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Buchi e Ritorni
carlo cereda CFM:
Quando ho fatto il mio primo corso di canoa nel 1989, presso la scuola di Maurizio Bernasconi ricordo bene che prima di mettere le chiappe nel kayak si faceva la famosa prova di acquaticità nel buco alla base della rapida del ponte romano del sesia (ingresso gole), dopo una bella frullata , poi ti arrivava una bella corda in faccia e venivi recuperato, quella prova così come tutto il percorso nelle gole mi generato da subito il rispetto per il fiume, qualcunque esso sia.
Nei buchi ci sono rimasto, mai in quelli artificiali che cerco sempre di evitare, il salvagente non me lo sono mai sfilato anche perchè veramente difficile se non l'hai provato prima a mente fredda.
Cerco sempre di stare calmo, non nuoto mai verso l'alto, cercare sempre la corda dei compagni quando riemergo...
Come diceva Maurizio ho sentito di molti che svenuti o senza forze sono stati sputati fuori, proprio nel momento in cui hanno smesso di lottare per uscire.
I pericoli ci sono e vanno affrontati con esperienza...ad esempio vedo molti cercare di alzarsi in piedi a centro rapida per fermarsi...ottimo sistema per rimanere incastrato.
alla prossima
carlo
un esempio:
http://natgeoadventure.tv/asia/Post.aspx?Id=2019
questo da non fare assolutamente , sempre sul Travo:
http://www.youtube.com/watch?v=xE5N52V3IRk&feature=related
invece qui qualcuno ne parla:
http://www.youtube.com/watch?v=YNQ_BF6hysA&feature=related
alessio cortesi:
Grazie dei suggerimenti, Carlo
qui c'è l'evento già citato da Gange:
http://www.youtube.com/watch?v=0HLvk3xEQTk&feature=related
... non giriamo la testa dall'altra parte
Cortez
Patrik Consalvo:
In allegato la foto di una rapida sul fiume Sabie in Sudafrica...
la rapida finiva in quel buco "da evitare"
anche perchè dopo c'è una cascata XXX.
Non l'ho evitato e dopo aver preso tanti punti in "rodeo session"ho mollato...
da quel momento in poi è iniziata la musica...quella musica che ti hanno raccontato ma che non vorresti mai ascoltare.
Pur volendo non avrei potuto togliere il salvagente
( mi chiedo come si possa fare !!! ).
Ero nel punto di non ritorno...con la poca lucidità rimasta e un pochino
di esperienza,mi sono chiuso come quando ci si tuffa a "bomba" in piscina...
dopo pochi sec. ho toccato il fondo del fiume per poi riemergere a valle.
"Bello" è poterla raccontare
e credo sia giusto condividere certe info sul forum.
Rispetto al salvagente o meglio dire "aiuto gallegiamento"
posso affermare che in simili situazioni (e con i modelli che si infilano a
mò maglietta) è impossibile toglierlo !
La soluzione migliore a parer mio è quella descritta....
baci e abbracci
p.s.: e pensare che a quindici anni non volevo altro che finire in un b....o ;D
patrik
HIC SUNT BUCONES !
[img][img]
Andrea Gangemi:
Andrea,
ci sei ancora vero?
Non ti spaventare, eh?!
Il kayak è uno sport basato sull'esperienza, bisogna saper imparare dai propri errori e, perchè no, dagli errori degli altri.
Luigi Garioni:
Ognuno ha la propria ricetta per uscire, se provata sulla pelle funziona, quelle non raccontate non hanno funzionato. Non sempre è la stessa cosa. La mia, sperimentata più volte è quella di non mollare mai la pagaia quando si finisce a bagno. Spesso ci si trova nella schiuma tra il ritorno e l'acqua verde, si vede il chiaro della superficie, ma l'acqua è inconsistente non si riesce ad emergere e si gira come in una lavatrice totalmente impotenti. Piantare la pagaia nel flusso d'acqua è possibile diventa come un'ancora che ti trascina prima giù e poi fuori. L'esperienza di un brutto bagno in un rullo o buco ti lascia una cicatrice sull'anima e guarisce solo con il tempo.
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