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Andrea Ricci

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Re:regolamento navigazione acque interne provincia Roma
* Risposta #15 il: Maggio 20, 2014, 04:02:17 pm *
Stamattina si e' svolta in Provincia di Roma la annunciata riunione per discutere il Regolamento di navigazione acque interne.
Erano presenti rappresentanti di varie federazioni del CONI (FICK,FIV,FIC) e di altre federazioni/associazioni di pagaia. In rappresentanza del mondo della pagaia c'erano quindi Francesca Gastaldi, Giuseppe Spinelli, Gian Piero Russo e io.
La riunione e' stata convocata dal competente ufficio provinciale che si trova tra l'incudine e il martello:
- l'applicazione di un regolamento provinciale dai limiti assurdi (approvato nel 2001 evidentemente da altri funzionari) e il nuovo terribile regolamento di navigazione della Regione Lazio
- le richieste e proteste delle societa' e associazioni sportive per le imposizioni di tasse/canoni da rapina della Regione Lazio e le vessazioni dell'Ardis (autorita' idraulica regionale)
Si e' discusso di entrambi e i rappresentanti provinciali ci manderanno la bozza di nuovo regolamento per commenti.
Vogliamo essere ottimisti? Essere invitati da un ufficio provinciale che si e' preoccupato di ascoltare le esigenze e le istanze degli utenti mi sembra una novita', quantomeno per lo squallido panorama politico laziale.
Vogliamo essere pessimisti? C'e' sempre qualcuno piu' un alto (la Regione Lazio in questo caso) che lavoro per complicare la vita ai cittadini allo scopo di mantenere una burocrazia e trovare pretesti per riscuotere pizzo di Stato.
Andrea Ricci
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Carlo Fonda

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Re:regolamento navigazione acque interne provincia Roma
* Risposta #16 il: Maggio 21, 2014, 02:06:18 pm *
Mi spiace ma stavolta sono in totale disaccordo con Gengis (che pure stimo ed ammiro),
le regole imposte in questa maniera non fanno quasi nulla per limitare gli incidenti, ma anzi danno un falso senso di sicurezza ("ho indossato il salvagente, quindi nulla di grave mi può accadere, allora anche se sono un incapace e non so nuotare posso affrontare il mare in tempesta"). Il mare è molto più potente di noi e delle nostre regole, e soprattutto più di un salvagente (indossato o meno, io ad esempio lo porto *sempre* e lo indosso solo se ritengo che ci sia una situazione di pericolo, cioè *molto raramente* visto che tendo ad evitare i pericoli inutili), sarebbe assai più utile far comprendere a tutti che è importante conoscerlo e rispettarlo questo mare, prima di avventurarsi al largo. Non mi esprimo riguardo al kayak fluviale, è un mondo che non conosco.
I migliori maestri che ho avuto di kayak marino sono quelli che mi hanno insegnato il rispetto del mare, i fondamenti di acquaticità, le manovre fondamentali di controllo del kayak e la conoscenza del mare, dei venti e delle onde, e mi hanno suggerito di provare ed imparare in condizioni di sicurezza prima di osare di più, e soprattutto ad evitare rischi inutili (a volte l'unica manovra di sicurezza è imparare a restare a terra, se non siamo obbligati a fare altrimenti).
Ripeto, per me imporre regole che poi sappiamo nessuno rispetterà non aiuta nessuno. Consigliare di portare sempre con sé il giubbotto è giustissimo, obbligare ad indossarlo è una inutile limitazione della libertà e della capacità di autovalutazione e decisione che dobbiamo invece stimolare. Io non partecipo a manifestazioni dove vige questo obbligo, e invito tutti i miei amici a fare altrettanto, e quando organizzo qualche uscita di gruppo (purtroppo ormai accade raramente a causa degli impegni di lavoro) mi assicuro che tutti sappiano valutare da soli le loro capacità e i rischi ed agiscano di conseguenza. La stupidità non è eliminabile per legge, e nemmeno l'incoscienza, il rischio incalcolabile poi esiste sempre e fa parte del grande gioco della vita, chi affronta il mare con rispetto lo sa bene.

