politici regionali e provinciali non sono in grado di trovare una soluzione al pasticcio della L.R. 15/2008, dovuta ad una lobbie minoritaria con qualche appoggio "politico", e si rimpallano la responsabilità di prendere la decisione.
I funzionari, in questo contesto, non vogliono esporsi a critiche anche dure che potrebbero piovergli addosso senza avere la copertura degli assessori, come è successo in passato, se assumessero posizioni più precise.
La soluzione?
Noi cittadini "canoisti", segmento di società civile, dobbiamo prenderci lo spazio POLITICO che tutela i nostri diritti e che è stato prevaricato da un modo di fare politica che non possiamo più accettare.
Insieme ad altri soggetti abbiamo elaborato un progetto di fruzione democratica dei fiumi in Valnerina, che contemperi le esigenze di tutti, canoisti, centri rafting, pescatori, commercianti ed operatori economici del turismo, allevamenti di trote.
Lo abbiamo presentato ai politici ed abbiamo intenzione di realizzarlo: da parte di alcuni sindaci è già giunto apprezzamento.
Ora sta a voi fare la vostra parte e rivendicare il vostro diritto ad andare in canoa anche a Balza Tagliata ed in Valnerina abolendo tutti i divieti alla navigazione, unico caso in Italia.
Questi sono gli Assessori con cui abbiamo già avuto incontri e che debbono muoversi per risolvere il problema:
Fabrizio Bracco, Fernanda Cecchini, Roberto Bertini, Franco Granocchia.
Scrivetegli ciò che ritenete giusto e mandate la mail a me mf0910@mclink.it, poi sarò io a girargliela.
Saluti
Armando Mattioli

MaurizioGuidaFICT

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Re: Riprendiamoci i nostri fiumi in Valnerina
* Risposta #1 il: Settembre 07, 2011, 07:33:19 pm *
Penso che questo ennesimo episodio, triste conferma di quanto gli interessi di gruppi economicamente e politicamente dominanti vengano posti al di sopra dei diritti che minoranze di cittadini dovrebbero avere, debba farci riflettere per ritrovare energie, per capire i nostri errori e pianificare nuove strategie che possano consentirci di raggiungere un risultato equo che tuteli e regolamenti per tutti la fruizione dei corsi d'acqua in Val Nerina.
E' evidente che le iniziative fin qui intraprese dalle varie compagnie rafting presenti su Nera e Corno e dai canoa club che gravitano nella zona debbano iniziare a fare fronte comune per sostenere iniziative tra loro collegate e organizzate.
Se vogliamo avere qualche speranza di ottenere risultati dignitosi è indispensabile superare diffidenze e vecchi e recenti conflitti interni ed esterni.
Gli attori principali delle attività fluviali dovranno avere la volontà di incontrarsi tutti per riuscire a trovare la capacità di presentare alla Regione Umbria una proposta comune e condivisa in grado di soddisfare le esigenze di tutti i fruitori dei percorsi fluviali, nel rispetto e nella tutela dell'ambiente.
Nel frattempo non ci resta che raccogliere l'invito di Armando, preparando delle note di protesta e di proposta da inviare ai quei rappresentanti politici che sembrano più sensibili al rispetto dei diritti di tutti i cittadini italiani.
Maurizio Consalvi

enricobok

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Re: Riprendiamoci i nostri fiumi in Valnerina
* Risposta #2 il: Settembre 08, 2011, 11:17:35 am *
sottoscrivo. e proporrei di aprire una sezione permanente del sito con la descrizione aggiornata della situazione attuale (in italia) ,le adesioni e i passi a seguire? credo che ciò darebbe maggiore circolazione delle info e adesioni.se serve 1mano sono qui!

