Ciao e benvenuta nel mondo canoistico. Spero che ti piaccia e che ti attragga per lungo tempo.
Visto che sei totalmente inesperta, ti consiglierei innanzitutto di investire qualche euro in un manualetto base. Vanno bene anche quelli datati ancora reperibili su Internet o nei mercatini (es. Canoa e kayak di Bruno Rosini che trovi su libraccio.it a € 4,19 venduto come usato ma di solito praticamente nuovo).
Sulla pagaia
Quelle in alluminio (che poi di alluminio c’è solo il manico) sono le più economiche e normalmente le più pesanti. Hanno tuttavia il pregio di essere anche molto robuste.
Il legno è già un livello superiore ed essendo più flessibile previene meglio possibili danni muscolari e alle articolazioni.
Indipendentemente dal materiale, la pagaia dovrebbe però essere adeguata alle tue caratteristiche fisiche (altezza, forza e resistenza alla fatica) per farti assumere una corretta postura e ottimizzare movimenti e sforzo.
Per iniziare con brevi uscite e prendere dimestichezza va comunque bene quasi tutto.
Sacche e contenitori stagni
Ok la soluzione che hai pensato. Se non sai come si usa la sacca: 1) inserire gli oggetti adagiandoli bene sul fondo; 2) comprimerla per fare uscire tutta l’aria possibile; 3) chiudere bene il velcro; 4) avvolgere l’apertura più volte fino ad arrivare quasi in fondo; 5) chiuderla con l’apposita fibbia posizionata alle estremità dell’apertura.
Se puoi cerca anche di legarla o di fissarla allo scafo per evitare che finisca accidentalmente in acqua.
Sacche di galleggiamento
Si gonfiano soffiando nell’apposito tubo. Alcuni le lasciano sempre inserite nello scafo e gonfie. Io preferivo toglierla e rimetterla ogni volta (ne avevo solo una nella parte posteriore) per favorire la circolazione dell’aria all’interno della canoa quando non era utilizzata.
Le sacche hanno una doppia funzione principale:
- la prima (più intuitiva) è quella di far entrare nella canoa meno acqua possibile;
- la seconda (meno intuitiva) è quella di evitare che l’acqua si concentri ad una estremità (prua o poppa) facendo assumere alla canoa una posizione di galleggiamento tendenzialmente verticale.
Quindi meglio spingerle più in fondo possibile (prima di gonfiarle).
Un’altra funzione è quella di irrigidire maggiormente lo scafo.
Confort della seduta (riagganciandomi al tuo messaggio di presentazione)
Le canoe vecchiotte hanno normalmente un poggia schiena in fettuccia all’altezza (circa) dell’osso sacro o poco sopra (inserisco foto di come era fatta la mia prima canoa che dovrebbe essere più o meno dello stesso periodo).
Per maggiore confort ma anche per ridurre la pressione sul nervo sciatico (che provoca dolori agli arti inferiori come formicolio, intorpidimento, ecc.) io avevo realizzato un’imbottitura artigianale con pezzi di neoprene adesivo (brutta ma efficace v. foto).
Altri piccoli suggerimenti
Non hai specificato dove userai la canoa (fiume, lago, mare) e normalmente in quali condizioni.
Ti sarebbe comunque utile anche un paraspruzzi (c.d. gonnellino) o in alternativa qualcosa per togliere l’acqua che dovesse entrare all’interno dello scafo mentre sei in navigazione (es. un bicchiere ricavato tagliando una bottiglia di plastica). Io avevo sempre a bordo anche una piccola spugna (legata con una cordicella per non perderla).
Anche se esci in condizioni di “acqua piatta” questa potrebbe comunque entrare con l’onda provocata da un piccolo gommone che ti passa vicino a tutta velocità come se tu non esistessi (dalle mie parti purtroppo abbastanza frequente).
Un’altra cosa importante sarebbe il giubbotto c.d. aiuto al galleggiamento. Vanno tutti bene (anche quelli economici) purché indossati correttamente. Alcuni modelli hanno le tasche che sono molto utili per tenere gli oggetti di uso immediato (su Internet li trovi a partire da una ventina di euro).