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marittimo

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Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* il: Settembre 12, 2019, 07:31:11 am *
Domanda da totale inesperto e in vista della prossima stagione.
Stessa canoa (tipica da mare), stesso canoista (non agonistico), stesse condizioni meteo (diciamo mare poco mosso, vento medio-debole direzione variabile, corrente trascurabile).
Se su un percorso di 10 km tengo una media di 6,5 km/h con la pagaia groenlandese, quanto posso migliorare con pagaie più performanti?
La maggiore velocità richiede anche molta più fatica?
Grazie a chi vorrà intervenire

Lorenzo Molinari

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #1 il: Settembre 18, 2019, 10:39:32 pm *
* Ultima modifica: Settembre 19, 2019, 01:01:26 am da Lorenzo Molinari *
Ciao Marittimo,
io sono nato nell'agonismo e le pagaie groenlandesi le ho sempre viste da lontano, non mi hanno mai attirato, per quanto alcune artigianali in legno siano dei veri gioielli, almeno da un punto di vista estetico.
Sono certo che abbiano diversi pregi, apprezzabili se si percorrono lunghe distanze o se si è più soggetti a infiammazioni varie, anche per mancanza di allenamento. Al di là che anche una pagaia tipo wing con pale in carbonio, se scelta cum grano salis, ovvero della giusta lunghezza, della giusta forma e superficie delle pale e della corretta elasticità del manico, supera questo genere di inconvenienti.
Preferibilmente io pagaio con la wing, e sono quindi proprio agli antipodi.

Detto questo, se uno è mediamente allenato e, di conseguenza, riesce a mantenere un buon ritmo per 10 km con un kayak da turismo, che tipicamente è del tutto dislocante, raggiungerà facilmente la velocità di "crociera" del kayak e lo sforzo in più inciderà poco sulla velocità, nel senso che più che la pagaia, conta la carena e l’allenamento per riuscire a portare lo scafo al suo limite. Per capirci, a meno che non si sia atleti allenati di buon livello, non si riuscirà mai a portare lo scafo semi dislocante di un K1 Sprint da gara al suo limite, anche con una wing. Così come un campione si troverà a lottare con attriti pazzeschi se dovesse pagaiare su una canoa da turismo e dissiperà il suo sforzo in spostamento d’acque, più che in un incremento della velocità.

Pertanto se hai un kayak da mare da turismo e già spingi per una distanza di 10 km, che tu abbia una groenlandese, una ovale standard o una wing poco cambia, se non il piacere di aver una pagaia in mano anziché un'altra.

Ciascuna ovviamente richiede un proprio stile di pagaiata. Quindi se cambi pagaia innanzitutto devi imparare un altro stile e perfezionarlo per vedere dei risultati e comunque questi saranno modesti su un kayak da mare da turismo. Potrai forse andare un po’ più veloce cambiando pagaia a parità di sforzo, perché avrai una pala che prende meglio l’acqua, e anziché 6,5 km/h farai 200 m in più. Vedi tu se ne vale la pena.

marittimo

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #2 il: Settembre 19, 2019, 06:55:22 am *
Grazie infinite per i chiarimenti.

Il mio riferimento alla groenlandese (e relative varianti) era perché è l’unica pagaia finora da me usata e, a quanto credo di aver capito, anche quella che “spinge” meno. Quindi un elemento minimo di partenza che almeno un po’ conosco.

Il mio quesito nasce dal fatto che dai primi di settembre ho iniziato ad usare il mio nuovo kayak di cui ho parlato in questa discussione

https://forum.ckfiumi.net/index.php/topic,5942.0.html

e che si è rivelato “leggermente” più veloce dell’altro di cui ho parlato in quest’altra discussione

https://forum.ckfiumi.net/index.php/topic,5475.45.html

nonostante sia più lungo di circa 150 cm al galleggiamento (circa 400 cm il primo, circa 550 cm il secondo) e più stretto di 5 cm (60 cm il primo, 55 cm il secondo).

Detta in cifre, la velocità di crociera media, su circa 10 km, è passata da 6,2 km/h a 6,8 km/h a parità del resto (stessa pagaia, stesso tragitto, stesso canoista, stesse condizioni meteo marine, stesso sforzo, ecc.). La velocità massima raggiunta, pagaiando in acqua piatta e vento trascurabile, è passata da 7,8 a 8,8 km/h.

Sinceramente mi aspettavo qualcosa di più, anche se al nuovo kayak ho dato (consapevolmente) una carena molto piatta e molto a U per ragioni varie che ora non sto spiegare, diversamente dall’altro che ha una carena più tonda e più filante.

Ora mi chiedevo se, al di là dei limiti dovuti alle diversità di carena, non dipendesse anche dal tipo di pagaia (cioè dall’elemento propulsore), nel senso che se con la mia groenlandese (che è a pala modificata per avere maggiore grip) riuscivo raggiungere facilmente la velocità limite del precedente kayak, forse con quello nuovo occorre “spingere” un po’ di più per raggiungere il suo limite.
In altri termini, pensavo che (a parità di sforzo) una pagaia più performante, usata con il precedente kayak, non mi avrebbe portato grandi incrementi di velocità (perché già al limite), mentre l’incremento potrebbe essere più sensibile con quello nuovo che dovrebbe avere dei limiti superiori ma non raggiungibili con una pagaia poco performante (tipo groenlandese)

Spero di essermi spiegato.

Ovviamente la cosa migliore sarebbe quella di farmi prestare qualche pagaia per fare le prove direttamente in mare. Purtroppo la stagione sta volgendo al termine, il lavoro è ripreso e il tempo per gli esperimenti si fa sempre più raro  :( :(


Lorenzo Molinari

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #3 il: Settembre 19, 2019, 04:24:05 pm *
Un kayak lungo 550 e largo 55 in effetti poterebbe andare un po' più di 8,8 km/h, ma dipende dalla prua, dal fondo... oltre che dal canoista. Non ti consoco e non ho idea di quanto tu sia capace e allenato.
Certamente una pagaia groenlandese è meno performante, altrimenti la userebbero anche nelle gare ICF sulle lunghe distanze.
Al mare dove sei? Se tu fossi in Liguria di Levante, dove talvolta vado,  non ho problemi a prestariti un paio di pagaie da provare (in tal caso scrivimi privatamente).

marittimo

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #4 il: Settembre 20, 2019, 07:16:46 am *
Grazie per l’offerta, ma sono a Cattolica, provincia di Rimini.
Comunque qualche pagaia riesco a rimediarla anche qui.
La prossima uscita farò subito una prova, poi farò sapere.