armando mattioli

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Re: Riprendiamoci i nostri fiumi in Valnerina
* Risposta #3 il: Settembre 09, 2011, 08:38:54 pm *
* Ultima modifica: Settembre 09, 2011, 08:41:31 pm da armando mattioli *
Penso che questo ennesimo episodio, triste conferma di quanto gli interessi di gruppi economicamente e politicamente dominanti vengano posti al di sopra dei diritti che minoranze di cittadini dovrebbero avere, debba farci riflettere per ritrovare energie, per capire i nostri errori e pianificare nuove strategie che possano consentirci di raggiungere un risultato equo che tuteli e regolamenti per tutti la fruizione dei corsi d'acqua in Val Nerina.
E' evidente che le iniziative fin qui intraprese dalle varie compagnie rafting presenti su Nera e Corno e dai canoa club che gravitano nella zona debbano iniziare a fare fronte comune per sostenere iniziative tra loro collegate e organizzate.
Se vogliamo avere qualche speranza di ottenere risultati dignitosi è indispensabile superare diffidenze e vecchi e recenti conflitti interni ed esterni.
Gli attori principali delle attività fluviali dovranno avere la volontà di incontrarsi tutti per riuscire a trovare la capacità di presentare alla Regione Umbria una proposta comune e condivisa in grado di soddisfare le esigenze di tutti i fruitori dei percorsi fluviali, nel rispetto e nella tutela dell'ambiente.
Maurizio Consalvi

Condivido la proposta di Maurizio; il momento è favorevole per una iniziativa politica che parta dal basso. A fianco dei navigatori fluviali c’è con consapevolezza  il territorio, albergatori, commercianti, artigiani ed amministratori pubblici.
Il referendum sull’acqua pubblica ha messo fuori giuoco le lobbies che finora si sono mosse all’ombra della vecchia politica e sono riuscite a far approvare la ingiusta legge regionale 15/2008.
Come Associazione Acquadolce, abbiamo un progetto più complessivo per la fruizione democratica dei fiumi nell’interesse del territorio e su questo progetto abbiamo attirato l’interesse e l’approvazione di vari soggetti, anche dentro le istituzioni.
Per quanto riguarda i canoisti ed i centri rafting, l’obiettivo è l’abolizione dei divieti di navigazione introdotti da questa legge ad esclusivo favore dei pescatori; ma su questo punto, i navigatori fluviali debbone essere in prima linea, non possono demandare questa battaglia solo agli operatori del turismo.
Rafting Umbria e A.S.D. Patchamama mi hanno incaricato di dare l’adesione alla proposta di Maurizio per creare un fronte comune.  
Armando Mattioli

armando mattioli

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Re: Riprendiamoci i nostri fiumi in Valnerina
* Risposta #4 il: Settembre 12, 2011, 06:13:35 pm *
Mi scrive il Pec, che ringrazio:
"ciao Armando ti invio, come da te richiesto, il mio contributo per gli assessori regionali.
Dagli una occhiata e se devo modificare qualcosa fammi sapere.
Spero che hai ricevuto altre lettere, da inviare agli assessori, se così non fosse probabilmente (e a mio modesto parere) il fatto è in parte imputabile alla difficoltà che molti di noi riscontriamo a scrivere una lettera su fatti non proprio noti  (almeno a me è capitato così).

Sempre a disposizione per eventuali raccolte firme ecc ecc..

a presto

Marco Pecchio"

Purtroppo ha scritto solo lui. Questa che segue è la sua lettera:

" Spett. Assessori
Fabrizio Bracco,
Fernanda Cecchini,
Roberto Bertini,
Franco Granocchia.

Pavia 12/9/2011

Egregi Assessori seguo con vivo interesse le tristi vicende legate al fiume Corno.
Da canoista e turista italiano devo constatare, con grande dispiacere, che i divieti di navigazione imposti per “tutelare” la categoria dei pescatori e i massicci prelievi idrici eseguiti per le attività ittiche rendono di fatto il fiume Corno non fruibile a tutti
Di fatto questo fiume è sempre più escluso dalle usuali mete del canoismo italiano e internazionale. Tutti gli sforzi che vengono fatti dagli appassionati locali e dagli operatori del settore della valle per il rilancio del fiume, e quindi de turismo locale, vengono sistematicamente ostacolati e vanificati (vedi cancellazione gara alto corso kayak prevista per il mese di settembre 2011).

Vi prego quindi di porre la vostra attenzione a questo grave problema e di fare tutto quanto in vostro possesso per garantire il libero utilizzo di questo splendido fiume al maggior numero di persone possibile.

Sottolineo infine che in questo periodo di crisi anche il turismo fluviale è un valido aiuto al turismo e alle aziende locali, eventuali (ma di fatto inesistenti) incompatibilità tra pescatori e canoisti possono essere egregiamente superate con accordi che soddisfano entrambe le categorie come del resto avviene già in molte altre regioni.

