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incuriosito dalla canadese
nolby:
apro la discussione qua perché è un tipo di imbarcazione decisamente più fluviale che marina/lacustre.
Da qualche tempo mi sta incuriosendo la canoa canadese (assolutamente turistica). Ma non vedo grandi praticanti dalle mie parti, complice probabilmente il fatto che in Italia i grandi fiumi su cui fare lunghi trekking lontano dalle città non sono poi molti e sui ventosi laghi un kayak è decisamente più adatto.
Vedo però passare spesso e volentieri sui vari mercatini vecchie canadesi anni '80 -principalmente Nova e Janautica- in vetroresina a prezzi interessanti (300-350€) e mi chiedevo se potessero essere buoni acquisti o se sarebbero solo un incentivo a lasciar perdere. C'è qualche modello in particolare da tenere d'occhio? Mi piaceva l'idea di qualcosa di gestibile sia da solo che in coppia.
Da che mi sto interessando, ovvero da inizio primavera, non ho mai visto in vendita su questo mercatino o sui gruppi facebook canoe estere (NovaCraft, Esquif, WeNoNah, MadRiver Venture,…) per cui immagino che il pubblico di cui si parla sia davvero ristretto.
Anche di rivenditori non mi sembra ci sia molta scelta, tolte le mastodontiche Rainbow che si trovano un po' ovunque in Italia mi sembra che solo Ozone abbia qualcosa.... e considerando che le canoe in composito sono tutte importate dal nuovo continente hanno prezzi piuttosto importanti.
I produttori italiani ancora in attività hanno tutti tolto dai cataloghi le canadesi ed in generale i loro vecchi modelli a livello di disegno mi sembrano molto molto diverse da quelle di provenienza estera.
Come punti di riferimento nazionale ho individuato l’AICAN mentre a livello locale in Lombardia OutdoorTicinoRiver. Ci sono altri gruppi o siti da tenere d’occhio? Magari “entrando nel giro” si scopre esserci un mercato dell’usato che non arriva ai portali come Ckfiumi e simili.
Oggi sono stato a vedere la presentazione delle Esquif ed un appassionato presente per l’uso che ne farei io, ovvero sia singolo che tandem sui laghi minori e più raramente fiume max II° grado mi è stato consigliato di stare sui 16’ e su canoe dal rocker moderato (in Esquif mi ha parlato di Huron16 ed Avalon, mi sono state spiegate molte cose sulla loro costruzione ma non è ancora chiaro che prezzo avranno in Italia).
Intanto mi sto documentando un po' sul web... se qualcuno vuol dire la sua lo leggo con piacere.
marittimo:
Avevo iniziato la mia esperienza canoistica (una decina di anni or sono) proprio con una canadese in legno costruita insieme a mio fratello. Ne uscì uno scafo largo (90 cm) e pesantissimo (38 kg) quasi impossibile da maneggiare da soli. La provammo un paio di volte nel fiumiciattolo vicino casa e giusto per vedere come galleggiava perché era estate e i tratti navigabili si riducevano a qualche decina di metro.
Finalmente un giorno ci decidemmo a provarla in mare, ma fu un mezzo disastro perché eravamo del tutto scoordinati e incapaci di andare dritti.
Poi si alzò la solita brezza mattutina che, vista dalla canoa, sembrava una burrasca forza 10.
Così tornammo in spiaggia quasi come naufraghi e mettemmo subito in vendita la canoa, acquistata da un signore che voleva installarci un motore elettrico (ma non sappiamo come è andata a finire).
Inserisco qualche foto dove si vede mio fratello con lo sguardo sconfortato verso il mare.
Molto probabilmente Lorenzo Molinari, che è stato anche campione di C1, si sarebbe invece divertito alla grande :)
Da totale inesperto di canadese io consiglierei soltanto di iniziare con un modello più economico possibile, meglio se preso in prestito o a noleggio low cost.
Poi tanta ma tanta pratica e anche tanta pazienza.
nolby:
ciao, per muovere i primissimi passi sono già "organizzato".
Il club che frequento è prettamente di kayaker ma c'è una canadese in plastica (credo una EXO).... però una volta capito che potrebbe fare per me vorrei potermi muovere in autonomia.