Carlo Fonda,
Trieste
La mia piccola flotta di kayak mare:
CS Canoe - Ventura e Marina440HC (singoli, in dyolene)
Artfiber - Proteus (in kevlar/carbonio), Piave K2 (doppio, in vtr)
Hobie - Mirage Oasis Tandem (SOT doppio in polietilene, a pedali)

francesca gastaldi

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Re:regolamento navigazione acque interne provincia Roma
* Risposta #17 il: Maggio 21, 2014, 03:24:40 pm *
Ciao Gengis,
questo mio intervento è legato solo ed esclusivamente all'attività marina. Ripremesso che io indosso sempre il salvagente e lo indosso perchè il mio senso di sicurezza è soddisfatto quando faccio così. Vedo però che per alcune persone il limite che li rende coscienti della propria sicurezza è spostato rispetto al mio. Stà così che allora bisogna fare distinzione tra il concetto di sicurezza avulso dai nostri sensi impulsivi di protezione altrimenti si trascende nel protezionismo. Il protezionismo, a mio parere, non ha mai fatto bene a nessuno e soprattutto non ha mai insegnato a crescere dal punto di vista responsabile.
Allora chi nuota a miglia distanti dalla costa dovrebbe indossare un salvagente? Anche chi fà il bagno in prossimità della riva in un giorno tempestoso su una spiaggia deserta (penso alle spiagge occ. della Sardegna dove quando tira il maestrale)?
I test sui salvagenti hanno dimostrato che un salvagente di 50 N non è in grado di tenermi a galla e non è in grado di tenermi fuori dall'acqua neanche la testa se ho perduto i sensi. Per questo motivo il 50N non si chiama salgente ma si chiama "dispositivo di aiuto al galleggiamento". Dunque per salvarmi con un 50 N devo essere cosciente. Se sono cosciente posso anche azionare una cordicina per un salvagente che è legato alla mia vita e si apre automaticamente e che automaticamente mi trovo indossato. Semmai l'obbligo può riguardare di saper nuotare. Perchè si parla sempre di salvagente e non si chiede mai di saper nuotare? Diamine mi pare molto più importante!!! Poi c'è da tenere presente che, secondo le normative europee recepite in Italia, per navigare oltre sei miglia (vedi traversata Circeo-Ponza che facciamo tutti gli anni)  è obbligatorio portare con se il 100 N, e sai che il 100 N non facilita il gesto della pagaiata. Se sono cosciente posso benissimo dotarmi di un salvagente come quello che ha mostrato Marco Ferrario nella mail precedente che addirittura mi copre anche se vado oltre le sei miglia (quindi posso andarci anche a Ponza). Non costa tanto. Questo azionato si apre all'istante e si indossa in un attimo. Guardalo bene non è complicato indossarlo come i di 50N che indossiamo solitamente. Con questo accessorio ho un salvagente che MI SALVA LA VITA quando lo aziono. Se invece mi vado a fare la traversata per Ponza con un salvagente da 50N (come tutti abbiamo sempre fatto fino ad oggi), anche se indossato, non sono garantita per niente se vado in acqua e non ho compagni vicino che mi soccorrono.
Del resto chi fà paracadutismo non apre il paracadute già dal momento in cui si lancia ma lo fà nel momento che ritiene debba essere fatto. Se gli coglie un malore? Pensa che io torno a casa tutte le sere da sola in macchina nei boschi dei Tuscolo vicino Roma e se mi prende un malore là nessuno se ne accorge.
Infine, come ho detto nella mail precedente, per le ovvie ragioni, la cosa è diversa nel caso di navigazioni di gruppo legate alle associazioni.

francesca gastaldi
Francesca Gastaldi

Marco Alberti

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Re:regolamento navigazione acque interne provincia Roma
* Risposta #18 il: Maggio 21, 2014, 07:47:17 pm *
Di solito navigo sotto costa o poco distante, ma porto sempre con me il giubbotto d'estate e lo tengo indossato d'inverno, rispetto il prossimo e sono prudente. Vorrei che nessuno mi obbligasse a fare diversamente e mi dettasse delle altre regole.
Lo so che si parla di misure al largo (500 m, 1 miglio, 2 ?), ma quando si comincia a regolamentare anche di poco una cosa che è sempre stata libera,  libera non lo sarà più. Se non siamo più liberi neppure in kayak che cosa ci rimane: errare vagabondi con i lupi ? Per il solleone ho il cappellino, crema solare  e una maglietta apposita.