Cordiali saluti
Marco Pecchio
Strada Cascina Busca 70
27100 – PAVIA "

Davide Sandini

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Re: Riprendiamoci i nostri fiumi in Valnerina
* Risposta #5 il: Settembre 12, 2011, 09:36:28 pm *
Citazione

Purtroppo ha scritto solo lui. Questa che segue è la sua lettera:


Se posso fare una osservazione, preferirei avere gli indirizzi e spedire direttamente, giusto per non far sembrare la cosa un copia-incolla.

Che poi la cosa non susciti grande interesse nei canoisti, si sa, e ne abbiamo già discusso:
Mi sa che si dovrebbe studiare qualche strategia innovativa di coinvolgimento, qualcosa di stuzzicante tipo:

Grande lotteria canoistica, il nuovo kayak xyz in palio a chi spedisce piu' e-mail in Regione;
 poi se arrivano 5000 e-mail, i primi 50 euro per comprare il kayak ce li metto io ;-)

Davide
.. mi disse che era l'impresa più stolta di cui mai avesse sentito parlare..
R. L. Stevenson, "Viaggio in canoa"

Roberto Morbidelli

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Re: Riprendiamoci i nostri fiumi in Valnerina
* Risposta #6 il: Settembre 13, 2011, 07:43:14 pm *
Armando è vero, anche per me è difficile scrivere su un argomento di cui non conosco tutti i dettagli. Piuttosto che niente sarebbe comunque meglio un copia incolla su un testo già scritto, e perche nò anche un gara come a scritto l' amico Davide....

io mi associo con altri 50 euro!
Roberto

armando mattioli

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Re: Riprendiamoci i nostri fiumi in Valnerina
* Risposta #7 il: Settembre 13, 2011, 08:24:37 pm *
Ok, il messaggio del Pec va bene; lo integro con alcune ulteriori considerazioni.
Inviatelo ai seguenti indirizzi mail:

bracco.segreteria@regione.umbria.it; zuccherini@regione.umbria.it ; roberto.bertini@provincia.perugia.it ; fernanda.cecchini@regione.umbria.it ; presidente@provincia.perugia.it ; mf0910@mclink.it ; italiadeivalori@provincia.perugia.it
" Spett. Assessori
Fabrizio Bracco,
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Franco Granocchia.

Pavia 12.09.2011
Egregi Assessori seguo con vivo interesse le tristi vicende legate ai fiumi della Valnerina.
Da canoista e turista italiano devo constatare, con grande dispiacere, che i divieti di navigazione imposti per “tutelare” la categoria dei pescatori a mosca e i massicci prelievi idrici eseguiti per le attività ittiche rendono di fatto il fiume Corno ed il Nera non fruibili a tutti: eppure il fiume è un bene comune!
Su questo aspetto dovrebbero riflettere innanzitutto quei soggetti che si sono battuti nel referendum a favore dell'acqua bene comune, ma rispetto ai fiumi della Valnerina sostengono la loro privatizzazione nel tratto no kill di Borgo Cerreto gestito da Legambiente.
Questi fiumi sono sempre più esclusi dalle usuali mete del canoismo italiano e internazionale. Tutti gli sforzi che vengono fatti dagli appassionati locali e dagli operatori del settore della valle per il rilancio del fiume, e quindi del turismo locale, vengono sistematicamente ostacolati e vanificati (vedi cancellazione gara alto corso kayak e triathlon previste per il mese di settembre 2011 nelle Gole del Corno).
Vi prego quindi di porre la vostra attenzione a questo grave problema e di fare tutto quanto in vostro possesso per garantire il libero utilizzo di questi splendidi fiumi, al maggior numero di persone possibile.
Sottolineo infine che in questo periodo di crisi anche il turismo fluviale è un valido aiuto al turismo e alle aziende locali, eventuali (ma di fatto inesistenti) incompatibilità tra pescatori e canoisti possono essere egregiamente superate con accordi che soddisfano entrambe le categorie come del resto avviene già in molte altre regioni.

