Esistono divieti di navigazione ingiusti o apparentemente inspiegabili, non si può continuare a subirli senza batter ciglio.
A volte, anzi sempre più frequentemente, con la scusa del Parco si vieta la navigazione ai kayak che ne solcano le acque
SENZA LASCIARE TRACCIA DEL LORO PASSAGGIO,
IN SILENZIO,
SENZA INQUINARE
E SENZA CREARE ALCUN TIPO DI DISTURBO A FLORA E FAUNA.
Se poi osserviamo che le stesse zone vietate alla nostra pulita navigazione, non sono così protette come dovrebbero e vengono frequentate da motobarche rumorose, puzzolenti di smog e colme di turisti, la nostra perplessità cresce.
Barche a motore che evidentemente hanno un permesso esclusivo e sono di fatto autorizzate a schiamazzare e inquinare l'aria e l'acqua di un Parco Marino.
Quando infine ci si sente rispondere, da addetti all'ente Parco, che siamo assolutamente liberi di frequentare questi parchi marini, ma solo con le sopraddette imbarcazioni, in "gita turistica organizzata",
appare tutto evidente,
i divieti a transitare in certi parchi marini sono, in questi casi, straripanti di opportunismo e di ingiustizia che discrimina i kayak da mare.
Ben vengano perciò regolamentazioni più severe verso le imbarcazioni che inquinano con i loro scarichi e disturbano col loro rumore.
Nuove regolamentazioni sono indispensabili e devono essere ispirate veramente alle specifiche esigenze di un Parco e di aree protette, non dalle esigenze di qualche lobby.
Regolamentazioni che consentano di circolare liberamente nel rispetto totale della natura dei Parchi, della loro fauna e della flora nonché delle acque e del territorio costiero, perciò, in sostanza, che consentano la navigazione in kayak in quanto questo tipo di escursionismo è assolutamente ecologico e a impatto zero sulla natura circostante, perciò assolutamente compatibile alla vita e alla conservazione di un Parco.
Oggi, evidentemente, è il dio denaro che fa la differenza.
Svegliamoci dal torpore,
protestiamo e pretendiamo il vero rispetto per la natura, non un rispetto di facciata che nasconde le oscene speculazioni di qualche piccolo o grande imprenditore turistico.
Dobbiamo richiedere la totale liberalizzazione di circolazione nei parchi marini per i mezzi marini che non emettono scarichi e rumori e che non lasciano traccia del loro passaggio e, per contro, il totale divieto di navigazione alle imbarcazioni che non rispettano una navigazione ecologica.
Questa dovrebbe essere la giusta logica di un Parco marino e di una riserva integrale.
Navigando in kayak da mare, l'unico divieto che ci potrebbe riguardare dovrebbe essere quello di sbarcare nelle zone di nidificazione.