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Kayak point (sic!) a Garbagnate Milanese (parco delle Groane)

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Giuseppe Coduri:
Ciao Andrea, io credo che, molto più semplicemente, il Villoresi non sappia nemmeno cosa sia la canoa. Credo che con Expo si siano trovati questa cosa da gestire e non sappiano bene cosa farne. le canoe (c'è un inventario nel bando) sono in maggioranza sit-on-top più alcune fluviali (?) ma la qualità delle imbarcazioni è forse il problema minore.
Non lo so, al netto di pressapochismi progettuali ed eventuali intenti speculativi del locatore, resto convinto che un luogo per fare canoa raggiungibile facilmente anche dal centro di Milano, possa essere un'opportunità positiva, chiaramente bisognerebbe che il Villoresi abbassasse notevolmente le pretese economiche e che qualche volenteroso si facesse avanti.

Ciao.

Andrea Gangemi:
Sto leggendo velocemente il bando proprio ora, in pausa pranzo.

Sono molto perplesso.

Si richiede l'impegno di tenere aperto per 3 giorni alla settimana per almeno 24 settimane (ciè 6 mesi all'anno)
e organizzzara almeno una manifestazione sportiva.
inoltre (cito testualmente):

Saranno a carico del concessionario gli eventuali interventi ritenuti necessari per la sicurezza del percorso navigabile

(traduco, noi abbiamo realizzato dei pontili a cavolo, io ne ho visto uno in foto sifonato e in prossimità di una paratoia, senza consultare nessuno, tanto sono affari tuoi metterli in sicurezza)

Il tutto alla modica cifra di 30mila € per 3 anni, trattabili (ah beh)

Credo proprio che nessun club di canoa possa sostenere un impegno simile, e vedo difficile che qualcuno voglia lanciarsi in una simile impresa.

Forse il consorzio Villoresi crede di vivere in Canada?

Andrea Gangemi:
Aggiungo un altra cosa,

sono d'accordo con te che sarebbe una bella cosa avere un luogo così dove poter praticare sport acquatici, ma non sono d'accordo sul fatto che al Villoresi "si siano ritrovati questa cosa da gestire"

Già in passato fu chiesto al Villoresi di attrezzare e mettere in sicurezza luoghi per la pratica della canoa con spese ridicole.

Penso inanzitutto alla famosa onda di Turbigo, un posto che con poche migliaia di euro poteva diventare uno dei principali siti a livello europeo per il playboating.
Penso al cosidetto "idrojet" di Parabiago, fruibile ma troppo violento e non adatto ai principianti.
Penso ai Tre Salti di Turbigo dove sono state spese solo parole al vento.

Il consorzio invece ha preferito "investire" soldi in una struttura finalizzata al reddito.

carlo cereda CFM:
A Vimodrone  circa 500 mentri a valle della nostra storica sede a Cernusco (1981) hanno fatto un campetto slalom...con un pontile.
Adesso stanno cercando che può gestirlo... ??? Nell'articolo si vede Antonio Rossi, ma di canoe in acqua nessuna.
La spesa di 70000 euro comprende anche la mesa a norma per disabile di un ponticello in ferro.

http://www.fuoridalcomune.it/2016/06/14/vimodrone-in-canoa-sul-naviglio-martesana-ora-si-puo-grazie-alla-nuova-scuola/

http://www.comune.vimodrone.milano.it/po/mostra_news.php?id=847&area=H


...forse sarebbe stato meglio prima avere i canoisti ;-)

ciao carlo


Giuseppe Coduri:
Ciao Andrea e Carlo, non volevo assolutamente fare l'avvocato difensore del Villoresi, ci mancherebbe.
Purtroppo penso che molte scelte di questi enti semipubblici non dipendano da malizia o dalla volontà di fare business (che di per sè potrebbe anche portare ricadute positive per tutti) ma da un misto di:
scarsa conoscenza di temi che esulino dal loro standard;
progetti/stanziamenti calati dall'alto, che si trovano a gestire senza averne preparazione/voglia;
timore di assumersi responsabilità;
difficoltà a spendere anche cifre modestissime se non rientrano in capitoli già stanziati...
Insomma, tutte le note criticità degli organismi pubblici.
Alla fine ci troviamo con soldi buttati (o quasi) in opere di scarsa utilità o malfatte, mentre non si riescono a finanziare interventi anche minimi, ma assai più utili..

Ciò premesso, ad oggi la situazione è questa e sono convinto che, se si trovasse, chiaramente sulla base di un accordo più equo, un'associazione di canoisti disposta a gestire il kayak point, sarebbe una cosa positiva in sé e l'inizio di un possibile dialogo tra la comunità della canoa e il gestore dei canali che lambiscono una delle aree più popolate di canoisti (anche potenziali).

Se non si troverà nessuno a gestire il kayak point, Turbigo, Parabiago e altri siti rimarranno come sono e il Villoresi potrà dire, in futuro, che quando ha fatto qualcosa per la canoa, nessuno si è fatto avanti; perché mai dovrebbe fare qualcosa in futuro?
PS ma il campetto di Vimodrone è una struttura potenzialmente utile per voi di Cernusco, oppure non vi serve a nulla?

Ciao.

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