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Deflusso minimo vitale per il fiume Chiese.
Luciano Mazzotti:
Per una esauriente comprensione della questione riguardante il bilancio idrico dell'Asta del Chiese, invito alla pubblica assemblea per il “rapporto annuale sulla difesa del Lago d'Idro” ed in particolare sulle azioni legali e sulle proposte dell'associazione SALVIAMO IL LAGO D'IDRO, che avrà luogo a Idro (Bs), nell'aula magna dell'Istituto Scolastico Superiore di Idro (Via Treviso), alle ore 15,00 di Domenica 31 Gennaio 2016, dove relazionerà, tra l'altro, anche il Prof. Ezio Todini di Bologna, docente all'Alma Mater di Bologna, consulente del comitato “Salviamo il Lago d'Idro”.
Il prof. Todini ha ideato e realizzato il sistema di gestione attuato con successo dal 1997 sul Lago di Como, contenendo l'escursione di quel Lago in 1,20 metri verticali e riducendo il rischio di esondazione, che su quel Lago era altissima.
Luciano Mazzotti:
Sono stati interessantissimi gli interventi (https://www.youtube.com/watch?v=zH5ov3BpZmE&list=PLYP6oGBzlitrpiAPYJ91Lr6ZyXygAUJqA&index=1) dei tre relatori, Prof. Fausto Capelli, Prof. Ezio Todini e Prof. Luigi Maione (meglio delineati in fondo a questo articolo) alla pubblica assemblea di Domenica 31 Gennaio 2016, a Idro (Bs), presso l’aula magna dell’istituto scolastico superiore G. Perlasca, in occasione del rapporto annuale dell'associazione “Amici della Terra Lago D’Idro e Valle Sabbia”, costituita con l’adesione delle principali personalità di quel movimento popolare denominato “Salviamo il Lago d’Idro”, che nel Gennaio del 2007 ha ottenuto, dopo decenni di Manifestazioni-Convegni-Petizioni, il ripristino del “Deflusso Minimo Vitale” anche nel Fiume Chiese Emissario del Lago D’Idro.
L'associazione Amici della Terra, sin dal 2008, dopo aver indotto il ripristino del Deflusso Minimo Vitale, in ogni ambito ha iniziato a proporre una “gestione coordinata di tutta l'asta del Chiese”, dove si realizzi un bilancio idrico equilibrato, al fine di gestire al meglio la risorsa disponibile, con il presupposto che ogni sistema produttivo si riveda e introduca una conversione, al fine di ottimizzare l’utilizzo dell'acqua del fiume Chiese e quindi il risparmio idrico.
Allego in proposito una tabella riassuntiva dei principiali impianti idroelettrici alimentati direttamente od indirettamente dal fiume Chiese, da Vobarno in giù, della produzione annua media di 279.418.000 kwh.
Prof. Fausto Capelli: Avvocato in Milano specializzato in diritto europeo e internazionale; Direttore della Rivista Diritto comunitario e degli scambi internazionali.
Prof. Ezio Todini: presidente della Società Idrologica Italiana. Il Prof. Ezio Todini, è il presidente fondatore della Società Idrologica Italiana. Docente di Idrologia presso l'Università di Bologna e Coordinatore fino al 2010 del Corso di Dottorato di Ricerca in Modellazione Fisica per la Protezione dell'Ambiente
Prof. Luigi Maione: Professore a contratto Dipartimento: Giurisprudenza
Insegnamento: Storia del diritto e della procedura penale nell'esperienza giuridica europea - storia del diritto commerciale storia del diritto medioevale e moderno e contemporaneo
Luciano Mazzotti:
Invito tutti al convegno sulle problematiche ambientali del fiume Chiese,che avrà luogo Venerdì 9 Settembre alle ore 19,00 a Remedello Sopra, presso il campo sportivo.
Tra l’altro, il sig. Gianluca Bordiga, del movimento Salviamo il Lago d’Idro, illustrerà un’anticipazione di una successiva proposta a tutti i Comuni dell’asta del fiume Chiese (delle province di Trento, Brescia e Mantova) di costituire un consorzio tra questi Comuni stessi, per la gestione idraulica di tutto l’insieme Fiume Chiese-Lago d’Idro.
Per questo prego di chi di Voi è in rapporti con amministratori dei Comuni rivieraschi del Chiese della nostra zona (Calcinato, Montichiari, Carpenedolo, Calvisano, Acquafredda, Visano, Remedello, Casalmoro, Asola, ecc.) di invitarli al convegno.
Luciano Mazzotti:
AL FIUME CHIESE GLI SCARICHI FOGNARI DEL LAGO DI GARDA.
Il fiume Chiese è già gravemente maltrattato nel suo tratto Lombardo e viene perfino “completamente essiccato” periodicamente in alcuni tratti, in disprezzo della legge nazionale, che prescrive che sia garantito il Deflusso Minimo Vitale (DMV) e l'equilibrio del bilancio idrico. E’ da rimarcare che, in questi tratti del suo corso Lombardo, il Fiume viene “essiccato” nonostante venga sempre immessa giornalmente, anche nei periodi di maggior siccità, una grande quantità di acqua nel Lago d’Idro dalla Provincia Autonoma di Trento, che invece applica scrupolosamente la normativa sul Deflusso Minimo Vitale, per tutti i suoi corsi d’acqua.
