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Origine delle canoe e dei kayak moderni
missouri:
percarità
io temo si continui a confondere il concetto di "origine del kayak" con il suo sviluppo e diffusione (di cui ben poco so).
ora se il kayak inuit è noto sin dal XVII secolo a me pare presumibile che esso abbia sì influenzato gli scafi di 100 o 200 anni dopo. tanto più che il XIX secolo fu un periodo di scoperte geografiche e curiosità verso i "popoli primitivi".
tali scafi saranno stati modificati nelle forme e costruzione per adattarli. chiaramente il sandolino del 1880 europeo non sarà costruito in pelle di foca ed osso di balena. comunque a me pare che le somiglianze siano notevoli.
riuscire ad andare ancora più indietro nel tempo temo sia compito arduo. ma chissà che magari un giorno non si trovi uno scheletro di neanderthal su un kayak!
che lo sviluppo si diversifichi in una miriade di modelli è un altro discorso. direi pure che il kayak "nordico" sia sempre stato un oggetto di nicchia, io penso che fino a tempi recenti fossero preferiti gli scafi senza spigoli.
giustamente si fa notare che in italiano il termine kayak è di utilizzo recente, dopo la diffusione degli scafi moderni. ci saranno state competizioni e sportivi ma penso che ben pochi andassero al mare in kayak.
un pò come la canoa tradizionale noi la chiamiamo "canadese" quando pensiamo al classico modello prospector. però abbiamo ben chiaro che quella non è l'origine.
invece diamo una origine geografica alla piroga con bilancere se pure ne esisteranno un sacco di varietà.
marco ferrario (eko):
--- Citazione da: missouri - Ottobre 24, 2020, 01:27:36 am ---riuscire ad andare ancora più indietro nel tempo temo sia compito arduo. ma chissà che magari un giorno non si trovi uno scheletro di neanderthal su un kayak.
--- Termina citazione ---
Un neanderthal ha fatto sicuramente le sue prime esperienze di "navigazione" a cavalcioni di un tronco d'albero, navigazione molto bagnata e dall'equilibrio alquanto instabile.
L'evoluzione subito successiva è stata la scoperta che scavando il tronco si può navigare meno bagnati e più comodi percorrendo con successo tratti più lunghi portando con sé oggetti utili e prede.
Via via fino ai giorni nostri.
Perciò è il tronco dell'albero l'antenato primo del kayak e di qualsiasi imbarcazione.
Lorenzo Molinari:
A parte l'uomo primitivo a cavalcioni su un tronco, non è che ci manchino tutte le tessere del mosaico da allora a oggi. Più ci si avvicina a noi più sono disponibili tessere. Del trapassato remoto qualcosa si sa e di qualcosa si hanno prove che inducono a sostenere alcune ipotesi, del passato remoto si sa parecchio e del passato prossimo quasi tutto.
È falso affermare che i sandolini siano una derivazione dei kayak artici.
Piuttosto non potrebbe essere vero il contrario?
O meglio entrambi derivano probabilmente da qualcosa ormai perso nel tempo che assomigliava più a un sandolino che a un kayak artico.
I siberiani artici, ben prima degli Inuit, si misero a costruire kayak con pelli e ossa e qualche legno, perché non avevano a disposizione altri materiali, ma il progetto di base è da escludere che fosse di loro ideazione. Molto probabilmente i kayak erano usati da popolazioni che vivevano più a sud. Kayak, ad esempio, erano usati in tempi antichi in Turchia. I kayak del sud erano interamente in legno, come i sandolini. Le popolazioni, migrando verso nord si trovarono costretti a sostituire i materiali e ad affinare il progetto in base all'uso che ne facevano e alle condizioni meteo e marine.
Nel neolitico in Europa erano molto usate le piroghe scavate nei tronchi, poi sono sparite del tutto e sono ricomparse importate dal Canada sotto forma di canoe. Le nostre antiche piroghe sono probabilmente di origine africana, da cui partirono le migrazioni che popolarono la terra e che le replicarono dove andarono. Può essere che alcune invenzioni siano state fatte da popolazioni in diverse parti del mondo senza che vi fossero tra loro contatti, ma dalle ricerche effettuate tenderei ad escludere questa possibilità per i kayak artici. Certamente come furono affinati dalle popolazioni artiche, non lo furono altrettanto da altri popoli più a sud, poiché queste ultime inventarono mezzi e sistemi di navigazione più evoluti che portarono ad abbandonare l’uso dei kayak, che probabilmente fu sempre piuttosto limitato, così come anche quello delle piroghe e di altre imbarcazioni.
Che poi i kayak nordici siano un oggetto di nicchia basta guardare le vendite dei maggiori cantieri di canoe al mondo, dove Valley e altri produttori di kayak da mare (nordici e non), per quanto noti e di qualità, sono delle formichine insignificanti in termini di quote di mercato nel mondo dei kayak. Solo da qualche anno a questa parte i kayak marini stanno diventando un oggetto un po’ più d’interesse, soprattutto in alcuni paesi Europei, ma mi riferisco ai plasticoni da 3,80 – 4,50 m. I “veri” kayak da mare, per quanto anche i loro volumi di vendita stiano aumentando in modo considerevole, sono sempre più di nicchia, considerando i volumi di vendita di canoe nel mondo, anch'essi in crescita, o focalizzandosi su quelle a scopo ricreativo. I numeri assoluti parlano chiaro, per i "veri" kayak da mare si parla di alcune migliaia per le altre tipologie di milioni.
missouri:
ah bè messa così ok. di certo si può proseguire nella ricerca storica fino dove si vuole e trovare intrecci ed influenze. la necessità di andare per mare è vecchia quanto l'uomo.
ad esempio la barca da pesca tradizionale portoghese che ha un piano velico molto particolare combina elementi come lo scafo olandese, difficile trovare il giorno preciso in cui è nata l'idea.
le imbarcazioni nordiche dalla caratteristica forma le conosciamo grazie ai reperti dei vichinghi, da cosa siano partiti come facciamo a saperlo ormai? quelle impiegate a latitudini inferiori hanno poi cambiato forme, gli elementi caratteristici si trovano poi nelle lance inglesi.
il kayak lo identifichiamo con una certa area proprio perchè è un oggetto molto specifico, come la gondola è di venezia eppure è cambiata nelle forme durante i secoli, chi sa dire quali siano le sue origini?
proprio la specificità di solito comporta anche una scarsa adattabilità e quindi numeri contenuti.
da noi ci furono costruttori che replicarono i kayak inglesi ma effettivamente penso ne abbiano venduti ben pochi. negli anni successivi si diffusero, appunto, scafi diversi. la nova ad esempio penso che vendesse in larga maggioranza barconi come il mio tandem. questo è vero anche oggi, anche perchè di solito i kayak da mare sono posizionati a prezzi abbastanza elevati.
io penso che il kayak non abbia subito molto l'effetto modaiolo di altri prodotti. ad es il windsurf oppure in epoca recente i sup.
Lorenzo Molinari:
Allego fotografia scattata nel 1890 a Roma lungo il Tevere:
- tre canottieri, uno su una barca singola e due su una doppia;
- due canoisti su sandolini, di cui un sandolino condotto in stile SUP.
Il SUP, al di là della moda attuale, è un'imbarcazione che era utlizzata in Africa e non solo in tempi remoti, la cui origine è da ricercarsi nelle piroghe a pala singola.
E' curioso osservare come in Italia e in altre parti del mondo vi fosse la tendenza, già più di un secolo fa, a passare dal kayak al SUP, credo per dimostrare la propria superiorità tecnica in equilibrio e conduzione.
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