Per quanto riguarda il nuovo kayak, effettivamente ho avuto anch’io l’impressione che non sia un bolide, ma la mia esperienza deriva unicamente dal confronto con quello precedente.
Però ho anche notato che i due sono abbastanza diversi per conduzione e comportamento in mare.
Quello precedente (nato da discesa poi marinizzato) sente subito l’onda e il vento. Quello nuovo (tipo surfski) è invece più insensibile a entrambi gli elementi.
Navigando in downwind, il primo parte subito in surfata anche con piccole onde, ma anche con onde più grosse non arriva a grandi velocità (finora 8,2 km/h max, cioè meno di ciò che posso raggiungere con l’altro navigando in dislocamento). Il nuovo ha invece una progressione più lenta, ma poi raggiunge velocità superiori.
Forse anche la differenza di peso ha la sua rilevanza (19 kg il precedente, 28 kg quello nuovo). Poi ci sono i miei 105 kg da trasportare.

Quanto alla mia capacità e allenamento, beh, temo che queste siano veramente al minimo essenziale, essendo io un mero autodidatta cinquantenne che usa la canoa solo per qualche uscita di piacere durante l’estate.

PS. Non so se è un paragone calzante, ma immagino che per le canoe valga più o meno ciò che succede per le barche a motore quando navigano in dislocamento.
Un barchino di 4 mt può raggiungere la sua velocità critica (quasi 5 nodi) con un motorino fuoribordo da 2 cavalli. Applicandogli un motore da 20 cavalli, l’aumento di velocità sarebbe minimo poiché contrastato dall’elevato aumento della resistenza d’onda.
Se però applico il motore da 20 cavalli a una barca di 10 metri, questa può raggiungere la sua velocità critica di quasi 8 nodi. Con il motorino da 2 cavalli stenterebbe invece a muoversi (comunque anche la notevole differenza di peso ha la sua importanza)
Le canoe hanno velocità critiche diverse dalle barche poiché sono lunghe e strette, quindi hanno altri coefficienti prismatici e di finezza.
Però credo che il concetto sia più o meno simile, ovvero che ogni canoa richieda una certa quantità di potenza per raggiungere la sua velocità limite, oltre la quale sarebbe quasi inutile applicare una potenza propulsiva superiore (ovviamente fuori dal contesto dell’attività competitiva dove anche 100 o 200 mt in più o in meno all’ora, possono fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta).


Lorenzo Molinari

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #5 il: Settembre 24, 2019, 01:00:29 pm *
* Ultima modifica: Settembre 24, 2019, 04:37:10 pm da Lorenzo Molinari *
L'ingegneria nautica non rientra nelle mie competenze, tuttavia credo che il paragone che hai fatto sia calzante.

Gli scafi più studiati sono quelli da sprint per acqua piatta, perché olimpici dal 1936 e quindi portano prestigio a livello nazionale, e perché, navigando su acqua piatta, i fattori da studiare che incidono sulla velocità sono più facilmente valutabili di quelli di una canoa in acqua bianca o in mare.
Mentre le canoe da fiume sono progettate in modo più empirico rispetto a quelle da sprint, per quanto anche per esse siano condotti studi di ingegneria navale.
Il più famoso è importante progettista di canoe e kayak nella storia della canoa è stato Jørgen Samson, che ha progettato quasi tutte le canoe e i kayak del famosissimo cantiere danese Struer circa dal 1950 in avanti, a cui tutti i cantieri del mondo si sono ispirati fino alla fine degli anni ‘80, incluso i cantieri di canoe e kayak da discesa fluviale agonistica, questi fino agli anni 1970.

Oggi Plastex, Nelo e FES sono i leader tecnologici, più o meno scopiazzati da tutti, caso a parte forse Vajda. Hanno progettato scafi semidislocanti, che oltre certa velocità beneficiano di una componente planante. Questi scafi, che sono studiati in base al peso del canoista, sono anche studiati in base al tipo di distanza da percorrere da 200 m a 1.000 m, in cui la velocità media è differente, mentre sulle lunghe distante la componente planante non interessa, in quanto la velocità non la consente.

Potrei continuare raccontando di come poco abbiano contato gli scafi dei kayak delle popolazioni artiche e sub artiche e quelli delle canoe dei nativi del Nord America nell’evoluzione degli scafi dalla fine del 1800 a oggi, ma sarebbe troppo lungo in questa sede. Anche se il tema è di grande interesse e ridimensionerebbe un pensiero comune tra noi canoisti, che vede questi popoli come i nostri maestri e ispiratori nella progettazione delle forme degli scafi turistici da lago, fiume e mare, per quanto non sia proprio così.

marittimo

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #6 il: Settembre 24, 2019, 05:04:33 pm *

Potrei continuare raccontando di come poco abbiano contato gli scafi dei kayak delle popolazioni artiche e sub artiche e quelli delle canoe dei nativi del Nord America nell’evoluzione degli scafi dalla fine del 1800 a oggi, ma sarebbe troppo lungo in questa sede. Anche se il tema è di grande interesse e ridimensionerebbe un pensiero comune tra noi canoisti, che vede questi popoli come i nostri maestri e ispiratori nella progettazione delle forme degli scafi turistici da lago, fiume e mare, per quanto non sia proprio così.

Sarebbe un po' come sostenere che le barche a vela con cui si disputano le regate oceaniche derivano dalle Caravelle usate da Diaz, Colombo, da Gama e Magellano.


nolby

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #7 il: Settembre 25, 2019, 12:22:59 pm *
La butto li. Se qualcuno conosce un ing. competente ci faccia una chiacchierata e mi dica se il mio ragionamento torna.

Partiamo dalla situazione che tu hai proposto di mantenere una "velocità di crociera" per 10km e non di sprint... ed anche dal concetto che hai aggiunto di velocità critica dello scafo.

Seguendo il principio fondamentale del moto rettilineo uniforme per cui tutte le forze in gioco devono essere perfettamente bilanciate quando vai dritto in canoa a velocità costante la forza che metti nella pagaiata è esattamente uguale all'attrito che fa lo scafo in acqua.
La forma della pala (che sia groenlandese, europea o wing) non possono in alcun modo modificare il coefficente di attrito dell'opera viva in acqua. Potranno cambiare forse la frequenza dei colpi necessari ma la forza complessiva in gioco per mantenere una data velocità su una data distanza quella è e quella rimane.
Per cui credo che a velocità costante e su lunghe distanze (dimentichiamoci vento, onde ed altri fattori esterni) bene o male la pagaia migliore in assoluto sia quella con cui il canoista si trova meglio. Lorenzo che viene dall'agonismo troverà naturale la wing, chi viene dal fiume troverà comoda l'europea e gente come me -a cui nessuno ha mai insegnato una corretta tecnica di pagaiata come si fa per agonisti e fiumaroli- mi trovo bene con la groenlandese perchè è la più facile da tenere in mano ;D
Tanto ricordiamoci che la velocità critica è stabilita dallo scafo e che la forza necessaria a mantenerla è data sempre dal coefficente di attrito dello scafo stesso.


