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Mauro.

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Vita_Acquatica
* il: Maggio 24, 2008, 01:59:37 pm *
Solo una nota a margine, non a beneficio di tutte le centinaia che basiti hanno seguito, silenziosi portandone il peso senza intervenire, ma forse inutilmente a beneficio di chi occasionalmente si imbruttisce in litigi e lapidazioni pubbliche a suon di parole, affermazioni eccessive o ultimatum, sfoderando tutto il peggio del proprio repertorio.

Un plauso a chi riesce a tenere a freno il proprio dies irae e con le mani che gli prudono e tremano riesce ad esprimersi in toni contenuti, ne rimanda la risposta meditandola più a lungo, o addirittura demanda al privato l'esposizione dei propri difetti di carattere. Un plauso a chi è capace di non prendersi troppo sul serio ed è capace di ridere e far ridere di se stesso, ogni tanto.

Rifletto e mi chiedo ma a quale scopo lo facciamo ? Lo facciamo per noi stessi, per sfogarci ? Come la pallina di gomma elimina-stress ? Lo facciamo per colpire, per offendere, per vendicarci ? Crediamo forse di acquistare dei credits, dei merits ? Dei punti su un supposto o supposti avversari ?

La mia opinione è piuttosto che avvenga il contrario. I meriti li acquista solo chi viene lapidato ingiustamente. Li perde chi replica aggiornando la dose o sfoderando un miglior repertorio di armi o di colpi.

Personalmente ho pietà umana di chi si imbruttisce e se in futuro lo dovessi venire a conoscere non potrei fare a meno di porre subito dentro di me una riserva automatica nei suoi confronti: warning!

La regola credo sia modi e contenuti. Se prevale il modo sui contenuti, i contenuti non verranno mai accettati ma prevarrà sempre il modo: mi ha offeso, l'ha detto nel modo sbagliato, detto così non lo posso accettare.
Per cui qualsiasi sia il contenuto il modo non solo è importante ma fondamentale. Cambia radicalmente se una critica viene detta con gentilezza o con sgarbatezza. Vi è solo un modo per comunicare e far arrivare un contenuto, in modo cortese.

Credo che il mezzo espressivo a volte non ci aiuti e non ci faccia rendere ben conto. Litigare in bar è un conto, finisce lì, nessuno se non i pochi presenti ed eventuali chiacchere che decadono nel tempo ne registra i contenuti, anche se talvolta si possono imprimere a fuoco ed essere difficili da 'lavare' dal tempo. Litigare in una bacheca pubblica, persistente, a livello mondiale, significa macchiare per sempre il proprio curriculum. E siamo noi stessi a farlo.

Tutto qui. Un'invito a tutti coloro che conoscono il proprio dies irae a riconoscerlo ed autocensurarsi. Per il loro bene.

Lungi da me lapidare o censurare alcuno siamo tutti umani e in grado, spero, di apprendere dai nostri errori e dall'esperienza.

ciao ciao
M.

PS: beh la sezione off topic canoa non ce l'abbiamo per cui questo mi sembra il posto giusto ;-)   saluti e baci a tutti
- Tempus Fugit , Carpe Diem -