Incontro con Jim Snyder, un Kayaker con la “K” maiuscola, misterioso e singolare
Le mie ricerche sulla storia della canoa mi portano a contattare canoisti contemporanei che hanno contribuito a scrivere la storia della canoa. Tra questi è il caso del “misterioso” Jim Snyder. Mi auguro che molti di voi già lo conoscano per quello che ha fatto in canoa, altrimenti troverete di lui con una breve ricerca su internet, né vi racconto il perché della parola “misterioso” che lo connota, vi dico soltanto che nel lontano 1981 fu il primo canoista al mondo a fare un cartwell in acqua piatta e che la sensibilità da lui maturata nella conduzione del kayak è al di là dell’immaginabile. Volendo fare un paragone tra Jim e me, che in canoa quanto meno ci so andare, se non altro per essere stato nella nazionale italiana, aver pagaiato per una distanza ben superiore al giro del mondo e sceso fiumi in quattro continenti, non credo di esagerare a dire che corre la stessa differenza tra me e un mio allievo di un corso base.
Jim oltre a essere un canoista misterioso è anche un canoista oltremodo singolare. Parlando con lui mi è capitato di chiedergli di datarmi una foto che lo ritrae su un kayak immerso nell’acqua mentre pagaia. Questa la sua risposta: <<A dire il vero non ricordo ma, avendo la pagaia in mano, è di almeno una decina di anni fa. Da allora, infatti, pur andando regolarmente in canoa, non la uso più!>>.