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Trasporto kayak, in che posizione?

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marco ferrario (eko):
Con i kayak da mare lunghi oltre 5 metri, di solito carico il (i) kayak sulla monovolume alta (fig 1) e perciò, visto che non sono molto alto, è più facile e meno faticoso caricarli appoggiandoli direttamente alle due vecchie barre de' La Prealpina che sono robuste e gommate. Metto i kayak a pozzetto in giù, ma a volte con i kayak di qualche amico, anche a pozzetto alto e tra le barre e il kayak metto un cuscinetto morbido opportunamente sagomato (col cutter si può ritagliare facilmente a misura prendendo da Decathlon quei cilindri colorati utilizzati per giocare nell'acqua).

Sulla monovolume, qualche volta mi è capitato di viaggiare con 4 e anche con 5 kayak. In questo caso, aiutato da amici alti, ho messo i kayak affiancati a pettine utilizzando solo due culle e due barre verticali.
Ovviamente sistemare 5 kayak da mare su un'auto è possibile solo se i kayak poggiano a barre universali di sezione robusta, che fuoriescono dal tetto dell'auto (senza superare la larghezza dell'auto), barre lunghe 145 cm mi hanno permesso di caricare 5 kayak. In questo caso i kayak, per maggiore sicurezza, oltre che legati singolarmente alle barre, e tutti assieme a poppa e a prua ai ganci di traino, ho poi fatto passare una corda all'interno dell'abitacolo sotto al tettuccio dell'auto che li trattiene tutti. Per questo, lo ribadisco, le barre devono essere molto robuste, non quelle di serie.

Quando invece viaggio con la piccola utilitaria (foto 2) preferisco montare le culle, anche perché le barre montate alla massima distanza sono comunque troppo vicine, così le culle bloccano meglio il kayak.
Le culle sono la soluzione più sicura, ma di contro occorre montarle e smontarle ed è una questione di qualche minuto.
Comunque, su entrambe le auto, PER SICUREZZA LEGO SEMPRE ANCHE POPPA E PRUA AI GANCI DI TRAINO. La predisposizione ai ganci è di serie, anteriormente e posteriormente su entrambe le vetture (Peugeot 807 e Fiat Punto).
Normalmente l'auto viene fornita con un solo robusto gancio di traino, ma chiedendo a uno sfasciacarrozze, l'altro gancio mi stato regalato per entrambe le auto.
Legandoli centralmente sulle barre e in aggiunta poppa e prua ai ganci di traino, i kayak sono sistemati con la sicurezza necessaria e sinceramente viaggiare in autostrada a 130 km/h non è un problema come non lo è affrontare le numerosissime rotatorie.

Per quanto concerne il cartello "carichi sporgenti", concordo con Marco Lipizer, anch'io monto quello economico di plastica, che se dovesse volare non fa danni come invece potrebbe farli quello omologato in metallo rigido. Per semplicità e per non farlo sbattere, lo appoggio al lunotto posteriore legandolo alla barra del tetto e al gancio di traino, in questa posizione non prende aria e non sbatte.
Il cartello carichi sporgenti è un'idea tutta italiana, in Europa è sufficiente legare uno straccio all'estremità posteriore del carico ed è ciò che faccio in aggiunta al cartello.
Viaggiando così, in più di 30 anni avrò percorso oltre 100000 km. con il kayak sul tetto dell'auto e mai mi è stata contestata la irregolarità nell'indicazione del carico sporgente.

Questo comunque non significa che per la legge sia regolare viaggiare così, significa solo che il codice della strada forse non ha una buona conoscenza dei kayak da mare,
... a terra, come il codice marino in mare!
;-)

nolby:
grazie Marco!

purtroppo davanti non riesco a legare il kayak al gancio perchè è in una posizione proprio infelice.

Dietro il gancio non è centrale ma laterale penso che comunque la cinghia "di traverso" sia ugualmente efficace.

Vittorio Pongolini:
Tornando al mio intervento, mi è capitato in mano quel "Kanusport" di cui vi dicevo. La memoria è abbastanza buona, se non che non si tratta di una vecchia Opel Rekord ma bensì di una più moderna Volkswagen  Golf (prima serie però, marzo 1976. Eppure mi ricordo anche di una Opel Rekord...sarà un'altra rivista più vecchia...bah). I kayak e le pagaie sono provati su percorso tortuoso artificiale (...è il destino delle canoe da fiume: o in acqua o fuori, sempre a slalomare!). Sembra proprio che il sistema migliore sia di taglio.
Fa specie la seconda foto che è il retrocopertina della stessa rivista: alèe, una bel frontale con la canoa sul tetto, con le auto distrutte ma la canoa, scivolata via col portapacchi, incredibilmente integra! 

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