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legge regionale pesca in umbria
armando mattioli:
Grazie a Bernasconi, un intervento autorevole che certo creerà un qualche imbarazzo: è dura per un'associazione ambientalista difendere la propria gestione di un no kill se viene criticata per questo. Oltretutto la Svizzera ha in questi giorni vietato il no kill, considerandolo pratica crudele verso gli animali: e su questo tasto abbiamo cominciato a battere con insistenza.
Forza ragazzi, ora fate tutti la vostra parte, inviate le vostre mail ed intervenite su http://www.spoletonline.it , l'obiettivo di riappropriarci della navigazione in Umbria, no kill in primis, non è utopico.
Il fronte anti no kill ed anti divieti di navigazione si sta infatti allargando autorevolmente ed in modo significativo ed a 360°, dal mondo dell'associazionismo sportivo a quello culturale, al mondo politico, a quello sindacale (sono in gioco decine di posti di lavoro dei ragazzi che lavorano nei centri rafting). Le iniziative che stiamo programmando sono pure a 360° (non ve le posso dire, magari occhi indiscreti leggono il forum): saranno una sorpresa.
Il territorio, in cui siamo fortemente radicati, è a nostro favore. Martedi sono stato convocato dall'Assessore all'ambiente Bottini, estensore della legge, per un incontro con un funzionario (lui è impegnato e non mi può ricevere) a cui ho già chiesto di vedere gli atti amministrativi che hanno portato alla legge che, ad occhio, mi sembra zoppicante in vari aspetti (li valuterà comunque un avvocato).
Insomma, siamo appena agli inizi (sono comparsi solo articoli su spoletonline, stiamo tenendo un low profil dal punto di vista mediatico) e già qualcosa si muove: ed ancora dobbiamo giocare le carte più significative. Ma la battaglia non si preannuncia semplice, tutt'altro: è per questo che il vostro supporto deve in questo momento essere massiccio. Ho la speranza che chi deve capire capisca che si sta prefigurando uno scontro molto duro, tra un po' comincia la campagna elettorale e non conviene a nessuno il muro contro muro. La soluzione più ragionevole è lasciare al loro destino gli oltranzisti, cha da un po' di tempo se ne stanno zitti e buoni, forse hanno subodorato una tempesta in arrivo, e ristabilire regole degne di una civile convivenza.
Saluti
Armando Mattioli
armando mattioli:
L'indirizzo su cui fare interventi è: http://www.spoletonline.com
Armando mattioli
MaurizioGuidaFICT:
Questa è la mail che ho mandato sabato 8 novembre come Coordinatore dell'Accademia, dato che le richieste in occasione del Raduno Federale su Nera e Corno le avevo fatte in tale veste e che in un primo momento erano state sostenute dalla Provincia di Perugia e poi, a due giorni dalla manifestazione, c'è stato il repentino cambio di direzione che ha costretto E.ON Produzione SPA ad annullare il rilascio concordato.
"All'Ass.re Ambiente Regione Umbria
Lamberto Bottini
All'Ass.re Sport Regione Umbria
Silvano Rometti
Al Presidente Commissione Ambiente Provincia di Perugia
Fausto Cocciari
Oggetto: Diritto alla navigazione sui fiumi Nera e Corno.
Con nota n. 0300244 del 29/9/2008 la Provincia di Perugia - Servizio Difesa e Gestione Idraulica - in risposta alla nostra richiesta di rilascio acqua per lo svolgimento del Raduno Federale FICT sui fiumi Nera e Corno tenutosi poi il 27 e 28 settembre 2008, e facendo seguito ad una precedente risposta n. 291683 del 24/9/208 in cui veniva correttamente lasciato al libero accordo tra le parti (accordo raggiunto tra Organizzazione Raduno e Gestore dell'impianto di captazione delle acque) il possibile rilascio dell'acqua per il tratto Nortosce - Borgo Cerreto - la Provincia tornava sulle proprie decisioni esprimendo parere contrario al rilascio.
Tra le motivazioni addotte riporto testualmente: " Rimane comunque la contrarietà dell'Amministrazione, già più volte palesata, a provocare piene artificiali nel bacino del Nera non giustificate da inderogabili motivazioni tecniche legate al funzionamento delle centrali, anche alla luce del fatto che l'area in questione, individuata come "Gola del Corno e Stretta di Biselli, codice IT5210055,è sito di Interesse Comunitario.
In esso le attività di fossismo, torrentismo, canyoning e rafting sono comprese tra le vulnerabilità e come tali possono compromettere lo stato di salute dell'ecosistema e quindi potenzialmente entrare in contrasto con le finalità istitutive dell'ambito comunitario, istituito con D.M. del 03 aprile 2000, ai sensi della direttiva Habitat 9243CEE."
Senza voler fare della polemica gratuita e sapendo che i tratti interessati dalla manifestazione sono da anni ad esclusivo uso dei pescatori che praticano il no-kill, chiedo come mai un sito di interesse comunitario possa essere riservato soltanto per una categoria di cittadini e contribuenti, mentre altri ne vengono esclusi adducendo motivazioni come "compromettere lo stato di salute dell'ecositema" .
