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Antonio Piro

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Packrafting in Italia
* il: Settembre 18, 2013, 02:47:35 pm *
* Ultima modifica: Dicembre 02, 2013, 08:52:15 am da stefano caprile CCN *

Lo scorso inverno navigando in rete ho conosciuto il packraft, incuriosito dalle sue potenzialità ne ho acquistato subito uno. Ed è stato subito amore a prima vista. Dopo sei mesi di utilizzo sono sempre più entusiasta.
Packraft  è il termine inglese per indicare un piccolo gommone portatile, progettato per navigare in ogni tipologia di ambiente acquatico, dai fiumi d'acqua bianca alle baie e fiordi oceanici. Un packraft è abbastanza leggero e sufficientemente compatto per essere trasportato per lunghe distanze, si inserisce nello zaino, in bicicletta, in una sacca da viaggio, anche in un marsupio, tuttavia è un'imbarcazione funzionale.
Nati in Alaska, si stanno diffondendo rapidamente in tutto il mondo. L'accoglienza del mondo del kayak d'acqua bianca spesso non è stata delle migliori, le forme del packraft non sono cosi canoniche per essere facilmente accettate dai duri e puri. Ma presto in molti si sono ricreduti.
Da poco sono cambiate le linee dei packraft, grazie all'opera innovatrice dell'Alpackaraft, che a saputo osare, modificando il classico modello ovale. Grazie anche al nuovo design, è cambiato l'approccio al packraft, la tecnica è evoluta rapidamente e ciò che sembrava impossibile, è diventato non solo realistico ma anche facile.
L'eskimo e rapide fino al V grado, adesso non sono più utopia.
(link rimosso dal mod)
Nella speranza di trovare presto altri appassionati di questa splendida imbarcazione, saluto tutti
Antonio Piro
La canoa è solo un modo elegante per fare dei buchi nell'acqua.

Antonio Piro

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Re:Packrafting in Italia
* Risposta #1 il: Settembre 24, 2013, 11:39:28 am *
???
Sapevo che i packraft non sarebbero stati ben visti dal mondo della canoa, troppo brutti e paciocconi. In effetti è quello che è già successo in giro per il mondo, un primo contatto freddo freddo .... gelido, per poi passare ad un progressivo interesse e arrivare all'entusiasmo.
Ma mi sarei aspettato almeno un po' di curiosità.
In questi giorni sto peregrinando da un forum all'altro per presentare questo nuovo modo di vivere il fiume. Il mondo del canyoning si è mostrato subito attento a recepire le potenzialità del packraft. Anche nel pianeta delle bici pieghevoli l'interesse è stato notevole, attirati subito dall'affascinante prospettiva di viaggiare da anfibi, in bici per terra e in packraft per acqua.
Il mondo dell'avventura è attento alle novità che possono portare verso mete nuove.
Dal mondo della canoa tutto tace, mi sarei aspettato una valanga di feroci critiche, invece ... silenzio.
Vi allego i link di un paio di video interessanti.
Chissà che non si riattivi il desiderio di discutere.
Ciao a tutti.
Antonio

http://www.youtube.com/watch?v=GyFPB-7_Z2s

http://www.youtube.com/watch?v=bKNb9Wi4kgw
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Frederik Beccaro

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Re:Packrafting in Italia
* Risposta #2 il: Settembre 24, 2013, 01:05:19 pm *
da canoista... mi sembra un surrogato della canoa ed un tornare indietro di 20 anni rispetto al polietilene, tra l'altro più performante e resistente.
Il Packrafting potrebbe suscitare interesse per discese in quei luoghi così remoti del mondo che portare una canoa diventa più un problema che altro. Mi riferisco a rotte aere particolarmente ostiche, accessi a fiumi che richiedono giorni di avvicinamento. Non credo che nell'ambiente del canoista possa far breccia proprio perché per me tecnicamente è un passo indietro. I video che hai messo sono molto interessanti ma raffigurano una canoa troppo difficile per il principiante che quindi non lo vedo attratto da questa disciplina. Per contro motociclisti, campeggiatori, escursionisti potrebbero essere attratti ma, questo forum forse no è il più adatto per promuovere il packrafting. D'altra parte anche te indichi che altre realtà sportive ed escursionistiche hanno mostrato interesse. In bocca al lupo

