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Luigi Garioni

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La giostra del Sesia (2 giugno2008)
* il: Giugno 03, 2008, 11:11:17 pm *
Aspetto che Bicio ritorni dal lungo recupero. I kayak ancora riposano sull’erba perlata di pioggia, là  sotto la passerella di Riva il bianco si mescola al blu in dense pennellate impressioniste che traboccano tra i pochi sassi affioranti. Piante piegate ad ombrello gocciolano dal cupo verde della chioma strizzate d’acqua fredda. E’ nebbia cambogiana che si leva dai neri intrisi graniti. L’estate è vicina e il freddo è fuggito più su dove ancora la neve resiste ad oltranza.

Arriva!
Il casco è indossato la pagaia impugnata, puntapiedi è lo sprone, paraspruzzi la celata e al galoppo si và.
E’ un attimo e la giostra comincia.

Tic tac pagaiate martellano come tasti sulla tastiera, non serve cercarli guardarli pensarli pigiarli escono e basta anzi con un po’ di stupore, ma giusti in sequenza a scrivere un'altra avventura.

Tutto rivive, già visto, ma più in fretta più forte più denso e profondo che splendido gusto oggi il fiume che ha.
 
Ora è Mollia e poi il ponte per Rassa e ora è Piode e Scodello e già si ride pensando allo stinco e al barbera mesciato copioso in quel della Balangera. 

Francesco comanda: Ora scrivi! Per far sì che il ricordo del magico incanto duri più a lungo che domani il dubbio non voglia incrinare questa manciata di felicità. Non temere Francesco nessuno può più rubarci il vissuto, ma noi si che l’abbiamo rubato alla noia che schifo ci fa.

E sì, siamo tutti felici, la giostra è finita, non è il sangue che è scorso ma di certo più fluido scorrerà. Medicina è per me e chi sa… ridere saprà

Ciao gigi