Non dite che è pericoloso: morti K. mare 1, torrente 20, automobile 5000. Sequestri e multe GC=0.
Personalmente temo di più, specie d'estate, essere investito da storditi con gommoni, moto d'acqua etc. ed è per questo che fin dai primi anni '80 mi sono dotato di Kayak rossi o gialli e di pagaie con le pale pittate di arancione fosforescente.

PS: (Il preservativo si tiene sempre indossato anche a cena o in discoteca ?)

Andrea Ricci

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Re:regolamento navigazione acque interne provincia Roma
* Risposta #19 il: Maggio 22, 2014, 12:26:31 am *
Nel mio ultimo post parlavo di recente "pizzo sullo sport" della Regione Lazio.
Ecco la lettera che ho appena inviato al deputato Fossati (PD).



Lei Filippo Fossati, e' primo firmatario di una apparentemente meritoria proposta di legge "per il riconoscimento e la promozione della funzione sociale dello sport", di recente discussione alla Camera.
Non ci dovrebbe neanche essere bisogno della vostra proposta: basta l'art.32 della Costituzione ("La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività").
Senonche' il suo partito, al governo della Regione Lazio con Zingaretti, ha negli stessi giorni approvato un infame regolamento

"Deliberazione 25 marzo 2014, n. 147 - Regolamento Regionale 30 Aprile 2014 n. 10 : Adozione del regolamento regionale concernente la "disciplina delle procedure per il rilascio delle concessioni di pertinenze idrauliche, aree fluviali, spiagge lacuali e di superfici e pertinenze dei laghi."
[http://www.regione.lazio.it/rl_main/?vw=regolamentiElenco]

che va in direzione avversa, punitiva dello sport!
Vi faccio in particolare notare il punto (Allegato A, articolo 14: concessioni di breve durata), che, lungi dal favorire questa funzione sociale, per la quale si dovrebbero prevedere incentivi e benefici per tutti coloro che questa funzione la esercitano per davvero e non sulla carta, impone in capo alle associazione sportive oneri sugli Allenamenti sportivi e sulle Manifestazioni sportive!

Noi sportivi laziali abbiamo appena cominciato a renderci conto del "pizzo sullo sport" che per primo il suo partito vorrebbe farci pagare.
Presto vi accorgerete che abbiamo la schiena diritta!

Andrea Ricci
Andrea Ricci
andricci63@gmail.com

norbert zenleser

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Re:regolamento navigazione acque interne provincia Roma
* Risposta #20 il: Maggio 22, 2014, 08:52:47 am *
Condivido pienamente il messaggio di Carlo Fonda di Trieste.
Norbert Zenleser
Bolzano

stefanoDelta

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Re:regolamento navigazione acque interne provincia Roma
* Risposta #21 il: Maggio 22, 2014, 09:40:31 am *
Mi spiace ma stavolta sono in totale disaccordo con Gengis (che pure stimo ed ammiro),
le regole imposte in questa maniera non fanno quasi nulla per limitare gli incidenti, ma anzi danno un falso senso di sicurezza ("ho indossato il salvagente, quindi nulla di grave mi può accadere, allora anche se sono un incapace e non so nuotare posso affrontare il mare in tempesta")....  evitare rischi inutili (a volte l'unica manovra di sicurezza è imparare a restare a terra, se non siamo obbligati a fare altrimenti).
... imporre regole che poi sappiamo nessuno rispetterà ... è una inutile limitazione della libertà e della capacità di autovalutazione e decisione che dobbiamo invece stimolare.... La stupidità non è eliminabile per legge, e nemmeno l'incoscienza, il rischio incalcolabile poi esiste sempre e fa parte del grande gioco della vita, chi affronta il mare con rispetto lo sa bene.

