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divieto di navigazione a Venezia (Canal Grande ed altri rii...)

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marco iezzi:
Ok per manifestazioni prima e dopo la vogalonga....ci mancherebbe altro
Vista la nutrita presenza di stranieri,in maggioranza rispetto agli italiani,potrebbe essere l'unica occasione per il mondo della pagaia, ritrovarsi tutti insieme ad una manifestazione nel post vogalonga
Se per il 28 febbraio dovesse essere confermata una manifestazione,farò in modo di esserci e se c'è qualcuno di Roma che vuol partecipare si faccia sentire per organizzare un viaggio collettivo

Marco

marco ferrario (eko):
Uno slogan di Venezia per l'EXPO è "VENEZIA CAPITALE DELL'ACQUA",
Il nuovo regolamento comunale della navigazione ci fa ben comprendere come e cosa dobbiamo intendere per Venezia capitale dell'acqua.
BOICOTTARE LA VOGALUNGA del prossimo 24 maggio è un atto necessario, anzi dovuto, per sostenere la libertà di pagaia.Sul sito della Vogalunga non dicono una parola riguardo ai nuovi divieti. La scorsa settimana ho scritto al comitato organizzatore (http://www.vogalonga.com/?page_id=347) chiedendo di conoscere la loro posizione a riguardo, ma non si sono degnati neanche di rispondere.
Ritengo che vadano sostenuti i punti del piano di azione proposto da Andrea e rilanciati dal Canoa Club Novara (Stefano), mi sembra che il sostegno ci sia da parte di tutti gli intervenuti al di la di steccati e orticelli, come giustamente si auspicava Gengis.

Ricordo che le iniziative potrebbero coinvolgere anche il boicottaggio, accompagnato da un intervento da studiare al Festival del Mare a Forte Marghera (Venezia-Mestre) dal 10 al 12 aprile.
Il Festival del Mare viene proposto come una grande fiera nautica per celebrare la piccola nautica e nel suo ambito, al Polo Nautico di Punta San Giuliano, è programmata anche una sezione in cui alcuni istruttori illustreranno ad adulti e bambini i fondamenti degli sport del remo (kayak, canoa e dragon boat), lo stesso remo che di fatto dal 1 marzo è vietato dal Comune di Venezia.
Per curiosità, queste le dichiarazioni di Lorenzo Pollicardo, curatore del Festival del Mare.
"Il Festival del Mare è promosso da Expo Venice S.p.a., e di fatto si propone come sezione del Salone Nautico dedicata agli eventi sportivi e culturali, con l’obiettivo di rappresentare la cultura della navigazione a 360° mantenendo una vocazione fieristica grazie all’ampia sezione di mercato dedicata alla piccola nautica, alle imbarcazioni di legno e alle imbarcazioni tipiche della Laguna.... il programma è ricchissimo.... Andare per mare con una piccola barca, a vela o motore, canoa, kayak o fare una delle tante attività sportive dell’acqua, significa sviluppare  e comunicare valori culturali, ambientali e sociali – sottolinea Pollicardo -  Grazie alla nautica, le giovani generazioni possono apprendere il rispetto della natura, la valorizzazione del lavoro in comune, la responsabilità; possono socializzare, fare una attività sportiva divertente e a costi contenuti. Questi sono i principi del Festival del Mare, un evento di festa del mare e del diportismo, un modo per passare una piacevole giornata a contatto con la nautica ed in un contesto incantevole che saprà coniugare tradizione, storia e sport. Un’opportunità per conoscere la nautica di oggi, fatta di barche piccole e funzionali, a misura del proprio uso ed economiche, un modo per far tornare la voglia di nautica e dare una mano ai tanti operatori del settore aiutandoli a ripartire dopo gli anni bui della crisi”.
Che coraggio!!!
Perciò si potrebbe individuare nel Festival del Mare una utile cassa di risonanza per annunciare il GRANDE BOICOTTAGGIO della VOGALUNGA e per dare rilievo pubblico alle nostre motivazioni.

La stessa Expo Venice S.p.a. durante l'EXPO, da maggio a ottobre, ha in programma sei mesi di Aquae Venezia 2015, la grande esposizione internazionale dedicata all’acqua.
Il nostro boicottaggio costruttivo di Venezia deve continuare durante tutta la stagione dell'Expo

Andrea Ricci:
Gestisco 2 liste di pagaia, in lingua inglese e tedesca, e ho preparato i rispettivi testi. Chi è interessato ad averli per scrivere ai propri contatti all'estero mi contatti.
Ho preparato un documento di lavoro come file google di cui fornisco il link agli interessati, con privilegio di editing, così ci possiamo lavorare insieme.
In esso ho aggiunto l'evento suggerito da Marco Ferrario, mentre come Vogalenta una città in cui potrebbe avere una buona risonanza è Chioggia! Immaginate una Vogalonga a Venezia senza pagaie che sono invece tutte a Chioggia per la Vogalenta tra i canali ...

fredgil:
BOICOTTARE LA VOGALUNGA… anche a me era piaciuta questa idea (vedi post precedente…).

