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AIUTO RESTAURO KAYAK MESSO MALE
Micksalva:
Grazie marittimo. Mi sono procurato un po' di polistirolo da inserire all'interno per ripristinare a forma del kayak, domani lo provo. Spero funzioni. Per quanto riguarda il tessuto da utilizzare come te penso sia meglio usare il bidirezionale a 90° di base, mi oriento sul 200 gr/mq come hai suggerito. Vediamo poi eventualmente i rinforzi da 300-350 gr/mq. Sull'are di connessione scafo/coperta vorrei usare un nastro bidirezionale simile a quello originale, penso di arrivare a sistemarlo dall'interno quasi fino in fondo usando un rullino con un lungo braccio, da fuori usero' lo stucco che mi e' stato raccomandato da un carrozziere. Per la resina ho un barattolo da 500gr di poliestere ma a questo punto, dato che comunque non bastera', prendo una epossidica anche perche' dovendone usare praticamente ovunque, se ce ne va di meno come dici tu, la preferisco per contenere il peso complessivo delle riparazioni. Una volta finito che tipo di fondo e colore posso utilizzare considerando che lo stendero' a mano non avendo un compressore?
Un negozio di prodotti nautici locale mi ha suggerito la vernice monocomponente della Veneziani (Unigloss) mentre come fondo sempre della Veneziani una pittura alchidica di fondo monocomponente sempre della Veneziani (Eurogel). Alla mia domanda di usare eventualmente prodotti bicomponenti mi ha detto che secondo lui non ne valeva la pena.
Voi che mi suggerite? E soprattutto quanto prodotto servira' per stendere almeno due mani sia di fondo che di vernice? Grazie in anticipo
marittimo:
Attenzione che i prodotti in poliestere (resina e stucco da carrozziere) aggrappano male sull’epossidica (che invece aggrappa benissimo sulla poliestere).
Lo stucco puoi ottenerlo aggiungendo all’epossidica degli appositi addensanti. Ad esempio le microsfere cave. Aggiunte a 1 cm di epossidica dentro un bicchierino da caffè (quelli bianchi di plastica) lo riempi completamente. Poi si carteggia con facilità ed è molto leggero. Si può usare anche il talco industriale (più economico), ma ha un peso maggiore.
Dovendo però attendere l’indurimento della resina, ha dei tempi superiori rispetto allo stucco per carrozzeria.
L’utilizzo dell’epossidica ha tuttavia delle regole molto più rigorose rispetto alla poliestere (ad es. rispettare perfettamente il rapporto tra i due componenti usando bilancini di precisione al decimo o al centesimo di grammo; miscelare accuratamente per almeno 3-4 minuti raschiando il fondo e i lati del barattolo; non usarla a temperature inferiori a 12-13 gradi).
Per quanto riguarda i prodotti ti consiglierei di evitare quelli specifici per la nautica, che hanno dei costi spropositati e che non sempre corrispondono alla relativa qualità. Se hai un cantiere nautico vicino casa puoi sentire se ti danno qualcosa.
Per lavori come questi va benissimo anche una delle resine epossidiche che trovi su Amazon o su e-Bay. Io ho costruito una canoa, un SUP e 6 o 7 pagaie con una resina tedesca marcata Dipoxy tipo 2K-700 (ha però dei tempi di indurimento abbastanza lunghi, cioè almeno 24 h in estate e quasi il doppio in inverno). Comunque puoi prendere quella che costa meno (molte sono anche dotate di filtro anti ingiallimento).
Sulla vetroresina aggrappano bene quasi tutte le vernici. Il fondo (non da grip ma da riempimento) ti serve soltanto per eliminare le micro imperfezioni e ottenere una finitura a specchio prima di verniciare (quindi potresti anche evitarlo se hai lavorato bene con lo stucco e non hai troppe pretese estetiche). Io uso un prodotto epossidico professionale da carrozzeria (bicomponente) che costa circa 15 €/kg e che si stende bene anche con il rullo in schiuma (tanto poi ne verrà tirato via almeno un 50-60%). Lo compro però da un rivenditore vicino casa. Comunque puoi chiedere a qualche carrozzeria se ha delle rimanenze (1 kg comprensivo dell’indurente è più che sufficiente per una mano grassa + eventuali riprese delle imperfezioni che emergono con la levigatura).
Come vernice (anche qui 1 kg dovrebbe bastarti) ti consiglierei comunque una poliuretanica perché è molto resistente a graffi e abrasioni, cose alle quali una canoa è assai esposta.
