Ciao a tutti, è con immenso piacere che vi rivelo di aver raggiunto e superato recentemente in Bulgaria la cifra di 1000 fiumi diversi discesi, con oltre 3000 discese complessive di tratti fluviali. Non è certo per tessermi lodi o comporre un panegirico il motivo che mi ha spinto a scrivere questo messaggio, bensì il piacere di condividere la mia gioia con gli amici di CK fiumi. Ho pagaiato in 38 anni di attività, dal 1978 ad oggi in 36 stati differenti in tutti e 5 i continenti, scendendo fiumi in Italia, Francia continentale e Corsica ( 15 volte ), Germania, Austria ( 10 volte ), Svizzera ( 14 volte ), Spagna ( 7 volte ), Portogallo ( 3 volte ), Slovenia ( 7 volte ), Norvegia ( 5 volte ), Grecia ( 3 volte ), Canada e Stati Uniti, Messico, Honduras e Guatemala, Costarica ( 3 volte ), Venezuela, Cile, Ecuador, Marocco, Isola di Reunion ( 2 volte ),Turchia, Taiwan, Tasmania e Nuova Zelanda ( due volte ), Argentina ( 2 volte ), Repubblica Dominicana ( due volte ), Svezia, Finlandia, Croazia, Bosnia, Montenegro, Panama, Macedonia, Colombia, Serbia, Bulgaria, ove ho disceso il fiume Struma, mio 1000°. Alla soglia dei 60 anni di età ho ancora la passione dei miei 30 anni e il desiderio di conoscenza, soprattutto di percorsi nuovi. Certamente non tutte le prime che ho fatto sono state meravigliose ( oltre 100 ), alcune da non ripetere e deludenti, ma ogni fiume mi ha regalato un'emozione diversa, anche se talvolta negativa. E questo ci sta, fa parte della vita. Non tutto è stupendo, non tutto è lodevole. In questi anni, quasi 40 di canoa, ho vissuto momenti eroici, di grande forma, ma altri di calo fisico e psicologico, anche profondo, come in occasione della morte del mio grande compagno di discese e spedizioni Andreas Sonnleitner, uno dei pionieri europei del kayak d'alto corso. Un duro colpo l'ho avuto anche pochi anni or sono quando sono stato oggetto di derisione, dileggio, diffamazione da parte di alcuni canoisti italiani che addirittura avevano creato un gruppo apposta su Facebook e come vile e ignobile branco si divertivano alle mie spalle ignare. Ciò nonostante, ho pagaiato da solo o accompagnato a volte da pochi amici fidati ho superato quel terribile momento. Chi voleva isolarmi, infangandomi, o addirittura spingermi a smettere di pagaiare, non ce l'ha fatta. La resilienza è un qualità che nei periodi più difficili ti sprona a non mollare e nutrendomi del mio entusiasmo e del mio amore per il fiume sono riuscito a risollevarmi. Dedico questo mio personale traguardo a tutti coloro che hanno avuto il piacere di pagaiare con me in questi lunghi anni. Non vi ricordo tutti ma ognuno di voi saprà di essere nel mio cuore. Dedico questo traguardo ad Andreas, sempre con me anche ora a 9 anni dalla sua scomparsa. Dedico questo traguardo a mia moglie Sara che mi ha sostenuto nei momenti difficili della diffamazione e derisione. Dedico questo traguardo anche a coloro che mi hanno fatto del male con il desiderio di distruggermi come uomo e come canoista, deridendomi se mi esaltavo come un bambino magari per aver disceso un facile torrentello, giulivo e guizzante, ma omettendo di ricordare che ho divulgato anche discese in prima ancor oggi di notevole valore, come l'Ayasse ad esempio, o il Pennavaria o il Gottero in Liguria, solo per citarne alcune. Ringrazio coloro che privatamente hanno avuto parole di conforto e di solidarietà, ringrazio chi mi ha chiesto scusa con sincerità, ringrazio chi ha voluto conoscermi personalmente per sapere se ciò che il branco andava dicendo corrispondeva al vero. Ringrazio CKI per aver ospitato le mie schede fluviali. Buona vita a tutti.