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boom di vendite?
nolby:
Pensavo che il nostro mercato nazionale fosse in qualche modo esente da questo aumento di richiesta ma è di ieri l'annuncio della italianissima CSCanoe:
--- Citazione ---Con le grandi richieste per le nostre imbarcazioni, abbiamo potenziato la nostra attrezzatura con nuove pompe ad alta pressione per infusione. Questa tecnologia ci permette di costruire fino a 12 barche contemporaneamente.
Con le nuove pompe ad alta pressione le nostre barche sono ancora più leggere e resistenti di prima.
--- Termina citazione ---
Un aumento della capacità produttiva di un'azienda che progetta e produce ancora al 100% in Italia è sempre una buona notizia. Nell'immagine a corredo i kayak in lavorazione sono 4 slalom e 4 da mare.
Lorenzo Molinari:
Il numero di chi pratica canoa in tutte le sue forme (SUP incl.) è indubbiamente in crescita, soprattutto in Europa e in alcuni paesi asiatici e del Sud e Centro America. Nel Nord America il numero di praticanti è già percentualmente molto superiore a quello europeo, sul totale della popolazione, e quindi la crescita percentuale appare più contenuta.
Tra i neofiti prevalgono gli acquisti di SUP (in primis gonfiabili), poi – a molta distanza - SOT e kayak gonfiabili, per varie ragioni più che condivisibili, che non sto qui ad elencare.
I praticanti più appassionati ed esperti di kayak marino e lacustre, tendono a passare dagli scafi in polietilene a quelli in composito, più costosi, ma più performanti. D'altronde pare che ampie fasce di popolazione possano permettersi di spendere parecchi soldini in attrezzature. Si pensi la mercato delle biciclette, dove un enorme numero di praticanti rinnova periodicamente la propria attrezzatura spendendo cifre - almeno per me - stratosferiche, solo perché, ad esempio, non avere il freno a disco su una bici da strada oggi è da sfi-ati.
In crescita anche il mercato del surfsky, quasi esclusivamente in composito, visto che con questi scafi conta molto la prestazione navigando down wind. Questo mercato accoglie soprattutto canoisti di mezza età, che provengono dall’agonismo d’acqua piatta o fluviale, e sempre di una nicchia stiamo parlando.
I marchi più prestigiosi e noti, come quelli citati: Tiderace, P&H e CS Canoe, sono in difficoltà nelle consegne e specificatamente nelle consegne di imbarcazioni in composito, dove il lavoro manuale e l'esperienza dell’operatore incidono e, di conseguenza, dove non è così facile aumentare velocemente la capacità produttiva. Non mi pare che analoghi problemi si abbiano tra le aziende che producono solo in polietilene. Chi fa l'uno e l'altro potrebbe averne anche nel polietilene, proprio a causa del carico di lavoro nel composito, che viene privilegiato perché più redditizio, dato che anche l'allestimento finale di una canoa in polietilene comunque richiede lavoro manuale.
Tuttavia il mercato del composito risulta una nicchia assai piccola rispetto al mercato della canoa in generale, nicchia che, per quanto cresca parecchio, risulta sempre più una nicchia, in quanto il resto del mercato fa la parte del leone.
Il mercato delle canoe aperte è ancora più una nicchia e tale rimarrà, essendo queste canoe poco adatte al mare e a luoghi ventosi, e in genere chi pagaia va proprio in mare o per laghi, spesso ventosi.
Il fatto che un distributore inserisca a catalogo un marchio come Esquif non deriva dall’aver fare chissà quali conti. E’ un marchio che va per la maggiore in Europa per le canoe aperte. Alcuni canoisti anno un po’ abbandonato l’acqua bianca, per vari motivi, tra i quali la bizzarria dei regimi idrici, il più delle volte secchi o in piena, e preferiscono pagaiare in mare, oppure su quei fiumi che presentano un regime più costante nel corso dell’anno, come Ticino, Po, Tagliamento, Tevere, Livenza, e dove la canoa aperta accresce la bellezza della pagaiata.