Diverso discorso se parliamo del periodo -breve o lungo che sia- in cui si deve  portare lo scafo da 0 ai tuoi famosi 6,8km/h.
Indipendentemente da tecnica diversa sicuramente l'esperienza ti dirà che se con un'europea di servono un tot di pagaiate con la groenlandese ne devi preventivare credo almeno il doppio, con la wing forse la metà. Ecco perchè, secondo la logica, io dovrei usare un'europea e non una groenlandese  :P dato che difficilmente mantengo velocità costante a lungo ma continuo a fermarmi e ripartire (vuoi per fare una foto o per infilarmi tra gli scogli).
Anche qui le forze in gioco sono le medesime e non si modificano a seconda del tipo di pagaia ma vien più facile pensare che una wing abbia la capacità di trasferire all'acqua, e quindi allo scafo (principio di azione-reazione), tutta la forza fisica che io posso sviluppare sul manico mentre una pala meno efficiente come la groenlandese non ha questa capacità e la forza in eccesso viene sprecata dissipandola in altro modo (non so se hai mai provato a spingere al massimo con la greenland fino a quando ti accorgi che durante la passata in acqua la pagaia fa un continio su e giù e vedi sollevare l'acqua).

marittimo

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #8 il: Settembre 26, 2019, 07:13:07 am *
Grazie anche per il tuo intervento.
Non volevo però entrare in questioni di ingegneria navale, spesso troppo complicate anche per gli addetti ai lavori.
Mi interessava solo acquisire informazioni pratiche sulla differenza di rendimento tra i vari tipi di pagaia.

Come ho già detto, la combinazione groenlandese + mio precedente kayak, mi aveva soddisfatto perché riusciva a raggiungere velocità simili a quelli di analoghi kayak spinti da pagaie ritenute normalmente più performanti della groenlandese. Non avevo quindi sentito l’esigenza di chiedermi quanto avrei potuto aumentare (in velocità) con un’altra pagaia.

La nuova combinazione groenlandese + nuovo kayak mi ha invece un po’ deluso poiché l’aumento di velocità (che avevo previsto e che c'è stato) è risultato inferiore alle mie aspettative. Vorrei quindi capire se dipende dal kayak (lento di suo) o dalla pagaia (che non spinge abbastanza per quel tipo di scafo). Potrebbe dipendere anche dal canoista che, da una logica prettamente crocieristica, sta inconsciamente passando ad una logica più corsaiola.
Insomma, una nuova situazione ancora quasi tutta da scoprire e che, complessivamente, comunque mi soddisfa più della precedente, tanto è vero che ho già messo in vendita il vecchio kayak.

Sicuramente farò delle prove per mio conto, ma se intanto qualcuno le aveva già fatte per conto suo e mi dava qualche numero, mi sarebbe stato utile.
Tutto qui  ;)


Giovanni Perozzi

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #9 il: Settembre 26, 2019, 12:49:31 pm *
* Ultima modifica: Settembre 27, 2019, 02:12:24 pm da Giovanni Perozzi *
Nolby, l'Ing Massimo Mori ha pubblicato diverse pagine sulla pagaiata, prova a consultare canoa-ricerca, od anche leggere il capitolo a questo dedicato su "allenamento del canoista" di Marco Guazzini.
Diciamo che la premessa, moto rettilineo e moto uniforme, non è valida, perchè anche nella condizione di acqua più ideale possibile e assenza di vento, l'avanzamento è dato da una serie ciclica di colpi con una fase aerea di contributo nullo, quindi una serie ciclica di accelerazioni e decelerazioni, poi per giunta in maniera asimmetrica, destra -sinistra, con andamento zigzagante del moto.  E' evidente che il massimo rendimento/efficacia della pagaiata si ha nel limitare questi effetti di scostamento dal moto ideale, cosi come per quanto riguarda la pagaia, ricercare per quanto possibile il fulcro fisso, ed è questo quello che cercano di ottimizzare al massimo gli atleti della specialità della velocità in acqua piatta.
Da quel poco che ho sperimentato o avuto modo di vedere, le differenze tra varie forme di pale, in termini di prestazioni, non sono poi cosi distanti come uno potrebbe immaginare, pochi punti percentuale di differenza (la wing vs others), tali da non giustificarne, per un turista medio che pagaia sulla distanza della passeggiata,  l'uso di un modello a discapito di un'altro, cosi come le differenze in prestazioni dei kayak non sono cosi elevate, tra il mio kayak da mare british style largo 54 e lungo 525 e quello iperpaciocco e stabile largo 66 e lungo 440 la prestazione diminuisce, ma meno del 10%, assottigliando la differenza col peggiorare delle condizioni di vento e mare; vedo che è un argomento molto dibattuto, ma sinceramente dire che va meglio un K lungo 530 rispetto ad uno 490 da sconsigliarne l'uso, oppure la pala groenlandese rispetto alla pala europea, o viceversa, mi sembra una cosa da bar, l'essenza è andare con l'attrezzatura con cui uno si trova meglio.
linko una discussione simile sulle prestazioni delle pagaie
 https://www.nspn.org/forum/topic/10413-greenland-euro-and-wing-efficiency-a-voice-from-my-past/

su un percorso di 10km, lungocosta, mare  poco mosso e vento debole
Kayak Victoria di Janautica, L 435?? W 66?? peso 19kg, circa 7,4km/h - pagaia Galasport Klasik L 214
Kayak Sealion di Aquarius, L 525  W54 peso 23kg,  circa 8,3km/h - pagaia Galasport Klasik L 215,5
dati empirici, poche rilevazioni per il confronto e condizioni mare variabili tra una prova e l'altra.



Lorenzo Molinari

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #10 il: Settembre 29, 2019, 05:41:33 pm *
* Ultima modifica: Settembre 29, 2019, 08:04:48 pm da Lorenzo Molinari *
Concordo in toto con Giovanni Perozzi e, salve le precisazioni di Giovanni, con il penseiro di Nolby. Consiglio anch'io la lettura di "L'allenamento del canoista", un libro non recente ma ancora valido, scritto dall'amico Marco Guazzini, che oltre a essere stato canoista nazionale, è allenatore della Comunali Firenze e ricopre ruoli tecnici nella FICK.

Un canoista non agonista mediamente allenato sarà in grado di raggiunge e mantenere la velocità critica del proprio kayak da turismo anche sulla lunga distanza, pertanto in termini di velocità media una pagaia vale l'altra, non potendo aumentare la velocità media sulla lunga distanza, se non prendendo un kayak più performante, sempre che ne abbia le capacità fisiche.
Una pala wing però gli consentirà di mantenere la velocità critica con uno sforzo e con una frequenza di pagaiate leggermente inferiori rispetto a una pagaia ovale standard o a una groenlandese. Ma poco o nulla cambierà in termini di velocità media.
Se per un canoista non agonista mediamente allenato quasi non si pone il problema del tipo di pagaia, figuriamoci nel caso di un canoista neppure allenato.

