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michele ramazza

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Test Wave Sport Phoenix
* il: Marzo 10, 2019, 08:02:03 am *
Volevo informarvi che il 16 marzo dalle 10.30 e il 17 marzo  fino alle 15.00 ci sarà a Valstagna una Phoenix test da provare.
Da buoni fratelli potrete provarla gratuitamente cercando di rendere possibile a tutti il test.

Venite a provare questo nuovo missile completamente rivoluzionario nella conduzione e nel piacere di guida.

Se qualcuno volesse acquistarla nuova, in via eccezionale, sto facendo un ordine a prezzo speciale nei prossimi 10 gg.

Per ogni info chiamatemi al 3283059668

grazie

diego de pieri

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Re:Test Wave Sport Phoenix
* Risposta #1 il: Marzo 11, 2019, 06:22:02 pm *
Mi sarebbe piaciuto provarla... ma questo we riaprono il Soca, ora per un pò vorrei evitare Valstagna!! ;-)

Vittorio Pongolini

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Re:Test Wave Sport Phoenix
* Risposta #2 il: Marzo 11, 2019, 06:38:00 pm *
Ho dato un'occhiata al "missile" e la prima cosa che ho notato è la lunghezza, senza vedere quanto misurasse realmente. Poi ho letto le misure sulla scheda tecnica e c'è scritto che è lunga 2,74 m e larga 0,68 m. Ma la considerazione principale va sulla lunghezza di duemetrisettantaquattrocentimetri.  Negli anni '70 non si badava alle lunghezze e su fiumi fino al 4° grado, ma anche sul quinto, usavo canoe in vtr da 4,05 e larghe sui 0,60 m. Erano dei veri transatlantici ma non c'era scelta. Negli '80  è arrivato il polietilene e nei primi anni '80 si usavano canoe da 3,30 fino a 3,80 m. La larghezza era sui 0,6. Non vi dico cosa facevano con qs. canoe così lunghe per fare "River Rodeo"(ho ancora un VHS dal titolo "Urban Kayak" girato a Salt Lake City dove giravano nei ritorni artificiali con queste canoe che sembravano delle pale eoliche…). Io nella seconda metà degli '80 e nei primi anni '90 ho usato per diversi anni una canoa di una nota marca americana da 3,55 che era eccellente, solo stretta di pozzetto. Era larga sui 0,58 cm. Poi negli anni '90, nella seconda metà, sono cominciate le taglie per le canoe: S, normale e XT (extra tall? probabile) e per diversi modelli. Poi negli anni duemila è cominciato un accorciamento pazzesco, un po' per seguire le specialità del Playboating  e un po' perché faceva figo avere la barca corta e cortissima. Siamo arrivati ad avere canoe da 1,90! Io non le ho mai usate così corte e il minimo che ho avuto è stato una 2,40 m di una nota marca tedesca per circa 0,60 di larghezza. Poi, dal 2008 è ricominciato l'allungamento. Ora vanno per la maggiore canoe da oltre 2,60, due cm più, due cm in meno, a seconda della taglia. Ce ne sono anche da 2,68, finché non è arrivata questa  da 2,74 che mi sembra un "ritorno al futuro" oppure, meglio un "futuro al passato", agli anni '90, esclusi i settaggi nel pozzetto che ora sono davvero superlativi. Concludo con due considerazioni. La prima è che ho sempre pensato (e detto a chi mi chiedeva pareri diretti) che le canoe fluviali e torrentizie seguono molto le mode e l'onda emotiva, più che quella reale, oltre al marketing, ma che dei veri cambiamenti si trovano ogni dieci anni, dei piccoli ogni cinque. La seconda che, sempre relativamente ad ogni decennio, non è la canoa che fa il canoista ma è l'abilità dell'uomo che muove la pagaia e che la dirige che fa la differenza.
Vittorio Pongolini - Canoa Club Milano

"You don't beat it. You never beat the river, chubby".  Burt Reynolds (Lewis Medlock), Deliverance, 1972.