Gli sport di pagaia e la canoa in primis sono riconosciuti a livello mondiale e non solo comunitario, come i mezzi per eccellenza atti ad avvicinare e frequentare siti di interesse mondiale per l'umanità.
Voglio ricordare solo alcuni di questi siti:
- Il Gran Canyon del Colorado - USA;
- Il Gran Canyon del Tara - Montenegro;
- La gola del Verdon - Francia;
- La Valle del Soça - Slovenia;
- Le Riserve Marine di Punta Campanella - Italia.
Solo per citarne i principali.
Oltre a questi siti esistono numerose altre realtà italiane ed europee dove sport d'acqua, pesca e turismo convivono positivamente nel rispetto dell'ecosistema e fornendo occasioni di sviluppo sociale ed economico e tutela del patrimonio naturalistico che hanno avuto la fortuna di avere.
Per tornare alla manifestazione altra motivazione addotta è quella di:" provocare piene artificiali nel bacino del Nera ". Mi permeto di ricordare che il rilascio dell'acqua nella specifica circostanza non può in nessun modo provocare "piene artificiali" poichè l'apertura della paratia di Nortosce sul fiume Corno che convoglia l'acqua nella tubatura farebbe semplicemente tornare nel letto del fiume la sua portata naturale (meno di 3mc al secondo), che sarebbe poi prelvata nuovamente del bacino a monte di Borgo Cerreto (Nera) e quindi prima del tratto no-kill.
Molteplici attività turistiche ed imprenditoriali sono rese possibili sui fiumi italiani e stranieri grazie al rilascio di acqua da parte di bacini. Rilasci di gran lunga superiori a quello del Corno (Il Nera sotto la Cascata delle Marmore, Il Reno Anteriore in Svizzera, il Melfa nel Lazio, il Vara in Liguria, Il Limentra in Toscana, la Siagne in Francia ecc.ecc.).
Possibile mai che un Ente Pubblico al servizio della comunità non sia capace di trovare un punto di incontro tra le diverse esigenze presenti sul territorio (protese alla valorizzazione e allo sviluppo dello stesso) ma ceda inesorabilmente alle pressioni ed agli interessi di un solo gruppo di pressione.
Nei tratti no-kill sono ammessi solo i pescatori! Per gli altri non solo non è possibile andare in canoa, gommone, hydro, ma neppure portare i bambini a fare il bagno...soltanto la pesca è possibile.
Siamo convinti invece che ci sia la possibilità di rimuovere divieti e privilegi e trovare un accordo di reciproca civile coesistenza tra le diverse realtà presenti sul territorio e che di questo debba farsi garante l'Ente Pubblico (Provincia e Regione Umbria nell'ambito della loro competenza).
Incontriamoci ed apriamo un confronto dal quale uscire in breve tempo con un accordo equo e rispettoso delle diverse esigenze che sappia dare una risposta civile e democratica ed una visione ampia ed illuminata a questa vicenda.
La legge regionale 15/2008 non va certo in questa direzione e ne chiediamo la modifica , nelle parti che vietano o inibiscono il diritto di navigazione.
Preme anche sottolineare che questa normativa potrà essere fomentatrice di divisioni e conflittualità tra pescatori e pagaiatori fluviali, mentre nella realtà prevalgono comportamenti di civile convivenza, compresa l'Umbria, a quanto ci risulta.
Si resta in attesa di un cortese cenno di riscontro e si porgono distinti saluti.
Federazione Italiana Canoa Turistica
Coordinatore Accademia della Canoa
Maurizio Consalvi
stefano caprile CCN:
Molto bella anche le lettere dei due Maurizi. Speriamo che tutta questa pressione sortisca gli effetti sperati.
La mia lettera è stata inviata non solo a legambiente umbria, ma anche alla sede nazionale, e a tutti gli amministratori politici indicati da Armando.
Credo sia molto utile, in questa fase, che quanti più di noi faccciano altrettanto.
Armando, una volta aperto il sito di Spoleto on line, non capisco come accedere al forum.
Ciao,
Ste
armando mattioli:
Su spoletonline non c'è un forum, dovete mandare una mail a info@spoletonline.com.
Nel frattempo sto continuando a tessere una tela di alleanze molto fitta con i soggetti più diversi.
Ieri ed oggi ci sono state due entries di grande rilevanza anche a livello nazionale determinate a sostenere la nostra battaglia di civiltà; ma ancora non ho finito di coinvolgere tutti i soggetti che mi sono prefisso. Per ora posso anche dirvi che mi supportano due legali diversi, per due diversi fronti che ho aperto, quello del rafting attività commerciale e quello della canoa attività sportiva dilettantistica.
E' poi aperto il fronte per la chiusura del tratto no kill di cerreto, vero emblema della prevaricazione contri i pagaiatori.
CKI è intanto strategico per far capire che il livello del confronto è già diventato nazionale; martedi mattina ho l'incontro in regione in assessorato all'ambiente, fatemici andare con alle spalle molte vostre mail ed interventi su spoletonline.
Oggi in umbria piove, i fiumi cominciano ad ingrossarsi; ma da noi non si può navigare in canoa!
Saluti
Armando Mattioli
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