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Buone Notizie?!?
luigi colombo:
Caro Toio, nessuno vuol fare "revival granacciano", ciascuno è libero di fare "un bel pagaiare" e rischiare come e quanto gli pare. Non è questione di "buone notizie", ma attraversare in kayak un lago con temperature prossime allo zero, beh, credo che non sia proprio un'idea felice. Un colpo di vento, una pagaiata sbagliata, cadi, e se non ti riesce prontamente un ottimo eskimo (o non ne sei in possesso), cosa fai? Nuoti per cinquecento metri trainandoti a mano la canoa con quelle temperature?
Tu parli di "bel vivere"; andare in canoa è davvero un bel vivere, io ci vado da oltre quarant'anni. Però non si vorrebbe mai leggere quanto scritto a proposito di Giancarlo Ballabio e di quell'altro canoista scomparso in mare al largo del lido di Ravenna. Avrò anche sbagliato "topic" forse. Ma di sicuro quanto successo a Giancarlo sul lago di Garda non è certamente un "bel vivere".
Meditate, gente, meditate.
Jimmy/Anonimo Brembano
Vittorio Pongolini:
Va bene Luigi, tu stai vicino a riva, io attraverso il lago, anche col freddo. Ognuno fa quello che vuole e che si sente di fare. L'importante è divertirsi senza farsi male. "il canoista più bravo è quello che si diverte di più", questa è il più bell'aforisma che ho mai letto sul web ed appartiene agli amici del Brianza Tour (chi l'ha coniato, piuttosto, nome e cognome?). Buon Natale a te e a tutti!
luigi colombo:
Innanzitutto, ringrazio e contraccambio gli auguri. Hai detto bene, è bello divertirsi senza farsi del male. In quarant'anni che vado in canoa ho avuto tantissime soddisfazioni, ho disceso fiumi bellissimi e vissuto splendide emozioni. Il nostro è uno sport bellissimo; tuttavia, torno a ripetere, non vorrei mai più leggere notizie di quanto capitato a Giancarlo Ballabio, Andrea Faoro, Vladi, Frederic Bernard, Daniele, Gianni "slalom", Elena, Sebastiano, Francesca, Roberto Trovato, Vittore, Doriana, Roberta, Andrea Z., e tanti altri, ai quali rivolgo un affettuoso pensiero. E anche se gli incidenti hanno una parte di imprevedibilità, vediamo di far in modo, per quanto in nostro potere, che su questo forum vengano pubblicate soltanto "buone notizie".
Grazie ancora per la chiacchierata, e di nuovo, Buon Natale e felice anno nuovo
Jimmy/Anonimo Brembano
Lorenzo Molinari:
In canoa, come abbiamo modo ti constatare, si può fare tutto o quasi, Tao Berman lo ha dimostrato ampiamente e non solo lui. Tecnica, cura del dettaglio, attrezzatura impeccabile, allenamento, preparazione psicologica? Forse - nel suo caso - anche una certa dose di culo.
Comunque sia, pensando a giretti in canoa assai più tranquilli, come può essere un’attraversata in solitaria d’inverno di un lago alla Toio, senza voler togliere nulla alla bravura di Toio, per tanti canoisti potrebbe essere un'idea non proprio felice e da evitare, come Jimmy sottolinea, ma per una canoista esperto, con ottimo eskimo, capace di risalire in canoa dall’acqua, con un kayak stabile da mare (non certo con un K1 olimpico), attrezzato con PDF, fischietto, cellulare in busta stagna attivabile, paddle float, pompa,... e muta stagna con sotto un abbigliamento adeguato (e questo so essere il caso di Toio), si può compiere piacevolmente un’attraversata in solitaria d'inverno, avendo l'accortezza di farla con tempo stabile, in assenza di vento e fuori dalle rotte dei battelli, magari anche rendendosi visibili con un asta su cui far sventolare una bandierina e, infine, non al termine di una lunga giornata in canoa a “batterie” scariche. Altrimenti, costeggiare sempre ben sotto riva e sempre indossando muta e PFD.
NORTHSEAKAYAK - Cold Water Safety Test
https://www.youtube.com/watch?v=_LLNATL6BdQ
Buon solstizio e buone invernali!
Alessia:
Oggi stavo leggendo alcune pagine di un libro di Simone Moro, il qualche non pratica il kayak ma l'alpinismo di altisdimo livello. Nel passaggio che ho letto, mi è tornato in mente questo dibattito, allego la facciata in questione che riporta il pensiero di un tal Cassin e di un tal Moro.
Poi quando tocca tocca, però perché agevolare la faccenda della precoce dipartita se e quando si ambisce, invece, a una longeva pratica...
Ipse dixit
Alessia
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