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Primo Kayak per mare
Lorenzo Molinari:
Grazie Nolby e Marco per gli apprezzamenti e grazie a Marittimo per il suo ulteriore approfondimento storico.
Circa i kayak da mare fish form, come Nolby scrive, sono molto desueti e la tendenza è verso la swede form, perché consente una maggiore velocità, una pagaiata più efficiente in caso di high angle, minor sbattimento sulle onde avendo meno volume in poppa (a parità di forma del fondo e larghezza dello scafo) ma anche un minore stabilità primaria (a parità di forma del fondo e di larghezza dello scafo). Uno scafo simmetrico da questo punto di vista risulta più adatto a un principiante.
Nautica Mannino ha dei modelli che tendono più a fish form che a swede form, ad esempio il Delta V 500, tuttavia andrebbe visto in acqua per stabilire con esattezza quanto sia fish form, poiché non si deve esaminare il punto di massima larghezza emerso, che corrisponde tipicamente a un punto lungo la giunzione dei due gusci del kayak, ma quello immerso con il peso del canoista (non ho mai provato kayak di Nautica Mannino e quindi non aggiungo altro).
I kayak da mare fish form comportano gli svantaggi prima brevemente descritti ma offrono alcuni modesti vantaggi rispetto agli swede form: soprattutto una maggiore stabilità e una maggiore capacità di carico, in quanto con il fish form si ottiene un maggiore volume del gavone anteriore, senza peraltro compromettere la capacità di quello posteriore. Tipicamente il ponte davanti al pozzetto fino al gavone anteriore e anche oltre è progettato più alto del ponte dietro al pozzetto per tutta una serie di ragioni (davanti si devono accogliere le gambe; la parte posteriore del kayak risente maggiormente del vento, per cui più il ponte verso poppa è basso, meno vento si prende e meno si compromette la direzione), pertanto ogni centimetro in più di larghezza del gavone anteriore offre più spazio di quanto possa offrirne un centimetro in più posteriormente.
Ovviamente con kayak fish form è preferibile una pagaiata low angle.
La diversa distribuzione dei volumi e la forma del fondo incidono sull'andatura soprattutto in caso di mare mosso. Più si ha volume in prua e più il fondo è piatto, più la canoa tenderà a dissipare energia sbattendo sulle onde. Tuttavia tutto ciò si può in parte compensare con la distribuzione del carico tra gavoni (e anche lungo la lunghezza di ciascun gavone), preferendo caricare attrezzature più pesanti nel gavone posteriore e più voluminose in quello anteriore fino a ottenere un corretto bilanciamento del kayak.
marittimo:
--- Citazione da: Lorenzo Molinari - Settembre 17, 2020, 06:53:23 pm ---
Ovviamente con kayak fish form è preferibile una pagaiata low angle.
--- Termina citazione ---
Forse è questa una delle ragioni principali per cui si preferisce dare alle canoe la forma swede con il baglio massimo alle spalle del canoista che normalmente siede sulla perpendicolare al (bari)centro di carena (da non confondere con il baricentro complessivo dello scafo anche se a volte coincidono o sono molto vicini tra loro).
Ad esempio i surfski sono tutti swede e con questi normalmente si usa la pagaia wing che richiede un angolo più verticale rispetto alla pagaia a resistenza high angle. Questi scafi hanno infatti l’estremità prodiera molto stretta e affilata, mentre dietro risultano più panciuti.
Mat:
Ciao a tutti
Grazie mille degli approfondimenti
@marittimo
Non credo di uscire con maretta ma solo con mare super calmo e belle giornate
Però il fattore sicurezza è comunque importante ed è un motivo in più per scegliere un Kayak che non sia troppo corto e che abbia una buona velocità pur essendo meno manovriero.
@Nolby
Come Mannino opterei per il 420 e non per il 420plus che mi costerebbe 1/3 di più circa e da quel che ho capito, ma potrei non aver capito bene, la differenza principale sarebbero i gavoni. Ma chiederò ulteriore conferma prima di acquistare anche se pensavo ormai di rimandare in primavera.
Sulla forma dell'opera viva credo il 325 e il 420 siano differenti, anche qui da quello che ho inteso.