Lorenzo Molinari:
Come conclude Marittimo, per chi desidera cimentarsi con la canoa a pagaiata a pala singola (tanto per non fare confusione, vista la genericità del termine "canoa"): tanta pratica e tanta pazienza, e sottolineo pazienza.
La soddisfazione ripagherà ampiamente - a mio parere - più di ogni altra tipologia di canoa (lo dico avendole praticate un po' tutte e in ogni condizione (acqua piatta e bianca, turismo o agonismo, ecc.).
Consiglio vivamente di farsi impostare da un istruttore di canoa sin dalle prime uscite, per evitare di incancrenirsi su errori nella pagaiata, che poi sarà difficilissimo correggere, e che vedo, purtroppo, in molti che la praticano (braccio alto piegato all'attacco, estrazione troppo all'indietro rispetto al bacino, giusto per fare due esempi di errori molto comuni).
In Italia non sono mai stati progettati, tranne eccezioni, modelli di canoe aperte interessanti, e tanto meno negli anni '80. Neppure i modelli dell'ASA Canoe si distinguono da questo punto di vista. Sono tutti scafi adatti a un uso ricreativo e in pochi casi anche turistico, oltretutto risentono molto del vento. Alcuni dispongono del timone, altri sarebbe meglio che lo avessero, perché di difficile conduzione anche da parte dei più esperti! Mentre una canoa aperta deve andare dove si vuole e in ogni condizione, avendone l’esperienza.
La scuola americana la fa da padrone: gli scafi sono stati progettati da persone esperte di queste canoe e non da kayaker improvvisatisi canoisti. Nel Nord America ci sono parecchie marche ottime, oltre alla ben nota Old Town Canoe, tanto per citarne alcune: Wenonah Canoe Inc., Northwoods Canoe Company, Northstar Canoes, Mad River Canoe, Esquif. Oppure in europa la tedesca Gatz Kanus o l’inglese Mega Kayaks.
Ritengo comunque ben progettato lo scafo della Rainbow, venduto in tre misure, volendo stare in Italia, con un buon rapporto qualità/prezzo, adatto per laghi e fiumi fino alla Classe I o poco più.
L’Esquif - da alcuni citato - è un ottimo marchio, offre un’ambia scelta di modelli per usi diversi, assai costosetti.
nolby:
Sul discorso formativo mi trovi d'accordo. I primi passi magari li farò al club dove c'è un plasticone e chi ha qualche esperienza di canadese ed, una volta capito che possa piacermi, pensavo di fare un fine settimana in Ticino con Livio Bernasconi... che mi sembra l'unica possibilità in zona di approcciare la canadese turistica.
Della scuola di Bernasconi mi piace molto anche la filosofia, molto a contatto con la natura (bushcraft); ho letto che vieta durante i corsi e le escursioni di portare ed utilizzare plastica monouso come piatti e bicchieri ma richiede che ognuno abbia il proprio corredo "riutilizzabile".
Sul mercato dell'usato mi sembra di capire che il tuo consiglio sia di evitare le vecchie canoe in vetroresina che si vedono ogni tanto sul mercatino.
I prezzi del composito ho notato anche io essere parecchio altini, specie se confrontati coi costi di un kayak da mare...insomma... immagino che la lavorazione di una canoa aperta in composito sia molto più semplice rispetto alla produzione di un kayak da mare dove c'è il doppio guscio, le paratie, i gavoni,... Quelle importate da oltre oceano si può anche capire ma, tra i marchi citati da te, avevo già addocchiato un paio di modelli interessanti della Gatz. Purtroppo di base offrono il carbonkevlar e con l'allestimento più minimale si parla comunque di 3000€. Non sono previsti a quanto vedo dal sito tessuti meno pregiati ( se si sta lontani dall'acqua bianca per me vetro e diolene andrebbero benissimo)
Sono curioso di vedere quanto costeranno le Esquif in T-formex. Il primo modello pubblicato sul sito è un 12' e costa 1500€, magari i modelli di dimensioni maggiori rimangono sotto le 2000. Unico problema è che, a quanto ho capito, al mercato italiano saranno destinate solo 15 barche all'anno...magari l'inserimento nel mercato italiano di Esquif smuove un po' il mercato dell'usato.
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