armando mattioli

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Re: Riprendiamoci i nostri fiumi in Valnerina
* Risposta #8 il: Settembre 13, 2011, 08:47:32 pm *
Spiego le integrazioni al messaggio del Pec; ieri ho contattato telefonicamente la presidente di Legambiente Umbria per chiederle un incontro per trovare un accordo sulla fruizione congiunta e concordata dei fiumi della valnerina e chiudere finalmente un contrasto, che è stato anche aspro, perdurante da qualche anno. La risposta è stata negativa, nel senso che Legambiente Umbria appoggia tuttora la legge regionale 15/2008 che ha istituito i divieti di navigazione e l’istituzione da parte della provincia dei tratti con divieto di navigazione. Fino all’ultimo abbiamo sperato nella possibilità di trovare un accordo con questa associazione che gestisce le riserve di pesca a mosca no kill e a prelievo limitato sul Corno e sul Nera; non ci siamo riusciti. A questo punto dobbiamo ragionare sulle iniziative da intraprendere per riprenderci i nostri diritti a fruire del bene comune fiume.
saluti 

giuliano bruschi

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Re: Riprendiamoci i nostri fiumi in Valnerina
* Risposta #9 il: Settembre 14, 2011, 12:00:02 pm *
* Ultima modifica: Settembre 14, 2011, 06:18:11 pm da Flavio di CKI *
Ok, il messaggio del Pec va bene; lo integro con alcune ulteriori considerazioni.
Inviatelo ai seguenti indirizzi mail:

bracco.segreteria@regione.umbria.it; zuccherini@regione.umbria.it ; roberto.bertini@provincia.perugia.it ; fernanda.cecchini@regione.umbria.it ; presidente@provincia.perugia.it ; mf0910@mclink.it ; italiadeivalori@provincia.perugia.it
" Spett. Assessori
Fabrizio Bracco,
Fernanda Cecchini,
Roberto Bertini,
Franco Granocchia.

Pavia 12.09.2011
Egregi Assessori seguo con vivo interesse le tristi vicende legate ai fiumi della Valnerina.
Da canoista e turista italiano devo constatare, con grande dispiacere, che i divieti di navigazione imposti per “tutelare” la categoria dei pescatori a mosca e i massicci  

per chi usa il copia incolla, attenzione all'intestazione del testo,inizia con
" Pavia 12-09-2011"  
 aggiornatelo con luogo e data, evitiamo figuracce, io ci stavo cascando.
   giuliano

armando mattioli

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Re: Riprendiamoci i nostri fiumi in Valnerina
* Risposta #10 il: Settembre 14, 2011, 04:12:09 pm *
E' iniziato l'invio e siamo a quota 5 mail: mi risulta che già si sta creando un po' di attenzione in provincia e regione, nel senso che cominciano a rendersi conto che devono trovare una soluzione ad un problema che rischia di esplodergli in mano. Ovviamente, le mail non sono che la ciliegina di una torta che stiamo preparando da un bel po' di tempo e che rischia di diventare molto indigesta.
Su, ragazzi, fate il solito piccolo sforzo, che a primavera ci facciamo una bella gara d'alto corso sul corno.
Saluti
Armando Mattioli
ps nessuno ha qualche idea su ulteriori azioni, magari di alto impatto mediatico, da mettere in campo?

Marco Pec

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Re: Riprendiamoci i nostri fiumi in Valnerina
* Risposta #11 il: Settembre 14, 2011, 05:20:06 pm *
* Ultima modifica: Settembre 14, 2011, 06:17:31 pm da Flavio di CKI *
Citazione da: armando mattioli
ps nessuno ha qualche idea su ulteriori azioni, magari di alto impatto mediatico, da mettere in campo?

Agli enti locali purtroppo contano soli i numeri….e noi ne facciamo veramente pochi….. forse potresti stimare (valutando le presenze nelle altre manifestazioni analoghe) quante persone accorrono a un raduno canoistico e di conseguenza iniziare a quantificare la prima occasione persa per il turismo locale.

Pec

Andrea Gangemi

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Re: Riprendiamoci i nostri fiumi in Valnerina
* Risposta #12 il: Settembre 14, 2011, 06:26:38 pm *
ps nessuno ha qualche idea su ulteriori azioni, magari di alto impatto mediatico, da mettere in campo?

Ricordo che l'anno scorso nel tratto dove l'acqua viene deviata per l'allevamento di trote il livello era talmente basso che sono sceso dal kayak e ho percorso il greto del fiume a piedi.
Ci saranno stati si e no 10 cm d'acqua.

Magari si potrebbe organizzare una biciclettata, il greto era piatto.