Circa l’uso delle canoe aperte in acqua bianca, da sempre impiegate nel Nord America, finalmente anche in Europa e in Italia vi sono più appassionati, ma si parla sempre di un esiguo numero di persone, che fanno anche da traino a qualche principiante. I fiumi prescelti raramente superano la Classe II o III, molto apprezzato è il Trebbia. Le canoe impiegate sono progettate specifiche per questo scopo e le marche che le producono sono poche, perché le vendite sono modeste. Esquif è tra i marchi più apprezzati.
Analogo discorso potrebbe essere fatto per i packraft, un mercato che si rivolge a un numero contenuto di appassionati di trekking misto: piedi/pagaia e, talvolta, MTB. Imbarcazione la cui invenzione e modalità di utilizzo può essere attribuita al mitico Dick Griffith circa 70 anni fa!
Alessandro23_g4:
Posso dirvi che anche una buona parte dei miei conoscenti ha comprato dei kayak nell'ultimo semestre.
Probabilmente c'? davvero un aumento di coloro che vogliono praticare questo sport
Sirius77:
Ho notato anch'io un aumento di interesse in particolar modo per Kayak mare, gonfiabili di ogni genere e packraft. Unica pecca ? ancora il mondo canoistico non sempre legato alla diffusione del Kayak e della Pagaia. Molto spesso mi trovo difronte a poche societ? e pochi club, relativamente esclusivamente spinte sulla parte agonistica o sulla visione del club sociale. Oggi, ma posso sbagliare manca una mentalit? simile al mondo dello sci, dove se fai l'istruttore di canoa, Kayak o raft ? un lavoro, non un passatempo ed un hobbie. Dove non ti limiti a fare una discesa commerciale e guidata, ma cerchi di aumentare il movimento con i numeri. Prendo ad esempio la Slovenja o Inghilterra dove trovi tutti gli aspetti, agonistico, sociale e commerciale; anche se vi ? un aumento di mezzi manca una base forte di divulgatori - Istruttori del mondo pagaia. Altra drammatica realt? ? la frammentazione estrema delle federazioni agonistiche e non....Banalmente ci sono almeno 5 sei diversi tipi di enti che possono dare brevetti sulle singole discipline o attivit?, questo non invoglia di certo a fare un infinit? di corsi, meglio sarebbe farne un base multidisciplinare Kayak Canadese Raft e Sup, per poi specializzarsi eventualmente nei diversi ambiti, lago fiume mare, o livelli diversi di difficolt? per gradi ww. Logicamente vuole essere una critica costruttiva e non distruttiva, anche perch? solo grazie alle varie associazioni, federazioni il mondo della canoa ? vivo, tuttavia sarebbe bello, e forse utopia, unire in un unico contenitore tutte le discipline di pagaia, mantenendo l'autonomia, magari solo in ambito agonistico. Questo permetterebbe una maggiore possibilit? di progettazione e di intercettare tutti quelli che vogliono usare il Kayak in sicurezza come mezzo di trasporto, ludico o turistico.
Alessandro23_g4:
Posso dirvi che una buona parte dei miei conoscenti ha comprato anche dei kayak nell'ultimo semestre.
Probabilmente c'e davvero un aumento del numero di persone che vogliono praticare questo sport
Tieni presente che il covid non ha danneggiato tutte le aree e ha aiutato molte altre aree a crescere rispetto al periodo pre-covid.
Prevedo che una volta finite le restrizioni pandemiche, ci sara un'esplosione di vendite per tutti i tipi di sport.
Questo significa che ora e Il momento giusto per aprire negozi per la vendita di attrezzature sportive, da campeggio, ma anche per altre attivita all'aria aperta.
Approfittando del momento, attualmente quest'agenzia di realizzazione siti web sta sviluppando per me due siti di e-commerce, entrambi per attrezzature sportive.
Spero davvero di vincere il jackpot alla fine della pandemia.
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