La wing ha una presa in acqua migliore di una ovale e questa ha una presa migliore di una groenlandese. Se pagaiassimo con un manico di scopa, faremmo in acqua molti vortici ma avanzeremo assai poco. All'aumentare della superficie della pala faremo meno vortici, avanzeremo sempre di più ma anche faticheremmo sempre di più. Se avessimo pale larghe a dismisura, la pagaia non si muoverebbe in acqua e tutta la forza impressa farebbe avanzare il kayak, ma sarebbe una pagaiata per nulla dinamica e particolarmente faticosa. Ciascuno di noi deve trovare il giusto compromesso tra superficie della pala (e lunghezza del manico) e proprie capacità atletiche.

Il vantaggio di una pala wing deriva dal fatto che la sua forma a cucchiaio permette di essere efficace più di una qualunque altra pala di uguale superficie e, quindi, consente una maggiore avanzamento a parità di condizioni (maggiore avanzamento sempre che lo scafo lo permetta).
Un campione olimpico di kayak sprint potrebbe anche gareggiare con una pagaia diversa da una wing ma sarebbe scartato già in batteria, superato anche da quegli atleti che sanno di non poter puntare alla finale. Idem per una gara di discesa fluviale.

marittimo

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #11 il: Settembre 30, 2019, 07:31:27 am *
Il libro di Marco Guazzini dovrebbe arrivarmi tra oggi e domani.

Su google books c’è una breve sintesi con il capitolo quasi completo dell’ing. Mori sulla meccanica della pagaiata

https://books.google.it/books?id=mG-ZzwsGOKEC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false

Grazie a Giovanni Perotti per i dati rilevati con i due differenti kayak che, per quanto da considerare in linea di massima, mi sembrano comunque in linea con le differenze emerse tra i miei due kayak (intorno al 10%) aventi proporzioni abbastanza simili agli altri due.

Circa l’incidenza della pagaia, posso solo aggiungere che in una breve uscita di qualche giorno fa con la pagaia rossa che si vede in foto vicino la mia solita (pala circa cm 17x40 - parte rossa), su un tragitto A/R di 10,8 km totali ho realizzato una media complessiva di 7,3 km/h, inclusa una sosta di circa 2 minuti all’andata (per lasciar passare due barche che uscivano dal porto) e circa 1 km al ritorno trascorso perlopiù a combattere contro lo svuotatore Andersen che non voleva sapere di restare aperto con il pozzetto mezzo allagato.
Le condizioni meteo-marine non erano tuttavia paragonabili alle mie solite, poiché c’era abbastanza onda corta in crescita insieme al vento. Tragitto di andata con onda e vento al mascone (onda mediamente circa 30 cm con qualche cresta 40-50) e media 7 km/h.
Ritorno con onda in aumento di almeno 10 cm al giardinetto che spingeva bene ma che richiedeva più attenzione. Sulle onde più grosse (circa 60 cm) la canoa partiva bene in surfata ma ho anche rischiato di perdere l'equilibrio e ribaltarmi. Pozzetto spesso riempito con circa 4/5 dita di acqua. Media 7,6 km/h.



Giovanni Perozzi

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #12 il: Settembre 30, 2019, 10:01:14 am *
Lorenzo, però, da quello che so, correggimi se sbaglio, una pala wing è effettivamente performante se si ha velocità, non so quanto potrebbe rendere su kayak turistici lenti, mentre il vantaggio diventa sensibile (3-5%) appunto su kayak veloci: sprint, discesa, surfski e kmare filanti.

Per quanto riguarda le differenti velocità tra diversi tipi di kayak, il fatto è che come dice Nolby devo vincere la resistenza, che è proporzionale al quadrato della velocità, con un fattore moltiplicativo dovuto allo scafo che adotto, F=c*v^2, quindi diminuire c porta solamente un piccolo incremento di v.

Erroneamente siamo portati a pensare che cambiando kayak possiamo ottenere chissà che prestazioni, ma prove empiriche e orologio alla mano ci fanno ricadere nella realtà.

Mi son molto meravigliato, ma la mia "paciocca" 4,35 x66 in vtr dovevae essere un missile rispetto ad una fluviale in polietilene , la Ripper, lunga appena 2,70 e pesante: certo andavo a ritmo blando, veramente da passeggiata, ma il mio amico riusciva a stare a fianco in piacevole conversazione.

PS Marittimo c'è comunque qualcosa di meglio della pala rossa che vedo in foto  :)

Lorenzo Molinari

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #13 il: Settembre 30, 2019, 12:06:50 pm *
* Ultima modifica: Settembre 30, 2019, 05:27:02 pm da Lorenzo Molinari *
Concordo con te, Giovanni:
- la wing offre vantaggi soprattutto quando si accelera, quando si pagaia con una frequenza elevata o quando si viaggia a una velocità sostenuta; molti modelli di kayak da mare in composito sono assai performanti e con un buon allenamento una wing dà comunque vantaggio;
- cambiare kayak se non c'è un buon "motore" serve a ben poco.

...la pala rossa non credo sia adatta per le pizze ma non è tanto meglio per pagaiare.  :D

marittimo

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #14 il: Settembre 30, 2019, 07:23:22 pm *

Per quanto riguarda le differenti velocità tra diversi tipi di kayak, il fatto è che come dice Nolby devo vincere la resistenza, che è proporzionale al quadrato della velocità, con un fattore moltiplicativo dovuto allo scafo che adotto, F=c*v^2, quindi diminuire c porta solamente un piccolo incremento di v.


In realtà il problema della resistenza è molto complesso ed è stato studiato scomponendo le varie resistenze che si oppongono all’avanzamento.
Ho trovato questo articolo di sintesi dell’ing. Mori pubblicato su canoa ricerca

http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwiX_PK1hPnkAhWRL1AKHR4vAIMQFjAAegQIARAC&url=http%3A%2F%2Fwww.federcanoa.it%2Fhome%2Fformazione%2Fnuova-canoa-ricerca%2Farchivio%2F7086-canoa-ricerca-n-19%2Ffile.html&usg=AOvVaw14I2oFP2SIlIFTF_REgpQR


in cui si dice che per le nostre velocità relative la resistenza maggiore (75%) è quella d’onda nella cui formula (Taylor) la velocità sembra comparire alla sesta potenza. Ho cercato conferma in altri testi e anche Sergio Crepaz (Teoria e progetto di imbarcazioni a vela, Zanichelli, 1986) scrive “la resistenza d’onda (relativa) aumenta con la sesta potenza della velocità (relativa)” (pag. 121), disegnando un grafico simile a quello che compare nell’articolo dell’ing. Mori, cioè con una rapida impennata verso l’alto.

