"Il gratis non vale niente nell'immaginario collettivo" è un luogo comune talvolta vero ma anche falso.
Un panorama vale per tutti eccome! Ma ciò che vale emozionalmente non giustifica che venga monetizzato, neppure con la scusa di tutelarlo o renderlo diversamente fruibile, considerando quanto già siamo salassati.
Basta con questo voler spremere il cittadino ogni passo che compie, ci sarà sempre una motivazione più che valida per ogni tassa, e le tasse incassate non basteranno mai. Già ne paghiamo troppe e non mi interessa se al comune o alla regione o allo stato.
Sono stufo di dover portare da casa la carta igienica alla scuola elementare di mia figlia, perché non ci sono soldi per acquistarla ma ci sono per comprare armamenti o per spesare le inefficienze e la corruzione della burocrazia (paragoni troppo facili).
Non entro nel merito: c'è il comune che mette l'autovelox, l'altro che mette la tassa sul fiume, l'altro ancora che... io semplice andrò altrove, per fortuna di posti belli gratuiti ce ne sono parecchi in Italia, e al Comune di Capestrano ora scrivo la mia e-mail di protesta, al di là di cosa ci faranno con quel denaro.