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fredgil

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VISPA - Svizzera. Cose da non fare...
* il: Luglio 15, 2015, 10:43:24 am *
Ecco un mio mini report sulle cose "da non fare" in Canoa.
Ieri, avendo chiuso presto un appuntamento a Martigny, ed avendo casualmente (...) la mia Mafia sul tetto, cerco in giro qualche fiumetto da scendere. Arrivo a Visp, salgo verso il Cervino (oggi 150esimo della prima tragica salita). La Vispa appare bella carica di acqua, ma la parte bassa sembra canalizzata, poco interesse. Salgo, arrivo ad un ponte altissimo, dò un occhiata giù e sembra meraviglioso ! Da una stretta gola esce un volume d'acqua un po' scarso, ma sono solo le 11... e fa molto caldo.
Per andare in sicurezza (...) chiamo il nostro esperto nazionale, il grande Baldo, per chiedergli consiglio. Mi tranquillizza, l'ha fatto da solo tanti anni fa, menziona un IV+, comunque da ispezionare con cura.
Ottimo, l'acqua cresce, alle 12.30 m'imbarco a Sant Niklaus.  L'inizio è tranquillo, l'acqua è molto “lattosa”, anche un po' bassa, ma meglio così.
Dopo 500m, il fiume si tuffa letteralmente giù. Meno male, su tutta la sponda DX c'è la ferrovia del Cervino, sulla quale andrò spesso a fare ricognizioni, evitando con cura i numerosi trenini che in questo periodo portano su centinaia di turisti.
Il fiume è tosto, anzi tostissimo e mi costringe a numerosi trasbordi (almeno 4). Sono rapide con forte pendenza, sassi taglienti, sifoncini e salti con ritorno (non pericolosi con il livello odierno).
A meta percorsi si succedono salti artificiali da 2 a 6 metri, tutti fattibili meno uno pericolosissimo che va a sbattere a Sx contro una roccia verticale.
Ad un momento, scendendo un pezzettino di III/IV, intravedo un dislivello con curva a dx… ma non vedo nessuna morta dove fermarmi. Raramente nella mia vita di canoista mi sono trovato in una situazione del genere. Solo. Con l’angoscia di non sapere cosa c’è sotto. Naso a monte, pagaiando nella corrente con scarsa acqua sui sassi, riesco ad incastrami a due metri sopra il salto. Non so come ho fatto, ma sono riuscito a propulsarmi fuori dal pozzetto, maledicendomi. Possibile alla mia età fare ancora cazzate del tipo ? Il salto sotto è molto insidioso, strettissimo nella roccia con salto in curva e probabilmente sifonato.
Questo episodio mi calma decisamente. Decido di ispezionare quanto possibile dalla ferrovia. A un certo momento c’è il ponte di Kalpetran, la ferrovia si allontana verso Sx, ma il fiume è un po’ più tranquillo per 500 / 600m (cl 3 / 4) e si scende bene a vista. Fino ad un nuovo forte dislivello dove il torrente sparisce in una goletta. Decido di rimandare ad una prossima discesa con gruppo tosto e la necessaria sicurezza. Torno al ponte sponda Dx  in mezzo a bei pascoli – ripidissimi.
Una volta recuperata la macchina (autostop), vado fino al paesino di Kalpetran dove un ponticello permette di scoprire le due ultimi rapide (Cl V+) che ho sdegnato percorrere.
Arrivato a casa, vado vedere i reports dei Fiumi su CK Fiumi… e mi accorgo che il Baldo aveva percorso l’altro affluente del Vispa, il Saaser Vispa... Sul sito svizzero Rivermap, www.rivermap.ch/map.html#sprache=de&map=g&styled=1&lat=46.19292&lng=7.83446&zoom=14, scopro in effetti che danno il tratto che ho sceso sul V-(VI).
Tanto pressapochismo;  mi è andata bene e sconsiglio a tutti, a cominciare da Jacques, di fare cazzate di questo tipo.
Fred
Fred

luca perondi

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Re:VISPA - Svizzera. Cose da non fare...
* Risposta #1 il: Luglio 15, 2015, 01:23:29 pm *
Ciao Fred e grazie.
Grazie almeno per due cose.
Primo per essertela cavata e quindi aver risparmiato a te stesso guai peggiori e a tutti quelli che ti vogliono bene e/o ti apprezzano altri dispiaceri.
Secondo per avercelo raccontato. A tutti capita di fare delle brutte esperienze o di correre dei rischi imprevisti o semplicemente scoprire dei pericoli dove magari non si pensava. Non tutti però se la sentono di "fare outing" e raccontarlo (esponendosi pubblicamente), ma è solo così che gli errori di qualcuno possono aiutare tutti gli altri e diventare esperienze condivise.

In bocca al lupo per la prossima discesa, ma con il "gruppo tosto e la necessaria sicurezza"!

Ciao Luca

stefano caprile CCN

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Re:VISPA - Svizzera. Cose da non fare...
* Risposta #2 il: Luglio 16, 2015, 03:45:17 pm *
Grazie per l'esperienza, Fred, utile per evitare pericolose imitazioni.
Credo che quella da te percorsa sia la "Matter Vispa", che diventa "Vispa" solo dopo la confluenza con la "Saaser Vispa" percorsa da Francesco.
Stefano CCN

Vittorio Pongolini

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Re:VISPA - Svizzera. Cose da non fare...
* Risposta #3 il: Luglio 16, 2015, 04:21:26 pm *
Fred, tutti noi vecchi canoisti abbiamo fatto alcune idiozie. Io me ne ricordo una su uno Scrivia alto in piena notevole e con altri canoisti di medio - bassa abilità: non sapevo niente del percorso e ci siamo imbarcati a caso. Abbiamo sceso uno sbarramento comparso all'improvviso dietro una curva, ma che proprio non si vedeva nemmeno dalla strada o da riva, dove l'acqua lo superava abbondantemente. Chi sapeva fre l'eskimo se l'è cavata, gli altri hanno nuotato e recuperato l'attrezzatura dopo un bel po'. Ho pensato esattamente quello che hai pensato tu: "Coglione, coglione, coglione che sono!". Scusate per l'espressione scritta ma è stato il mio solo pensiero.
Vittorio Pongolini - Canoa Club Milano

"You don't beat it. You never beat the river, chubby".  Burt Reynolds (Lewis Medlock), Deliverance, 1972.

Francesco Balducci

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Re:VISPA - Svizzera. Cose da non fare...
* Risposta #4 il: Luglio 17, 2015, 12:29:29 pm *
Ciao Fred, in effetti ho percorso la Saaser Vispa da solo un paio di anni or sono e le difficoltà erano medie ed accettabili per una discesa in solitaria, con attenzione. Non feci alcun passaggio sopra il IV. Ho però disceso, come ti ho scritto via sms, anche il Matter Vispa, ramo di sinistra della Vispa. E qui invece non ero da solo perchè molto difficile. Confermo dal IV in su con alcuni X. Eravamo in tre e fu una discesa dura, in particolare feci un salto a vista pericoloso e per poco non colpii la roccia con il gomito. A volte si è più prudenti da soli che in tre....