PS. Per quanto concerne la mia pala rossa, beh, se non fosse come dite voi, credo proprio che mi avrebbero chiesto ben più dei 10 euro che l’ho pagata nel mercatino delle cose vecchie  ;)




marittimo

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #15 il: Ottobre 02, 2019, 08:03:01 am *
Altra uscita con acqua quasi piatta e vento quasi zero su percorso A/R di circa 15,3 km complessivi. Sempre pagaia rossa.

Premetto che, normalmente, la mia frequenza di colpi è intorno ai 60 al minuto.

All’andata (7,62 km) ho forzato mantenendo una frequenza media tra 70 e 75. Velocità media 8 km/h con gli ultimi 1,5 km (circa) percorsi intorno a 8,5 km/h. La velocità massima è arrivata agli 8,8 km/h (circa 80 colpi, se ho contato bene) che avevo raggiunto anche con la groenlandese. Ammetto di essere arrivato un po’ spompato.

Ritorno in tutto relax con frequenza media tra 55 e 60 colpi al minuto. Velocità media 7,2 km/h con punta massima di 7,8 km/h.

Direi che, rispetto alla groenlandese, qualcosa è migliorato, soprattutto forzando la frequenza rispetto alla mia solita. 
Nelle prossime uscite cercherò di provare altre pagaie, wing inclusa.



Lorenzo Molinari

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #16 il: Ottobre 02, 2019, 10:27:24 am *
Qunado proverai una wing i risultati potebbero non essere eccellenti, se non addirittura deludenti.
La tecnica di pagaiata cambia considerevolmente rispetto alla tua rossa e bisogna prenderci la mano...
Soprattutto prova un wing che sia quasi una decina di centimetri più corta di quella che useresti in legno tipo standard europea e di pala più stretta. Quanto alla forma della pala sulle lunghe distanze ti consigiio una pala tipo Gamma della Jantex.

marittimo

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #17 il: Ottobre 03, 2019, 07:10:32 am *
Grazie per i suggerimenti.

Mi sto documentando sulla wing e credo di aver capito il principio su cui si basa, ovvero all’effetto trascinamento delle pagaie tradizionali si aggiunge la portanza creata dal profilo alare che si muove nell’acqua in modo corretto (un po’ come i foils delle barche o le ali di un aereo che si muovono nell’aria, essendo anche questa un fluido).

Un ragazzo del circolo mi ha messo a disposizione le sue due wing per fare delle prove ma, proprio perché occorre imparare la tecnica appropriata, vorrei provare anche a costruirmene una, e non tanto perché penso di far meglio di Bracsa o di Jantex, ma perché così riesco ad entrare meglio nei suoi dettagli (in sostanza credo che prima di imparare ad usarla occorra imparare perché è fatta in un certo modo e cosa ci si può aspettare da una forma rispetto ad un’altra).

Quest’inverno avrò molto da studiare e da capire  ;)




Giovanni Perozzi

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #18 il: Ottobre 03, 2019, 12:58:53 pm *

Attenzione, le nostre velocità relative sono bassissime, abbiamo mezzi altamente dislocanti, la resistenza d'attrito è ben maggiore della resistenza d'onda.

ti cito un articolo dello stesso Mori più completo.

canoa ricerca di aprile/maggio 2008, il numero 63/64

comunque Marittimo, in sincerità è molta gran bella teoria, derivante dal settore agonistico "spinto".

ti consiglio di continuare la sperimentazione oltre che con la wing, anche con una europea un po meglio della rossa, un modello recente a pala asimmetrica e leggero, in fibra o carbonio.
ciao


In realtà il problema della resistenza è molto complesso ed è stato studiato scomponendo le varie resistenze che si oppongono all’avanzamento.
Ho trovato questo articolo di sintesi dell’ing. Mori pubblicato su canoa ricerca

http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwiX_PK1hPnkAhWRL1AKHR4vAIMQFjAAegQIARAC&url=http%3A%2F%2Fwww.federcanoa.it%2Fhome%2Fformazione%2Fnuova-canoa-ricerca%2Farchivio%2F7086-canoa-ricerca-n-19%2Ffile.html&usg=AOvVaw14I2oFP2SIlIFTF_REgpQR


in cui si dice che per le nostre velocità relative la resistenza maggiore (75%) è quella d’onda nella cui formula (Taylor) la velocità sembra comparire alla sesta potenza.

marittimo

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #19 il: Ottobre 04, 2019, 07:16:48 am *
Grazie per la segnalazione.
Mi sembra che la parte Mori sia una leggera rielaborazione, con qualche aggiornamento circa gli studi successivi, dell’articolo precedente.
Ho notato però che nel secondo articolo la formula di Taylor, per il calcolo della resistenza d’onda, contiene la velocità alla quarta potenza anziché alla sesta come nel primo articolo.
Comunque la suddivisione delle resistenze (75% onda, 15% attrito, 10% resistenze residue) si riferisce effettivamente a velocità relative (intorno a 2) che io non raggiungerò mai.
Quindi nelle mie condizioni (attualmente con Vr tra 0,95 e 1,15) l’attrito ha una rilevanza maggiore, anche se forse non prevalente rispetto all’onda (in base al secondo articolo di Mori la prevalenza dell’attrito si ha fino a valori di Vr 0,7 – 0,8).
Poi non sempre c’è coincidenza tra teoria e pratica.
Avevo colto con un po’ di delusione la parte conclusiva del primo articolo Mori sulle prove di traino come sistema di sperimentazione. Mi ha fatto ricordare gli esperimenti iniziati nella vasca di Londra verso la fine del 1600, e sembra che siano ancora attuali, nonostante l'evoluzione della scienza e degli ausili informatici.

Per quanto riguarda alla pagaia, sicuramente proverò diversi tipi ma essenzialmente per mia cultura personale, non avendo più l’età e neanche il fisico per dedicarmi all’attività agonistica.




marittimo

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #20 il: Ottobre 06, 2019, 09:34:56 am *
Ieri mattina, approfittando di condizioni meteo marine pressoché identiche a quelle dell’ultima uscita con la pagaia rossa (di cui ho parlato nell’intervento del 2 ottobre scorso), ho voluto riprovare la pagaia groenlandese sullo stesso tragitto e cercando di mantenere lo stesso numero di colpi.
All’andata (km 7,6 circa) con la frequenza media di 70-75 colpi/min, la velocità media è stata di 7,3 km/h, ma sono arrivato anche molto meno spompato, tanto è vero che sono subito ripartito per il tragitto di ritorno (anziché fermarmi in spiaggia per 5 minuti come l’altra volta); ritorno compiuto mantenendo una frequenza media intorno ai 70 colpi/min e una velocità media di 7,2 km/h (qui però mi hanno forse aiutato un pochino i diversi treni di onde lunghe provocate da qualche barca che transitava nella mia stessa direzione e che erano invece assenti all’andata).
La velocità massima è stata di 8 km/h con circa 80 colpi/min.

