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Nuovo utente assolutamente inesperto
marittimo:
Bel racconto
--- Citazione da: Franco Milani - Ottobre 22, 2016, 03:16:02 pm ---Appena entro nel canale invece mi accorgo di due cose ovvero che sono a favore di corrente e contro vento che nel frattempo si è alzato (la Breva).
--- Termina citazione ---
Tieni presente che quando il vento soffia contro corrente, il moto ondoso è più alto, più corto e più ripido. In sostanza è più fastidioso, specie se devi andare contro vento.
Sapere questa cosa più esserti utile quando devi programmare un percorso.
--- Citazione da: Franco Milani - Ottobre 22, 2016, 03:16:02 pm ---Qui ricevo la seconda lezione gratuita ovvero mai sottovalutare il clima.
--- Termina citazione ---
Altra lezione gratuita che posso darti è quella di informarsi sulle previsioni meteo prima di affrontare lunghe uscite.
--- Citazione da: Franco Milani - Ottobre 22, 2016, 03:16:02 pm ---La traversata è molto faticosa, il vento laterale e le onde mi strapazzano un po' e tendono a girarmi la barca mettendomi la prua contro vento ma presto escogito un trucco. Inclino il Kayak di lato contro vento per contrastale la tendenza a girare.
--- Termina citazione ---
La barca inclinata non va dritta ma segue una traiettoria curva nella direzione contraria all’inclinazione.
Ad es. se la barca è inclinata verso destra, la prua tende a sinistra. In questo mondo si contrasta la spinta del vento che porta la prua nella direzione opposta (a destra)
Puoi ottenere e mantenere a lungo questo assetto distendendo bene la gamba sopravvento e arcuando quella sottovento alzando il ginocchio.
È una tecnica descritta nel libro “Il kayak da mare” ed. Planetario.
L’ho provata e funziona.
Franco Milani:
In verità so che nel pomeriggio si alza la Breva e ho già avuto rientri ventosi. Questa volta però avevo allungato il percorso è invece di trovarmela in poppa me la sono trovata di lato durante l'attraversata del lago. Comunque è stata una esperienza molto intensa e piacevole (fortunatamente).
Franco Milani:
Oggi altra uscita nel lago di Novate Mezzola. Temperatura esterna alle 9 del mattino 12 gradi. Il lago era abbastanza calmo ma sulla superficie vedevo passare delle folate di vento. Inizio a pagaiare è capisco subito che sarà una gita faticosa. Per qualche motivo le spalle sono molto dure. Decido quindi di prenderla comoda e di provare qualche manovra vicino riva. Quella che mi ha dato maggiori soddisfazioni sono gli appoggi laterali. Inclino lo scafo fino far superare il bordo del pozzetto al piano della superficie. Eseguo sia appoggi continui sia appoggi temporanei per raddrizzare lo scafo. Mi trovo molto a mio agio. In lontananza sotto alle rocce vedo onde frangere e il colore del lago che cambia. Decido di andare a dare un occhiata. Mi mantengo sempre molto vicino alla costa (30/50 mt) faccio una deviazione per visitare il tempietto di san fedelino è poi mi avvicino alla zona battuta dal vento. Quello che trovo è davvero impressionante. Il vento forte cala da nord ( dalla val Chiavenna) scuote le cime degli alberi alza piccole onde molto ravvicinate. In un attimo mi trovo in mezzo a questo soffio, il kayak è spinto con forza dalle raffiche ma non riesco a mettermi il vento in poppa, il kayak tende a mettersi di prua e non riesco a contrastare completamente questa tendenza. Sento la pagaia pesantissima che viene strattonata con forza, devo tenerla molto saldamente per non farmela strappare di mano. Dopo qualche minuto di raffiche, sbandamenti e spruzzi decido che è il caso di togliermi da questa situazione. Non mi sento in pericolo poiché sono molto vicino alla spiaggia ma per il momento ne ho abbastanza. Mi metto a remare controvento con decisione. Il vento è molto forte, faccio fatica ad avanzare e anche solo a manovrare la pagaia. Impiego diverso tempo nel quale spingo e spingo e guadagno pochi metri poi accosto e vicino agli alberi della riva trovo un poco di pace. Faccio qualche foto e giro un video alle raffiche alle mie spalle. Prendo fiato e penso a quanti si trovano in situazioni del genere in mare o in pieno lago, lontani da spiagge o coste. Mi piacerebbe tornare in mezzo al vento perché era bello lottare, ma sono anche consapevole che le lezioni è bene assimilarle una alla volta. Mi dirigo dove il lago e più calmo e mi rimetto a provare manovre varie. Il lago ancora mi ha svelato suoi piccoli segreti e fatto capire la grandezza della sua terribile bellezza
Franco Milani:
Ho messo qualche foto su questa pagina FB:
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1139991692748794&set=pcb.1139513119435411&type=3&theater
marittimo:
Certo che mare e lago sono abbastanza diversi. Almeno riguardo ai laghi piccoli.
Qui (al mare) c’erano “appena” 13-14 nodi, però l’onda iniziava a farsi notare.
https://www.youtube.com/watch?v=u7qX64hhW-o
Nei tuoi video forse soffiava anche più forte.
Sicuramente il lago di montagna è paesaggisticamente molto più bello della costa adriatica italiana, però mi mancherebbero l’odore di salsedine e la linea dell’orizzonte
In fondo io sono nato qua ;D
Cmq bellissime foto e bellissime riprese.
Grazie per averle condivise con noi
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