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Buchi e Ritorni
Andrea Gangemi:
Guarda le altre foto prima di dire che il ritorno non era gran chè, la tipa ha avuto una gran fortuna a rimanere a galla (e la ciambella che le è arrivata non so dove ha fatto molto)
La canoa e il marito non ci sono riusciti.
In pratica nei giorni precedenti c'era stata un alluvione che aveva portato via il cavo di sicurezza.
Sono stati presi dalla corrente e il marito, che non è chiaro se avesse o meno il salvagente, è morto.
Io non voglio dire che solo un rullo artificiale sia pericoloso, anzi, voglio dire che tutti i rulli sono potenzialmente pericolosi e vanno valutati.
E il discorso di nuotare verso il basso:
1 bisogna essere in grado di sapere come si è orientati (e purtroppo per esperienza posso dire che non sempre è cosi)
2 bisogna riuscirci
3 bisogna avere la lucidità
Idem per togliersi il salvagente:
1 bisogna riuscirci (cinghia del dissipatore, in molti casi cerniera e fibbie varie, se sono a piastra devi sfilartelo verso l'alto con il rischio di rimanere impigliato...)
2 tagliarlo con il coltello???? prova a tagliare con il coltello delle fettucce e o degli spallacci seduto in poltrona, poi dimmi come pensi di riuscirci in un rullo o un buco.
3 e dopo? Ti assicuro che nuotare in una rapida anche solo di III quando sei uscito da un rullo e non hai più fiato non è un'esperienza piacevole. Quando mi è successo ero molto grato di avere un salvagente addosso.
Infine, certo che sono discussioni utili :)
Il discorso dei rulli mi ha stimolato in questa discussione.
Spero anzi di non aver spaventato Andrea al quale rinnovo l'invito di tutti a frequentare un corso.
Stavo scrivendo il messaggio quando ho visto gli interventi, molto esaustivi di Renzo, Cortez e Gengis.
Quindi mi fermo qui, e sono contento di aver "scatenato" questa discussione.
Andrea, di nuovo, spero non ti sia spaventato di quanto abbiamo detto.
Leggere libri non ti fa male di certo (e ti consiglio se lo trovi "il kayak in sicurezza" di Salvato) ma fai un corso
prima di provare le acque mosse e non andare mai da solo.
alessio cortesi:
Andrea e tutti i principianti/inesperti,
fate tesoro delle parole di Gange, in fiume non ci si improvvisa, i corsi servono anche per conoscere gente capace ed esperta che poi diventa tua compagna di discesa e ti mostra in campo come fare ... personalmente vado in canoa da 20 anni e MAI ho disceso un fiume, di qualunque difficoltà, senza qualcuno che lo conoscesse già e fosse un esperto canoista
Cortez
--- Citazione da: Andrea Gangemi - Marzo 30, 2010, 11:23:34 am ---Andrea, di nuovo, spero non ti sia spaventato di quanto abbiamo detto.
Leggere libri non ti fa male di certo (e ti consiglio se lo trovi "il kayak in sicurezza" di Salvato) ma fai un corso
prima di provare le acque mosse e non andare mai da solo.
--- Termina citazione ---
maurizio bernasconi:
Visto che si cerca di sviscerare la questione aggiungo un paio di punti non ancora osservati. Molto spesso i salti artificiali sono costruiti con un ulteriore muro immerso a valle del salto, con una forma "scatolata" all'evidente scopo di fermare meglio la corrente, in tal caso è ancora più difficile prendere il filone di uscita con o senza salvagente. La soluzione è semplice, basta non passarci. Una corrente di (per es.) 5 m3 sec. (e una certa sua spinta x) a valle del dislivello in certi casi innesca una controcorrente equivalente a un volume d'acqua molto più grande. Logicamente sempre 5mc3 usciranno a valle, ma la "lavatrice" verso monte potrebbe equivalere alla spinta di 20 m3 sec. Quando il corpo del nuotatore si rilassa, per svenimento o per artificio tecnico, è più facile che venga espulso a valle infatti il capo, più pesante, va subito verso il fondo. L'istinto al contrario spinge l'inesperto a tenere la testa a galla. Consiglierei di lasciarsi dunque andare cercando di sentire sulle mani il tiro della corrente e avere pazienza. In questi casi ho verificato che noi canoisti godiamo quasi sempre di una fortuna incredibile. Non so il nome del Santo che ha risolto innumerevoli situazioni scabrose, nei rulli e non solo, ma deve esistere. Tanto meglio, però non è il caso di approfittarne troppo spesso!
alessio cortesi:
Il mio obiettivo in Balmuccia era proprio quello di portare in basso e far affondare la parte più pesante del corpo ... certo il grosso del lavoro l'ha fatto il Santo (Auditore, patrono dei nuotatori, oppure Giovanni Nepomuceno, patrono dei fiumi, oppure ...): comunque sia, e per quanto possibile dati i miei mezzi canoistici, lavoro per non ripetere l'esperienza
Cortez
--- Citazione da: maurizio bernasconi - Marzo 30, 2010, 11:52:41 am ---Quando il corpo del nuotatore si rilassa, per svenimento o per artificio tecnico, è più facile che venga espulso a valle infatti il capo, più pesante, va subito verso il fondo.
--- Termina citazione ---
altergg:
--- Citazione da: alessio cortesi - Marzo 30, 2010, 11:29:55 am ---Andrea e tutti i principianti/inesperti,
fate tesoro delle parole di Gange, in fiume non ci si improvvisa, i corsi servono anche per conoscere gente capace ed esperta che poi diventa tua compagna di discesa e ti mostra in campo come fare ... personalmente vado in canoa da 20 anni e MAI ho disceso un fiume, di qualunque difficoltà, senza qualcuno che lo conoscesse già e fosse un esperto canoista
Cortez
--- Termina citazione ---
Ai consigli già dati ai principianti mi sento di aggiungere, dal basso della poca esperienza che ho, che una qualità fondamentale per il canoista è l'Umiltà.
Qualità sempre utile ma ancora di più nelle attività che hanno a che fare con le forze della natura. Non conviene pensare di avere la verità in tasca. Meglio essere pronti a prendere atto che la realtà è sempre più complicata e imprevedibile di quanto sapevamo/immaginavamo. In maniera tale da essere più in grado nel fiume di trovare il comportamento più opportuno da tenere nelle condizioni che non ci aspettavamo.
Mi fa piacere che si siano potute raccogliere in questa discussione già diverse esperienze importanti e voci autorevoli. ;)
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