RIASSUMENDO

Uscita 1 ottobre con pagaia rossa
Andata (km 7,6), frequenza 70-75 colpi/min, velocità media 8 km/h, velocità max 8,8 km/h (con circa 80 colpi). Sensibile affaticamento all’arrivo. Sosta 5 minuti a terra.
Ritorno (stessa distanza), frequenza 55-60 colpi/min, velocità media 7,2 km/h, velocità max 7,8 km/h (colpi non contati). Affaticamento all’arrivo nella norma rispetto precedenti uscite simili.

Uscita 5 ottobre con pagaia groenlandese grip
Andata (km 7,6), frequenza 70-75 colpi/min, velocità media 7,3 km/h, velocità max 8 km/h (con circa 80 colpi). Leggero affaticamento all’arrivo. Ripartito subito senza sosta
Ritorno (stessa distanza), frequenza circa 70 colpi/min, velocità media 7,2 km/h, velocità max 7,7 km/h (colpi non contati). Affaticamento all’arrivo nella norma rispetto precedenti uscite simili.



marittimo

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #21 il: Ottobre 29, 2020, 08:22:16 pm *
Aggiornamento dopo una stagione di esperimenti.

L’inverno scorso ho realizzato (in vetroresina - lunghezza 222) la pagaia n. 1 ispirandomi ad alcuni modelli della Galasport high angle. Usata per la prima volta a maggio, sul solito tragitto di 1 h andata + 1 h ritorno, ma con molta fatica (forse anche perché non ero ancora allenato). Come tempistica non ci sono state differenze sostanziali rispetto alla pagaia “rossa” che avevo usato in precedenza. Allora ho deciso di ridurre un pochino la dimensione della pala. La fatica è stata inferiore e la tempistica sostanzialmente uguale. Però avevo notato una certa vibrazione verso la metà della fase propulsiva in acqua.

Così ho realizzato la pagaia n. 2 (sempre in vetroresina – lunghezza 231 cm) ispirandomi al modello Ovation della Werner, con pala lunga e stretta tipica low angle, aggiungendo la costa di rinforzo anche nella parte interna della pala sperando di eliminare le vibrazioni (ma anche di renderla più rigida a parità di peso). Usata per la prima volta verso fine giugno. La vibrazione è quasi scomparsa. La pagaiata è risultata più rilassante ma senza perdere potenza. Le tempistiche di percorrenza, sul solito tragitto di 2 ore, sono rimaste più o meno le stesse.

Infine ho realizzato la pagaia n. 3 (vetroresina anche questa – lunghezza 222) usando lo stampo della pagaia n. 1, ma senza ridurre la dimensione della pala (cmq 636) e inserendo la costa di rinforzo anche nella parte interna. Utilizzata per la prima volta verso fine luglio e fino alla settimana scorsa. È la più leggera delle tre (poco più di 1 kg, contro 1,1 kg della n. 2 e 1,2 kg della n. 1). La vibrazione è scomparso del tutto. È leggermente più faticosa delle altre due (se usata high angle) ma abbastanza rilassante usandola low angle senza perdere granché in velocità.
Nel complesso mi sembra la più potente. Riesco a compiere il solito tragitto di 1 + 1 h mantenendo una media di circa 8 km/h con circa 60 colpi/min. Forzando sono riuscito ad arrivare a 9 km/h ma dopo 20 minuti ero quasi spompato. Però quest’anno ho anche fatto circa 330 km, quindi sono più allenato rispetto a inizio stagione.

La prossima stagione mi toccherà provare anche le wing


santino spada

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #22 il: Ottobre 30, 2020, 09:44:12 am *
Ad ogni caso hai fatto con le pagaie un buon lavoro !!!!
Complimenti !!!

marittimo

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #23 il: Ottobre 31, 2020, 07:40:16 am *
Grazie.  ;D
Queste sono state abbastanza facili perché con un solo stampo si fanno entrambe le pale anche tagliandole asimmetriche.
Per la wing ci vorranno invece due stampi identici ma speculari (destro e sinistro). Oppure un unico stampo ma con due facce contrapposte e speculari. Insomma, è un po’ da studiare.
Dovrò fare anche una pagaia (divisibile) per il SUP ma questa sarà in legno (almeno esteticamente) poiché ho fatto la tavola in compensato marino (quindi dovranno fare pendant….  ;))
Se tornerà il lockdown non avrò certo da annoiarmi, anche perché voglio rimettere mano al kayak (surfski) ritoccando un po’ la forma a prua e i volumi di carena. Poi dovrò verniciarlo.



Lorenzo Molinari

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #24 il: Novembre 08, 2020, 06:15:04 pm *
* Ultima modifica: Novembre 09, 2020, 09:25:15 am da Lorenzo Molinari *
Complimenti Marittimo per la tua passione, oltre a pagaiare, a costruire pagaie di vario tipo.
Fino agli anni 1980 era d'obbligo per un canoista a tutto tondo saper maneggiare pennello, resina e stuoie per riparare la propria canoa in vetroresina in caso di rotture. In tempi precedenti, fino agli anni 1970, i più abili costruivano anche qualche imbarcazione.
L'amicizia con il dr. Andrea Alessandrini, titolare di Canoe ASA, mi consentì d'imparare il minimo necessario per la manutenzione delle mie canoe e di quelle degli amici. Guardavo, affascinato, Andrea mentre con disinvoltura, senza sbavature e con precisione realizzava i prototipi di canoe o di parti di esse o interveniva a supporto dei suoi operai.
Poi il caso volle che, per parecchi anni, mi ritrovai a dirigere un'azienda specializzata nello stampaggio di prodotti in materiale composito (preforme di paraurti, alettoni, carter, serbatoi, boccaporti, tetti e sedili di automobili, plance, ecc. ma, ahimè, niente canoe). Qui l'abilità consisteva nel saper definire il sandwich ideale, contenendone il peso e massimizzandone le caratteristiche meccaniche, poi la pressatura a caldo con appretto, prima, e l'RTM (Resin Tranfer Moulding process) o l'infusione, dopo, concludevano il lavoro grezzo.
Per cui ammiro chi, come te, si diletta nel realizzare pagaie con le proprie mani.
Mostraci qualche foto delle tue creazioni!

marittimo

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #25 il: Novembre 09, 2020, 06:03:42 am *
Grazie per gli apprezzamenti. Il fai-da-te è nel DNA della mia famiglia (ramo materno) anche se, a volte, poco conveniente sotto il profilo economico e organizzativo-aziendale. Come però hai giustamente colto, c’è in noi anche una forte componente dilettevole o ludica, che mostra le cose sotto una luce molto diversa rispetto a chi opera per mestiere perché trae, da questo, la propria fonte di sostentamento. Se volessimo applicare la scala dei bisogni di Maslow, noi produciamo solo per soddisfarne alcuni dell’ultimo livello (autorealizzazione), poiché il resto dei bisogni lo soddisfiamo in altro modo.

