Alimentiamo un po' il forum, dài.
Ora, da socio attivo del CIRF, vi spiego un po' di cose, data la scarsa chiarezza dell'articolo apparso sulla Stampa, così come su altri giornali.
Succede che il WWF abbia vinto un bando, con un occhio al Pnrr, per l'assegnazione di uno studio per garantire la connettività fluviale con diversi scopi, in primis per garantire la risalita dei pesci per la loro stessa riproduzione e sopravvivenza ma anche per ostacolare la risalita dell'acqua marina lungo il Po e per garantire la produzione di energia idroelettrica nelle centrali. Il tutto si ottiene eliminando le barriere verticali dei fiumi e gli sbarramenti inutili. Ora, poichè il WWF di idrologia non capisce nulla e la "connettività fluviale" tra il Perino e il Trebbia, sostanzialmente insignificante, riportata nell'articolo, ne è la controprova, sta passando lo studio al CIRF. Il WWF, ahimè, avrà delle buone capacità zoologiche ma pessime idrologiche perché il Perino è un pisciatello che proprio il sottoscritto, con L. Di Francesco, riuscì a scendere in prima nel 1997 in occasione di una delle più grosse piene della Val Trebbia e mai più fu possibile mettere la pagaia in quel letto di quel ruscellone che è il Perino. Con ogni probabilità sono stati confusi dal WWF e dalla giornalista l'Aveto con il Perino perchè sappiamo che l'Aveto, come affluente del Trebbia, ha (aveva...) delle portate anche superiori a quelle del Trebbia. Lo scopo dello studio è nobile e positivo, anche perché è la prima volta che si parla di connettività e continuità fluviale, ma bisogna avere nozioni di idrologia e nessuno meglio del Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale è adatto a portare avanti questo lavoro, considerando anche il prosieguo dello studio che porterà ad abbattere le ostruzioni verticali sul Trebbia e su altri fiumi italiani ed europei. La speranza, ovviamente, vista anche la foto della orribile diga di San Salvatore che ancora opprime le gole e la nostra continuità fluviale di canoisti, è che venga infine abbattuta per garantire una libera navigabilità in canoa, senza soluzione di continuità. Noi canoisti non possiamo che rallegrarcene soprattutto in questi magri momenti di siccità perchè dove vive e nuota un pesce d'acqua dolce di fiume ci sono buone possibilità che anche una canoa possa passare. Vi terrò aggiornati.