Ciao a tutti. Ho ricevuto questa email dal mio amico Franz Bettinger che, tra le altre cose, mi riporta la condizione della "League of Gentleman" , un gruppo di immarcescibili canoisti fluviali tedeschi, con qualche austriaco periodicamente aggregato, che per decenni hanno percorso i fiumi dell'Europa, alcuni con le mogli aggregate che li recuperavano, a partire dai primi anni '70.
Penso quindi di far cosa gradita a tutti i lettori di CKItalia, nel riportare la loro condizione perchè, sic, ...prima o poi a noi tutti, se proseguiremo nel nostro sport prediletto, come loro hanno fatto fino alla fine delle loro possibilità, capiterà di gettare la spugna. E' una realtà che dovremo considerare anche se ora siamo ancora soggetti invincibili sui fiumi, uomini duri, dalle braccia d'acciaio e il cuore d'oro, con la mente disposta ad affrontare ogni difficile situazione da superare ad ogni costo.
Ve la riporto prima in inglese e poi sotto tradotta:
"By the way: Wolf Steinwendner (whom you know of Greece) sent an email, "before it is too late“ (he wrote). He (86) and his wife Brita are alive, as all others from the League of Gentlemen. Helmut is still wandering about the alps and among the fittest. His brother Gerhard is in a home and dement and has two new (not so good) hips. Kurt had an heart operation and suffers from severe hearing difficulties. Brita and Wolf are still healthy, although Wolf was diagnosed yesterday with Parkinson. Wolf has also a new knee and can’t smell anything anymore. Brita had an eye operation (and is still writing books). Typical about old age is: stiffness and slowness. Wolf thanks us for the highlight of his life, which was (to my astonishment) NZ (so he says) and also for many wonderful trips in Greece. He is aware that „political ghosts" brought us (me and him) apart 6 years ago."
"A proposito: Wolf Steinwendner (che conosci della Grecia) ha inviato un'e-mail, "prima che sia troppo tardi" (ha scritto). Lui (86) e sua moglie Brita sono vivi, come tutti gli altri della "Lega dei Gentiluomini". Helmut è ancora in giro per le alpi e tra i più in forma. Suo fratello Gerhard è in una casa di demenza e ha due anche nuove (non così buone). Kurt è stato operato al cuore e soffre di gravi difficoltà di udito. Brita e Wolf sono ancora sani, anche se a Wolf è stato diagnosticato ieri il Parkinson. Wolf ha anche un ginocchio nuovo e non sente più niente. Brita ha subito un'operazione agli occhi (e sta ancora scrivendo libri). Sono tipiche della vecchiaia la rigidità e la lentezza. Wolf mi ringrazia per il momento clou della sua vita, che è stata (con mio stupore) la Nuova Zelanda (così dice) e anche per molti meravigliosi viaggi in Grecia. È consapevole che i "fantasmi politici" ci hanno separato (me e lui) 6 anni fa. (n.d.t. non so come interpretare quest'ultimo periodo)."
Ecco, è una pezzo che riporta la realtà ottuagenaria di alcune vite di canoisti che hanno affrontato ed esplorato fiumi in tutt'Europa e nel mondo (mi raccontarono una volta in Grecia , intorno ad un fuoco, dove ebbi il privilegio di conoscerli e di scendere con loro l'Erymanthos ed altri fiumi più facili - erano già sulla settantina abbondante allora - che quando scoppiò la guerra dei Balcani erano in canoa per fiumi yugoslavi e vedevano dalle canoe che gli eserciti si sparavano l'un l'altro... Non vi dico quello che mi raccontarono riguardo alla fuga, coi furgoni camperizzati, una volta sbarcati, da quel teatro bellico) e che stanno ormai affrontando delle fasi di sopravvivenza ben più ardue dello scendere in canoa fiumi di quinto grado.
Concludo, per darvi un'ultima unità di misura che Kurt mi disse, portandosi la canoa in spalla allo sbarco dell'Erymanthos: "Non so se il prossimo anno riuscirò ancora a venire in Grecia ...sto facendo troppa fatica a trasportare sulla spalla il kayak ...non posso pesare troppo sugli altri e quest'affare, accidenti, pesa troppo per la mia spalla!". Era il 2012 e credo avesse un 75 anni...