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kayak mare lunghe percorrenze
missouri:
ecco infatti bisogna andare a guardare scafo per scafo.
40cm da soli non significano nulla, se la forma è meno efficiente aumenta la resistenza e si riduce la velocità di crociera. anche se la velocità massima teorica magari aumenta di 0,5 km orari.
ad es io ho avuto un paio di zatteroni di plastica e non riuscivo ad andare da nessuna parte.
comunque la formula della velocità teorica da moltiplicare per 1,33 o quel che è io la lascerei perdere, gli 8km grosso modo sono fattibili anche con lo emotion (che ha un pò di rocker) e con il dag, mi sembrano una buona media.
i fitness kayak sono molto più veloci nel mondo reale eppure 50 cm non bastano a giustificare la differenza per la formuletta.
tiderace li ho visti spesso, son belli e robusti, dubito siano leggerissimi.
ci sono i fitness kayak seabird ma sono già sui 20kg, quello da 55cm vorrei comprarlo io ma ha volume di carico 0 quindi escluso, ne avevano pure uno con piccolo gavone ma è pure più pesante.
i nelo son velocissimi ma i loro fitness son praticamente dei surfski, leggerissimi ma inadatti a questo uso. però loro hanno lo inuk vero, un kayak completamente dritto e stretto, non l'ho provato ma dubito ci si riesca ad infilare molti bagagli.
rungipporun:
--- Citazione da: Lorenzo Molinari - Gennaio 01, 2021, 11:49:49 am ---Sul mio kayak, lungo 5 m, carico materiale, cibo e bevande per almeno una settimana di autonomia e, a meno che tu non voglia compiere il periplo dell'Australia, troverai sempre modo di approvvigionarti del necessario entro una settimana. Se poi - come tu dici - percorri mediamente addirittura 50-60 km al giorno, forse uno scafo di 5 m potrà permetterti anche il periplo dell'Australia, eventualmente allungando alcune tappe.
--- Termina citazione ---
Magari avere il tempo di fare il periplo dell'Australia.. che sogno che deve essere... magari se vedrò mai la pensione.. chissà.... adesso ne ho 43
Per adesso mi sono posto l'obiettivo del giro di tutti i laghi d'Europa (ovvero fino a 500km).
Al momento ho fatto solo Iseo in un giorno e Garda in due.. ovviamente tutto sottocosto.
Il prossimo sarà Como in tre... ahi ad avere più tempo...
Per la pagaia sono ultra contento con la mia werner ovation bent... avevo la wing prima sia yantex che kainer, ma mi dava sempre problemi sulle cuffie dei roratori e sui polsi.. da quando uso la mia come non avessi mai pagaiato... e spinge bene anche se non è a cucchiaio. La differenza su 5km a parità di pulsazioni è meno di 1km/h
Pagaio a che in inverno, ma di solito solo uscite brevi di max 30km, poco tempo a disposizione.
La tiderace pace 18 sembra veramente bella. 53.5cm dovrebbe essere bella svelta. Devo chiamare tuilik magari ne ha una sua da provare..
Veramente bella...
Devo andare adesso a gennaio a prendere uno spraytop nuovo.
Per il timone... dopo che ti fai 4ore di seguito con onda da dietro a pagaiare da un solo lato capisci bene che timone e skeg (che non ho oggi) sono non utili... sono indispensabili...
Il kayak lo prenderò con entrambi, ma rimovibili.. se il lago e piatto li voglio sollevare.
marittimo:
Mi sembra che sia stato detto tutto l’essenziale.
Considera inoltre che la maggiore lunghezza che (in teoria) farebbe incrementare la velocità è quella misurata lungo la linea di galleggiamento e non la lunghezza complessiva dello scafo.
Di conseguenza, un kayak con estremità (prua e poppa) verticali di 500 cm potrebbe essere più lungo (al galleggiamento) di un kayak con estremità molto slanciate verso l’alto anche se complessivamente lungo 550 cm.
Ad esempio con il Tiderace Pace 18 la lunghezza al galleggiamento coincide con la lunghezza massima (circa 550 cm), mentre con Infinity della Mannino (per citare il primo di quelli che avevi individuato) la lunghezza al galleggiamento sarà sensibilmente inferiore rispetto alla lunghezza massima di 560 (molto probabilmente sarà intorno ai 500 cm).