Carlo Fonda,
Trieste

Ciao Gengis. Non è che "chi non può più dare il cattivo esempio, dà buoni consigli"?
Mi spiace, ma questa volta concordo in pieno con quanto espresso così bene da Carlo Fonda. E aggiungo che è ora di smettere di chiedere allo Stato di farci da BADANTE nelle cose quotidiane, ché ha ben altre gatte da pelare (e sarebbe ora!!!). Sappiamo bene come va a finire: la badante, per facilitarsi la vita e avere tempo di fare i fatti suoi, ti lega anche al letto!
Sarò brutale e non politicaly correct, ma penso che il principio della "selezione naturale della specie" sia sempre valido, ed è ora che la stupidità individuale si accolli le sue conseguenze (per quella collettiva stiamo pagando già tutti oltre misura: non aggiungiamoci altri fardelli).
E per riprendere l'esempio del preservativo, un conto è averlo SEMPRE a portata di mano, un conto è usarlo a sproposito (o lo usi sempre anche con tua moglie? Forse uno che ha la coscienza sporca... e un alto senso civico...).
Con simpatia
Stefano Barbiero

maurizio bernasconi

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Re:regolamento navigazione acque interne provincia Roma
* Risposta #22 il: Maggio 22, 2014, 10:01:02 am *
Leggo con grande soddisfazione gli ultimi messaggi nei quali si parla di schiena dritta, di rifiuto del badante istituzionale, di opposizione ai pedaggi economici o morali. Davvero mi danno il senso, con un po' di ottimismo, che il criceto si è stufato di correre nella ruota. Ottenere un regolamento ragionevole non è in sé una iniziativa disdicevole, ma riflette il desiderio di confezionare una rotella più confortevole, di mettere un piede nella scarpa del potere. Anche nel canoismo, quando è una cosa seria, sei nudo e crudo come nella morte, altrimenti non costruisci consapevolezza. Il sistema di regole nel quale vivi e che ti hanno inculcato piegandoci e spezzandoci nell'infanzia, puoi ogni giorno provare a farlo esplodere in te stesso, e puoi talvolta minarlo anche al livello della società. Quando succede di averne l'occasione, non sprecarla. Non guardare indietro: ci sei già stato. A cosa mi riferisco l'avrete capito! Un abbraccio a tutti.

Andrea Ricci

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Re:regolamento navigazione acque interne provincia Roma
* Risposta #23 il: Maggio 22, 2014, 12:55:00 pm *
Il forum di cki e' veramente il nostro parlamento e ogni discussione e' utile.
La riprova la ho avuta stamattina: in risposta alla mia personale lettera a politici per l'infame pizzo sulle associazioni sportive, un canoista che dovrebbe rappresentarci al massimo livello istituzionale mi ha rimproverato di non aver condiviso le azioni da intraprendere! Ma dove stava lui mentre ce lo stavano mettendo in quel posto? Dove stanno le sue proposte? Possiamo affidare la nostra liberta' di pagaiare a persone ingessate nelle loro istituzioni, solidali con i politici di turno, e assenti dal confronto con la base?
Io sono uno qualunque anzi sono un signor nessuno, ma in una settimana: ho scoperto da solo e per caso un regolamento della provincia di roma che pone limiti assurdi, ho telefonato e scritto alla provincia, ho coinvolto il forum cki per trovare consenso su una proposta condivisa, mi sono fatto invitare alla riunione in provincia e ho presentato la proposta. Ma questo lavoro (INFORMARSI, INFORMARE, CONDIVIDERE, DIFENDERE, ATTACCARE, RAPPRESENTARE) non lo dovrebbero fare i rappresentanti dei canoisti?
Sara' per questo che perdiamo battaglie per scendere i fiumi contro le ben organizzate lobby dei pescatori?
Sara' per questo che veniamo sbeffeggiati da arroganti guardiacostieri come se fossimo famigliole in pedalo'?
Altro che FICK, FICT, UISP, etc.
Meno male che c'e' cki, democratico organo di dibattito!
Pagaiatori svegliatevi! Ci dobbiamo difendere da soli e cki e' la nostra assemblea permanente effettiva!
Andrea Ricci
andricci63@gmail.com

francesca gastaldi

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Re:regolamento navigazione acque interne provincia Roma
* Risposta #24 il: Maggio 22, 2014, 01:50:39 pm *
Lascia stare Andrea, non farti il sangue amaro per chi non c'è. Ciascuno di noi è mancato a qualche appuntamento nella vita. L'importante è che c'era chi ci voleva essere, anche perchè per battaglie come queste bisogna crederci. Se non ci credi sono perse.

