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AIUTO RESTAURO KAYAK MESSO MALE

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Micksalva:
Salve a tutti.
Ho da poco ricevuto in regalo un kayak della ASA ma veramente malridotto. 
Ha molte riparazioni fatte male sia sulla coperta che sullo scafo. Inoltre alcune zone della coperta, oltre che spaccato si sono anche un po' deformate dopo anni di incuria.
Insomma un caso abbastanza disperato. Spero si riesca a capire dalle foto.
Ho iniziato a togliere le riparazioni aggiunte nel tempo aiutandomi con la levigatrice che pero' non sembra avere molta efficacia per cui sto cercando soprattutto di strapparle via aiutandomi con una spatola affilata. Su alcune zone non riesco per cui credo dovrò carteggiare parecchio (forse usando una fresa?). Ho sistemato molte cose ma mai in vetroresina e non ho mai riparato una canoa per cui mi chiedo se vale la pena ripararla e come procedere per restituire la forma originaria della coperta.

Qualche suggerimento?
Grazie mille

Lorenzo Molinari:
Urca! E' proprio conciato piuttosto male.
Il kayak è della ASA Canoe di Andrea Alessandrini, modello Ninfa 380, potrebbe essere stato prodotto tra il 1980 e il 2000 (più facile negli anni 1980). Un tempo si usava anche in acqua bianca, ora è un ottimo kayak da turismo fluviale o lacustre. Io ne ho uno uguale, ma ancora perfetto, che talvolta uso su fiumi tipo Ticino.
Questo modello si trova in vendita anche in ottime condizioni e a poco prezzo.
Rischi di spendere di materiale quasi quanto un usato in buone condizioni e ottenere un risultato comunque mediocre, oltre ad appesantirlo un po’.
Se ti diverti e ci sai fare, avanti!
Se vuoi riportarlo alla forma originaria, dorai posizionare dei rinforzi interni, che diano rigidità (carbonio sarebbe l’ideale… ma ne vale la pena?), e tenere il kayak in forma con dei supporti, finché la resina non catalizzi, che poi toglierai.
Il fatto che le riparazioni stentino a saltare via è segno che, almeno, chi l'ha usato, per quanto l'abbia sbattuto parecchio, almeno sapeva carteggiare e pennellare!

Guido Brasletti:
Perdonatemi per questo off-topic
Siccome da immagini e nome del kayak (Ninfa 380) deduco che potrebbe essere un 3,8 mt, come il mio gonfiabile
Volevo chiedere a Lorenzo, che in kayak ci sa andare davvero bene, che medie tiene sul Ticino in acqua piatta... per sapere quanto "fermo" sono con il mio :)
Grazie!

Lorenzo Molinari:
Ciao Guido, la Ninfa 380 della ASA Canoe è, come immaginavi, lunga 380 cm.
Settimana scorsa ho fatto una gita in mare con un pesante plasticone lungo 3,20 m e andavo a 8 km/h.
Non so dirti con la Ninfa 380, piuttoso leggera e, se ben ricordo, larga 63 cm. A spanne direi 9 km/h in acqua piatta senza corrente.
Considera che, per quanto non mi alleni, ma saltuariamente faccia uscite di piacere, ho nelle braccia circa 60.000 km (di cui tanti facendo agonismo) e, se ne deduce, che sono un anche po' attempato (61)!
Con la mia gonfiabile che è lunga 4,02 m e larga 87 cm (un vero chiattatone) la velocità crolla a 5 km/h o qualche decimale in più.
Mi riferisco a velocità medie tenute pagaiando per una o due ore senza soste.

missouri:
io lo userei come esercizio per imparare a giocare con la vetroresina. altrimenti contando il tempo impiegato probabilmente non ha alcun senso.
usare la vtr nonostante tutti i consigli che si leggono su internet penso che sia al 90% questione di pratica.

la levigatrice serve a poco, io la uso sullo stucco. per tagliare la resina vado con il multiutensile, dove è delaminata non son mai riuscito a riparare, taglio il pezzo e poi levigo progressivamente più largo a partire dal buco. il lavoro grosso con il flex e carta a grana grossa.
la riparazione spesso è più robusta dell'originale, quelli erano scafi leggeri. il pastrocchione giallo l'ho visto spesso, forse è vecchia resina poliestere economica che ingiallisce al sole? è dura ma capita che non tenga l'acqua. e poi spesso veniva data alla buona a spatolate sopra al danno.
inevitabile andare a tentativi e poi dover rifare, in questa barca non rischi di fare danni. impregnare, stendere il tessuto ecc.. si capisce solo facendolo. un trucco è cercare di rimuovere tutta la resina in eccesso.
sempre guanti occhiali e mascherina ed anche i tappi in base allo strumento, le fibre sono noiose.

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