Quelle per lavori professionali di carrozzeria (ottime anche per le canoe) partono da circa 30 €/kg e normalmente possono essere date solo a spruzzo, ma su e-Bay puoi trovare poliuretaniche bicomponenti (più resistenti delle monocomponenti) a meno di 20 €/kg (spedizione inclusa) stendibili a rullo o a pennello (però io non le ho mai usate perché ho il compressore e preferisco quelle da carrozzeria) con l’ulteriore vantaggio che puoi dare le mani bagnato su bagnato.
In alternativa potresti anche dare uno smalto sintetico economico e monocomponente solo per il colore (1 o 2 mani in base a quanto copre) e poi darci sopra 3 o 4 mani di poliuretanica trasparente che funge da strato protettivo antigraffio. Ho usato questo sistema per verniciare (a pennello) le mie due ultime pagaie, ma invece della vernice trasparente ho dato una epossidica molto fluida che non ingiallisce (2 mani perché fa molto spessore), anche questa tedesca e comprata su Amazon addirittura ad un prezzo leggermente inferiore di quella che ti ho già segnalato (ovviamente non ottieni una finitura perfetta come una vernice, però la resistenza è garantita).
L’ultima mia pagaia la vedi qui sotto nel penultimo intervento (l'effetto dorato l’ho ottenuto aggiungendo all’epossidica un pigmento colorante in polvere di mica).
https://forum.ckfiumi.net/index.php/topic,6273.30.html
missouri:
nella mia esperienza le monocomponenti sono decisamente meno resistenti, secondo i miei ricordi di chimica che potrebbero essere ormai obsoleti, la poliuretizzazione avviene soltanto con la reazione tra la resina alchidica e l'induritore.
in effetti le monocomponenti andrebbero coperte da resina trasparente per farle durare. in un cantiere avevo visto utilizzare prodotti venduti per le piscine, a loro dire erano economici ed avevano come caratteristica un lieve ingiallimento da uv che però su certe tinte non risultava sgradevole.
se invece l'obiettivo è sperimentare allora si possono fare prove di altri prodotti. io ho riparato e modificato uno scafo simile per trasformarlo uso acque piatte e la finitura l'ho fatta testando vari colori e brand che mi servivano su altri progetti.
gli smalti economici reperibili nelle catene di ferramenta hanno fornito le scarse prestazioni che avevo previsto, quelli dati a bomboletta non hanno neppure resistito alla pioggia.
ho ottenuto prestazioni superiori dalle vernici marcate rust oleum ed trasparente adler, che sono abbastanza reperibili presso negozi fisici, ma hanno anche un costo superiore per cui le ho poi sfruttate per altri progetti.
un prodotto che vorrei sperimentare in futuro sono i gelcoat monocomponente, ed inoltre le bombolette da writer marchiate molotow che hanno un prezzo contenuto, hanno delle tonalità molto intense e sembrano tenere bene.
ovviamente sarebbe un test, comunque le quantità necessarie per un kayak sono molto ridotte.
marittimo:
--- Citazione da: missouri - Settembre 08, 2021, 11:37:45 am ---
....in un cantiere avevo visto utilizzare prodotti venduti per le piscine......
--- Termina citazione ---
Le resine epossidiche che ho indicato nella mia precedente discussione sono pensate proprio per quell’utilizzo, ossia resine c.d. “da colata” che hanno dei costi molto inferiori rispetto a resine per lavori specifici. Ad oggi ne ho usati quasi 15 kg per costruzioni in legno, in vetroresina o vetro e carbonio. Per il legno direi che vanno più che bene. Per realizzazioni in vetro e/o carbonio diciamo che sono accettabili ma il manufatto non presenta le caratteristiche (rigidità, robustezza, deformazione al calore, ecc.) che avrebbe se fosse stato realizzato con una resina specifica per laminazione (normalmente inadatta per l’incollaggio o la laminazione del legno).
Quello che noi chiamiamo “resina epossidica” in realtà è un formulato che può comprendere migliaia di varianti per qualsiasi uso e anche per condizioni estreme (ci sono resine epossidiche per alte temperature che vengono usate anche per fare le marmitte).
Riguardo alla tenuta delle verniciature, vale sempre il principio che tutto dipende (anche usando vernici di alta qualità) dalla preparazione del supporto.
Micksalva:
ho ripristinato le forme della coperta utilizzando dei supporti in polistirolo dall'interno. Ora devo livellare tutti gli avvallamenti che comunque ci sono. Pensavo di ripristinare prima una continuità strutturale con un paio di strati di fibra e poi andare di stucco per livellare. Corretto?
Un paio di domande: Per la pulizia dei pennelli con la miscela di resina e indurente leggo si usa acetone, mi chiedevo ci sono alternative? Qualcuno ha mai usato altri diluenti, tipo acquaragia?
Avete mai usato un rullo frangibolle per eliminare le bolle d'aria dalle fibre? E' utile?
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