Andrea Gangemi

armando mattioli

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Re: Riprendiamoci i nostri fiumi in Valnerina
* Risposta #13 il: Settembre 14, 2011, 07:26:37 pm *
Ricordo che l'anno scorso nel tratto dove l'acqua viene deviata per l'allevamento di trote il livello era talmente basso che sono sceso dal kayak e ho percorso il greto del fiume a piedi.
Ci saranno stati si e no 10 cm d'acqua.Magari si potrebbe organizzare una biciclettata, il greto era piatto.
Non male come idea: ci presentiamo all'inizio del tratto con qualche decina di bici, facciamo un po' di foto e video, magari alla presenza di giornalisti e tv locali. Altre foto alla fine del tratto dove l'acqua viene reimmessa a valle dell'allevamento, per simboleggiare che lo abbiamo fatto tutto. Altre idee mediaticamente efficaci, tipo flash mob?
Potremmo fare questa cosa di domenica, insieme ad un raduno volante sul Corno e sul Nera a Marmore, unendo l'utile al dilettevole.
Nel frattempo, siamo a 10 mail: un po' pochine, no?
Saluti
armando mattioli

Davide Sandini

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Re: Riprendiamoci i nostri fiumi in Valnerina
* Risposta #14 il: Settembre 14, 2011, 10:26:21 pm *
Spedita anche la mia;

 ma resto dell'idea che basterebbe qualche idea "anomala", tipo un banchetto ai raduni con un PC e  le e-mail già pronte da spedire.. la gente è pigra, ma se porti due kili di tarallini e 2 di parmigiano ti stanno a sentire.. e poi spediscono o firmano.
Il vino ce lo facciamo dare da qualche cantina del posto.

Altre idee anomale sono benvenute.

Davide
.. mi disse che era l'impresa più stolta di cui mai avesse sentito parlare..
R. L. Stevenson, "Viaggio in canoa"

armando mattioli

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Re: Riprendiamoci i nostri fiumi in Valnerina
* Risposta #15 il: Settembre 14, 2011, 10:34:06 pm *
Spedita anche la mia;
Davide
Bene,
ma a me non è arrivata; puoi vedere se mf0910@mclink.it era in indirizzo?
Ciao
Armando

enricobok

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Re: Riprendiamoci i nostri fiumi in Valnerina
* Risposta #16 il: Settembre 16, 2011, 10:04:59 am *
inviata!

Davide Sandini

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Re: Riprendiamoci i nostri fiumi in Valnerina
* Risposta #17 il: Settembre 17, 2011, 01:01:45 pm *
Bene,
ma a me non è arrivata; puoi vedere se mf0910@mclink.it era in indirizzo?
Ciao
Armando

Hai ragione, non era partita correttamente se non al solo primo indirizzo della lista, ora dovrebbe essere andata.
.. mi disse che era l'impresa più stolta di cui mai avesse sentito parlare..
R. L. Stevenson, "Viaggio in canoa"

armando mattioli

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Re: Riprendiamoci i nostri fiumi in Valnerina
* Risposta #18 il: Settembre 17, 2011, 03:07:44 pm *

Copio/incollo il comunicato inviato alla stampa ed aglli amminstratori regionali, provinciali e comunali dal Canoa Club Norcia (che aderisce insieme a rafting umbria, ASD Patchamama anche alla proposta di fare un fronte comune dei club e centri rafting della valnerina avanzata da Maurizio Consalvi: e gli altri?.....).   

