Notoriamente ai Campionati del mondo di canoa marathon usano tutti pagaie groenlandesi. Direi proprio di no! Sarebbe la volta buona che un buon canoista con un’elicoidale in carbonio s’imponga beffardamente su grandi campioni.
L'efficacia della pagaiata si ha quando è:
- il più possibile perpendicolare all'acqua, in modo da non disperdere forze che in attacco sollevano la punta creando beccheggio e viceversa in uscita
- il più possibile vicino alla line mediana, in modo da non disperdere forze che tendono a far cambiare direzione alla canoa
- con una passata in acqua il più possibile lineare e la cui profondità il più possibile costante e non circolare, per favorire la propulsione in avanti della canoa.
Ebbene, la pagaia groenlandese, avendo un cucchiaio lungo e stretto, contravviene proprio a tutti i punti precedenti, non consentendo alla canoa di mantenere una velocità costante e il più elevata possibile, relativamente alla forza del canoista.
Circa il fatto che con la pagaia elicoidale in composito si rischiano tendiniti è falso, dipende dalla misura che si sceglie e dall'elasticità del manico, che può essere di vario grado.
Circa il fatto che su lunghi tragitti la pagaia elicoidale è più faticosa per le spalle, anche questo è falso, in quanto più leggera, con beneficio per i deltoidi.
Per concludere, le pagaie groenlandesi sono indubbiamente begli oggetti adatti a chi non cerca la prestazine ma ama pagaiare con tranquillità in condizioni normali, ma più o meno come se oggi si volesse giocare a tennis con una racchetta di legno e budello, che ne so, una bella Maxima!
Consiglio anche di comprare una canoa senza timone, perché il timone in mare non serve a nulla: è così bello scarrocciare con il vento di traverso o remare sempre dalla stessa parte con il vento alle spalle!