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Quale futuro per lo slalom ?
Claudio Schermi:
A seguito della Giunta CONI del 30 ottobre in cui sono stati preannunciati tagli di bilancio rilevanti per il CONI e per le Federazioni Nazionali, ho inviato la NEWSLETTER 2/08.
Credo che la situazione imponga una seria riflessione, anche in relazione ai temi trattati nella circolare 1/08.
Mi fa piacere che molti del mondo dello slalom mi hanno scritto o telefonato per informarmi delle problematiche del settore e soprattutto per dirmi le aspettative per il prossimo futuro. Continuate a farlo senza problemi!
NEWSLETTER 2/08
www.claudioschermi.com/step.jsp?page=24816
NEWSLETTER 1/08
www.claudioschermi.com/step.jsp?page=24701
Maurice:
Cari amici della canoa slalom,
Come vedete il probema è sentito da molti, oltre 1140 visite in pochi giorni, il tam-tam sta avendo l'effetto desiderato, cioè mettere al corrente chi non lo era dei problemi che affliggono questa disciplina.
Caro Claudio, a proposito di bilanci e spese, sarebbe interessante sapere a quale titolo, in occasione delle competizioni Internazionali, indifferentemente che si tratti di discipline fluviali o di acqua piatta, vengono portate al seguito, penso " in vacanza " così tante persone, i costi sono comunque a carico dell Federazione, chiaro che poi mancano i fondi e lasciamo a casa qualche atleta come è stato denunciato da De Gennaro nella lettera aperta al Presidente.
Un saluto a tutti.
Maurizio Gatti
Skillo:
Anzitutto voglio ringraziare Schermi per il costante interesse con cui segue l'aspetto telematicpo della canoa e che sicuramente lo differenzia da buona parte dei suoi colleghi federali molto meno "connessi".
A proposito dei seguiti in occasione delle competizioni internazionali devo riconoscere che "il numeroso" seguito ogni tanto serve: mi vengono in mente i Mondiali di Praga e l'ottimo lavoro diplomatico che ha portato al titolo mondiale di Cipressi.
Su come vengano spesi i soldi nella maggior parte della restante gestione dello slalom, questa è cosa che non posso dibattere poichè non è di mia conoscenza nè competenza ma posso suggerire, in tempi di tagli indiscriminati e ben più importanti (scuola, sanità, trasporti, etc) che abbassare gli standard delle sistemazioni alberghiere e aumentare l'elasticità organizzativa potrebbe essere un passo nella giusta direzione.
Esistono atleti che hanno pretese non da poco nei riguardi di alberghi, trasferte, alimentazione, etc mentre esistono altri atleti che sotto questo profilo sono molto meno esigenti e a cui piacerebbe magari impiegare le stesse cifre economiche spalmandole su più giorni-raduno.
L'idea di far capire agli atleti che il budget-atleta è unico (lo si può calcolare all'inizio dell'anno) e che spendendo di più al giorno, i giorni diventano meno, sarebbe cosa buona e giusta.
Anche il fatto che per il CONI le medaglie valgono tutte alla stessa maniera potrebbe essere un'altra bella cosa da far capire a tutti, dai dirigenti agli atleti.
Sappiamo tutti che a Pechino la Germania ha vinto l'oro nel k1 sl; bel prestigio, certo, ma della Slovacchia che ne diciamo? Sono tre (TRE!) ori olimpici! Sul medagliere non c'è differenza.
E ora sembra che si vogliano mettere in canadese anche le donne, quindi la mia ulteriore proposta per Schermi, ma vale per tutti, è ovviamente questa: lavorare sul fronte donne e canadesi.
Inoltre bisogna coinvolgere le società spingendole a contribuire alla gestione della "cosa nazionale" ma partendo dal principio che per crescere lo si debba fare tutti insieme e che lo si possa fare meglio aiutando le società che, pur mostrando buona volontà (senza quella non si fa nulla), abbisognino di supporti fornibili dalla federazione (tecnici, formativi, gestionali, attrezzature,....) e magari presi a modello da altre società.
Purtuttavia, sono anche dell'idea che le società che non volessero contribuire a questo "scopo comune" non andrebbero penalizzate ma solo lasciate libere di agire come meglio credono.
Basta trovare i modi, le regole e i mezzi giusti per tutti. ;)
Claudio Schermi:
Sul mio sito personale www.claudioschermi.com, ho pubblicato ieri la newsletter n.3/08 in cui presento la mia candidatura per le prossime elezioni della Federazione Italiana Canoa Kayak.
Per ricevere direttamente la newsletter è possibile iscriversi alla lista di distribuzione direttamente dalla home page.
Vi ringrazio per l'attenzione e per il sostegno che molti del mondo dello slalom mi stanno manifestando.
Nelle prossime newsletters vedremo di affrontare le cose da fare ma intanto raccolgo con convinzione l'invito di skillo a "lavorare sul fronte donne e canadesi".
Mi è piaciuto nel suo ultimo messaggio quando usa termini come "coinvolgere" e concetti come "contribuire alla gestione della cosa nazionale"!
Credo anche io nel principio che "per crescere lo si debba fare tutti insieme e che lo si possa fare meglio aiutando le società che, pur mostrando buona volontà (senza quella non si fa nulla), abbisognino di supporti fornibili dalla federazione (tecnici, formativi, gestionali, attrezzature,....) e magari presi a modello da altre società."
Ed è assolutamente condivisibile "che le società che non volessero contribuire a questo scopo comune non andrebbero penalizzate ma solo lasciate libere di agire come meglio credono".
Il Presidente ed il Consiglio Federale, caro Skillo e cari amici dello slalom, hanno il dovere di trovare modi, regole e mezzi giusti per tutti, ma soprattutto hanno il dovere di far rispettare e di rispettare le regole senza interpretarle a piacimento secondo la convenienza del momento.
Claudio Schermi
Claudio Schermi:
Sul mio sito personale www.claudioschermi.com, ho pubblicato oggi la newsletter n.4/08 in cui faccio una seria riflessione sul proclama di Lapertosa, inviato il 18 novembre a tutte le Società FICK e su cui intendo aprire un apposito topic su CKI.
Per ricevere direttamente la newsletter è possibile iscriversi alla lista di distribuzione direttamente dalla home page di www.claudioschermi.com.
Vi ringrazio per l'attenzione e la simpatia che molti mi stanno manifestando,
Claudio Schermi
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