In questo forum avevo esordito presentando la mia prima canoa parzialmente autocostruita (insieme alla mia prima pagaia, una groenlandese in legno)

https://forum.ckfiumi.net/index.php/topic,5475.0.html

In base all’esperienza ho poi deciso di costruirmi un surfski partendo da zero, presentato sempre nel forum e che quest’inverno spero di finire. Qui però non ho documentato l’andamento dei lavori poiché nessuno era intervenuto

https://forum.ckfiumi.net/index.php/topic,5942.0.html

Ecco alcune fasi riguardanti le pagaie in vetroresina (la mia lavorazione è tutta manuale poiché non mi sono ancora evoluto con tecniche più moderne, tipo il sottovuoto)


marittimo

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #26 il: Novembre 09, 2020, 06:05:28 am *
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marittimo

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #27 il: Novembre 09, 2020, 06:06:16 am *
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marittimo

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #28 il: Novembre 09, 2020, 06:08:24 am *
Ed infine il SUP in legno costruito in agosto quando mi imposi un mini lockdown volontario poiché le nostre spiagge erano un po’ troppo affollate

marittimo

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #29 il: Novembre 09, 2020, 06:12:37 am *
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marittimo

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #30 il: Novembre 09, 2020, 06:13:18 am *
Ora però mi metto al lavoro (quello per soddisfare i bisogni primari e secondari….  ;) ;))

Lorenzo Molinari

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #31 il: Novembre 09, 2020, 10:47:26 pm *
Ancora più complimenti, Marittimo! Non solo pagaie! Mi ero dimenticato dei tuoi interventi precedenti in cui mostravi le fotografie del tuo surfski autocostruito, molto interessante anche il tuo SUP in legno.
Se vorrai dedicarti alla costruzione di pagaie tipo wing, tra le varie forme sul mercato, ti consiglio la "Gamma" di Jantex o analoga di altra marca, la più adatta - a mio parere - per una navigazione marina su lunghe distanze.

marittimo

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #32 il: Agosto 28, 2021, 07:29:07 am *
* Ultima modifica: Agosto 28, 2021, 07:37:50 am da marittimo *
Grazie ai suggerimenti di Lorenzo Molinari quest’anno mi sono dedicato anche alla progettazione e alla costruzione delle pagaie Wing (ovviamente artigianali e per mio esclusivo utilizzo).

Il modello di riferimento (che però non ho mai visto dal vivo) è stata la Jantex Gamma Rio (dimensioni Medium Minus circa).

La prima versione (essenzialmente sperimentale e quasi tutta in vetroresina, tranne un po’ di carbonio nel manico) mi ha dato risultati incoraggianti, salvo alcune brevi difficoltà iniziali di adattamento e alcune messe a punto del profilo di uscita seguendo le osservazioni di Lorenzo.

Da un paio di settimane sto usando una nuova Wing realizzata con prevalenza di carbonio (circa il 65%). Pesa 200 gr meno della prima (950 gr contro 1150 gr) ma con pale molto più rigide grazie al carbonio.
Sul rapporto tra rigidità della pala e rigidità del manico rimando a questa discussione
 https://forum.ckfiumi.net/index.php/topic,6380.msg23978.html#msg23978

Purtroppo sul peso ha una certa influenza anche il fatto di averle fatte divisibili e allungabili (+ 100 gr circa).

Ho anche modificato lo stampo precedente in base ai suggerimenti ricevuti e all’esperienza nel frattempo maturata.
La lunghezza minima è 215 come la prima (sono alto 1,82) che però ho ridotto a 213 (ma non l’ho ancora provata). Lorenzo mi aveva dato come indicazione qualcosa in meno (212 circa), ma a tagliare si fa sempre in tempo

Nel complesso con le due Wing ho già percorso oltre 200 Km per un utilizzo di quasi 30 ore un po’ in tutte le situazioni (dal piatto al mosso con ventone).
Forse è ancora presto per trarre conclusioni ma come prestazioni (rispetto alle altre pagaie tradizionali) non ho colto sensibili differenze.
Insomma, se voglio un po’ di velocità devo comunque farmi un bel mazzo  ;D ;D
Forse le ho fatte con pale troppo grandi per le mie forze.
Casomai provo a rimpicciolire la prima e fare alcune prove entro la fine della stagione in modo da cantierare qualcosa per quest’inverno.

Inserisco alcune immagine della Wing 2 (la 1 è molto simile)

marittimo

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #33 il: Agosto 28, 2021, 08:25:20 am *
* Ultima modifica: Agosto 28, 2021, 08:34:14 am da marittimo *
Inserisco i dati della mia ultima uscita guarda caso (normalmente vado nella direzione opposta) proprio sullo stesso percorso delle prove di cui avevo parlato negli interventi precedenti (settembre/ottobre 2019) quando sono passato dalla pagaia groenlandese a quelle moderne.

La partenza dell'andata era stata abbastanza blanda perché non avevo intenzioni corsaiole, ma poi ho agganciato un po’ di onda lunga al giardinetto, residuo del vento forte che aveva soffiato nei giorni precedenti. Così ho assecondato il surfski che voleva correre pur senza forzare il ritmo della pagaiata (mediamente intorno ai 60 colpi/min), salvo l’ultimo tratto dove ho fatto un po’ di sprint.
Comunque sono arrivato abbastanza rilassato tanto è vero che sono quasi subito ripartito per il ritorno, questa volta molto più lento andando contro l’onda ma anche contro la brezza di mare che intanto si stava alzando. Inoltre non avevo alcuna fretta di rientrare e mi sono goduto “la pagaiata” in tutto relax (peraltro mi sono dovuto fermare qualche minuto prima di attraversare l’uscita di un porto dove una grossa barca stava facendo delle manovre - la sosta compare bene nella parte finale del grafico).

Pagaia Wing 2.

Guido Brasletti

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #34 il: Novembre 26, 2022, 07:44:39 pm *
Riprendo questa vecchia discussione che a inizio stagione mi ha spinto a provare altre pagaie rispetto alla mia X500 del decathlon con manico in ?una specie? di carbonio e pale in plastica+vetroresina.
L?ho usata per circa 4 anni, e stata la mia prima vera pagaia dopo quelle da super principiante in alluminio.