Sono riuscito a parlare questo pomeriggio con il Presidente della Vogalonga Toni ROSA SALVA per avere il suo parere in merito all’Ordinanza. Si è mostrato molto disponibile per quasi mezz’ora di conversazione.
Toni Rosa Salva è ex campione di Canottaggio, Fondatore della Vogalonga, ovviamente è perfettamente al corrente  della situazione e ne è profondamente dispiaciuto. 
Mi spiega che, in un periodo in cui a seguito dello scandalo MOSE non c’è più un Sindaco, ne una squadra di Assessori competenti, ma un Commissario alla testa del Comune, è stato un po’ più facile per i Sindacati di Gondolieri, Trasportatori, Associazioni Remieri e ovviamente dei Tassisti fare pressione per fare votare questa Ordinanza. Fondata sulla sacrosanta SICUREZZA ! E appoggiandosi come punto di riferimento sul recente incidente tra gondola e vaporetto (un morto) non per prendersela con le gondole… ma con tutte le altre imbarcazioni a remi.
Aggiunge che da qualche anno tanti turisti arrivano a Venezia con barcacce, canoe gonfiabili o noleggiate sul posto (ad uno che si è fatto ricco…) ed invadono canali e Rii… Come non capire, almeno un pochino, chi ci lavora giorno e notte, tutto l’anno ?...
Non piace per niente questa Ordinanza a Toni Rosa Salva… ma quale è la ragione per prendersela con la “Sua” Vogalonga , che lui organizza con la stessa passione dal 1974 ? Anche Toni se la prende con il Comune, diventato sordo, arrogante ed onnipotente: “Ogni anno ci fanno più problemi”…
Mi sembra poco a poco di capire che andare a boicottare la Vogalonga, che assolutamente NON C’ENTRA CON IL COMUNE DI VENEZIA, sarebbe come buttare un sasso nel Gran Canale …
Invito il Presidente a prendere contatti con la FICT di Gengis (che non conosce), la UISP di Gianni Russo, e non solo con la FICK con la quale discute già… Forse la via più giusta sarebbe quella di manifestare all’occasione della Vogalonga, ma non contro. E per fare passare idee e soluzioni concrete, perché Venezia non può comunque accettare l’invasione, quotidiana nella bella stagione, di imbarcazioni guidate senza controllo da turisti-pagaiatori di un giorno.
Fred 

Andrea Ricci:
grazie Fred, è giusto e proficuo oscillare nel dibattito tra falchi e colombe, e tu ora hai portato la colomba, cercando la comprensione delle ragioni del nemico (l'ordinanza) e della vittima (la Vogalonga). Serve a riportare il dibattito verso una pausa di riflessione ...
Leggo e rileggo le tue parole e ogni volta mi convincono meno.

Parto dall'aspetto della sicurezza e diamo pure la massima benevolenza alla buona fede dell'ordinanza.
- Se continuiamo ad accettare il luogo comune del legislatore che il pagaiatore medio è inesperto, maleducato, incivile, irrispettoso delle leggi, allora continuiamo a farci cacciare dai porti, dalle falesie, dalle spiagge, dai canali, e poi dal mare mosso, dai fiumi difficili, dai laghi col vento ... insomma cambiamo sport
- Il traffico nei maggiori canali a Venezia è caotico e pericoloso, così come quello delle grandi città, italiane ed europee. La reazione è dire ai pedoni e ai ciclisti di prendere l'auto o di stare a casa?
- Le folle di turisti con canoe a Venezia nella bella stagione? Magari ci può aiutare qualche statistica a naso di locali, ma a me non sembra di averne viste quelle poche volte che sono venuto. Certo, soprattutto qualche straniero, magari a coronamento di un tour della laguna veneta, quindi gente esperta. Ma francamente il turista che affitta la barcaccia o la gonfiabile per infilarsi in quell'acqua putrida con la pagaia mossa a gran volta e gli schizzi, lo vedo poco verosimile: il primo gondoliere lo metterebbe in riga.
- Le statistiche (io vengo da quegli studi) sono l'unica scienza che taglia la testa al toro in politica: quanti incidenti hanno coinvolto canoisti a Venezia negli ultimi anni? e allora di che parliamo?
- Se vogliamo che Venezia divenga una città navigabile e ammirabile dall'acqua con mezzi a pagaia propri (questo è l'aspetto sovversivo: se il natante è tuo non paghi dazio alla città ...), la pagaia va incentivata, non vietata; e i taxi stiano più attenti, proprio come le auto nei centri storici ai ciclisti.
Qui nell'ordinanza c'è un banale interesse di bottega, Fred, e lo hai già ben scritto tu per cui non lo ripeto.

Finisco con l'aspetto Vogalonga, e con rispetto per il signor Toni Rosa Salva, ex campione di Canottaggio, che non conosco (ma che non mi sembra un pagaiatore).
- Prendersela con l'ordinanza, ma poi venire a piangere di non boicottare la sua manifestazione perché anche lui " ha da campa' ", non è una posizione che mi richiama pena, ma mi sembra la classica posizione di chi antepone il proprio interesse a quello generale (e certamente non essendo canoista non ha il nostro sentire sul tema: certamente non può pretendere di girare con un 8+ per i canali!)

In conclusione, Fred, ribadisco la Vision che avevo scritto stamattina: vie d'acqua sempre più a misura di remo e pagaia.
Dobbiamo acquisire visibilità a livello nazionale perché il popolo dei pagaiatori in Italia rispetto a Francia, Germania, UK, ma anche Svizzera, è ridicolo. E la manifestazione nello "scantinato" della Vogalonga, ci farebbe solo deridere. Affidarsi alla FICK non ci porta avanti.
Dobbiamo lottare noi e il campo di battaglia ora è Venezia, la vittima è la Vogalonga, con pazienza per il signor Toni Rosa Salva e con occhio ai colpi bassi di gondolieri e taxi. Forse perderemo ancora, ma chi non combatte, ha già perso.

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