Partenza ore 4:00 AM del 25 aprile.. imbarco ore 9:00 a Livorno. Arriviamo a Bastia con un’ora di ritardo causa traghetto strapieno. In traghetto incontriamo i romani (fra cui Patrik Consalvo + Nicola (kayakpigolino) e i nonni bolognesi (Furio & Massimo, Alberto e Giordano)+ Gianni di Reggio e Paolo di PR(nonni acquisiti) e Massimo di MI-BG con i quali faremo gruppo nei giorni seguenti
Il primo fiume (Asco) lo scendiamo nel tardo pomeriggio, livello basso ma va bene per carburare. Secondo giorno Restonica… Massimo dei nonni non si vuole imbarcare perché considera il livello troppo basso .. dopo 4 ore di discesa e 3 trasbordi (uno per Gianni – “crazy Joe”), Massimo dirà che in fondo ha sbagliato la valutazione, il livello non era poi così basso e soprattutto per la prima parte (quella che “pende” davvero), il livello era piuttosto buono. Appare il ghigno sul volto di Gustavo la restonica e Alberto …
In Corsica c’e’ acqua, i canoisti sono in confusione e come palline in un flipper attraversano ogni giorno la Corsica da nord a sud e da est a ovest etc. Purtroppo mancano gli idrometri, ma i telefonini funzionano e gli esploratori per fortuna non mancano…
Dopo la merenda decidiamo di spostarci sul Porto sulla base dell’intuito dei nonni supportato da una barista a cui chiedono lungo la strada. Arriviamo all’imbarco dopo aver incontrato Balducci e co. allo sbarco del Kalasima che ci dicono di averlo percorso con livello piuttosto basso… Arriviamo all’imbarco del Porto, che secondo i nonni è OK, per cui facciamo base, telefoniamo in giro, e pernottiamo. Serataccia, si parla di tutto quello che una banda di 10 canoisti maschi (saremo oltre una ventina prima di ritirarci per la notte) può parlare dopo una bella giornata di canoa e tanto vino. Arrivano poi messaggi di altri canoisti italiani in giro per la Corsica, compreso quello di Marco (Panebianco) che in preda all’agitazione di dover scendere tutti i fiumi corsi in 3 gg si è sparato il Liamone integrale in 4+3 ore e con 3+1 trabordi. Marco sta camminando da 3 ore e ne camminerà altre 4 se non trova un passaggio… ieri ha fatto la stessa cosa sul Golo, imbarco rapido e recupero … lento!
Al mattino riguardiamo il livello, per i nonni sempre ok… ci imbarchiamo sui sassi, e arriviamo sui sassi… livello decisamente basso tendente al secco, un paesaggio davvero da favola, un fiume davvero interessante, peccato manchi l’elemento per noi piu’ importante, l’acqua. I nonni si scusano, non ricordavano bene…
Sbarchiamo al mare, facciamo la solita merenda e ci dirigiamo sul Liamone dato che tutti lo danno buono. Per andare allo sbarco del liamone alto/imbarco del liamone basso i nonni prendono un giro mostruosamente largo, passando per lo sbarco del liamone basso (chi ci e’ stato sa cosa significa). I nonni manifestano qualche problema di memoria, ma alla loro età non è poi la fine del mondo. Allo sbarco del liamone basso pero’ ci aspetta una gradita sorpresa, er Patrik e gli altri er romani che ci dicono che il livello è buono e che tutti gli italiani sono in campeggio a XXXX (sono vecchio pure io, mi sfugge il nome del paese!). I nonni, non piu’ abituati alla confusione, optano per accamparsi 100 metri sopra lo sbarco del liamone alto/imbarco del liamone basso.. Dopo meno di un’ora il piazzale si riempie di austriaci e sloveni, i nonni sclerano un poco per l’inaspettato casino ma va bene cosi’… Massimo di MI-BG ci spiega come ci si comporta con le donne e come organizzare una serata romantica.. i nonni ascoltano con grande interesse ma poi naturalmente dimenticano tutto, Gianni applaude.
