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Guido Brasletti

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Tecnica pagaiata: richiesta consiglio
* il: Agosto 26, 2019, 12:31:20 pm *
* Ultima modifica: Agosto 26, 2019, 08:43:35 pm da Guido Brasletti *
Ciao a tutti,

sto cercando di perfezionare la mia pagaiata e qui sul forum mi sono imbattuto in quest’ottimo articolo:
http://www.cscanoe.com/web/immagini/PAGAIATA.pdf

Uno dei punti sul quale sto lavorando é la rotazione del busto, abbinata alla spinta sul puntapiedi

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Ma non lavorano solo le braccia: la spinta viene trasmessa allo scafo attraverso il sedile o meglio attraverso il puntapiedi: ad ogni trazione diciamo del braccio destro sulla pagaia, corrisponde una SPINTA DEL PIEDE destro (il piede omologo al braccio che tira) sul puntapiedi, che fa avanzare la canoa. (Senza dimenticare la contemporanea spinta del braccio sinistro sulla pagaia, di cui abbiamo già detto
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Guardando la foto dei due atleti K2, si nota il ginocchio parecchio abbassato lato trazione mentre quello lato spinta rimane ben sollevato. Mi sembra che la rotazione del busto sia così aiutata e molto marcata.

Col mio kayak, del quale allego tre foto, pagaio col busto leggermente inclinato in avanti e spingendo sul puntapiedi lato trazione ho un modestissimo arretramento del lato corrispondente del fondoschiena, ma proprio appena accennato, perché, credo, é limitato dal poggiaschiena E il ginocchio si abbassa solo impercettibilmente.

É il mio kayak che é fatto in modo da impedire quel movimento o sbaglio io? E nel caso dove?

Non ho ambizioni agonistiche, vorrei solo ottimizzare la pagaiata per fare meno fatica nei lunghi percorsi (10-20km) che faccio principalmente in acqua piatta.

Grazie!






Marco Lipizer

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Re:Tecnica pagaiata: richiesta consiglio
* Risposta #1 il: Agosto 27, 2019, 09:51:03 am *
Caio (Claudio Castellano) a suo tempo mi chiese un parere su quell'articolo prima di pubblicarlo. Come vedi è fatto bene e riporta le cose fondamentali della pagaiata.
Posizione: Gambe leggermente piegate, ginocchia vicine (non a ranocchia come nei kayak da fiume), busto eretto.
Tecnica: Braccia tese, spinta di gamba e torsione del busto.

Non puoi confrontare la foto di Antonio Rossi con la tua tecnica di pagaiata. La rotazione del bacino (sì, c'è anche la rotazione del bacino) è esagerata rispetto a quello che si può fare su un kayak da mare. Anzi la torsione del busto quasi non esiste, nel senso che il busto rimane solidale con il bacino che ruota grazie alla spinta delle gambe. Ma senza volerti sviare, la forza che riesce ad imprimere la spinta della gamba è FONDAMENTALE in qualunque pagaiata, anche se non c'è rotazione del bacino. Prova a pagaiare senza l'appoggio dei piedi sul puntapiedi e te ne renderai conto. I due punti di appoggio (punti fissi) della pagaiata sono la pagaia in acqua che è (più o meno a secondo del tipo di pagaia) FERMA e il piede che spinge in avanti la canoa. Il sedere NON è un punto di appoggio/spinta.
Purtroppo il poggiaschiena non è un aiuto alla torsione del busto. Sui kayak con cui faccio lezione tolgo immediatamente il poggiaschiena perchè diventa un vincolo e può solo creare delle irritazioni da strusciamento.
Non me ne volere, ma da purista non considero la tua barca un kayak, ma un mezzo sui cui ci si può muovere con una pagaia. E' troppo largo ed alto, non ha chiglia, di solito ha un puntapiede ed un sedile inadeguato. Ciononostante puoi pagaiare in maniera più o meno corretta anche con il kayak gonfiabile. Segui i punti che ho elencato all'inizio del post ed esercitati.
Buon divertimento


Lorenzo Molinari

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Re:Tecnica pagaiata: richiesta consiglio
* Risposta #2 il: Agosto 27, 2019, 02:05:32 pm *
* Ultima modifica: Agosto 27, 2019, 03:06:53 pm da Lorenzo Molinari *
Guido scrive: "la spinta viene trasmessa allo scafo attraverso il sedile o meglio attraverso il puntapiedi: ad ogni trazione diciamo del braccio destro sulla pagaia, corrisponde una SPINTA DEL PIEDE destro (il piede omologo al braccio che tira) sul puntapiedi, che fa avanzare la canoa."

Giusto per chiarire un aspetto immagino ovvio, ma da quanto è scritto non risulta chiaro.
La spinta sul poggiapiedi NON fa avanzare il kayak (se non si pagaia e si spinge solo sul poggiapiedi non si avanza di un centimetro), ma serve esclusivamente a bilanciare la trazione di un braccio e la spinta dell'altro per poter esprimere il massimo della forza. Altrimenti senza un punto d'appoggio fermo non si riuscirebbe a esprimere la forza in acqua. Paradossalmente se il seggiolino fosse scivolosissimo e non vi fosse il poggiapiedi, la pagaiata sposterebbe in avanti il canoista dentro al kayak e il kayak resterebbe fermo.

