Ciao Vittorio,
è stato chiarito dal Ministero della Salute che per "attività non agonistica" va comunque intesa quella svolta nell'ambito delle Federazioni Sportive Nazionali (per noi la FICK) o dagli Enti di Promozione Sportiva (UISP, CSI, CSAIN ecc.).
Poiché ogni ASD, per essere tale, deve necessariamente essere affiliata a una Federazione riconosciuta dal CONI o a un Ente di Promozione, la conseguenza è che ciascun Socio di una ASD che venga tesserato tramite l'Associazione di appartenenza alla FICK o a un Ente di Promozione come Atleta (fanno eccezione i Dirigenti che non necessariamente devono essere atleti) deve presentare almeno il Certificato di idoneità non agonistica (se fa gare dovrà ovviamente presentare il certificato per Attività Agonistica).
Il Presidente della ASD, nel momento in cui tessera il Socio, dichiara, assumendosene la responsabilità, che lo stesso è in regola con la certificazione e che questa è conservata presso l'ASD.
Il Decreto Balduzzi, in una prima versione, parlava anche di una "Attività Amatoriale", per la quale non era richiesto il certificato ma il chiarimento del Ministero di cui ho detto sopra aveva praticamente lasciato come "Amatoriale" solo l'attività dei singoli non inquadrati in alcuna ASD (es. due amici che affittano un campo da tennis e giocano per i fatti loro o uno che va a fare jogging).
Su pressione degli Enti di Promozione il Decreto Balduzzi è stato modificato e al posto dell'Attività Amatoriale" è comparsa quella "Ludico-Motoria" con un elenco di attività "a basso impatto cardiovascolare" che comprende (vado a memoria) attività come le bocce, la palla tamburello, gli scacchi ecc. ma ovviamente non la canoa.
Il certificato per "attività non agonistica" è rilasciato, a pagamento, dal proprio medico di base (prima poteva rilasciarlo qualunque medico) che deve attestare di averti fatto un Elettrocardiogramma (prima non ne aveva l'obbligo) oppure da un medico sportivo.
Quello per "attività agonistica" (nel quale deve essere specificata l'attività) è rilasciato dal medico sportivo e prevede esami più approfonditi (ECG sotto sforzo, pressione arteriosa, spirometria, ecc.).
Di fatto le modifiche apportate dal Decreto Balduzzi hanno fatto salire il costo del Certificato Non Agonistico portandolo vicino a quello Agonistico: i primi ad accorgersene sono stati i medici sportivi che hanno generalmente abbassato il costo del certificato Agonistico per fare concorrenza ai loro colleghi "generici".
Le modifiche dettate dal Decreto Balduzzi (e le diverse interpretazioni che ne hanno dato le Regioni, che hanno competenza in campo sanitario e, insieme alle associazioni di categoria dei medici, hanno dato ai medici di famiglia direttive non sempre chiare e uniformi), ha creato parecchia confusione, che solo negli ultimi tempi si sta chiarendo (alla nostra ASD arrivano ancora certificati rilasciati in base alla vecchia normativa da medici evidentemente non aggiornati).
Valentino
P.S.: opinione personale: obbligo o meno il Certificato va fatto, personalmente ritengo meglio se Agonistico, anche se non si gareggia... Siamo tutti "vecchiarelli", meglio tenersi sotto controllo... e far dormire sonni tranquilli ai Presidenti delle nostre ASD