Giorno seguente Liamone alto, bellissima discesa. Ad un certo punto Gustavo il liamone mi dice che quello e’ l’ultimo passaggio, la discesa è ormai finita.. Mi rilasso, informo gli altri che come me il Liamone non l’hanno mai sceso, che siamo in fondo .. si… in fondo al tunnel! Dopo qualche decina di metri un bel passaggione … ma come, non era finità? Dopo qualche altra decina di metri altro passaggione, ma come, non era finità? Chiedo a Gustavo.. Il quale si stringe nelle spalle e mi dice “ehm.. forse non ricordo bene…” Poche centinaia di metri e siamo ALL’IMPRATICABILE!!! Guardo Gustavo con aria inquieta.. lui mi sorride come sa fare lui e mi dice “secondo me li non si passa, a me sembra impraticabile… meglio trasbordare a sinistra….”. Poi mi confida di non ricordare piu’ chi è e come si chiama e che forse è meglio se la prossima volta sta zitto.. Beata sincerità
Arriviamo allo sbarco belli gasati e soddisfatti, decidiamo di tornare a dormire 100 metri sopra lo sbarco (si sa, ad una certa età si diventa abitudinari) dato che il giorno dopo c’e’ in programma il liamone basso. Serataccia, si parla di donne e canoa e politica. Fra una bottiglia di vino e diverse bottiglie di grappa Gianni passa il bastone del comando dei GGK allo Zive. W il nuovo presidente!
Si mormora di un trasbordo allucinante su quel tratto, ma un messaggio di Marco Panebianco ci rincuora. Nella sua agitazione da canoa quando ha percorso in 7 ore l’intero liamone (alto + basso), Marco ha scoperto di non avere il tempo (e probabilmente neppure le forze) per il trasbordo dell’intera goletta. Marco mi scrive che basta trasbordare l’impraticabile e saltare a destra centralmente sulla pietra del passaggio successivo, un passaggio che non puo’ essere ispezionato e che il giorno successivo stimeremo essere un salto di almeno 3-4 metri. I nonni si interrogano sul significato di “saltare a destra centralmente sulla pietra”..
Giorno dopo disceso il liamone basso con buon livello, e seguite le istruzioni di Marco che ci hanno permesso di evitare il mega-trasbordo. Thanx Marco!
Si discute dove andare, chi spinge per le terme sul Taravo, chi vorrebbe tentare la Rizzanese ma non abbiamo info sul suo livello. Maurizio Beccafichi per tel mi dice che Vladimiro quel giorno ha disceso il tratto del Taravo fino alle terme, ma che questo è in calo e probabilmente non piu’ percorribile il giorno successivo. Se 2+2 fa 36, dato che il Taravo è percorribile dalle terme in giù, e dato che sia Liamone sia Rizzanese vanno a pioggia e non a neve, secondo me allora la Rizzanese è a 75… Ne parlo con i nonni, che considerano eccellente il ragionamento e appoggiano entusiasti il megatrasferimento dallo sbarco del Liamone basso all’imbarco della Rizzanese media. Naturalmente fa buio prima di arrivare, per cui ci accampiamo a 1000 metri di altezza con temperatura polare ma cielo stellato fantastico .. Un porco addenta la canoa di Marco, ma non riesce a mangiarla
Giorno dopo arriviamo all’imbarco della rizzanese media .. che è a 73!!!! Alcuni nonni decidono di andare sulla Rizzanese alta, Gianni di Reggio, Francesco di Parma, Enrico di Piacenza, i serenissimi (Checco, Mirko e Caio), Marco e lo Zive di VR, un bolognese giovane(Cristian) e il sottoscritto, si imbarcano sulla rizzanese media. Ottima discesa, fotografiamo Gianni alla sentinella, passaggio che lui solo effettua e devo dire piuttosto bene .. Tanto di cappello, “crazy Joe” ha tecnica da vendere, oltre che “pelo”. Altri bei passaggi, poi il saltone… Saltiamo tutti a sx… 10 m di volo libero.
Per me e Marco la spedizione corsa è finita, il giorno successivo torniamo a casa. Baci e abbracci ai nonni che hanno pensato bene che la rizzanese alta era un po’ troppo “alta” (e che li ha portati quel giorno a scendere il Codi), con l’augurio di riuscire a discenderla il giorno della nostra partenza.
Torno a casa con Marco. Ancora baci e abbracci e appuntamento domenica sul Vanoi se le mogli lo consentono
Ci ritroviamo sul Vanoi con livello decente, tanta voglia di scenderlo assieme agli indigeni (Lucio, Andrea, Riccardo e Francesco) e Leonardo (Ozone). Ci imbarchiamo al rifugio e via fino in fondo (con trasbordo goletta, domenica infattibile). L’idrometro segna 85 (che secondo i locals corrisponde a 100-110 di qualche anno fa), e il livello e’ piu’ che accettabile. Bella discesa, il Vanoi ci fa capire chi è.. tutt’altra cosa rispetto alla giornata della gara
Massimo