Io sono tra quelli che escono in canoa per gite giornaliere senza GPS, cellulare e orologio.
In caso di trekking di più giorni, porto con me il cellulare per contattare i familiari.
Mi è capitato di scendere fiumi per molti giorni in totale autonomia con altri amici, uno dei quali aveva portato con sé un telefono satellitare per emergenza, oltre che per poter contattare saltuariamente i familiari. Tuttavia, in Mongolia si rivelò inutile in caso di emergenza, come scoprimmo dalla Croce Rossa locale a Ulan Bator, che ci mise in guardia affermando che mai un elicottero militare - al tempo c'erano solo quelli - si sarebbe alzato per soccorrere uno sprovveduto di italiano che si era messo in testa di avventurarsi lungo le isolate e disabitate gole del Chuulut e che avremmo dovuto cavarcela da soli. Per fortuna così è stato e senza incidenti, ma sarebbe bastato distruggere o perdere una canoa, per trovarci nei casini (e con le canoe a pieno carico in rapide, per quanto facili, molto sassose - come ricorda il nome del fiume - sarebbe bastato un attimo di distrazione per incravattarsi).