Antonio Piro

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Re:Packrafting in Italia
* Risposta #3 il: Settembre 24, 2013, 02:27:58 pm *
ciao Frederik, grazie della risposta.
Per certi aspetti condivido il tuo intervento.
Ma lasciami ribattere un paio di tue opinioni.
Circa la robustezza del polietilene rispetto ai packraft (alpackaraft) ho dei dubbi, ultimamente ho rivenduto un mio kayak in polietilene perché il materiale non mi ispirava fiducia, poco dopo ne ho visto uno uguale sul noce con la prua aperta, anzi esplosa. Gli alpackaraft sono in tessuto balistico uretanico indistruttibile, se dovessero forarsi si possono riparare al volo in modo semplice e riprendere la discesa. Per fare un esempio in questo video si vede un alpackaraft che è stato distrutto da un orso, venire riparato con semplici mezzi: http://www.youtube.com/watch?v=jZxoF9dUsUE
Con questo non intendo definire qual'è più robusto, ma dire che, con il packraft, è possibile portare a termine una discesa anche dopo una rottura.
Un'altro punto che non condivido è la difficoltà per un principiante. Ultimamente ho fatto utilizzare il mio packraft a due amici non canoisti, li ho fatti scendere nel classico tratto del Brenta  a Valstagna, campo slalom compreso. Sono rimasti entusiasti, non si sono mai rovesciati, e anche nei punti a loro più ostici se la sono cavata bene. Sono stati talmente contenti dell'esperienza da pensare di acquistarne uno (il costo gli ha subito fatto cambiare idea).
Ho l'età per aver visto arrivare nel mondo della canoa il polietilene, e ricordo l'euforia che portò tale novità.
Ricordo inoltre dopo aver visto in Germania le prime mountain bike, e che quando provai a chiederle dai produttori di in veneto alcuni di loro mi risposero "roba da bambini, noi siamo una ditta seria, non trattiamo quella roba", e se li vai a trovare oggi producono quasi solo MTB.
Le dinamiche che portano ad accogliere o rifiutare le novità, son roba da psicologi e non roba da analizzare in un sito di canoisti, perciò rilancio con un'altro paio di video.
http://vimeo.com/40993094
http://vimeo.com/63477102
Vorrei precisare che non vendo packraft ne sono in alcun modo legato a chi li produce o rivende, sono solo uno che di carattere amo lanciarmi e condividere le novità.
Buona acqua
Antonio
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gianfrancesco costantini

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Re:Packrafting in Italia
* Risposta #4 il: Settembre 25, 2013, 09:23:09 am *
Da canoista "occasionale" mi sembra che questi natanti siano molto interessanti.
Mi chiedevo perché sono stati definiti un passo di 20 anni indietro rispetto alle canoe attuali in polietilene.
Per chi viaggia in moto o in bicicletta o a piedi mi sembrano di grande interesse. Io ho due canoe pneumatiche, comprate e utilizzate per viaggiare in automobile, ma che non potranno mai essere portate con mezzi più leggeri... Certo le canoe rigide sono più performanti, ma il loro trasporto resta un problema. Quanto ai materiali, mi sembra che ognuno abbia "ragioni" diverse (e sicuramente riparare queste è più semplice che riparare canoe in vetroresina o in polietilene).
Forse semplicemente ogni mezzo va considerato per le sue potenzialità e i suoi usi: le packraft probabilmente servono poco a chi usa la canoa come principale mezzo (o come attività sportiva), ma possono essere molto interessanti per chi viaggia e prevede di non viaggiare sempre "in acqua" oppure di viaggiare lontano: se si deve prendere un aereo poter avere una canoa che pesa 2 o 3 kg è una possibilità interessante (e non dovunque nel mondo si trovano canoe da noleggiare, e spesso quelle che si trovano dubito che navighino meglio di queste).
Buona acqua
Gianfrancesco