Sulla maggiore lunghezza ci sarebbe anche da dire che i suoi benefici si sentono solo oltre una certa velocità. Detta in estrema sintesi e senza entrare nel tecnico, immaginando che tu sia in buona forma fisica, con buone capacità tecniche e una pagaia adeguata, in grado di raggiungere, con il tuo attuale kayak, una velocità massima di 10 km/h, allora un kayak più lungo ti farà oltrepassare questa velocità. Ma se tu navighi sotto i 10 km/h (perché, ad es. sei stanco o troppo carico o hai vento e onda contrari o hai una pagaia inadeguata o vuoi prenderla comoda) quella maggiore lunghezza non ti darà vantaggi apprezzabili.
Dovrai tener conto anche della larghezza massima (della parte immersa dello scafo), quindi cambierà poco se alla fine incrementerai anche questa per avere maggiore stivaggio.
Se infatti cerchi un modello con buona capacità di carico, allora avrà una carena dimensionata e disegnata di conseguenza (cioè taglia XXXL) che normalmente va a discapito della velocità perché ha molta superficie bagnata e sviluppa molto attrito. Questo anche se viaggi “scarico” perché ogni carena viene progettata per fornire le sue migliori prestazioni per un certo volume (quindi un certo peso ideale).
Cerca inoltre un modello con gavoni di stivaggio (veri) a prua e a poppa in modo da distribuire meglio il peso. Anche questo aspetto incide sulla velocità ma anche sulla stabilità e sulla tenuta del mare.
Infine lascerei perdere lo skeg perché con il timone basculante (quello che si mette a poppa e che si può sollevare) fai tutto. Magari scegli un modello di timoneria con possibilità di sostituire velocemente le pale in base alle condizioni (ad es. una piccola allround e una grande se un giorno trovi vento forte e onda). Averli entrambi (skeg e timone) sarebbe poi soltanto un peso inutile che ti porti appresso.
Sulla maggiore velocità dovuta al timone mi sentirei di dire che questo non rende lo scafo più veloce poiché non muta le sue caratteristiche geometriche. Anzi, l’apparato di timoneria appesantisce la struttura e la pala immersa crea maggiore attrito, quindi dovrebbe fare rallentare. Però conferisce una maggiore direzionalità che, in assenza di timone, si dovrebbe ottenere attraverso alcune tecniche che assorbono la forza e la concentrazione del canoista. Grazie al timone si potrà meglio concentrare la forza fisica nella propulsione, cioè nel motore che spinge la canoa. Inoltre una maggiore direzionalità riduce le rotte a zig-zag (quindi accorcia il tragitto).
rungipporun:
ciao Marittimo e tutti gli altri che mi hanno gentilmente risposto. tutto è molto più chiaro adesso per me e vi ringrazio tutti.
da quello che dici adesso e dall'idea che mi ero fatto il tiderace pace 18, che non conoscevo bene mi sembra la scelta migliore.
pensavo a skeg e timone entrambi removibili per un discorso di adattabilita in base alle condizioni... ma in effetti con il timone a poppa lo skeg potrebbe non servire e fa peso tra skeg in se e leve varie.
adesso mi manca "solo" poggiare il fondoschiena dentro per provarlo su un tragitto medio.
alla fine magari non mi ci trovo bene.hahhah
sapete come potrei provarne uno in zona lomardia veneto?
Lorenzo Molinari:
Se prenderai il Pace 18 e partirai per il periplo del Lario, proverò con piacere il tuo; così verificherò se la selezione che ho fatto sulla "carta" regga anche l’”acqua". Purtroppo sono molti i modelli che vorrei provare.
Quando programmerai di andare in zona Alto Lario, contattami (mi trovi su FB). Se sarò libero mi farà piacere accompagnarti un pezzo.
Prova a vedere se qualche canoista della tua zona possiede quel modello attraverso il sito "KayakerMap", che Danilo Tulone ha costruito per noi e in cui gli iscritti possono segnalare le loro canoe:
https://www.kayakermap.com/
Se Danilo ci leggesse, sarebbe interessante poter individuare, con una semplice ricerca, chi possiede un determinato modello di canoa tra gli iscritti (sempre che questa funzionalità non esista già).
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