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Daniele Aquilini

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tragedia sul Melezzo
* il: Aprile 19, 2015, 12:34:15 pm *
Purtroppo ieri mattina è successo ancora quello non vorremmo mai sentire: un giovane canoista Tedesco (19 anni!) è annegato nelle acque del torrente Melezzo. Dalle notizie e dalle immagini recuperate in internet sembra sia finito sotto un enorme sifone e il corpo non sia stato ancora recuperato. Al di là dell'inevitabile riflessione che questa ennesima tragedia impone alla nostra comunità, il mio pensiero va ai famigliari, agli amici e ai compagni di discesa dello sfortunato ragazzo.

Filippo D'Angelo

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Re:tragedia sul Melezzo
* Risposta #1 il: Aprile 19, 2015, 01:27:30 pm *
Si  può vedere la scena del recupero della canoa effettuato dai Vigili del fuoco con l'autogru.
(https://www.youtube.com/watch?v=cm7az0xR_pg  ),  un brutto film...
Il passaggio  dell'incidente è stretto e complicato, proprio di fianco ad un grosso masso sifonato, dopo il quale il fiume si calma e si allarga: il gruppo, 4 tedeschi, ha voluto imbarcarsi un po' più su per fare il passaggio difficile, ma uno non ce l'ha fatta. Si vedono bene anche i vani tentativi dei pompieri  di recuperare con arpioni  il corpo dal sifone.

Daniele Aquilini

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Re:tragedia sul Melezzo
* Risposta #2 il: Aprile 19, 2015, 01:36:28 pm *
Markus Horth il suo nome... Lo hanno recuperato stamattina i sommozzatori dei VdF intorno alle 11 costruendo un sistema di piccole dighe a monte del sifone. Poco da aggiungere....tristezza infinita.

Giorgio Jandolo Cossu (JC)

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Re:tragedia sul Melezzo
* Risposta #3 il: Aprile 20, 2015, 05:49:00 am *
Mi associo al dolore di amici e famigliari ...

Solo per dovere di cronaca potrete trovare ulteriori info, immagini e video relative al recupero di Markus Horth e del suo materiale al seguente indirizzo: http://www.vigezzonews.it/.
Da quello che ho potuto desumere dalle immagini proposte e da quel che ricordo a distanza di 10 anni da quando ero stato lì, sembrerebbe che l'incidente sia avvenuto proprio sotto il ponte di Isella (ovvero praticamente all'imbarco del tratto che da lì arriva fino al lago che si forma poco dopo il confine svizzero), ma potrei sbagliarmi ... se il passaggio fosse veramente quello, ricordo che lo stesso non era assicurabile e che ci aveva costretto, onde evitare problemi, a un imbarco svizzero "funambolico" sulla sx (proprio sotto i piloni) per saltarlo. 

Giorgio (JC)

Francesco Balducci

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Re:tragedia sul Melezzo
* Risposta #4 il: Aprile 28, 2015, 12:22:15 am *
Sì Giorgio, il passaggio è proprio quello, poco a valle dell'imbarco. Conosco bene il fiume e quel passaggio per averlo disceso molte volte con Andreas Sonnleitner che era quasi di casa. A rivedere queste immagini, mi è corso un brivido nella schiena per quanto abbiamo rischiato, pur avendo messo una sicura sempre in prossimità del passaggio. Profonda tristezza ed amarezza per la fine del povero ragazzo tedesco.

Vittorio Pongolini

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Re:tragedia sul Melezzo
* Risposta #5 il: Aprile 29, 2015, 06:38:00 pm *
Feci il Melezzo, anche in quel punto, una mezza vita fa, nell''82. Probabilmente sono passato sopra quel sifone, ma, chissà, dato che avevo una Canyon 400S, in vtr e dyolen, molto più lunga, grossa e voluminosa delle attuali canoe, forse non rimasi incastrato, proprio per le dimensioni della canoa.
Accidenti ragazzi, gli ultimi morti ci sono stati solo per colpa dei sifoni! I soliti maledetti sifoni! Molti non si vedono, quasi tutti quelli subdoli e mortali.  Un paio d'anni fa il mio amico Franz Bettinger è stato risucchiato sul Germanasca da un sifone che fortunatamente era troppo piccolo per canoa e canoista insieme (l'ho segnalato). I loro parenti stretti, le nicchie in controcorrente (undercuts in inglese), mietono anch'esse molte vittime ovunque. Il povero Vladi se n'è andato per una di queste maledette nicchie un anno fa.
Mettiamo sulle schede dei fiumi in grassetto dove ci sono questi ostacoli mortali se sappiamo  che ci sono e dove, e, se ne abbiamo la certezza, segnaliamoli con una bomboletta di spray rossa con una X con di fianco una "S" che ci saremo portati in canoa. "S"(ifon) va bene in tutte le lingue.
Vittorio Pongolini - Canoa Club Milano

"You don't beat it. You never beat the river, chubby".  Burt Reynolds (Lewis Medlock), Deliverance, 1972.