Frederik Beccaro

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Re:Packrafting in Italia
* Risposta #5 il: Settembre 25, 2013, 11:37:41 am *
ho parlato di salto indietro di 20 anni in quanto le canoe in polietilene, per linee idrodinamiche permettono delle evoluzioni e delle manovre che con un mezzo pneumatico non sarà mai possibile. Nulla di personale sul packrafting. Sicuramente può suscitare interesse nel canoista occasionale.
Ciao

stefano caprile CCN

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Re:Packrafting in Italia
* Risposta #6 il: Settembre 25, 2013, 01:49:42 pm *
Sono d'accordo con Fred.
Sicuramente utilissimi perchè sgonfiati e messi in uno zaino consentono di raggiungere fiumi distanti anche ore di cammino dalle strade, ma è anche vero che non hanno la manovrabilità di un kayak.
Nel primo video proposto da Antonio, per esempio, si nota come sia impossibile il boof, e quindi sotto ai salti si rimane "piantati" nel ritorno, da cui se ne esce con non poca fatica (per es. vedi sequenza iniziale).
Nello stesso video, al minuto 1:48, non è il canoista a decidere la traiettoria, ma il fiume, che lo sbatte a destra proprio dove non avrebbe dovuto finire. La sequenza è tagliata, non si vede come va a finire. Con un kayak sarebbe stato possibile tenere la linea giusta.
Insomma, novità interessante, ma io non lo utilizzerei su fiumi come quelli del filmato.
Ciao,
Ste
Stefano CCN

Francesco Balducci

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Re:Packrafting in Italia
* Risposta #7 il: Settembre 25, 2013, 09:46:25 pm *
Decisamente interessante! Una bella novità per coloro che devono portare un kayak in luoghi remoti e non facilmente accessibili. Sono però convinto che il kayak tradizionale in polietilene o anche in fibra sia più agile e manovrabile. Credo che un canoista viaggiatore o meglio un esploratore fluviale possa avvalersi occasionalmente di questa imbarcazione. Mi incuriosisce...

Antonio Piro

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Re:Packrafting in Italia
* Risposta #8 il: Settembre 26, 2013, 09:55:32 am *
Sono contento che si sia attivata la discussione sul packraft. Negli USA dove son nati, gli ambienti canoistici se ne discutono da parecchio tempo. E più o meno gli argomenti sono gli stessi.
Il packraft non sarà mai efficente come un kayak rigido, perché è un'altra cosa. Sicuramente non potrà percorrere fiumi di volume e attraversare buchi al pari di un rigido, dovremo fare trasbordi in passaggi banali per un kayak rigido, ma le sue potenzialità sono altre. Piegato diventa veramente piccolo, le possibilità d'uso sono infinite. Il pianeta fiume si allarga a nuovi orizzonti. Pensate a tutta le possibilità di "itermodalità": trekking-packraft, bici-packraft, sci-packraft, parapendio ultraleggero-packraft, largo alla fantasia. Non ci manca la creatività, ognuno di noi nel fantasticare un viaggio nuovo, potrà scoprire occasioni negate dalle altre imbarcazioni.

ecco le dimensioni del mio Alpackaraft Yukon Yak con paraspruzzi whitewater
La canoa è solo un modo elegante per fare dei buchi nell'acqua.

Marco Alberti

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Re:Packrafting in Italia
* Risposta #9 il: Settembre 26, 2013, 10:53:15 am *
ecco le dimensioni del mio Alpackaraft Yukon Yak con paraspruzzi whitewater
Ti sei dimenticato di precisare che quella che nella foto sembra una tazza da the, in realtà è un boccale da 5 L. !  ;D ;D ;D

Antonio Piro

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Re:Packrafting in Italia
* Risposta #10 il: Settembre 26, 2013, 11:34:16 am *
Marco hai ragione, la tazza da tè e forviante, ecco un immagine comparativa con un oggetto facilmente identificabile dai canoisti ;D
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lorenzo palma

