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Primo Kayak per mare
marittimo:
SOT significa Sit On Top. Effettivamente il mio surfski (lungo 555) è enorme rispetto al precedente però è tra i corti della categoria (che può arrivare anche a 650) ma tra i larghi con i suoi 55 cm (ci sono surfski anche da 45 nonostante siano scafi pensati per cavalcare le enormi onde degli oceani a sud del globo)
Non credo dovresti avere problemi anche se prendi il pozzetto più stretto. 40 cm è una misura quasi standard e se ci sono entrato io, che sono arrivato anche oltre 100 kg.....
Diversa è la questione lunghezza. Il pozzetto più corto ti protegge meglio. Infatti Io usavo raramente il paraspruzzi e se entrava un po' di acqua la raccoglievo con una spugna che tenevo legata ad una cordicella. Però avevo gli altri problemi di cui ho già detto.
Sicuramente più la canoa è corta meglio è manovrabile, ma dovresti andarti a cacciare in un labirinto di scogli con mare mosso e vento forte per apprezzare le differenze tra il 325 e il 420.
il mio SOT pesava 22 kg e non ho mai avuto problemi di trasporto. Lo caricavo in spalla e via che andavo. Il surfski è quasi tutto in legno e pesa poco meno di 30 kg. Per trasportarlo uso un carrellino ed è una bella seccatura, perché una volta mi è stato anche rubato mentre ero fuori e l'avevo lasciato incustodito sulla spiaggia.
In caso di maretta... o peggio
Credo che di fronte a un'onda che ti viene addosso contino più le tue capacità di affrontarla piuttosto che le caratteristiche della canoa (lunga corta stretta larga carena piatta o svasata ecc).
La cosa è però diversa in caso di lunghe percorrenze.
Ad esempio, un giorno ti allontani troppo, magari spinto da un bel venticello in aumento ma di cui non ti rendi conto perché ti arriva da dietro. Quando dovrai invertire la rotta per tornare a casa l'avrai però di fronte, magari ancora più forte e con il mare in crescita. Con una canoa corta (quindi lenta) e/o poco marina farai più fatica e le forze potrebbero abbandonarti a metà strada o comunque prima di raggiungere un approdo sicuro. Non so se hai esperienze di navigazione, ma in mare, con qualunque barca lo affronti, la velocità è sempre un fattore di sicurezza.
P.S. Mi accorgo solo ora di avere invertito i termini. Il mio primo kayak era un Sit-In mentre il secondo (il surfski) è un Sit On Top (SOT). Chiedo scusa a tutti i lettori :)
nolby:
Io andrei almeno sul 420.
Per quanto riguarda la manovrabilità dipende più dalla forma dell'opera viva che dalla lunghezza. Ci sono kayak da mare da 550cm che sono molto più agili di altri lunghi quasi un metro di meno.
In linea di massima ti posso dire che i Mannino sono conosciuti per non essere molto agili ma avere una grande stabilità direzionale. Sono tendenzialmente kayak da viaggio per cui vanno dritti e bene sulle lunghe distanze. Anche per i più corti se leggi le schede dei 420 plus e del 325 si esalta appunto la poppa disegnata per renderlo direzionale e quindi poco manovriero.
Rimango comunque dubbioso sulla scelta. Se di kayak da mare di quelle dimensioni in composito non se ne vedono se non da pochissimi produttori minori c'è un motivo. Comunque avresti l'indubbio pregio che, se il rimessaggio è all'aperto, il composito in teoria si dovrebbe deteriorare meno velocemente ed è possibilie a distanza di anni fare delle opere di manutenzione per riportarlo a nuovo.
Altro consiglio valido potrebbe essere quello di avvicinarti in qualche modo a questo mondo per capire come è. Dici che ti sembra già grosso il 325.... di tutti i kayaker marini con cui ho pagaiato io sono sempre stato quello con la barca più corta, e la mia misura 470cm.
Se hai il rimessaggio in riva al mare magari non hai tutta questa esigenza di trasportarlo... sono sicuro che lo stesso Mannino ti consiglierà altri suoi prodotti.
marittimo:
--- Citazione da: nolby - Settembre 16, 2020, 01:11:48 am ---
Per quanto riguarda la manovrabilità dipende più dalla forma dell'opera viva che dalla lunghezza. Ci sono kayak da mare da 550cm che sono molto più agili di altri lunghi quasi un metro di meno.
--- Termina citazione ---
Credo che i kayak 550 cui ti riferisci siano quelli che vanno dritti grazie alla pinna (retrattile) o al timone (tipo i surfski). Questi hanno estremità diverse, meno affilate e più tonde, proprio per migliorare la manovrabilità.
Quelli senza deriva o timone devono invece assicurare la direzionalità attraverso le forme tipiche dei kayak da mare (più o meno pronunciate) come i due della Mannino di cui si discute che limitano però la manovrabilità in quanto oppongono resistenza alla rotazione.
Non credo ci sia una terza possibilità tra queste due soluzioni per andare dritti.
nolby:
Indipendentemente da skeg o timoni...
Ti porto due esempi, stesse dimensioni ma comportamenti agli antipodi:
-CScanoe Korsa: praticamente gira su se stesso, ideale per grandi fiumi e zone umide ricche di vegetazione (credo sia il kayak ideale per il delta del Po, le zone ricche di canneti dei laghi minori e le esplorazioni dei grandi fiumi)
- Qajaq Kaylhoa : grandissima stabilità direzionale, ideale per il mare, poco manovriero, grande accelerazione.
Entrambi i kayak sono lunghi 470cm, ma mentre il Qajaq ha uno scafo tipicamente marino con una linea di chiglia pronunciata che necessita di una buona inclinazione dello scafo per cambiare direzione (ovvero, togliere il più possibile dall'acqua la chiglia) il CS ha uno scafo più tondeggiante (anche se viene dichiarato hard chine, ovvero con più linee di chiglia ma non molto pronunciate) unito ad un rocker abbastanza pronunciato.
E questo nonostante il fatto che il CS siano 470cm praticamente tutti in acqua mentre il Qajaq perde non poche decine di cm risultando non poco più corto (avevo "misurato" quello di un'amica, in acqua il Kaylhoa non è più lungo di 420 cm circa eppure risulta più veloce del Korsa).
Il consiglio di restare almeno sul420 non era per un discorso di manovrabilità ma di sicurezza, anche un breve tratto con vento ed onda di traverso sul 320 potrebbe mettere in seria difficoltà anche un canoista esperto.
marittimo:
--- Citazione da: nolby - Settembre 16, 2020, 11:31:42 am ---
Indipendentemente da skeg o timoni...
--- Termina citazione ---
Non so se proprio così indipendentemente….
Il CScanoe Korsa sembra essere venduto già predisposto per la timoneria che compensa ciò che perde in direzionalità a vantaggio della manovrabilità.
Il Qajaq Kaylhoa non è invece predisposto per la timoneria (almeno non lo è quello del mio amico) proprio perché non ne ha bisogno.
Secondo me la maggiore velocità del Kaylhoa (anche se più corto al galleggiamento) potrebbe spiegarsi con la sua minore larghezza e con una linea più snella e filante (adatta per carichi leggeri), ma questo sarebbe un aspetto da valutare anche a parità di tutte le altre condizioni (paddler, pagaia, carico effettivo, condizioni meteo marine, ecc).
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