Sembra che i noleggiatori siano più preoccupati dell'integrità delle loro canoe, che infatti hanno scelto molto robuste, che di quella dei loro clienti. Questi ultimi immagino debbano firmare una manleva di responsabilità verso i noleggiatori.
Il noleggiatore dovrebbe informare sui pericoli del fiume e sulle capacità richieste per quel tratto di discesa, fornire un minimo di attrezzature di sicurezza ed istruire sul loro uso corretto: casco e PFD regolamentari e ben indossati. Poi sta al cliente tutto il resto.
Il noleggiatore non può controllare durante la discesa e avere potere sanzionatorio, né può verificare la capacità dei clienti ad affrontare le difficoltà che il fiume presenta, e ci mancherebbe che così fosse.
Tale ruolo potrebbe essere eventualmente svolto da un ente superiore, che potrebbe eventualmente imporre alcuni obblighi e divieti ai canoisti che affrontano quella sezione fluviale dell’Ardèche, così come già sono imposti obblighi, ad esempio, circa il campeggio e la raccolta dei rifiuti.
In generale sono abbastanza contrario a obblighi generalizzati. Come l’uso del PFD al mare quando si è in canoa prossimi a riva, mentre i bagnanti nuotano ovviamente senza indossarlo, pur essendo già in acqua e, quindi, in una situazione più rischiosa, e non disponendo di un galleggiante a cui aggrapparsi.
Come sempre bisogna trovare il giusto equilibrio nell'imporre regole congrue, dove il buon senso o l'inesperienza è carente.