Quest?anno ho provato
-una groenlandese (non male ma fletteva un po troppo per i miei gusti)
-una a pala in vetroresina, piu larga e corta della mia: troppo faticosa sulla distanza (faccio uscite in acqua piatta o mare abbastanza calmo, da 15-20km)
-una bracsa IV (wing/elicoidale) in full-carbon con pala di dimensione medio-piccola: fantastica. Leggerissima (6 etti, sulla distanza un grande vantaggio), piantata un acqua (non vibra, non scoda), aiuta a pagaiare ruotando il busto (ci si stanca meno).

Alla fine ho preso una bracsa XI e ne sono entusiasta.
Per tornare al tema della discussione (la pagaia incide in termini di velocita e quanto): nel mio caso si, eccome. Non tanto in velocita pura, anche se circa un km/h l ho guadagnato, ma in efficienza e risparmio energie. Che poi sulla distanza significa stancarsi di meno e quindi tenere medie pi? alte.

Marco Lipizer, nel lontano 2013, lo diceva in tre righe e con chiarezza cristallina

Bracsa, Jantex, Epic, G-Power,...
La pagaiata è simile (se pagai abbastanza verticale), ma la pala rimane più agganciata in acqua, cioè non scodinzola. Maggior rendimento = maggior velocit?  e/o minor fatica.


marco ferrario (eko)

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #35 il: Novembre 26, 2022, 08:23:05 pm *
Riprendo questa vecchia discussione ...
-una groenlandese (non male ma fletteva un po troppo per i miei gusti)
-una a pala in vetroresina, piu larga e corta della mia: troppo faticosa sulla distanza ....
-una bracsa IV (wing/elicoidale) in full-carbon con pala di dimensione medio-piccola: fantastica. Leggerissima (6 etti, sulla distanza un grande vantaggio), piantata un acqua (non vibra, non scoda), aiuta a pagaiare ruotando il busto (ci si stanca meno).
Alla fine ho preso una bracsa XI e ne sono entusiasta.
...
Marco Lipizer, nel lontano 2013, lo diceva in tre righe e con chiarezza cristallina



Confermo al 100% questa ? stata anche la mia esperienza con Bracsa IV e ancora di pi? oggi con la Jantex presa recentemente.
Appena ho l'opportunit? impugno, come un tempo, ancora pagaie di altro genere, dalle greenlad alle europee, pi? ne provo e pi? sono felice di arricchire la mia esperienza ma non riesco proprio a smentire le mie apparenti certezze, cio? che le Wing, in genere, hanno proprio le caratteristiche che tu hai descritto e che non trovo in altre pagaie, che, per me, nel confronto, trovo piene di difetti.
Come dici tu la wing non vibra, non scoda ? piu' efficiente, veloce, immediata nella risposta, sicura e facile nell'entrata in'acqua, ecc.


Arrivando anch'io dalla Bracsa IV ma non avendo mai provato la XI, tu o altri, potreste fare un confronto e un paragone tra le due?
grazie.

Guido Brasletti

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #36 il: Novembre 26, 2022, 08:50:32 pm *
Arrivando anch'io dalla Bracsa IV ma non avendo mai provato la XI, tu o altri, potreste fare un confronto e un paragone tra le due?

Ho letto da qualche parte che la bracsa XI e la jantex gamma rio sono piuttosto simili, ma quest ultima non l ho mai provata.

Posso dire, per averle provate bene, che personalmente trovo la XI un po piu facile (in presa e uscita) ed efficace della IV.

Nel forum dei surfskiers sudafricani c e qualche confronto e scambio opinioni interessante tra paddlers che hanno avuto o provato sia la jantex gamma rio che la braca XI

https://surfski.info/forum/2-announcements/18965-jantex-gamma-vs-braca-van-dusen-xi.html

marittimo

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #37 il: Novembre 28, 2022, 05:52:44 am *
Quando iniziai a studiare le geometrie della "Wing" per potermene costruire una, chiesi informazioni anche al gruppo Surfski Italia presente su Facebook e risposero che nel loro settore le piu' diffuse erano le Braca IV e XI, la Jantex Gamma Rio, le Gara Odin e GP2 e l'Orka Flex, insieme ai relativi cloni di produzione varia (cinese in primis).

Guardando le foto reperibili in rete sembrano molto simili, ma finora le uniche "Wing" che ho provato sono le mie due (ammesso che possano essere definite Wing), disegnate e costruite con criteri piu' spannometrici che scientifici.

Sulla lunga distanza credo pero' che un fattore importante sia la dimensione della pala che deve essere piu' piccola rispetto a quella usata nello sprint. Ovviamente la dimensione della pala deve anche essere ben proporzionata alle forze del canoista (purtroppo tendenti a calare dopo una certa eta').

Anche la flessibilita' del manico ha la sua importanza, tanto e' vero che tutti i migliori produttori offrono manici con flessibilita' diverse per meglio adattarsi alle esigenze e alle caratteristiche del canoista.

Quindi credo che la valutazione di una pagaia sia piuttosto soggettiva e non e' sempre detto che quella ottima per uno lo sia anche per un altro.

Guido Brasletti

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Re:Quanto incide la pagaia in termini di velocità?
* Risposta #38 il: Novembre 28, 2022, 03:04:50 pm *
Sulla lunga distanza credo pero' che un fattore importante sia la dimensione della pala che deve essere piu' piccola rispetto a quella usata nello sprint. Ovviamente la dimensione della pala deve anche essere ben proporzionata alle forze del canoista (purtroppo tendenti a calare dopo una certa eta').

Anche la flessibilita' del manico ha la sua importanza, tanto e' vero che tutti i migliori produttori offrono manici con flessibilita' diverse per meglio adattarsi alle esigenze e alle caratteristiche del canoista.

Quindi credo che la valutazione di una pagaia sia piuttosto soggettiva e non e' sempre detto che quella ottima per uno lo sia anche per un altro.

Completamente d'accordo.

Per me che ho passato da poco i 50, sono di corporatura longilinea e percorro distanze relativamente lunghe, manico soft (scarica meno sforzo su spalle/corpo - io ho il 19K Braca, uno dei piu morbidi) e pale piccole (ho preso le 705 cmq) sono perfetti.

Chi fa sprint, ha vent'anni e una costituzione atletica avra bisogno di un manico rigido e pale molto piu grandi.

I surfskiers sudafricani, nel loro ambito di acque non proprio calme, barche sottili e lunghe su distanze di almeno una decina di miglia, suggeriscono pale piccole (tuttalpi? medie) e manici morbidi, anche a persone molto ben allenate (chiaro che gli atleti sono categoria a parte).
Con tutti i distinguo del caso, penso che siano consigli abbastanza validi anche per il kayaker turistico italiano medio di mezza eta che volesse provare una wing.

Di mio aggiungo che la leggerezza della pagaia (circa 600-650gr) vale gia meta del costo: dopo 3-4 ore le spalle ringraziano assai assai :) soprattutto se si pagaia tendenzialmente alto
Non pensavo ma dai 900 della mia precedente c e un abisso percepito dopo quelle ore