Nei kayak d'acqua piatta da gara le gambe non sono divaricate come in quelli da turismo o da gara fluviali e quindi la spinta porta a una flessione delle gambe più accentuata e vistosa. I punti d'appoggio sono solo seggiolino rialzato, poggiapiedi e fondo della canoa (su coi poggiano i talloni), in altre barche ci sono anche cinghie, cosciali, spessori, ecc.
Nei kayak d'acqua piatta da gara la flessione della gamba dipende dalla distanza del poggiapiedi dal sedile. C'è chi tiene le gambe più piegate e chi meno e di conseguenza anche la flessione delle gambe risulterà diversa. Comunque la gamba non dovrà mai stendersi in fase di spinta e la gamba non dovrà essere troppo rannicchiata prima della spinta, altrimenti la spinta sul poggiapiedi non risulterà efficace nel contrapporsi alla forza espressa sulla pagaia dalle braccia e dai muscoli delle spalle e tronco.
Il lavoro è svolto prevalentemente da quest'ultimi muscoli.

Il busto: alcuni campioni lo tengono leggermente (leggermente!) inclinato in avanti, la maggior parte ha il busto perpendicolare alla canoa. Vedi tu. Busto troppo inclinato in avanti comprime il diaframma,  costringe a usare una pagaia leggermente più corta e riduce leggermente l'azione della "spallata" in fase di immersione...

Guido Brasletti

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Tecnica pagaiata: richiesta consiglio
* Risposta #3 il: Agosto 27, 2019, 06:15:29 pm *
Grazie Marco e Lorenzo per i preziosi suggerimenti

il passaggio in cui Marco scrive che [idealmente] é la pala in acqua a rimanere ferma é una di quelle “ovvietà illuminanti”:  ovvio,  ma quando qualcuno te lo dice :)

I dettagli dai quali ho avuto finora maggiore beneficio, carpiti dal documento di Claudio Castellano, dalle indicazioni del mio istruttore, ed anche da qualcuno dei filmati di Lorenzo su YouTube:

- spingere col braccio opposto a quello che tira, mantenendo polso diritto e allentando le dita (quanta fatica in meno...)
- cercare la simmetria nella pagaiata (in particolare nella spinta del braccio) per avanzare diritto e non a zigzag
- premere sul puntapiedi col piede lato braccio che tira
- ruotare busto e spalle cercando di tenere la testa ferma che guarda avanti

Ho molto ancora da fare, ma ho capito di essere sulla strada giusta...

massimo calì

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Re:Tecnica pagaiata: richiesta consiglio
* Risposta #4 il: Agosto 27, 2019, 08:01:28 pm *
Mi intrometto, anch'io ho tanto da imparare. Ho il seabird discovery, 4.3 metri. Cerco di ruotare il busto ed estendere in avanti il braccio mentre spingo sul puntapiedi. Ho poca rotazione del bacino, forse per via della poggiaschiena che non lascia libertà di movimento. Cmq nel portare in avanti il braccio la pagaia impatta l'acqua verso prua, dove il kayak comincia ad affusolarsi, quindi inevitabilmente la pagaiata non è più parallela all'asse del kayak...e quindi devio ad ogni pagaiata, a sinistra e a destra... questione di lunghezza del kayak, mi dico io. Sbaglio?

Marco Lipizer

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Re:Tecnica pagaiata: richiesta consiglio
* Risposta #5 il: Agosto 28, 2019, 08:25:00 am *
Anche se il bacino non ruota, è la forza trasmessa dalla gamba che fa avanzare il kayak. Forza, che come dice giustamente Lorenzo, devo trovare un punto d'appoggio in acqua (la pala della pagaia), il mezzo nel quale ci muoviamo.





Lorenzo Molinari

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Re:Tecnica pagaiata: richiesta consiglio
* Risposta #6 il: Agosto 28, 2019, 09:01:04 am *
* Ultima modifica: Agosto 28, 2019, 02:31:49 pm da Lorenzo Molinari *
Ciao Max966, concordo con Marco e aggiungo:
fondamentale è la rotazione del tronco, non del bacino.

Circa la pagaiata: più è aderente al kayak meglio è; se applichi la forza lontana dalla linea mediana del kayak, questo tenderà a curvare, con uno spreco di energie che avrebbe potuto essere destinato all'avanzamento.
Su un kayak d'acqua piatta da gara, ad esempio, man mano che la pagaiata si fa prossima al corpo del canoista, è normale che la pagaiata tenda ad allargarsi, anche perché le spalle sono più larghe dei kayak e l'efficacia si ha non solo con una pagaiata prossima alla linea mediana ma anche con una pagaiata verticale. Analogamente per altre tipologie di kayak.
Guarda filmati di campioni ripresi frontalmente mentre pagaiano.