Che poi siano swede o fish, non saprei, dalle foto del sito non credo si possa capire (?)
Sul composito lo scelgo per tre motivi: il primo perchè mi pare mi si dica avere specifiche tecniche superiori. Poi perchè la differenza di prezzo tra il 420 e uno di plastica c'è ma non è così grande. Infine perchè esteticamente mi piacciono di più quelli in composito. Aggiungo che pensare al lavoro manuale e artigianale che sta dietro a un kayak in composito me lo fa apprezzare maggiormente.
Per il trasporto è vero che sono a 20 metri dalla spiaggia. Però se volessi andare col kayak da altre parti? Un kayak trasportabile mi da più possibilità.
@Lorenzo
Ciao. La Exo mi darebbe molti vantaggi sull'assistenza (4km circa da dove terrei il kayak), sul poter vedere l'imbarcazione prima di acquistarla e, parlando del Manarola, l'unico modello trasportabile tra quelli marini che ho visto nel loro sito, il prezzo è molto più contenuto del Joy 420. Però, per il mio gusto, esteticamente non ci sono paragoni, il Mannino lo preferisco. Il Manarola è più corto di 15 cm circa (ma questo potrebbe essere un compromesso positivo tra lunghezza, velocità, trasportabilità,manovrabilità), è in polietilene e non in diolene (e da quello che ho capito qui il diolene dovrebbe essere superiore) e pesa 4 kg di più.
Insomma resto molto indeciso se prendermi il rischio di acquistare a 1000 km di distanza ma avere un kayak sulla carta più bello (per me) e con migliori specifiche tecniche (credo) oppure spendere molto meno e acquistare sotto casa.
Sui Rainbow, polietilene per polietilene, andrei di Exo che è a pochi chilometri da dove terrei il kayak con tutti i vantaggi di cui sopra.
@Marco
D'accordo sulla cultura mercantesca che pervade questo tempo.
Per fortuna ci sono i forum che danno ancora consigli per puro spirito altruistico e socievole
marittimo:
--- Citazione da: Mat - Settembre 18, 2020, 02:32:43 pm ---
Però il fattore sicurezza è comunque importante ed è un motivo in più per scegliere un Kayak che non sia troppo corto e che abbia una buona velocità pur essendo meno manovriero.
--- Termina citazione ---
Ci sarebbero anche altre ragioni per preferire lo scafo veloce (se non ci sono particolari impedimenti, es. costi inaccessibili, impossibilità di trasporto o di rimessaggio, ecc.):
- si dice che “l’appetito vien mangiando”. Anch’io ero partito pensando a brevi escursioni ma, col tempo e anche abbastanza velocemente, la passione è aumentata insieme al mio raggio d’azione;
- se esci in gruppo rischi di essere sempre il fanalino di coda obbligando gli altri a doverti aspettare e che prima o poi si scocceranno…..;
- se esci da solo o con chi ha la tua stessa velocità, sarete quasi sempre superati e non è piacevole vedersi superare da tutti, anche dai SUP, che ti salutano con un sorrisino quasi pietoso…. (o almeno non lo è per me e per la stragrande maggioranza dei canoisti che conosco)
marco ferrario (eko):
--- Citazione da: Mat - Settembre 18, 2020, 02:32:43 pm ---Non credo di uscire con maretta ma solo con mare super calmo e belle giornate.
Però il fattore sicurezza è comunque importante ed è un motivo in più per scegliere un Kayak che non sia troppo corto e che abbia una buona velocità pur essendo meno manovriero.
--- Termina citazione ---
Ok, non uscirai con maretta, ma le condizioni del mare non sono statiche. Esci in un golfo tranquillo con mare calmo e in meno che non si dica arrivano venti e onde non previste, assicuro che non è una condizione che accade raramente. A volte basta fare poche decine di metri per arrivare a un promontorio esposto a venti impetuosi e onde conseguenti non sempre annunciate dai meteo-mare più aggiornati.
Hai preso in considerazione l'utilizzo di un buon timone? ovviamente montato non su un kayak qualsiasi, ma su un kayak che ben si presta al suo uso.
Un buon timone su un kayak adeguato, aggiunge sicurezza e notevole manovrabilità.
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