"Mondiali di pesca in Valnerina: 200 o 3.000 persone, il turismo sostenibile è un’altra cosa!
Comunicato stampa
A fine agosto in Valnerina si sono tenute due gare dei mondiali di pesca che si sono svolti in Italia: 100 (cento!) atleti, 25 a Scheggino e 75 a Cerreto si sono cimentati in due competizioni di pesca alla trota. Con giudici, tenici e accompagnatori, 200-250 persone hanno soggiornato 3-4 giorni in Valnerina. Provenendo da tutto il mondo, senza scomodare i principi di ecosostenibilità del turismo di prossimità, sarà difficile che ritornino in futuro.
Diamo comunque atto e merito alla FIPSAS di Perugia ed al suo responsabile Barbarossa di aver comunque portato un contributo al turismo in Valnerina; ciò precisato, ci sia concesso di fare alcune considerazioni su un po’ di propaganda fatta per prendersi meriti eccessivi e su un’interpretazione partigiana.
L’Assessore Bertini, nel tessere l’elogio dell’evento dal punto di vista turistico, sulla stampa ha parlato di 3.000 (tremila!) persone: non sappiamo se la colpa è del suo staff o di un errore tipografico, certo è che c’è stato almeno uno zero in più!
Altri, come Legambiente Umbria, che gestisce la riserva di pesca a mosca No kill di Borgo Cerreto, hanno voluto decantare l’importanza dell’evento dal punto di vista del turismo sostenibile: comprendiamo la volontà di tirare acqua al proprio mulino, ma se si confondono i propri LEGITTIMI interessi con quelli più complessivi di un territorio si commette un errore. Il turismo sostenibile non coincide con la tutela ambientale tout court: ci sia concesso, peraltro, di esprimere qualche perplessità sulla pesca, ancorchè no kill, come esempio di tutela ambientale.
Il turismo sostenibile, infatti, si basa su 3 principi cardine sanciti nella “Conferenza Mondiale sul Turismo Sostenibile” del 1995 a Lanzarote:
a)   Il riconoscimento degli elementi e delle attività tradizionali di ogni comunità locale, il rispetto e il sostegno alla loro identità e cultura devono far parte delle strategie turistiche.
b)   Il contributo attivo del turismo a uno sviluppo sostenibile presuppone la partecipazione da parte di tutti gli attori coinvolti nel processo.
c)   Tutte le opzioni devono servire a migliorare la qualità della vita delle persone e devono produrre effetti positivi per quanto riguarda l'identità socio-culturale.
Partiamo dal punto c), quello più facilmente comprensibile, almeno nel suo primo assunto: come per qualunque attività economica, anche nell’ambito del turismo sostenibile esiste un limite minimo di attività al di sotto del quale non ci sono benefici economici sufficienti per garantire alle popolazioni locali un miglioramento del loro tenore di vita. Se non si permette all’ambiente ed alla natura di diventare fonte di reddito nel settore del turismo, li si può esporre ad aggressioni pesanti di altri tipi di sviluppo economico, fortemente presente nelle nostre aree (centrali  idroelettriche e allevamenti di trote che fanno sparire chilometri di fiume ed hanno inquinato ed inquinano tuttora pesantemente il bellissimo lago di Piediluco).
Indicare come esempio di turismo sostenibile una manifestazione di livello mondiale che ha portato circa 200 persone, sufficienti a riempire si e no un albergo di medie dimensioni, è pertanto sbagliato dal punto di vista dei numeri; si consideri che i posti letto in Valnerina sono 4.747.
Per quanto riguarda il punto a), la pratica della pesca a mosca, che ha nel no kill di Borgo Cerreto uno dei tanti punti di riferimento italiani, è assolutamente estranea alla “identità e cultura” dei pescatori in Valnerina ed in Umbria.
Rispetto al punto b), ricordiamo che la L.R 15/2008 e le deliberazioni della provincia che hanno introdotto nella nostra regione divieti di navigazione e di balneazione per favorire la pesca a mosca, sono state assunte senza alcuna partecipazione dei soggetti portatori di interesse del territorio, con una operazione dal sapore vagamente micro coloniale.
Ricordiamo infine che un recente referendum ha sancito che l’acqua deve essere pubblica. Sul punto rivolgiamo al consigliere provinciale Franco Granocchia, grande sostenitore del no kill di Borgo Cerreto, una domanda: non trova che privatizzare un fiume contro gli interessi del territorio sia in contrasto con la battaglia da lui sostenuta a favore di quel referendum?
Comunque, queste considerazioni sarebbero oziose, se per l’ennesima volta ed in nome di quel malinteso concetto di sostenibilità turistica cui abbiamo fatto sopra riferimento e che ha portato ai divieti di navigazione turistica introdotti dalla L.R. 15/2008 e dalle delibere della provincia, non fosse stato dato uno schiaffo agli abitanti della Valnerina che dal turismo, quello vero, traggono la loro fonte principale di sostentamento. Infatti, sono state vietate da regione e provincia le gare di canoa d’alto corso e di triathlon del 10 e 11 settembre ed i raduni di canoa e mountain bike del 24 e 25 settembre 2011. Per tornare al punto a) dei principi della conferenza di Lanzarote: lo scorso anno, la sola gara di canoa d’alto corso sul Corno, organizzata in soli 10 giorni e senza grancassa portò in Valnerina oltre 200 persone da tutta Italia! Non riteniamo necessario alcun commento, ma facciamo l’ennesimo appello affinchè i fiumi Corno e Nera siano restituiti alla fruizione delle comunità locali.

Canoa Club Norcia                                                    Associazione Commercianti di Norcia
Walter Cardinale                                                                      Luciano Giannelli"