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Re:Packrafting in Italia
* Risposta #11 il: Settembre 26, 2013, 12:30:06 pm *
amici, scusate se forse sono politicamente scorretto...
ma da canoista meno che mediocre mi sembra che il packrafting stia al kayak come una cariola alla bici da downill!
certo la cariola può essere più comoda, puoi pure caricarci la famosa nonna!!!
magari con i suoi manici risulta pure più comoda da caricare sul nastro trasportatore al checkin ...però...giù da un bosco in cariola nn ci andrei!
a me sembra una cazzata..poi..c'è spazio per tutti...
per chi in canoa ci va una volta all'anno e magari con la gonfiabile...
questa estate "una giovine agonista" è scesa giù x l'isonzo in materassino!
io vado a sciare una volta ogni 10 anni...e quando capita non so neanche da che parte mettere gli attacchi...però magari non scrivo di slittini in carbonio smontabili sui siti x sciatori...chiedendomi come mai non sono interressati all'attrezzo...
bho?...scusate se lo messa un po' in ridicolo...erano anni che non scrivevo più certe cazzate! perdonamtemi!!!! ma non ce l'ho fatta a tenerla questa...
x cuba...ci sei tu dietro a tutto questo!??!?! nn ce la farai mai a portarmi sul canotto volante in balia della corrente degli eventi!!!!
cordialmente
lorrendo carriola
Lorenzo Palma

Antonio Piro

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Re:Packrafting in Italia
* Risposta #12 il: Settembre 29, 2013, 04:41:07 pm *
* Ultima modifica: Settembre 29, 2013, 04:44:08 pm da Antonio Piro *
In precedenza affermavo che mi aspettavo critiche feroci dal mondo della canoa, ecco stanno arrivando.
Vorrei chiarire che il packraft non è un kayak, non è un suo antagonista e nemmeno una sua imitazione.
E' un'altra cosa!
Semmai lo dinamiche in acqua sono più simili al gommone da rafting.
Probabilmente vedere i packraft  muoversi in ambienti prettamente canoistici, sia pur in modo incerto e goffo,  genera inesistenti rivalità.
Ora vi svelo un segreto .... sapete cosa è successo in giro per il mondo dove per queste discussioni ci sono già passati? Alcuni, forse una minoranza di canoisti, hanno capito quali sono le potenzialità e i difetti del packraft, ed hanno cominciato ad utilizzarli in avventure nuove, sfondando frontiere hanno fatto fare un enorme salto in avanti alla tecnica. Gli altri sono ancora lì a discuterne.
Ho scritto in questo forum per proporre e far conoscere una novità. Nient'altro.
Nonostante la passione per il packraft, amo ancora tutte le altre imbarcazioni d'acqua bianca, e mi diverto ancora a scendere, sia pur in modo rozzo, in kayak, in open canoe, e guidando gommoni da rafting.
Amichevolmente.
Antonio Piro
La canoa è solo un modo elegante per fare dei buchi nell'acqua.

Tender to NoLe

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Re:Packrafting in Italia
* Risposta #13 il: Ottobre 01, 2013, 10:13:49 am *
Sono l'ultimo che puo' esprimere delle critiche essendomi avvicinato alla canoa "gonfiabile" da poco, ho dato un occhiata al sito che hai creato ed ai video oltre che ai link dei produttori, devo dirti che la trovo interessante, anche se la vedo bene per un uso molto specifico relegato all'esplorazione a chi ha l'esigenza di inerpicarsi in zone impervie dove anche una canoa gonfiabile sarebbe impossibile portarsela dietro, ma l'uscita occasionale la vedo meglio con una canoa gonfiabile, ho visto che nei filmati e' stata usata su discese di IV° ..... scendere sono scesi .... ma erano trasportati e la manovrabilita' non mi e' sembrata il massimo inoltre mi permane un dubbio, e' vero che e' riparabile facilmente (filmato canoa distrutta da orso) ma non ho capito la resistenza del materiale impiegato agli urti contro rocce o rami, che in percorsi di quel livello di difficolta' sono praticamente inevitabili .... diverso e' il discorso per una discesa in acque tranquille.

Ecco se ci fornisci qualche info tecnica magari si riesce a farsi un idea migliore.

Ciao Luigi
Luigi - Tender to NoLe

Tender to NoLe

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Re:Packrafting in Italia
* Risposta #14 il: Ottobre 01, 2013, 10:18:15 am *
Dimenticavo ..... Ingegnoso il sistema di gonfiaggio con il sacco  ;)
Luigi - Tender to NoLe