francesca gastaldi
Francesca Gastaldi

maurizio bernasconi

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Re:regolamento navigazione acque interne provincia Roma
* Risposta #25 il: Maggio 22, 2014, 03:17:13 pm *
Citazione
Lei Filippo Fossati, e' primo firmatario di una apparentemente meritoria proposta di legge "per il riconoscimento e la promozione della funzione sociale dello sport", di recente discussione alla Camera.
Non ci dovrebbe neanche essere bisogno della vostra proposta: basta l'art.32 della Costituzione ("La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività").
Senonche' il suo partito, al governo della Regione Lazio con Zingaretti, ha negli stessi giorni approvato un infame regolamento

"Deliberazione 25 marzo 2014, n. 147 - Regolamento Regionale 30 Aprile 2014 n. 10 : Adozione del regolamento regionale concernente la "disciplina delle procedure per il rilascio delle concessioni di pertinenze idrauliche, aree fluviali, spiagge lacuali e di superfici e pertinenze dei laghi."
[http://www.regione.lazio.it/rl_main/?vw=regolamentiElenco]

che va in direzione avversa, punitiva dello sport!
Vi faccio in particolare notare il punto (Allegato A, articolo 14: concessioni di breve durata), che, lungi dal favorire questa funzione sociale, per la quale si dovrebbero prevedere incentivi e benefici per tutti coloro che questa funzione la esercitano per davvero e non sulla carta, impone in capo alle associazione sportive oneri sugli Allenamenti sportivi e sulle Manifestazioni sportive!

Noi sportivi laziali abbiamo appena cominciato a renderci conto del "pizzo sullo sport" che per primo il suo partito vorrebbe farci pagare.
Presto vi accorgerete che abbiamo la schiena diritta!

Andrea Ricci

Nel dubbio di essere stato frainteso, ma spero che tu ti stia riferendo a qualcos'altro: sottoscrivo e condivido quanto scritto da Andrea non solo nel contenuto, ma anche nella forma. 

Andrea Ricci

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Re:regolamento navigazione acque interne provincia Roma
* Risposta #26 il: Maggio 24, 2014, 10:47:00 am *
* Ultima modifica: Maggio 24, 2014, 11:47:44 am da Dani Ckfiumi *
grazie a marco ferrario che mi ha mandato i jpg dei punti incriminati di cio' che io ormai chiamo:
l'infame regolamento della regione lazio per il pizzo sullo sport.




Andrea Ricci
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Gengis

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Re:regolamento navigazione acque interne provincia Roma
* Risposta #27 il: Maggio 24, 2014, 11:03:23 am *
Ciao a tutti ,
mi rendo benissimo conto che tutti  non possano essere d'accordo , grazie al cielo siamo in una democrazia , oltraggiata e vilipesa , ma democrazia, come mi rendo benissimo conto  che ho grosse difficoltà a farmi capire, provo ripardendo da zero.
Premesso che per andare per mare , bisognerebbe essere capaci  di nuotare essere coscienti dei propri limiti spicofisici , avere conoscenze  meteo e
preferibilmente aver imparato attraverso qualche corso ,oppure per  quelli come me  che hanno incominciato quando ne scuole
ne Formatori specializzati esistevano come pure i kayak da mare( sto parlando di Italia  anni 60-70-80) si sono  affiancati a chi già andava per mare con le Klepper di legno e tela  imparando quello che altri già avevano sperimentato , evitando così  pericolosi  incidenti.
Sono il primo  nel riconoscere la pericolosità del mare , specialmente in presenza di rocce e falesie , senza vie di fuga , proprio per questo
ed anche per aver seguito l'evolversi di questa splendida pratica sportiva  nautica , seguendo gli incidenti , gravi e meno gravi  con l'intento
di evitarne il ripetersi  ,tentando attraverso i corsi,  la formazione di una coscienza nautica , atta a ridurli , per questo  posso sembrare rigido ,
ma questo deve essere l'atteggiamento di chi ricopre ruoli più o meno istituzionali ed in special modo quando si tenta di normare una pratica
che si svolge in un ambiente  bello ed entusiasmante fin che si vuole , ma anche atrettanto  imprevedibile e  pericoloso , non può essere impostata
su preferenze personali , ma deve essere impostata alla massima sicurezza , inutile girarci attorno , tirare in ballo libertà  o costrinzioni, protezionismo,la massima sicurezza è il supporto/gilet/ salvagente , chiamatelo come volete  ma adatto e con gli N ( Newton ) in rapporto al peso del kayaker che lo indossa .
Così come non serve fare paragoni con chi nuota o pratica altri sport , noi non stiamo parlando e normando le immersioni ,noi stiamo parlando e tentando di normare una pratica ben precisa che non è il paracadutismo e anche qui posso dire la mia  ,avendone fatti di lanci sia Vincolati  che sono i primi ed il paracadute si apre per effetto di una fune di lancio vincolata all'aereo , come pure dei ritardati sia con capsuala barometrica che  a comando manuale ritardando  così l'apertura a propria discrezione  per centrare il bersaglio .