In particolare, nella nostra zona (basso Chiese), viene periodicamente del tutto “essiccato” l’alveo del Fiume a valle dello sbarramento di presa di Bedizzole, località Cantrina, dove il Chiese arriva per altro già molto depauperato d’acqua, a causa dell’ingente prelievo, circa 11 Km più a monte, dello sbarramento di presa di Gavardo (v. l’allegata fotografia dell’alveo completamente secco del Chiese di Montichiari nell’estate 2015); riacquista poi un po’ di acqua nella zona di Calvisano, dove viene alimentato da risorgive.
Ora si aggiunge il pericolo che venga realizzato il progetto del consorzio Garda Uno, Nuovo sistema di collettamento e depurazione della sponda Bresciana del lago di Garda, di un grande condotto fognario che porta al fiume Chiese gli scarichi fognari del lago di Garda.
I giornali di Domenica 2 Ottobre 2016 hanno ampiamente riportato la notizia che l’on. Luca Lotti, sottosegretario di stato alla presidenza del consiglio dei ministri con delega all'editoria nel Governo Renzi e Segretario del CIPE Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, ha annunciato lo stanziamento di 100 milioni di euro per “ammodernare” la depurazione del lago di Garda, sulla base di un progetto di massima del costo totale preventivato di 220 milioni di euro.
Il progetto di “ammodernamento” del consorzio Garda Uno comprende la costruzione di un grande condotto fognario, della portata massima di circa 2.447 litri al secondo, corrispondente a 211.420,80 metri cubi al giorno, che porti al vecchio depuratore in disuso in località Moltizze, tra Remedello e Visano, sul paleo argine destro del fiume Chiese, a 225 metri dal Parco del Basso Chiese, i liquami fognari dei paesi della sponda Bresciana del lago di Garda, al fine di scongiurare il presunto rischio che i loro liquami di fogna possano inquinare il Lago (v. l’allegata cartina-schema illustrativa).
Questo assurdo progetto prevede la demolizione del vecchio depuratore in località Moltizze e la costruzione nello stesso luogo di un nuovo grande depuratore per 225.000 Abitanti Equivalenti serviti, ma con una prevista potenzialità futura di circa 250.000 AE (Abitanti Equivalenti), corrispondenti, per dare l’idea, a circa 32 volte i reflui degli abitanti della città di Asola.
Nella relazione illustrativa del progetto preliminare del consorzio Garda Uno è scritto tra l’altro: “Il riutilizzo dell’impianto [del vecchio depuratore in località Moltizze] comporta tuttavia notevoli benefici sia in termini ambientali (vicinanza al fiume Chiese, che rappresenta un corpo idrico ricettore di elevata potenzialità), sia in termini economici ...”.
E’ evidente che si è progettato di scaricare nel fiume Chiese, quando il depuratore funziona bene e non piove a Ovest del Garda, i liquami depurati, ma quando piove o è in manutenzione o funziona male, i liquami non depurati.
Per fermare la costruzione di questo disastroso condotto fognario è auspicabile un coordinamento tra i Comuni rivieraschi del basso corso del fiume Chiese, che comprenda i Comuni Bresciani almeno da Bedizzole fino a Remedello ed i Comuni Mantovani da Casalmoro fino a Canneto sull’Oglio, dove appunto il fiume Chiese confluisce nell’Oglio.
Questo coordinamento potrebbe costituire un importante passo verso l’auspicabile istituzione del consorzio di Comuni dell’asta del Chiese-Lago d’Idro, dalle sorgenti fino alla confluenza nell’Oglio, per la gestione idraulica di tutto l’insieme Fiume Chiese-Lago d’Idro, come sostanzialmente indicato già 10 anni fa anche dalla Regione Lombardia, che il 14 dicembre 2006 aveva infatti siglato l'accordo tra la Regione e la Provincia Autonoma di Trento per l'armonizzazione delle azioni di salvaguardia delle acque del lago d'Idro e del fiume Chiese, che prevede l’istituzione di un Comitato di coordinamento, “finalizzato a definire e promuovere forme di armonizzazione delle attività di gestione delle risorse idriche ai fini del miglioramento e della salvaguardia delle acque del Lago d'Idro e del bacino del fiume Chiese nella sua interezza”.
Luciano Mazzotti:
Invito alla pubblica assemblea, indetta dall’Associazione Amici della Terra Lago D’Idro e Valle Sabbia, sul “Rapporto annuale sulla difesa del Lago”, di Domenica 5 marzo 2017, ore 15,00, all’aula magna del Centro Polivalente di Idro, a Lemprato di Idro, via Treviso, perché quello che succede al Lago d’Idro è sempre di grande importanza per il nostro Fiume Chiese.
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