Gengis

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Re:regolamento navigazione acque interne provincia Roma
* Risposta #28 il: Maggio 24, 2014, 11:19:43 am *
Scusate  ho involontariamente inviato  , prima di finire il mio apporto a questo importante argomento.
Naturalente  i nuovi modelli  autogonfiabili e per niente ingombranti rientrano nel discorso , anche questi però, devono essere indossati correttamente , cosa possono servire se stivati  qua o là ,  specialmente per chi ama le solitarie o naviga  separato dal gruppo .
 Se poi andiamo ad analizzare cosa possano servire  i gilet stivati o sotto le corde tienibene  nei casi di svenimento , mi sa che non ci sono  parole libertarie sufficienti  che lo possano spiegare.
Ritornando  sulla questione  , chi fa le norme deve farle  con l'intento  di ridurre al massimo le probabilità d'incidente e per me  che ricopro  una carica Federale
non posso  avere arbitrio ,ma pensare di abbassare il più possibile il rischio ed indossando il supporto il rischio si azzera o si riduce di  molto .
Per quanto poi  riguarda  quando si debba indossare il profilattico, se non vi è chiaro , con gli anni che avete , mi sa che ne avete usato veramente pochi !!!!!!! io  li ho sempre usati  non solo per prevenire le malattie  , che esistevano prime dell'arrivo dell'aids
ma soppratuto  per il massimo rispetto delle Donne , cui una gravidanza non desiderata era una tragedia , ma anche per evitarmi
una paternità  non  personalmente desiderata e voluta .
Sperando di essere stato sufficientemente chiaro , vi saluto cordialmente.
Gengis

Gengis

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Re:regolamento navigazione acque interne provincia Roma
* Risposta #29 il: Maggio 24, 2014, 11:46:52 am *
Ciao a Tutti ,
oggi mi avanza un poco di tempo e così posso meglio seguire i vari post.
Che il regolamento  per le acque interne romane sia una porcata non ci piove  e che vada contrastato per un cambiamento
è un dovere di ogni sportivo , però onestamente non vedo  che colpa ne possano avere la FICK , la FICT e la  UISP  che non mi risulta siano state preventivamente consultate e si trovano questa porcata tra capo e collo .
Di certo è che se c'è qualcuno in grado di poter intervenire politicamente e con peso , questa è sicuramente la FICK  ed il suo Presidente Luciano Buonfiglio che è anche Vice Presidente del CONI , organo oltre che potente anche vicino ed in contatto con i politici , che dovranno intervenire per modificare la porcata.Sono altresì sicuro  che il Presidente FICK , come ne verrà a conoscenza si attiverà , facendo sentire il suo peso  e noi  come FICT saremo sicuramente a suo sostegno, come penso sicuramente farà la UISP , conoscendone alcuni Dirigenti .Naturalmente in democrazia ognuno è libero di scrivere , protestare, firmare, manifestare, avere la schiena dritta , spezzare le reni e vivere un giorno da leone è meglio che cento da pecorone , però a meno che non si voglia dar fuoco  davanti al comune di Roma , otterrà ben poca visibilità , fatto salvo per il nostro amato forum.Gengis